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Il Servizio Civile Universale: Un'Opportunità Aperta Anche agli Stranieri

Il Servizio Civile Universale (SCU) rappresenta un'importante opportunità per i giovani che desiderano contribuire al bene comune attraverso attività di servizio a favore della comunità. Dal 2015, questa opportunità è stata estesa anche ai giovani comunitari o extracomunitari, inclusi richiedenti asilo e titolari di status di rifugiato o di protezione umanitaria, grazie alla sentenza n. 119 della Corte Costituzionale.

Il Servizio Civile Universale nasce per diffondere fra i giovani i valori fondanti della nostra Costituzione: solidarietà, partecipazione, tutela del bene comune, difesa dei più fragili, difesa - non armata e nonviolenta - della Patria, educazione alla pace tra i popoli e promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, attraverso azioni per le comunità e per il territorio.

Requisiti e Modalità di Candidatura

Il bando è aperto ai giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni (29 non compiuti). Coloro che intendono presentare la domanda di partecipazione devono rispondere ai seguenti requisiti:

  • Avere tra i 18 e i 28 anni (non bisogna aver compiuto 29 anni alla data di scadenza di invio delle candidature);
  • Essere cittadino italiano di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea ovvero di un Paese extra Unione Europea regolarmente soggiornante in Italia;
  • Non avere riportato condanna in Italia o all’estero, anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici, o di criminalità organizzata.

Attenzione: per alcuni progetti possono essere richiesti specifici requisiti oltre a quelli già descritti, questo in relazione alla specificità di alcune azioni previste. Quindi è sempre utile leggere attentamente i progetti e quanto riportato nelle schede di sintesi pubblicate sui siti dei singoli enti, raggiungibili anche direttamente dalla procedura DOL.

Da quest’anno le modalità di candidatura al bando sono diventate esclusivamente on line attraverso la piattaforma “Domanda on Line” (Dol), e per accedervi i cittadini italiani residenti in Italia o all’estero e i cittadini di Paesi extra Unione Europea regolarmente soggiornanti in Italia devono dotarsi dello SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). È possibile richiederla a uno dei Gestori dell’Identità Digitale, noti anche come Identity Provider, accreditati presso l’Agenzia per l’Italia Digitale.

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Per accedere alla piattaforma bisogna avere lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale (www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid) sono disponibili tutte le informazioni su cosa è SPID, quali servizi offre e come si richiede.

Tuttavia, alcune difficoltà sono state segnalate da organizzazioni come l’Unchr, enti di servizio civile e l’Asgi (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione) riguardo alla procedura di ottenimento dello SPID per i giovani stranieri richiedenti asilo. In particolare, il permesso di soggiorno, pur essendo un documento di riconoscimento valido (art. 13), non sempre viene accettato dai provider di SPID.

Interpellato sulla questione il Dipartimento ha provveduto a risolvere questo specifico problema e la ragazza potrà ora presentare domanda. Credenziali attraverso il Dipartimento anche ai richiedenti asilo che non dispongono dello SPID. Risolte le difficoltà segnalate da ASGI e UNHCR.

Per accedere all’elenco dei progetti di SCU in Italia e all’estero occorre utilizzare il motore di ricerca “Scegli il tuo progetto in Italia” e “Scegli il tuo progetto all’estero”, disponibile nella sezione “Progetti” di questa pagina. Cliccando il tasto CERCA (senza effettuare una scelta negli altri campi proposti) si ottiene l’elenco completo di tutti i progetti. Per effettuare una ricerca mirata di un progetto è possibile selezionare i valori delle voci che interessano.

Durata, Orario e Assegno Mensile

I progetti hanno una durata tra 8 e 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali oppure con un monte ore annuo che varia, in maniera commisurata, tra le 1.145 ore per i progetti di 12 mesi e le 765 ore per i progetti di 8 mesi, articolato su cinque o sei giorni a settimana.

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Come già menzionato, gli operatori volontari selezionati sottoscrivono con il Dipartimento un contratto che fissa l’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio in € 507,30. Nel 2023 è stato adottato il Piano triennale 2023-2025 per la programmazione del servizio civile universale, e con decorrenza 1° maggio è stato aggiornato a 507,30 euro l’assegno mensile per gli operatori volontari con decreto dipartimentale n.

Inoltre cominciando il servizio civile si ha il diritto ad un periodo di formazione generale ed una specifica. La formazione generale è basata sulla conoscenza dei principi che sono alla base del servizio civile universale e la formazione specifica è inerente alla peculiarità del progetto.

Per coloro che saranno impegnati nella realizzazione di progetti di servizio civile all’estero, in aggiunta all’assegno mensile spettante ai giovani in servizio civile in Italia, è prevista una indennità giornaliera, che sarà corrisposta per il periodo di effettivo servizio all’estero, differenziata in base al criterio del “costo paese” ospitante.

La misura dell’indennità estera giornaliera spettante agli operatori volontari è di:

  • 15,00 euro per i progetti da realizzarsi in Europa (Area euro e Paesi dell’Europa Occidentale) Paesi del Nord America (Area dollaro) e Giappone (Area Yen);
  • 14,00 euro per i progetti da realizzarsi nella Federazione Russa, Paesi dell’Europa dell’Est, Asia (compreso Medio- oriente, India, Cina ed escluso il Sud-est asiatico), Oceania;
  • 13,00 euro per i progetti da realizzarsi in Africa, Sud-est asiatico; Paesi del Centro e Sud America.

Tale indennità aggiuntiva non è corrisposta durante i periodi di servizio (compresi quelli dedicati ad attività formative) in cui gli operatori volontari si trovano nel territorio nazionale e durante i periodi di permesso anche se fruiti all’estero. Nel caso di malattia all’estero l’indennità è corrisposta per i primi 15 giorni.

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Ai volontari che prestano servizio civile all’estero spettano vitto e alloggio ed i relativi costi sono a carico dell’Ente.

Evoluzione del Servizio Civile

Il servizio civile nasce nel 1972 come diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare; era quindi alternativo alla leva e in quanto tale obbligatorio.Quasi trent’anni dopo, con la legge 64 del 6 marzo 2001, viene istituito il servizio civile nazionale su base volontaria, aperto anche alle donne.Nel 2005 viene sospeso il servizio di leva obbligatorio, mentre prosegue il percorso di crescita del servizio civile su base volontaria.Nel 2017, con il decreto legislativo n. 40, il servizio civile da nazionale diventa universale, con l’obiettivo di renderlo un’esperienza aperta a tutti i giovani che desiderano farla.

L’11 dicembre 2020 è stata istituita, con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri, la “Giornata nazionale del Servizio civile universale”, fissata per il 15 dicembre di ogni anno, al fine di attribuire un adeguato riconoscimento al meritevole impegno e dedizione di tutti i giovani che partecipano all’attuazione del servizio civile universale, anche con riferimento al ruolo svolto per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile enunciati nell’Agenda 2030 dalle Nazioni Unite.

Rispetto al servizio civile nazionale prevede una più chiara distinzione e gerarchia fra finalità e settori di attività. Cessano i riferimenti al servizio militare obbligatorio. La riforma affida nuove funzioni allo Stato, alle Regioni e alle Province autonome. Si introduce, inoltre, lo strumento della programmazione annuale e triennale per l’attuazione delle attività.

Come in precedenza gli enti sono obbligati a selezionare gli operatori volontari nel rispetto dei principi di trasparenza, semplificazione, pubblicità, parità di trattamento e divieto di discriminazione. Viene precisato che vanno costituite apposite commissioni di valutazione che devono produrre un verbale della seduta.

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