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I Viaggiatori della Sera: Ambientazione e Cineturismo

Il Cineturismo è una innovativa forma di turismo di chi si reca in visita alle location cinematografiche e televisive. Conosciuto anche come movie tourism, il cineturismo attrae milioni di viaggiatori in tutto il mondo nei luoghi protagonisti delle riprese di un film o di una serie televisiva. Il cineturismo è l’ultima tendenza che si sta affermando nel mondo del leisure travel.

Lo sviluppo del fenomeno ha portato alla nascita di agenzie turistiche specializzate e dedicate ai viaggiatori amanti del cinema. Solo nel 2010 la stima è che abbia mosso nel mondo circa 100 milioni di turisti, con un giro d’affari di oltre 80 miliardi di euro. Anche tu desideri offrire dei pacchetti viaggio ai tuoi clienti cinefili?

Il Fenomeno del Cineturismo

Un celebre caso di cineturismo è quello che si è verificato negli ultimi tempi in Nuova Zelanda. Dopo il successo della trilogia de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit di Peter Jackson, si è verificato un boom di visite nell’isola del Pacifico, location utilizzata per le riprese del colossal fantasy. Il cineturismo, inoltre, ha avuto grande riscontro negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Il fenomeno del cineturismo è destinato a crescere.

Il team di PhotoAiD (app che aiuta i propri utenti a realizzare fototessere per documenti) ha posto a un campione rappresentativo domande su preferenze e abitudini relative al cineturismo. I risultati sono abbastanza sorprendenti, con ben il 96% degli intervistati che dichiara di aver già visitato luoghi associati a film o serie tv e il 78% propenso a farlo nel prossimo futuro.

Esempi di Location Cinematografiche Popolari

I titoli delle pellicole che hanno maggiormente condizionato queste scelte sono ovviamente molto noti, con Harry Potter, Il Signore Degli Anelli e Jurassic Park a guidare la classifica, ma il dato interessante è la costante crescita delle serie tv. Accanto a un classico come Friends, ambientato a New York, troviamo delle produzioni recenti come Big little lies (Monterey, California), Il Trono di Spade (Irlanda del Nord, Regno Unito, Croazia), Squid Game (Corea del Sud) e Sherlock (Regno Unito).

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Ecco alcune delle mete più ricercate dai viaggiatori amanti del cineturismo:

  1. I luoghi che caratterizzano la doppia trilogia di Guerre Stellari sono molti e sparsi in tutto il mondo, dall’Alaska alla Tunisia.
  2. Tutti sanno che a Procida è stato girato l’ultimo film di Massimo Troisi, Il Postino.
  3. L’abbazia di Kloster Eberbach ha fatto da sfondo alle riprese degli interni del film tratto dal capolavoro di Umberto Eco con Sean Connery.
  4. Centinaia di paesaggi da sogno sono stati inseriti nelle scene della saga che ha come protagonista il Capitano Jack Sparrow.
  5. Chiamare Ouarzazate la “Hollywood del Marocco” non è esagerato.
  6. Anche in questo caso parliamo di un film che ha conosciuto diverse ambientazioni per le sue scene. Quella più celebre è la Stazione di King’s Cross a Londra.
  7. Il sito di Petra, in Giordania, si trasforma nel “Canyon della Luna Crescente” per Indiana Jones e suo padre.
  8. Il piccolo comune di Tabernas, nella calda Andalusia spagnola, è stato per anni una destinazione obbligata per le produzioni di “Spaghetti Western” tra gli anni 60 e 70.
  9. Una montagna che sembra irraggiungibile per i protagonisti del mitico film di Steven Spielberg. Nella realtà è molto più visitabile di quanto sembra per chi decide di vederla dal vivo.
  10. La fuga delle due protagoniste del film di Ridley Scott con Susan Sarandon, Geena Davis, termina nel Dead Horse Point State Park.
  11. La piazza principale del paesino siciliano di Giancaldo, il centro attorno a cui ruotano le vicende di Nuovo Cinema Paradiso, in realtà è quella di un’altra cittadina siciliana.
  12. L’hotel che spinge alla pazzia Jack Nicholson nel capolavoro thriller di Stanley Kubrick esiste davvero.
  13. C’è poco da fare la Nuova Zelanda è una miniera d’oro per i set cinematografici dei grandi film.

I Viaggiatori della Sera: Un Film Italiano

I viaggiatori della sera (Italia, 1979). Regia: Ugo Tognazzi.

Ludovico Di Martino, regista di La belva, ci prova utilizzandone il linguaggio. Lo fa già attraverso il flashback che apre il film, in cui si assiste a una lotta 2.0 di giovani partigiani contro fascisti. Il ritorno ai giorni nostri racconta un gruppo di ragazzi che fa bravate al luna park (rubano una PlayStation). Beo, il fratello di Max, è un ricercatore al CNR guidato da una dottoressa dallo sguardo torvo (interpretata da Vanessa Scalera) intenta a lanciare un progetto ancora in sperimentazione, perché "tagliano i fondi". I due spariranno e saranno dati per morti, e Max non dovrà solo convivere con il dolore e la rabbia, ma anche con la scoperta di una macchina del tempo.

Realizzare un film sui viaggi nel tempo è qualcosa di ancora poco praticato in Italia, ma l'originalità dell'operazione non coincide purtroppo con altrettanta originalità tra scrittura e messa in scena. Le caratterizzazioni dei personaggi sono abbozzate, superficiali e finiscono per trasformarli in caricature bidimensionali (specie la dottoressa villain). I dialoghi rischiano spesso il didascalico (con battute pleonastiche come "Veniamo dal futuro"), i colpi di scena inciampano sulla prevedibilità e la ricostruzione storica del passato, anche a livello di costumi e linguaggio, risulta artefatta e ben poco credibile.

In buona sostanza il merito del film di Ludovico Martino sta tutto nell'intento di raccontare alle nuove generazioni, attraverso il loro linguaggio, l'importanza di lottare contro ogni fascismo e fare fronte comune per difendere un valore inalienabile come la libertà, oggi come ieri.

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Trama e Ambientazione

Tre ragazzi, amici per la pelle, Max (Matteo Schiavone), Flebo (Fabio Bizzarro, Croce e delizia) e Greta (AndreaGaia Wlderk), dopo la morte del fratello di uno di loro (Gianmarco Saurino, Maschile singolare) s’intrufolano in un laboratorio scientifico e attivano involontariamente uno strano macchinario hi-tech che li farà viaggiare a ritroso nel tempo fino all’Italia del 1939.

Siamo in un periodo di stabilità della dittatura fascista, con Mussolini che guadagna consenso e costruisce la sua figura di uomo forte al comando, con la dittatura non ha ancora promulgato le leggi razziali che saranno applicate nella loro forma più terrificante a partire dal 1943. L’Italia fascista in cui i ragazzi piomberanno non è quindi quella della guerra, ma il film mostra attraverso il personaggio di Lena (Francesca Alice Antonini, Non mi uccidere), una combattiva ragazza che picchia sodo e non digerisce le prepotenze dei “camerati”, un’Italia che già combatte il fascismo e muore per la libertà.

Un Cast di Giovani Eroi e Maturi Villain

Il cast de “I Viaggiatori” diventa un ponte tra generazioni, ogni personaggio rappresenta un’età e anche un modo di recitare e di caratterizzare i rispettivi personaggi: c’è il simpatico e ansioso Flebo di Bizzarro che potremmo definire un “geek”; la intraprendente e saggia Greta di Wlderk; la volitiva guerriera ribelle Lena interpretata da Antonini, attrice che ha già calcato set internazionali. La parte più emotiva del film è rappresentata dal rapporto tra l’emotivo Max interpretato dall’esordiente Matteo Schiavone e il protettivo fratello Beo di Gianmarco Saurino, il rapporto tra i due è qualcosa che gli attori hanno rivelato di aver costruito fuori dal set, un’amicizia fraterna forte, un legame che poi hanno saputo trasmettere anche davanti alla macchina da presa, diventando la parte più empatica del film.

Per quanto riguarda l’immancabile comparto villain del film, come se Mussolini e Camicie nere non fossero più che sufficienti, sono interpretati dagli attori più maturi, la dottoressa Sestrieri interpretata da una Vanessa Scalera, invecchiata grazie al make-up speciale e il Luzio di Roberto Gifuni, attore noto al grande pubblico per aver interpretato Aldo Moro in Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana e Alcide De Gasperi nella miniserie tv De Gasperi, l’uomo della speranza di Liliana Cavani. Sia Scalera che Gifuni si cimentano con ruoli non semplici da gestire: Scalera costruisce la sua scienziata rancorosa e in cerca di riscatto con estrema cura, e senza che il trucco prostetico diventi un ostacolo; Gifuni grazie alla sua peculiare vis recitativa imbriglia un personaggio “strong” che sembra rievocare una versione fascista del nazista meccanizzato Karl Ruprecht Kroenen del film Hellboy di Guillermo del Toro.

Cineturismo in Italia

In Italia i numeri dell’incoming economico, sia per investimenti produttivi esteri che per ricavati di ordine turistico, sono in costante aumento, ma anche le abitudini e i desideri dei viaggiatori nostrani hanno cominciato a evolversi.

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Le location prese di mira dai viaggiatori sono numerose: si va dalla Napoli dell’Amica geniale, dei Bastardi di Pizzofalcone e ora anche del tormentone Mare fuori alla destinazione storica di Spoleto resa celebre da Don Matteo. Nonostante i riscontri già positivi, restano comunque ampi i margini di miglioramento, e se i luoghi d’arte e le bellezze paesaggistiche italiani non hanno nulla da invidiare al resto del mondo, il divario in termini di narrazioni audiovisive resta per ora evidente.

Ecco una tabella che riassume i risultati del cineturismo in Italia:

Regione Film/Serie TV Impatto Turistico
Campania L’Amica Geniale, Mare Fuori Aumento significativo dei visitatori a Napoli
Umbria Don Matteo Popolarità turistica di Spoleto

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