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Monte Nerone: Escursioni e Percorsi alla Scoperta di un Tesoro Appenninico

Il Monte Nerone, imponente massiccio dell’Appennino Pesarese che raggiunge l’altitudine massima di 1525 metri, è superato in altezza soltanto dal vicino Catria. Questa bellissima montagna ha una conformazione molto particolare.

La pratica di attività sportive outdoor è molto sviluppata sul Monte Nerone, grazie alle particolari caratteristiche del territorio, che permettono agli appassionati di numerose discipline di trovare luoghi e percorsi ideali per cimentarsi nel proprio sport preferito.

Scendendo di quota, tuttavia, il paesaggio cambia radicalmente ed il Nerone presenta tutte le sue meraviglie nascoste e difficilmente accessibili, che rendono questo monte una vera meraviglia fatta di paesaggi aspri e variegati.

Rete Sentieristica del Monte Nerone

Una sviluppata ed ampia rete sentieristica, oggetto tra l’altro di un intervento di manutenzione che ne ha ripristinato la completa fruibilità, permette di raggiungere ogni angolo del Monte Nerone, compresi i meravigliosi gioielli naturalistici che si celano nei posti più impervi. La rete è composta da oltre 30 sentieri tra i quali se ne segnalano alcuni anche di notevole difficoltà, che sfruttano l’ampio dislivello presente tra il fondovalle e la vetta del Nerone.

Oltrepassata la strada nei pressi di un grande tornante (qui si incontra anche il punto di partenza del sentiero 28, che sale verso sinistra alla volta della valle del Fosso Pisciarello), si imbocca una strada sbrecciata sulla destra, che conduce in pochi passi al rifugio “Ranco”, presso il quale è posto un abbeveratoio che fornisce una preziosa scorta d’acqua.

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Il percorso è molto facile da seguire, la traccia è veramente ampia ed è presente anche una buona segnaletica. Da qui è possibile imboccare il sentiero 1 che sale dalla Valle dell’Infernaccio verso la vetta, oppure scendere verso Piobbico mediante il 2 attraversando il Prato del Conte, il Passo della Madonna e i ruderi dei Muracci, antico castello dei signori del paese.

Percorsi Stradali Impegnativi

Esistono diversi percorsi stradali che mettono alla prova gli amanti delle due ruote:

  • Salita da Pian di Trebbio: Si tratta dell’itinerario più frequentato e meno difficile, è una salita lunga 16 km con pendenze abbastanza costanti, che variano tra il 7 e il 10%, più comoda nel primo tratto, fino a Pian di Trebbio, e leggermente più impegnativa nel secondo.
  • Salita panoramica: Salita piuttosto lunga (15 km) e molto panoramica, sistemata in occasione del passaggio del Giro del 2009 ed oggi in condizioni discrete (fondo stradale dignitoso, qualche tratto leggermente sconnesso), piuttosto impegnativa con pendenza media del 7,6% e punte massime del 13%. Decisamente esposta al sole, visto che la maggior parte del percorso si trova su ambiente prativo, risulta essere piuttosto faticosa nella stagione estiva.
  • Versante più impegnativo: Si tratta decisamente del versante più impegnativo del Nerone, difatti questa salita dalla pendenza media del 10%, con punte che raggiungono il 14% è considerata la più dura della regione Marche, ed oltretutto presenta un fondo stradale in pessime condizioni, con numerose buche e detriti che rendono ancor più difficile l’ascesa. L’ambiente è quasi costantemente ombreggiato ed il percorso alterna lunghi rettilinei a secchi tornanti. Il traffico è completamente inesistente, proprio a causa delle condizioni del manto stradale, i pericoli maggiori sono logicamente costituiti dalle numerose buche.

Proprio a causa delle difficoltà delle strade suddette, è stato istituito uno speciale “Brevetto di Monte Nerone”, iniziativa che intende premiare chi riesca ad affrontare tutte e 3 le ascese nel corso della stessa giornata, percorrendole in sequenza.

Pianello Outdoor: La Guida Digitale per le Tue Avventure

Pianello Outdoor è un progetto nato per raccontare storie ed escursioni in modo interattivo, attraverso il tuo smartphone. Una guida digitale per praticare escursionismo e cicloturismo, la discesa di forre (canyonig), di grotte (speleologia) e arrampicata sportiva (climbing) a Monte Nerone.

Il fiume Giordano e il fiume Bosso disegnano la vallata, vi accompagniamo alla scoperta dei tratti di fiume più belli. Usa il tuo smartphone per guardare i percorsi e leggere gli approfondimenti, visualizzare il tracciato ed effettuare un tour virtuale.

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La mappa e il cartellone interattivo “Sui sentieri del Monte Nerone” raccoglie 50 percorsi, in parte inediti, del Massiccio dell’Appennino Umbro-Marchigiano. Nella mappa sono evidenziati 50 percorsi che, una volta inquadrati singolarmente tramite apposito QR code, guidano l’utente alla scoperta dei segreti del territorio grazie a descrizioni, foto, video e virtual tour.

Tesori Storici nei Dintorni del Monte Nerone

Il Monte Nerone non è solo natura, ma anche storia. Nei suoi dintorni si possono trovare antichi castelli e fortezze che testimoniano un passato ricco di avvenimenti.

  • Castello della Cardaccia: Spostandosi verso ovest di qualche chilometro, si possono ammirare i resti di un altro grande castello del passato, la cosiddetta “Cardaccia”, un tempo Castello della Carda, costruito dai Conti Ubaldini, signori di Apecchio. Anche questo luogo, analogamente al precedente, è raggiungibile esclusivamente mediante rete sentieristica, più precisamente percorrendo il sentiero 31bis che parte dalla strada apecchiese 257.
  • Castello di Rocca Leonella: Nel bel versante nord dove transita la strada che congiunge Piobbico a Secchiano sorgeva il Castello di Rocca Leonella, costruito dai Brancaleoni e distrutto nel 1517 per opera di Lorenzino de’ Medici.
  • Castello dei Pecorari: Da citare infine, anche se non appartenente propriamente al Monte Nerone, ma situato a poca distanza su di una altura secondaria denominata Monte della Croce, il Castello dei Pecorari, altra antica fortezza appartenuta ai Conti Brancaleoni prima e, a seguito della decisione di Federico da Montefeltro, passata ai rivali Conti Ubaldini.

Un Ecosistema da Proteggere

Il Nerone è un ecosistema delicato, ricco di acqua, felci, anfibi come la rana appenninica o la salamandrina dagli occhiali che è una specie endemica dell’Appennino. Ci muoviamo quindi in un ambiente delicato che necessita tutela e può risultare pericoloso se affrontato senza adeguata preparazione.

Il Monte Nerone è in un territorio unico e di rara bellezza, ricco di peculiarità geologiche, storiche e gastronomiche. Luoghi ricchi di storia e di leggende che affondano le loro radici nel passato.

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