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I Viaggiatori della Sera: Trama e Analisi di un Film Profetico

I Viaggiatori della Sera è un film del 1979 diretto e interpretato da Ugo Tognazzi, tratto dall'omonimo romanzo di Umberto Simonetta. Il film proietta nel futuribile l'insensibilità e il disinteresse verso la terza età.

La Trama: Un Viaggio Senza Ritorno

In un immaginario futuro, i giovani al potere ideano un modo indolore per sbarazzarsi degli anziani, considerati un peso per le casse dello Stato e per le famiglie. Si organizza una vacanza in un modernissimo villaggio turistico, dove, tra feste e divertimenti, si mette in palio una crociera per un viaggio senza ritorno.

Orso Scoppiato, un disc-jockey cinquantenne ancora arzillo, interpretato da Ugo Tognazzi, parte con la moglie Nichi per questo soggiorno forzato. Nel villaggio, Orso scopre il tranello che si cela dietro l'apparente allegria degli inservienti: gli ospiti, suoi coetanei, cominciano a sparire, sorteggiati per un misterioso viaggio in mare. Sapendo di dover fare la stessa fine, Orso tenta la fuga, ma tutto si risolve in tragedia.

Analisi e Temi Chiave

Il film affronta temi delicati come l'invecchiamento, l'eutanasia e il rapporto tra generazioni, ponendo interrogativi inquietanti sul valore della vita e sul ruolo degli anziani nella società. I Viaggiatori della Sera è una commedia amara che invita a riflettere sull'importanza di non dimenticare il passato e di valorizzare l'esperienza degli anziani.

Ispirandosi al romanzo di Simonetta, Tognazzi imbastì una commedia amara. Il film illustra la globalizzata impossibilità di comprensione delle esigenze delle diverse classi sociali, lontane mille miglia sul piano della filosofia di vita, quasi più che del denaro.

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Riferimenti al Contesto Socio-Politico Italiano

Il film può essere letto come una critica alla società italiana degli anni '70, caratterizzata da forti tensioni sociali e politiche, e da una crescente attenzione ai problemi economici e demografici. La trama del film anticipa alcune delle paure e delle preoccupazioni che ancora oggi affliggono la società contemporanea, come l'invecchiamento della popolazione, la crisi del sistema pensionistico e la difficoltà di garantire un futuro dignitoso alle nuove generazioni.

E’ ovvio che qui si parla «solo» di tasse, ma balza agli occhi la voglia di dividere, quasi di inasprire un conflitto giovani-anziani che non ha nessun motivo di esistere. Genitori e nonni si stanno già svenando per aiutare figli e nipoti senza stipendio e con un futuro incerto.

Il Tema del Lavoro e lo Sfruttamento

Il film, pur non trattando direttamente il tema del lavoro, può essere interpretato come una metafora dello sfruttamento e dell'emarginazione di una parte della popolazione, considerata improduttiva e quindi sacrificabile. In questo senso, I Viaggiatori della Sera si inserisce in un filone di opere cinematografiche che denunciano le disuguaglianze sociali e le conseguenze negative di un sistema economico basato sul profitto e sulla competizione.

Eppure, per restituire certezze e dignità anche ai ragazzi che hanno un lavoro precario, o che lo stanno cercando, basterebbe applicare la legge: eliminando tutti quegli artifici contrattuali che, dal contratto Treu in poi, hanno finito per arricchire molti imprenditori (in particolare i più grandi e quelli che usano la tecnica chiagni e fotti), gettando nella disperazione alcune generazioni di ragazzi.

Ugo Tognazzi: Un Attore Impegnato

Ugo Tognazzi, oltre ad essere un grande attore comico, è stato anche un interprete sensibile e impegnato, capace di affrontare temi difficili e controversi con intelligenza e ironia. In I Viaggiatori della Sera, Tognazzi offre una delle sue migliori interpretazioni, dando vita a un personaggio complesso e sfaccettato, che incarna le paure e le speranze di una generazione.

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Trent'anni fa, il 27 ottobre 1990 a Roma, moriva Ugo Tognazzi. Nato a Cremona il 23 marzo 1922, è stato uno dei più grandi attori della commedia all'italiana.

Dal lavoro in un salumificio al palcoscenico, dalla tv alla passione per la cucina. Il documentario torna sui passi di Tognazzi a partire dal lavoro di impiegato in un salumificio di Cremona, presto abbandonato - o meglio, perso - per seguire la passione per il teatro, e prosegue con il debutto in tv nel 1954 insieme Raimondo Vianello, in 'Un due tre', il primo varietà della tv, destinato a lasciare il suo imprinting nella storia del piccolo schermo.

Ecco alcuni dei ruoli più significativi di Ugo Tognazzi:

  • "Il federale" (1961)
  • "La marcia su Roma" (1962)
  • "La donna scimmia"
  • "L'udienza"
  • "La grande abbuffata"
  • "Amici miei"
  • "Straziami ma di baci saziami"
  • "La terrazza"

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