Gardaland e l'Antico Egitto: Un Viaggio tra Storia, Mistero e Divertimento
Il mistero e l'avventura dell'Antico Egitto prendono vita a Gardaland, offrendo ai visitatori un'esperienza immersiva tra attrazioni a tema e sapori esotici.
La Nuova Attrazione: Ramses: Il Risveglio
A Gardaland, il 19 giugno è stata inaugurata "Ramses: il risveglio", una fantastica attrazione nata da un tecnologico restyling della celebre Valle dei Re. L’attrazione sorgerà all’interno del tempio di Abu Simbel dove si verificano misteriosi fenomeni di provenienza aliena con i quali i visitatori dovranno fare i conti. Chi avrà il coraggio di intraprendere questa avventura sarà infatti trasportato in un coinvolgente viaggio tra sculture egizie e strutture avveniristiche e dovrà tentare di bloccare, attraverso particolari armi laser, l’oscura forza. Una grande piramide accoglie grandi e piccini al suo interno, dove buona parte della giostra è sviluppata sotto terra e, dopo aver percorso alcuni cunicoli a piedi, si può salire su una sorta di carretto che viaggia su rotaie, che introduce a un’avventura nel mondo dell’Egitto, alla scoperta del risveglio dei faraoni.
Mentre un tempo la giostra era un semplice viaggio fra avventurieri finiti male, tesori, fasci di luce colorata e nebbioline, oggi si è dotati di una pistola laser, con la quale si può sparare a bersagli colorati posizionati sugli oggetti e sulle persone che si incontrano lungo il cammino.
La Storia dell'Attrazione Egizia a Gardaland
All'inizio della stagione 2008, anche se ancora pochi ne erano a conoscenza, il destino de "La Valle dei Re" era segnato. Altre Attrazioni a Gardaland Tra le varie attrazioni del parco, si possono trovare aree tematiche dedicate a: Peppa Pig La foresta incantata Kung Fu Panda Academy Doremifarm Flying Island E molte altre, adatte a tutte le età e a tutti i gusti.
Tracce di Civiltà Aliene? Una Mostra Fotografica Inedita
Il mistero fa tappa a Gardaland, dove è stata inaugurata un’inedita ed eccezionale mostra che illustra, attraverso un percorso fotografico, il presunto legame tra alieni e l’Antico Egitto, ispiratore anche della nuova attrazione RAMSES: il risveglio che associa il più grande faraone di tutti i tempi ad oscure forze aliene. La mostra intitolata Tracce di civiltà aliene? è stata realizzata in collaborazione con RAI TRADE e con la nota trasmissione di Rai 2 Voyager. L’esposizione fotografica ripercorre i segreti più arcani dell’Antico Egitto, svelando alcuni tra i geroglifici più incredibili mai ritrovati come quelli del tempio di Abydos dai quali traspaiono immagini di elicotteri vecchie di migliaia di anni. C’è chi parla di una sovrapposizione casuale di due geroglifici, c’è invece chi sostiene si tratti di un passato sconosciuto ricco di sorprese.
Leggi anche: Guida completa a Gardaland Water Park e Sea Life
E che dire delle incredibili incisioni del tempio di Dendera che fanno pensare ad un antico uso dell’energia elettrica? Le cosiddette “Lampade di Dendera” costituite da un grande bulbo con all’interno un serpente simile alla scia luminosa che lampade simili generano al giorno d’oggi. E ancora disegni che ricordano degli accumulatori addirittura collegati da presunti cavi elettrici e sfere con all’interno una saetta, simbolo usato ancora oggi per raffigurare l’elettricità. Venendo ai giorni nostri, come non lasciarsi coinvolgere dall’inspiegabile fenomeno dei cerchi nel grano? Le foto, scattate nel sud dell’Inghilterra, sono un esempio di queste incredibili manifestazioni che ricamano figure sorprendentemente precise nei campi di grano.
Non mancano nemmeno gli scatti dei primi avvistamenti ufo della storia che, a partire dal 1944, iniziarono a diffondersi in tutto il pianeta. Per lo più si tratta di oggetti luminosi affiancati ad aerei, come ad esempio l’avvistamento avvenuto in Inghilterra nel 1976 durante un volo di prova del Concorde in cui una sfera luminosa accosta l’aereo e vola via ad altissima velocità. L’apparizione di una flotta di oggetti volanti luminosi non identificati, avvenuta in Messico nel 2005, ripresa da una troupe televisiva rappresenta un altro caso osservabile nella mostra.
Tutankhamon Restaurant: Un'Esperienza Culinaria nell'Antico Egitto
Lasciati trasportare nell’Antico Egitto e vivi l’esperienza straordinaria di un pranzo o cena nel tempio del grande Faraone. A riprova del fatto che il food & beverge nei parchi divertimento diventa sempre più importante c'è l'investimento che Gardaland ha fatto sul Tutankhamon Restaurant. Le atmosfere dell’antico Egitto hanno trovato posto nella cucina del nuovo ristorante, l’offerta ristorativa di Gardaland Adventure Hotel, da poco aperto anche a chi non soggiorna all’interno della struttura.
In pratica andare al ristorante diventa un'esperienza di tematizzazione che si può vivere al suo interno. Un viaggio attraverso le pietanze, cenare sotto lo sguardo di Anubi, lasciarsi trasportare nella storia guidati da un giovane esploratore che ogni sera coinvolge i presenti alla ricerca del tesoro del faraone e scoprire il sapore di una cucina di qualità. Gardaland Resort aggiunge un tassello nella creazione di un’esperienza a 360°. Oltre all’hotel già esistente, da quest’anno Gardaland Adventure Hotel - con le sue 100 camere tematizzate - e l’annesso Tutankhamon Restaurant offrono avventura e divertimento anche oltre le mura del parco.
Nel nuovissimo ristorante gli ospiti potranno scegliere - nel menù à la carte - tra i piatti della tradizione mediterranea e quelli tipici egiziani, tutti rivisitati dalla personale cura dello chef Dario Stragapede che utilizza materie prime di grande qualità: frutta e verdura a km 0 e di coltura biologica, pesce fresco non di allevamento, carni del consorzio Coalvi cotte a bassa temperatura per preservarne le caratteristiche e pasta fresca appositamente realizzata per Tutankhamon Restaurant. Dalla volontà dello chef Dario Stragapede di mescolare influssi orientali a quelli mediterranei - accontentando i palati di tutti gli Ospiti - nascono piatti decisamente originali.
Leggi anche: Tour del Lago di Garda partendo da Gardaland
È opportuno comunicare ogni specifica esigenza alimentare sin dal momento della prenotazione. I piatti gluten free sono realizzati e forniti da aziende esterne certificate (Artigiano del Gusto), sempre rigenerati al momento in un forno a micro-onde dedicato e serviti al tavolo sigillati al fine di evitare ogni forma di contaminazione e garantire la consumazione di un pasto sicuro.
Un Assaggio del Menu
E’ così che i Falafel Egiziani vengono preparati non solo con ceci ma con l’aggiunta anche di fave e piselli e una sferzante nota di cumino, serviti su un letto di verdura ed accompagnati da una salsa allo yogurt mentre il Cous Cous Osiride è realizzato con pesce cotto a bassa temperatura e servito con pomodoro Camone. Ma il menu riserva ancora tante elaborate rivisitazioni del gusto. Che dire degli Gnocchi del Tempio di sole patate fresche con pescato del giorno, pomodorino confit al timo e pistacchio di Bronte? O dei ravioli Elogio a Ramses con ripieno di agnello speziato al timo (personale creazione dallo chef) mantecati con melanzana violetta e pomodorini datterino?
Ancora tanta fantasia e attenzione per una cucina raffinata e sana anche nei secondi piatti dove spicca la tipicità di pietanze egizie come lo Shish Aton, uno spiedino di agnello, pollo, tacchino e verdure servito con salse tipiche Labneh e Muttabel, oppure l’Hamburger Koftha dove la carne di agnello è sostituita da carne Fassona piemontese speziata. Il ristorante offre anche un’ampia scelta di pizze gourmet - cotte direttamente sulla pietra di un forno a legna - preparate con impasti biologici e ingredienti di prima qualità tra i quali il tartufo nero, il carpaccio di tonno rosso fresco, l’olio di nocciola piemontese IGP e le mandorle.
Due gli impasti proposti: il primo è quello classico mediterraneo: per chi desidera la consistenza della classica pizza italiana che deriva dalla lavorazione di un’attenta miscela di farine biologiche di grano duro e tenero abbinate a lieviti naturali; l’impasto è soggetto ad un lento processo di lievitazione.
Gardaland: Un Parco in Continua Evoluzione
Gardaland è sicuramente il top tra i parchi italiani. Se volete farvi un’idea delle varie aree del parco potete fare subito un giretto di Gardaland sul trenino sopraelevato in monorotaia. Il centro di tutto il parco è il grande colorato albero fantastico dentro cui abita il Drago Prezzemolo.
Leggi anche: Esplora la vita marina a Gardaland SEA LIFE
Con Theme design si intende la messa in opera di idee creative generalmente inteso nel settore dei parchi a tema. Il suo compito è il processo di ideazione, progettazione e costruzione di oggetti e attrazioni.Sebbene Disneyland (1955) non sia stata la prima a utilizzare tali strutture, le "dark ride indoor" della Disney sono diventate sinonimo di questo tipo di attrazioni. Nel 1955 a Disneyland furono costruite le prime attrazioni nelle quali una facciata esterna a tema aveva il compito di nascondere l'edificio in cui si svolgeva l’attrazione vera e propria che era caratterizzata dal movimento di un sistema di veicoli (Mr. Toad's Wild Ride, Peter Pan, Snow White's Adventures). Un tale principio di costruzione di attrazioni è diventato una regola nella progettazione di parchi a tema.
Tuttavia, considerando la popolarità di Disneyland, così come lo spazio sempre più ristretto su cui poteva espandersi, i designer dovettero ben presto trovare nuove soluzioni per sfruttare al meglio il minor spazio possibile. Nel 1958 fu aperta a Disneyland l'attrazione "Alice in Wonderland" parzialmente costruita sopra un edificio già esistente nascosto da facciate esterne che riportavano una scenografia a tema. I veicoli di questa attrazione devono arrivare al primo piano e una volta giunti alla fine del percorso scendere al livello di partenza (Wright, 2008, pag. 94, 95). In questo modo un'attrazione è stata costruita sopra un'altra, cioè la stessa area è stata utilizzata due volte. Un principio simile è stato sfruttato negli anni '60 per la progettazione dell'attrazione “Pirati dei Caraibi” in cui il percorso dei veicoli si svolge su più livelli disposti uno sopra l'altro (Wright, 2008, pag. Una caratteristica di tale costruzione è l'uso multiplo dello stesso terreno e, allo stesso tempo, quella di poter avere tutti gli edifici completamente tematizzati.
Il primo edificio realizzato a Gardaland secondo il principio del duplice uso dello spazio è Ristorante (self-service) Aladino, sulla cui parte superiore è stato costruito il Souk Arabo. Dopo l'apertura delle prime grandi attrazioni del parco nel 1985 (Magic Mountain e Colorado Boat), l'estensione dell'orario estivo fino a mezzanotte e il raggiungimento di oltre 1,27 milioni di visitatori, si era reso necessario costruire un nuovo grande ristorante che rispondesse alle esigenze dei ospiti (Bressan, 2015, pag. 42, Golfarini, 2021, pag. 106). Il ristorante è stato costruito tra la fine del 1985 e la prima metà del 1986, e inaugurato nella stagione 1986 con 1000 coperti disponibili (Golfarini, 2021, pag. 108). La specificità della costruzione è che l'intero edificio è interrato in un pendio naturale in modo che la parte in cui si trova l'ingresso del ristorante è a livello del terreno inferiore, mentre il suo tetto all’altezza del prospetto naturale. È per questo motivo che si accede al ristorante su un piano e al Souk Arabo su un altro.
«Il ristorante era composto da pannelli di cemento assemblati e poi decorati con fregi e colonne che nascondevano i giunti di dilatazione e così anche erano fatte le grandi torri cilindriche; le torri più alte e sottili vennero invece realizzate con una struttura metallica dalla ditta F.lli Pinfari che in seguito lavorò per la Valle dei Re, e quindi rivestite per sembrare in muratura. Le cupole vennero realizzate da un bravo artigiano toscano con delle piastrelle a mosaico: le piccole composte in un pezzo unico e poi issate con la gru, mentre per le cupole grandi furono preparate delle sezioni che venivano assemblate su una struttura metallica» (Bressan, 2015, pag.
La parete di fondo del ristorante è condivisa con l’attrazione Cinema dinamico, interamente interrato. Questo edificio è stato costruito tra il 1989 e il 1990 insieme all'attrazione I Corsari. «Cinema Dinamico è un'esclusiva europea: si tratta del primo cinema in 4D costruito in Italia e viene situato a quindici metri di profondità accanto al self-service Aladino. La sua caratteristica distintiva è che il movimento dei sedili, realizzato dalla ditta Intamin, è sincronizzato ai filmati prodotti dalla ShowScan» (Golfarini, 2021, pag.
Nel 1988 sul tetto del ristorante è stata costruita la zona chiamata Souk Arabo. Si tratta di una piazza a tema che comprendeva diversi edifici: primo soccorso, Paninoteca, Negozio bazaar souk, tabaccheria e gelateria. Oltre a quanto sopra vi erano due fontane, di cui una centrale e l’altra in prossimità di un angolo della piazza chiamata “Fontana della Giovinezza”, quest’ultima raffigurante un bambino realizzato da Valerio Mazzoli con le sembianze di suo figlio e un anziano che è invece opera del fratello Claudio (Golfarini, 2021, pag. 199).
L'edificio la cui progettazione e costruzione è iniziata prima di Ristorante Aladino, ma che è stato aperto successivamente, è l'attrazione La Valle dei Re. «La Valle dei Re era un'attrazione unica al mondo ideata in esclusiva per Gardaland e rappresenta la sua prima attrazione interamente tematizzata; per rendere omaggio a questa novità in occasione della sua inaugurazione viene allestito davanti al frontale un grande palcoscenico sul quale si esibisce il balletto dell’Arena di Verona sulle musiche dell’Aida davanti ad ospiti di importanza nazionale» (Golfarini, 2021, pag. 195). L'attrazione è stata presentata nel 1985 nell'ambito del progetto “Gardaland Domani”, la sua costruzione è iniziata nel 1986, ed è stata completata e inaugurata ufficialmente nel 1988. Alla cerimonia inaugurale che si è tenuta il 27 maggio era presente anche il Ministro del turismo e dello spettacolo Franco Carraro (Tauber, 2020, pag. 81, Ferrero, 1988, pag. 2).
«Tra gli ospiti d'onore c'era l'ambasciatore egiziano Ahmed Ibraim Adel». «Il settore dei parchi di divertimento - ha detto il presidente di Gardaland e dell'Union parchi, Cesare Pelucchi, - è in grande fermento e genera grandi flussi turistici, alimenta produzione industriali e artigianali, attenua il problema della disoccupazione giovanile» (Anonimo, 1988, pag.
Inizialmente Valerio Mazzoli ha pensato ad un'attrazione a tema Egitto come un viaggio «nell'antico Egitto segreto e misterioso: non una cosa di tipo didattico, intendiamoci, ma piuttosto un percorso magico e ricco di suggestioni» (Bressan, 2015, pag. 43). «Volevamo uno show unico al mondo - dicono Cesare Pelucchi, presidente della Gardaland S.p.A., e Flavio Zaninelli, amministratore delegato - un'attrazione in esclusiva mondiale, capace di divertire e di affascinare evocando civiltà millenarie, con una certa attenzione anche ai fatti storici e culturali. Gardaland infatti non vuol essere, nelle nostre intenzioni, solo un luogo di divertimenti fine a se stesso, ma intende anche offrire ai suoi visitatori, sia pure in forma di piacevole gioco, dei motivi di riflessione e di studio». L'intero edificio è stato costruito su due livelli. Il piano terra, il cui ingresso è allo stesso livello di Ristorante Aladino, ha una superficie di 4200 mq. Oltre all'attrazione stessa, sullo stesso piano è presente anche un negozio (a sinistra dell'ingresso) e il locale dedicato ai servizi igienici (sul lato destro dell'edificio).
La facciata anteriore è una fedele riproduzione del tempio di Abu Simbel in un rapporto di 1:2. «Le statue di Ramsete II per la facciata esterna furono realizzate così: il modello in polistirolo della testa fu eseguito da Salvatore Cagnina, uno scultore che lavorava per la Fabbrica del Duomo di Milano, mentre il corpo e le rifiniture furono affidati a Remo Bombardieri, un altro scultore con cui collaborammo anche in seguito. Affidammo la realizzazione esecutiva delle quattro grandi riproduzioni all'azienda Larco di Bergamo, specializzata in opere edili di particolare complessità». (Bressan, 2015, pag. 44). I visitatori esploravano l’interno dell’attrazione a bordo di 50 piccoli vagoni prodotti dalla ditta F.lli Pinfari che si muovevano su un nastro trasportatore, il cui percorso era stato studiato con la collaborazione dello stesso Valerio Mazzoli. Lungo il percorso erano disposti 75 animatronics molto realistici, capaci di fare ciascuno 15 diversi movimenti (Bianchin, 1989).
La Zona Hawaii è disposta sul tetto della struttura di questa attrazione e si trova alla stessa altezza di Souk Arabo, entrambi aperti nel 1988. La zona Hawaii è molto più semplice e oltre a rocce artificiali e cascate, conteneva diversi gazebo e un piccolo palco dove si svolgeva uno spettacolo robotico con orsi canterini.
Il terzo progetto, nonché il più grande di questa serie, è l'attrazione I Corsari (che nella versione finale prevedeva il nome completo ‘I Corsari La leggenda di Jason Montague e il Corsaro Nero‘) e la circostante area Villaggio Inglese. Mentre le costruzioni precedenti sono state realizzate scavando nei pendii naturali del parco, l'attrazione I Corsari è stata costruita interamente sottoterra. L'intero progetto è costituito da una parte sotterranea con una superficie di 6000 mq, sul cui tetto si trova una cambusa che funge da ingresso e un villaggio tematico (Inglese). Il concept iniziale dell'attrazione a tema pirati è stato sviluppato da Claudio Mazzoli nel 1987. Sebbene questo non abbia mai preso vita, i fratelli Mazzoli hanno progettato e realizzato la parte superiore esterna dell’edificio che contiene l’attrazione, cioè il Villaggio Inglese e il grande galeone in rapporto 1:2, inaugurati nel 1991. Poiché durante la costruzione di I Corsari i fratelli Mazzoli sono stati coinvolti nei progetti per la realizzazione di Disneyland Paris, l'ulteriore sviluppo dell'attrazione è stato ceduto ad alcune società americane (Bressan, 2016).
«La gestione del progetto per questa grande avventura era nelle mani di Mellon Stuart International di Orlando, Florida […] La produzione complessiva era nelle mani di Richard Crane. Il progetto ha una serie di ostacoli da superare […] non ultimo i tempi estremamente ristretti per completarlo. Quando furono ottenute tutte le approvazioni, mancava meno di un anno per completare la progettazione, la fabbricazione e l'installazione» (Offord, 1993, pag. Verniciature: CALABRESE G.eF. Condizionatori: GELMINI CAV. Bergamo - Poliuretano: C.P.R. L'intero edificio sotterraneo è stato costruito in cemento armato. Grandi colonne portanti sono state realizzate per mantenere la struttura, anch’essa in cemento, del tetto soprastante. Le colonne forniscono gli spazi liberi necessari per costruire le scene dell'attrazione stessa.
«Il terreno sul quale vengono compiuti gli scavi della dark ride si rivela molto umido e melmoso, perciò il progetto risulta molto impegnativo da portare avanti, e diventa ancora più complesso quando i fratelli Mazzoli iniziano a lavorare anche per il parco Disney di Parigi che spinge la direzione di Gardaland a preferire la ditta Richard Crane Productions di Orlando per terminare l'incarico» (Golfarini, 2021, pag.
L'attrazione I Corsari è stata inaugurata l’1 luglio 1992. «È costata 60 miliardi e 4 anni di lavoro che hanno impegnato trenta imprese italiane e straniere. La differenza tra questa attrazione e i progetti precedenti è che questa si svolge su tre livelli. Non solo l'intera struttura è costruita sottoterra, ma il percorso dell'attrazione inizia dalla stazione di partenza, segue poi una discesa su un livello sottostante (parte del quale si trova sotto la stazione di partenza stessa), e verso la fine dell'attrazione avviene una discesa ad un altro livello ancora. L'attrazione è ispirata alle storie del corsaro Jason Montague.
«È un percorso lungo 456 metri disseminato di piacevoli sorprese: la discesa vertiginosa di una rapida, un attacco di pirati, l'esplorazione di una caverna, l'incontro col Corsaro Nero. Il tutto fra tempeste, cannonate, assalto di enormi serpenti, attraversamenti di paludi, scorribande. All'uscita, accanto al galeone attraccato ad un porto inglese del '700, c’è un grazioso ristorante dalle specialità raffinate e gustosissime» (Tauber, 1992, pag.
Questa breve presentazione mostra la forma unica di costruzione degli edifici dei parchi a tema. Dai primi progetti a Gardaland nel 1985 all'ultimo progetto nel 1992, sono stati fissati nuovi standard per la realizzazione di attrazioni e altri contenuti collaterali, poi implementati in altri parchi. Il progetto è stato infatti ripetuto a Gardaland stesso con la realizzazione dell’attrazione Mad House (2002), dell’attrazione Time Voyagers (2007) e del Gardaland Theatre (2008), queste ultime due rispettivamente al piano terra e nella parte alta dello stesso edificio.
TAG: #Gardaland