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Escursione al Monte Faito: Alla scoperta dei sentieri tra storia e natura

Il Parco Regionale dei Monti Lattari offre uno dei più ampi ventagli escursionistici dell’Appennino. La sua fitta rete di sentieri consente di sperimentare appieno la convivenza tra montagna e mare, che in questo territorio è stretta come in nessun altro luogo. La morfologia della penisola fa sì che molte delle passeggiate possibili su questi itinerari consentano di abbracciare con lo sguardo i due mari.

Dalla montagna al mare si potranno scoprire le meraviglie del parco: il Sentiero degli Dei, quello di Punta Campanella con la Baia di Ieranto, i percorsi del Monte Faito e del Molare, infine la lunga passeggiata che esplora il Vallone delle Ferriere e la Valle dei Mulini. La stagione ideale per mettersi in cammino è la primavera, quando alberi e arbusti sono in fiore e l’aria odora di ginestra. Ma anche l’autunno regala belle emozioni, con i vigneti arrossati e l’aria tersa che consente di spingere lontano lo sguardo.

Alla scoperta del Monte Faito

Partendo dalle pendici del Monte Faito, ti immergerai in un viaggio che unisce natura, storia e tradizioni millenarie, risalendo fino agli antichi romani. Il percorso attraversa la storica Via Conte Girolamo Giusso, che collega Castellammare di Stabia al villaggio di Monte Faito, noto per il suo centro ippico e la funivia.

Scopri la natura autentica del Monte Faito con un’escursione guidata tra i boschi del Parco Regionale dei Monti Lattari, a pochi chilometri dalla Costiera Amalfitana. Partendo dal Piazzale dei Capi sarai accompagnato da una Guida Ambientale Escursionistica esperta, che ti condurrà lungo sentieri immersi nella natura rigogliosa e sorprendente. Durante il percorso attraverserai spettacolari faggete secolari, dove potrai ammirare alberi di oltre 400 anni, e le caratteristiche “Neviere”, cavità naturali un tempo utilizzate per conservare la neve destinata all’industria del ghiaccio. Il sentiero è stato attraversato da incendi negli ultimi anni.

Itinerari e Percorsi

Diversi sono i percorsi che si possono intraprendere sul Monte Faito. Ecco alcuni esempi:

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  • Da Vico Equense: Dalla stazione della Circumvesuviana di Vico Equense si imbocca via S.M. del Toro, una strada a tornanti che conduce al Santuario di S.M. Prima di arrivare alla sorgente della Sperlonga si svolta decisamente a destra per imboccare il sentiero che sale in località Trina del Monte. Immediatamente alla destra del capanno (guardando il monte) si segue la linea di cresta in salita su tratti di sentiero e su roccette, si prosegue su una mulattiera ombreggiata sino a quota 730m circa dove si incrocia un sentiero che sulla destra porta alla strada Moiano-Faito.
  • Dal Piazzale dei Capi: Dal Belvedere sul lato opposto del Piazzale dei Capi, si imbocca la scalinata rocciosa che in 20 minuti conduce al Piazzale della stazione della Funivia.

Il Sentiero verso il Monte Molare

La cima del Pizzo San Michele, meglio nota come Monte Molare per la sua forma caratteristica, offre l’opportunità di scoprire uno dei più ampi paesaggi della Campania. Siamo sulla porzione più elevata del massiccio: da qui si può abbracciare con lo sguardo praticamente l’intero territorio del parco, dalle sue propaggini orientali, che digradano verso la piana dell’agro nocerino-sarnese, fino all’estremità occidentale di Punta Campanella. Nelle giornate limpide si vedono tutti i rilievi della Campania: a nord i monti di Gaeta, il Massico e il Matese; a ovest i Tifatini, il Partenio, i Picentini e il Terminio; a sud gli Alburni e le montagne del Cilento, in fondo al golfo di Salerno. E poi spicca inconfondibile, a due passi, il profilo del Vesuvio. Nel mare si distinguono chiaramente le isole del golfo di Napoli: Ischia, Procida, Capri.

Partendo dal centro di Castellammare di Stabia (praticamente al livello del mare) si raggiunge in 8 minuti di funivia la stazione superiore (1.102 m). Da qui si può iniziare la camminata lungo il sentiero CAI n. 36, che si dirige a sudest, sempre in cresta e a quote intorno ai 1.200 metri. Il percorso è agevole e, passando per la cima del Monte Faito (1.131 m), per Vene Falconea (1.207 m) e Porta di Faito (1.222 m) conduce in 2 ore al Santuario di San Michele (1.278 m), in prossimità di un’alta concentrazione di antenne e ripetitori. Il sentiero è sempre evidente e senza possibilità di errore.

Quattro tornanti asfaltati in discesa separano il santuario da un piazzale di cava, da cui parte il sentiero CAI n. Chi volesse camminare di meno può raggiungere il piazzale di cava in macchina da Vico Equense, in 20 km di suggestiva strada di montagna, dapprima per tornanti in magnifica vista sul golfo di Napoli e sul Vesuvio poi, superato il Villaggio Faito, in bosco di faggi. Dal piazzale di cava, accanto a un grande basamento rettangolare in cemento, parte una strada (chiusa da sbarra) che corre lungo il versante occidentale della montagna. Il sentiero n. 50 segue invece il versante orientale e inizia sulla sinistra del piazzale, in netta discesa per circa 30 m prima di riprendere a salire. Dal piazzale si intravede solo un segnavia bianco-rosso, mentre qualche metro più avanti, appena dentro il bosco, è il cartello che indica “Molare-Acqua Santa”.

Il sentiero si raccorda subito con il n. La traccia è evidente: la si segue affiancati a un tubo in gomma per poi raggiungere un ampio versante di strato, sul quale si procede comodamente per affacciarsi su un ampio panorama che abbraccia la vallata. Il belvedere è protetto da un parapetto metallico. Da qui il sentiero continua sotto alte pareti fino a raggiungere una suggestiva sorgente, l’Acqua Santa. Il sentiero procede in leggera discesa, per poi riprendere a salire dolcemente, sempre largo e comodo. In pochi minuti di cammino si incrocia l’Alta Via dei Lattari (sentiero CAI n. 00): il tracciato a destra si dirige verso il Monte Molare (1.444 m) e Croce della Conocchia (1.266 m), mentre quello a sinistra scende ad Agerola passando per la valle Palmentiello. Questo itinerario passa alla base delle alte e franose pareti del Monte Catiello (1.326 m) e, in qualche caso, è chiuso perché ritenuto pericoloso. Si procede quindi a destra verso il Molare, per tornanti in salita ma interamente all’ombra dei faggi. Alla fine della salita e della faggeta ci si ritrova tra rocce, al bivio tra il Conocchia (Alta Via dei Lattari) e il Molare.

Si sale per altri 4-5 metri per affacciarsi sul versante occidentale, in magnifica vista della penisola. Imboccato il sentiero a sinistra, dopo ulteriori 200 m si raggiunge una sella alla base meridionale del Molare. In inverno neve e ghiaccio possono rendere impraticabile questo itinerario. In caso di cattivo tempo l’ultima parte del sentiero può essere avvolto da nuvole e nebbia che limitano molto la visibilità.

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Tempi di percorrenza: 2 ore dal piazzale di cava; 6 ore dalla stazione della funivia.

Classificazione dei Sentieri

I sentieri sono classificati in base alla difficoltà:

  • T (Turistico): Itinerario su stradine, scale, mulattiere o larghi sentieri.
  • E (Escursionistico): Itinerari su sentieri o evidenti tracce in terreno di vario genere (pascoli, detriti, pietraie…). Sono generalmente segnalati con vernice biancorossa o solo rossa. Possono svolgersi anche in ambienti innevati ma solo lievemente inclinati.
  • EE (Escursionisti Esperti): Sono itinerari generalmente segnalati ma con qualche difficoltà: il terreno può essere costituito da pendii scivolosi di erba, misti di rocce ed erba, pietraie, pur essendo percorsi che non necessitano di particolare attrezzatura si possono presentare singoli passaggi rocciosi di facile arrampicata (uso delle mani in alcuni punti). Richiedono passo sicuro ed assenza di vertigini.

Consigli Utili

Consigliamo abbigliamento comodo, cappello, occhiali da sole, crema solare e repellente per insetti. Indossa scarpe da trekking o con suola antiscivolo.

Il Monte Faito per le Scuole

L’escursione sul Monte Faito è ideale per le scuole perché offre un’esperienza educativa immersa nella natura. Gli studenti possono esplorare la flora mediterranea, come faggi secolari e castagneti, e conoscere la storia e le tradizioni locali. I sentieri, facili e sicuri, permettono di scoprire paesaggi mozzafiato, favorendo l’apprendimento all’aria aperta in un ambiente stimolante e protetto.

Come Arrivare

  • Da Napoli Piazza Garibaldi: prendi la linea L1 direzione Sorrento con fermata a Castellammare di Stabia. Cammina verso la Stazione della Circumvesuviana e prendi la linea 7. Scendi a Castellammare Strada Panoramica.
  • In Auto da Napoli Piazza Garibaldi: prendi Corso Arnaldo Lucci in direzione di Via Galileo Ferraris. Segui A3 e SS145 in direzione di Corso Filangieri a Vico Equense. Prendi l'uscita verso Vico Equense/Marine di Vico/Borghi e Casali di Vico/Monte Faito da SS145. Prendi Via Raffaele Bosco/SS269 e Via Faito in direzione di Strada della Cesta. La tua destinazione si trovere sulla sinistra.
  • In auto: si può arrivare a Castellammare di Stabia, prendere la funivia e iniziare l’escursione dalla stazione superiore; oppure, sempre da Castellammare, imboccare la statale n.

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