Come gli Stranieri Pagano le Tasse in Italia: Guida Completa
Il sistema fiscale italiano è complesso e include imposte dirette e indirette, come IRPEF e IVA, per finanziare le spese pubbliche e ridistribuire la ricchezza. La scelta di avviare un’attività in Italia comporta la necessità di comprendere appieno il complesso sistema fiscale del paese. Il Bel Paese offre infatti numerose opportunità per imprenditori stranieri, ma allo stesso tempo presenta una serie di normative fiscali che richiedono un’analisi approfondita. In questo articolo offriremo una guida dettagliata partendo dalla struttura stessa della tassazione in Italia, tra imposte dirette e indirette, per poi arrivare alle agevolazioni fiscali e gli incentivi disponibili per gli stranieri.
Struttura del Sistema Fiscale Italiano
Il sistema fiscale italiano è tra i più complessi d’Europa, e comprende una varietà di imposte e contributi gestiti sia a livello statale che locale. Il sistema si basa, per riassumere, su una combinazione di imposte dirette e indirette, con l’obiettivo di finanziare le spese pubbliche, ridistribuire la ricchezza e sostenere il funzionamento dello Stato.
1. Imposte Dirette
Le imposte dirette colpiscono direttamente il reddito e il patrimonio delle persone fisiche e giuridiche.
- IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche): L’IRPEF è un’imposta progressiva applicata al reddito delle persone fisiche residenti e non residenti che producono reddito in Italia. Le aliquote variano in base al livello di reddito:
- 23% per i redditi fino a 15.000€
- 25% per i redditi tra 15.001€ e 28.000€
- 35% per i redditi tra 28.001€ e 50.000€
- 43% per i redditi superiori ai 50.000€
- IRES (Imposta sul Reddito delle Società): Le imprese sono soggette all’Imposta sul Reddito delle Società (IRES), applicata ai redditi delle società di capitali e degli enti commerciali residenti in Italia. L’IRES ha un’aliquota proporzionale del 24%.
2. Imposte Indirette
Le imposte indirette colpiscono invece i consumi e le transazioni.
- IVA (Imposta sul Valore Aggiunto): L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA), all’estero spesso conosciuta come VAT, si applica alla vendita di beni e servizi.
3. Contributi Previdenziali
Il sistema di previdenza sociale prevede il pagamento di contributi obbligatori per finanziare pensioni e prestazioni assistenziali.
Leggi anche: Impara l'italiano: livello B1
- INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale): L’INPS gestisce generalmente la riscossione dei contributi e l’erogazione delle prestazioni previdenziali, anche se esistono casse previdenziali specifiche per diversi ordini professionali.
4. Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate è l’ente principale per la gestione delle imposte e si occupa dell’accertamento, della riscossione e del contenzioso tributario.
Residenza Fiscale in Italia
Ora che abbiamo più chiaro il sistema complessivo di tassazione in Italia e tutte le sue dimensioni, passiamo a un altro punto cruciale che uno straniero che decide di fare affari nel Bel Paese deve conoscere: la residenza fiscale.
Con residenza si intende il luogo della dimora abituale, mentre il domicilio è la sede principale degli affari e interessi di un determinato soggetto. Una volta registrati, devono dichiarare tutti i redditi globali, non solo quelli prodotti in Italia.
Per gli stranieri che trasferiscono la loro residenza in Italia, esistono inoltre agevolazioni fiscali come il regime dei “neo residenti”, che offre un’imposta sostitutiva sui redditi esteri per chi non è stato residente fiscale in Italia nei precedenti nove anni su dieci.
Esistono inoltre accordi bilaterali tra l’Italia e molti altri paesi per evitare la doppia imposizione, stabilendo quale paese ha il diritto di tassare specifici tipi di reddito.
Leggi anche: Letture semplificate in italiano A2
Gli stranieri residenti in Italia sono comunque soggetti all’imposta sulle successioni e donazioni per i beni situati sia in Italia che all’estero, mentre i non residenti sono tassati solo sui beni situati in Italia. Le plusvalenze derivanti dalla vendita di beni mobili e immobili situati all’estero sono anch’esse soggette a tassazione in Italia.
I residenti all’estero devono pagare l’IMU sugli immobili situati in Italia e dichiarare tali redditi nella loro dichiarazione dei redditi italiana, assoggettandoli all’IRPEF. I non residenti devono quindi dichiarare i redditi prodotti in Italia e pagare le relative imposte.
Agevolazioni Fiscali e Incentivi per Stranieri
Negli ultimi anni, i vari governi hanno introdotto diverse iniziative legislative per attrarre investitori e lavoratori stranieri, che offrono benefici fiscali e amministrativi per coloro che decidono di trasferirsi e fare affari in Italia.
- Visto per investitori stranieri: questo visto semplifica l’ingresso in Italia per chi investe significative somme in titoli di stato, società, start-up innovative o progetti filantropici.
- Benefici fiscali per lavoratori impatriati: questi incentivi fiscali sono destinati a ex-lavoratori italiani e stranieri qualificati che si trasferiscono in Italia. Prevedono una tassazione ridotta del 30% del reddito imponibile per 5 anni, che può scendere al 10% se la residenza è stabilita nel Sud Italia. L’agevolazione può essere estesa per altri 5 anni in determinate condizioni.
- Visto con residenza elettiva: questo visto è rivolto agli stranieri che vogliono risiedere in Italia che non sta lavorando. Richiede l’acquisto o l’affitto di una casa, un reddito annuo di almeno €32.000 e un patrimonio finanziario stabile non derivato da attività di tipo lavorativo. Potrebbe comportare obblighi fiscali in Italia se si soggiorna per più di 183 giorni l’anno.
Dichiarazione dei Redditi in Italia
La dichiarazione dei redditi permette all’Agenzia delle Entrate di verificare, calcolare e riscuotere tasse, imposte e contributi previdenziali da cittadini e residenti ed è quindi un obbligo fiscale per tutti, compresi gli stranieri.
- Modello 730: include informazioni sui redditi percepiti, come salari e pensioni e consente di dichiarare oneri deducibili e detraibili, come spese mediche, interessi sui mutui, assicurazioni e contributi previdenziali.
- Modello Redditi Persone Fisiche: indicato per chi ha una partita Iva, è composto da diverse sezioni che permettono di dichiarare tutte le tipologie di reddito percepito durante l’anno fiscale, comprese le detrazioni e le deduzioni a cui si ha diritto.
Iniziative Legislative per Attrarre Stranieri
Negli ultimi anni il Governo italiano ha presentato una serie di iniziative legislative per incoraggiare gli stranieri a trasferirsi in Italia. La Legge di Bilancio del 2017 ha introdotto un regime di tassazione opzionale che sostituisce l’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche). Il nuovo regime riguarda tutte le persone fisiche (e a loro richiesta, anche i membri della famiglia) con grandi patrimoni detenuti all’estero.
Leggi anche: Certificazioni per Stranieri a Milano
- Imposta sostituiva di € 100.000,00 all’anno per i redditi percepiti fuori dall’Italia.
La richiesta di questo regime fiscale è soggetta all’approvazione dell’Agenzia delle Entrate.
Il cosiddetto “Investor Visa” rappresenta una delle leggi più importanti approvate dal Parlamento italiano negli ultimi anni per attrarre nuovi investitori in Italia. Questa norma prevede un processo semplificato e minori requisiti per l’ottenimento di un visto per l’Italia.
Il visto ha una durata di 2 anni ed è possibile rinnovarlo per altri 3 anni se l’investimento o la donazione originari sono mantenuti in essere. Dopo 5 anni (2 + 3), è possibile richiedere un permesso di soggiorno di lungo termine, ma in questo caso sorge l’obbligo di prendere la residenza fiscale e di effettuare la dichiarazione dei redditi in Italia.
Il regolamento per attrarre nuovi lavoratori che si stabiliscano in Italia comprende una serie di misure e leggi. Tutte queste iniziative legislative hanno lo scopo di attrarre capitale umano attraverso dei regimi di tassazione speciali.
Questa norma prevede che alcuni soggetti possano trasferirsi e vivere in Italia, al contempo avere un risparmio notevole sulle tasse dovute. I benefici per questi soggetti sono costituiti da una agevolazione fiscale legata alla detassazione del reddito imponibile.
Il reddito imponibile IRPEF legato a lavoro dipendente , autonomo o di impresa è tassato limitatamente al 30% per 5 anni.
Il visto per la residenza elettiva permette di entrare e soggiornare in Italia per lunghi periodi senza avere la necessità di richiedere il visto per lavoratori o altri visti speciali. Questo è un visto a lungo termine per gli stranieri che vogliono risiedere e viaggiare in Italia per più di 90 giorni all’anno.
Questo visto permette agli stranieri di entrare e soggiornare in Italia per un periodo indefinito di tempo.
Questa rappresenta un’importante misura fiscale per i pensionati extra UE che vogliono trasferirsi o tornare a vivere in Italia.
Contributo Fiscale degli Immigrati in Italia
Gli immigrati pagano una media di 2810 euro a testa di Irpef, per un totale di circa 6 miliardi (essendo i contribuenti in Italia nati allestero 2,1 milioni). Rispetto agli italiani la media pro capite di tasse versate è inferiore (3 mila euro contro 4.865), essendo il loro reddito basso. Tra gli stranieri residenti in Italia, sono oltre 2 milioni i contribuenti e nel 2010 hanno pagato 6,2 miliardi di euro di imposta netta. La loro incidenza sul totale dei contribuenti è del 6,8%.
La maggioranza dei contribuenti stranieri è concentrata in Lombardia (21,1%), in Veneto (11,9%) e in Emilia Romagna (11,1%). La Lombardia è la regione che presenta il gettito più alto: oltre 1,6 miliardi di euro, seguita dal Lazio (746 milioni) e dal Veneto (644 milioni). Se a livello nazionale gli stranieri contribuiscono per il 4,1% del gettito complessivo Irpef, in Friuli Venezia Giulia e in Trentino Alto Adige la percentuale arriva rispettivamente al 7,2 % e al 6,4%.
In termini assoluti gli stranieri nel 2010 hanno pagato una media di 2.956 euro allo Stato contro i 4.974 euro dei contribuenti italiani.
I rumeni sono i primi sia in termini di numero di soggetti che pagano l’imposta netta sia per l’ammontare della stessa: in particolare il 18% di tutti i contribuenti nati all’estero proviene dalla Romania e contribuisce per il 10,3% all’Irpef pagata da tutti gli stranieri.
Tabella: Contributo IRPEF degli Stranieri nelle Regioni Italiane (2010)
Regione | Gettito IRPEF (milioni di euro) | Percentuale sul gettito IRPEF nazionale |
---|---|---|
Lombardia | 1,600 | N/A |
Lazio | 746 | N/A |
Veneto | 644 | N/A |
Friuli Venezia Giulia | N/A | 7.2% |
Trentino Alto Adige | N/A | 6.4% |