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Giornata Internazionale della Guida Turistica: Storia e Significato

La Giornata Internazionale della Guida Turistica è un evento celebrato ogni anno il 21 febbraio. Questa ricorrenza è stata istituita nel 1990 dalla World Federation of Tourist Guide Association.

Il 21 febbraio è la Giornata internazionale della guida turistica, che tra gli operatori turistici, rappresenta una delle figure più importanti in quanto artefice della trasmissione del patrimonio storico, culturale, artistico, ambientale e enogastronomico, a diretto contatto con il turista.

Il Ruolo Chiave della Guida Turistica

Infatti, la guida turistica rappresenta una figura chiave nell’esperienza di viaggio, un ponte tra il visitatore e la cultura locale, in grado di trasformare un semplice itinerario in un’avventura ricca di significato. La sua importanza non si limita alla trasmissione di informazioni storiche e artistiche, ma si estende alla valorizzazione del territorio, alla tutela del patrimonio culturale e alla promozione di un turismo consapevole e sostenibile.

Origini Storiche della Professione

Le origini della guida turistica risalgono all’antichità, quando i primi viaggiatori, spesso mercanti o pellegrini, si affidavano a esperti locali per orientarsi in territori sconosciuti. Nell’antica Roma, ad esempio, erano presenti figure simili ai moderni ciceroni, che accompagnavano i visitatori nei templi, nei fori e nei monumenti più significativi dell’Impero.

Nel Medioevo, con il diffondersi dei pellegrinaggi verso mete religiose come Santiago di Compostela o Gerusalemme, nacquero vere e proprie guide specializzate, che fornivano assistenza non solo per la sicurezza del viaggio, ma anche per la comprensione del significato spirituale dei luoghi visitati.

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Il Grand Tour e le Prime Guide Moderne

L’idea della guida turistica moderna inizia a prendere forma nel XVIII secolo, con il Grand Tour, un viaggio di formazione culturale che i giovani aristocratici europei intraprendevano per conoscere le bellezze dell’arte e della storia, in particolare in Italia e in Francia. In questo periodo, compaiono i primi manuali di viaggio e le prime guide stampate, strumenti indispensabili per i viaggiatori colti dell’epoca.

Con la rivoluzione industriale e il miglioramento dei mezzi di trasporto nel XIX secolo, il turismo diventa più accessibile e si sviluppano le prime agenzie di viaggio, come la celebre Thomas Cook, che organizzava itinerari guidati per gruppi di turisti.

L'Evoluzione della Professione

Oggi la professione della guida turistica si è evoluta notevolmente, grazie alle nuove tecnologie e ai cambiamenti nelle abitudini di viaggio. L’avvento del digitale ha portato alla diffusione di audioguide, app interattive e tour virtuali, ma il ruolo della guida umana rimane insostituibile per chi desidera un’esperienza autentica e coinvolgente.

Le guide moderne non si limitano più a raccontare la storia dei luoghi, ma offrono esperienze immersive, approfondendo tematiche specifiche come l’enogastronomia, il turismo avventuroso o le tradizioni locali.

La Tradizione dei Ciceroni

Curiosamente, in alcune città d’arte italiane si tramanda ancora l’antica usanza dei ciceroni, termine che deriva dal grande oratore romano Cicerone e che veniva utilizzato già nel Rinascimento per indicare coloro che, con eloquenza e passione, illustrano le meraviglie delle città ai viaggiatori. Oggi il termine è ancora usato, anche se la figura della guida turistica è regolamentata da precise normative che ne garantiscono la preparazione e la professionalità.

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Le Sfide Attuali e il Futuro della Professione

Il turismo continua a evolversi, ma la necessità di una guida competente e appassionata rimane fondamentale. “Ci vuole passione, curiosità, capacità di adattamento. Essere guida turistica non significa avere un impiego fisso e ogni tour richiede un lavoro di preparazione oltre ai necessari continui aggiornamenti: “Si lavora a partita IVA, spesso con stagionalità marcate. Il mercato è in continua evoluzione e ci si deve adattare alle nuove esigenze dei turisti”, spiega Cudia.

Fino al 2012, per diventare guida turistica era necessario superare un concorso provinciale, che comprendeva prove scritte e orali in diverse lingue. Questa scelta, voluta dal Governo, è stata contestata da molte associazioni di categoria.

“La guida deve avere competenze solide, perché è un’‘ambasciatrice’ del territorio. Negli ultimi anni sono infatti aumentate le persone che esercitano la professione senza avere competenze in merito. Grazie alla collaborazione con il Comune di Genova, vengono condotti controlli sul territorio e diverse sono state le multe contestate. Cudia prosegue: “Ci sono sanzioni elevate. La guida abusiva riceve un verbale da mille e quattrocento euro circa mentre invece l’agenzia che la manda viene multata per duemila e cinquecento euro.

Per chi vuole avvicinarsi alla professione, Cudia consiglia di tenere a mente tre cose: “Prima di tutto, parlare fluentemente la lingua con cui si vuole lavorare. Spesso si pensa che la lingua sia una questione secondaria, non si potrebbe essere più distanti. Occorre poi spirito di adattamento. Orari, meteo, compagni di lavoro, tutto deve funzionare alla perfezione. Siamo un gruppo e ci sosteniamo, è necessario essere rispettosi della propria professione. Mai vendersi per un tozzo di pane. Svilirsi vuol dire prima di tutto denigrare il proprio lavoro e non dare la giusta attenzione a quello che si sta facendo.

Celebrazioni e Iniziative

L’Associazione Guide Turistiche di Firenze (AGT Firenze) aderisce alla Giornata Internazionale della Guida Turistica, proponendo itinerari guidati alla scoperta di luoghi significativi. Ad esempio, in passato sono state organizzate visite gratuite all’antica Chiesa di Sant’Ambrogio e alle sue vicinanze, al Cenacolo di Fuligno e nel centro di Firenze.

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Ieri, domenica 23 febbraio, si é svolta 'Oregina! Storia, Fede e Libertà al Santuario N.S. Michela Ceccarini, guida turistica e coordinatrice dell’evento, spiega: “Abbiamo organizzato un’esposizione temporanea del disegno originale che ha ispirato l’affresco sulla facciata del santuario. L’opera è stata donata dagli eredi dell’artista ed è stata recentemente restaurata. L’originale sarà conservato presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti per motivi di conservazione, mentre al santuario resterà una copia. Ceccarini ribadisce un altro elemento fondamentale, ossia quello dello slow tourism, lontano dalle mete sovraffollate. “Le nostre visite non si limitano ai circuiti più noti, ma cercano di valorizzare luoghi meno conosciuti, raccontando storie locali”, afferma Ceccarini.

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