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Località Turistiche Slovacchia: Consigli per un Viaggio Indimenticabile

Manieri che sembrano tratti da libri di fiabe, verdi paesaggi che infondono grande serenità e piccoli borghi in cui sono ancora evidenti i caratteri di un Paese rurale contrastano con una storia dai tratti oscuri e misteriosi, di cui è interessante esplorare le tracce. Pochi paesi, insomma, presentano così tante meraviglie in un contesto così raccolto e comodo da scoprire.

1. Bratislava: La Capitale Vivace

Cosa vedere in Slovacchia? Iniziamo ovviamente dalla giovane capitale! Divisa in due dal Danubio, Bratislava, capitale del potente regno di Ungheria per oltre due secoli, è situata nell’area in cui convergono i confini di, nell’ordine, Austria, Ungheria e Repubblica Ceca. La capitale della Slovacchia gode di una meritata reputazione di città festaiola, è vero, ma di certo non disdegna la cultura, come avrete modo di notare voi stessi. Non è difficile imbattersi in turisti assetati che gironzolano per le strade acciottolate di Bratislava alla ricerca di una birra Lánius (o, più coraggiosamente, di un bicchierino di acquavite di prugne Slivovitz).

Nella Città Vecchia, Stare Mesto in lingua locale, si concentra la maggior parte dei monumenti che testimoniano il dominio magiaro. Vi troverete infatti di fronte una sorta di galleria architettonica con testimonianze di vari secoli. La Porta di San Michele, la sola rimasta in piedi nella cinta di mura originaria, risale al Medioevo, al pari del castello che torreggia sul Danubio. La Chiesa Blu, in stile art-nouveau, è un gioiello del primo Novecento, mentre la Galleria Nazionale Slovacca è uno spazio espositivo che ha ottenuto grandi riconoscimenti. E tutt’intorno, il fascino brutale dell’era socialista è ancora presente in stravaganze come l’UFO (che ospita un ristorante rotante) e la sede della Radio Slovacca, che ha la forma di una piramide rovesciata.

Fermatevi ad ammirarne l’audace, ardita architettura. Si tratta di un ponte strallato e asimmetrico, composto da un unico pilone che sorregge l’intera struttura. SNP è l’acronimo dello slovacco Most Slovenského Národného Povstania, che significa letteralmente ponte dell’insurrezione nazionale slovacca. L’opera fu eretta negli anni Settanta per rendere omaggio alle vittime dell’insurrezione armata organizzata nel 1944 dalla resistenza durante l’occupazione nazista, repressa nel sangue. L’UFO, sul ponte SNP, è un simbolo dell’architettura insolita e meravigliosa di Bratislava.

Soffermiamoci un attimo sul guardone, vi prego, perché merita. Il nome è esplicativo. Orbene, si tratta della scultura in bronzo più fotografata della città, raffigurante, giuro, uno stagnaro che spunta da un tombino, presumo per guardare sotto le gonnelle delle ignare passanti. Si dice che sfiorargli il berretto porti fortuna, un po' come pattinare sulle gonadi di quello sventurato bovino mosaicato sul pavimento della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano.

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Bratislava è anche un punto di partenza ideale per escursioni in giornata. Nel raggio di un’ora e mezza di macchina si trovano il Castello di Červený Kameň, le terme di Piešťany, la panoramica torre di osservazione di Devínska Kobyla e la città di Trenčín, dalla cui torre dell’orologio lo sguarda spazia sulle campagne.

Suggerimento per la pianificazione: i festival estivi esaltano le attrattive della città.

2. Gli Alti Tatra: Emozioni in Montagna

Con cime che raggiungono i 2655 m, le montagne del nord della Slovacchia sono ammantate di un’aura quasi mitica. Gli Alti Tatra, in particolare l’inconfondibile vetta del monte Kriváň (2495 m), sono tra i simboli dell’orgoglio nazionale slovacco. Il trekking negli Alti Tatra non delude mai gli escursionisti.

Non occorrono particolari doti atletiche per godersi le idilliache passeggiate fino al lago glaciale di Popradské Pleso, mentre i trekking più impegnativi, della durata di un giorno, come l’anello della valle di Furkotská e l’ascesa al Kôprovsky Śtit, richiamano gli escursionisti più preparati. È facile anche viaggiare con un occhio all’ambiente: la ferrovia elettrica dei Tatra collega Štrbské Pleso (un paesino di villeggiatura sul lago omonimo, circondato da incantevoli sentieri) con la località montana di Tatranská Lomnica.

Anche gli sciatori hanno molti motivi per recarsi sugli Alti Tatra. Jasná Nízke Tatry è il comprensorio sciistico principale, con oltre 46 km di piste, mentre la stazione più alta, Tatranská Lomnica, raggiunge i 2190 m di altitudine.

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Suggerimento per la pianificazione: le escursioni alle vette più alte non sono praticabili prima della metà di giugno, quindi la piena estate è la stagione giusta per chi voglia scalare il Kriváň o il Rysy (2501 m).

3. Košice: Arte Moderna e Raffinatezza Medievale

Capitale europea della cultura nel 2013 insieme a Marsiglia, Kosice è la seconda città più popolosa della Slovacchia dopo la capitale. Alcune città godono di una felicissima condizione: hanno le dimensioni e le attrattive di una capitale, solo con meno turisti. In questa descrizione rientra pienamente Košice, irresistibile per coloro che amano la bellezza con qualche asperità. Adagiata nella verde vallata omonima, è contraddistinta dalla curiosa piazza centrale a forma di lente. La via Hrnčiarska, nel centro storico di Košice, è ricca di gallerie d’arte e caffè.

La Cattedrale di Sant’Elisabetta, in stile gotico, è il punto focale di una piazza che presenta anche una colonna della peste, il grande municipio e una cappella del XIV secolo. Queste testimonianze di epoche storiche diverse si possono apprezzare al meglio lungo la Hrnčiarska, la via degli studi d’arte e dei caffè, a lungo sede di molti artigiani della città. Per trascorrere una serata all’insegna del divertimento suggeriamo la Tabačka Kulturfabrik, una birreria che ospita anche performance e supporta attivamente la scena artistica slovacca. È un luogo creativo e disordinato, la quintessenza di Košice.

Suggerimento per la pianificazione: a un paio d’ore di strada da Košice si trovano ben 18 siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, i più incantevoli dei quali si susseguono lungo l’Itinerario delle chiese di legno.

4. Paradiso Slovacco: Incanto di Cascate e Fiumi

A sud-est del Paese si trova il Parco Nazionale del Paradiso Slovacco, quasi interamente ricoperto da foreste di conifere. Dei nove parchi nazionali della Slovacchia, questo, simile a un parco avventura, è il nostro preferito. Con le sue passerelle e le scale, lo Slovenský Raj appagherà il vostro spirito di avventura.

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I corsi d’acqua si snodano in uno scenario di foreste e formazioni carsiche, costringendo i visitatori a salire e scendere scale fisse e a stare in equilibrio su passerelle di legno per percorrere la Gola di Suchá Belá e la Gola di Kláštorská, con le sue tre cascate. Anche muoversi in bicicletta è molto piacevole: ci sono 65 km di piste ciclabili all’interno del parco, e altre si snodano nella campagna circostante. Noleggiate le bici nella città di Spišská Nová Ves o a Podlesok, all’interno del parco.

5. Banská Štiavnica: La Città in un Vulcano

Una menzione in questa guida su cosa vedere in Slovacchia la merita assolutamente anche la città mineraria di Banska Stiavnica, anch’essa dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità. Incastonata nelle montagne, Banská Štiavnica è un gioiello di città splendidamente conservata. Banská Štiavnica è la città più bella dell’Europa centrale? Noi pensiamo di sì: le chiese e le case gotiche e rinascimentali la rendono un vero e proprio tesoro di architettura e, che ci crediate o no, si trova all’interno della caldera di un vulcano spento.

Questo insediamento medievale in mezzo alle montagne ha meritato il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO soprattutto in virtù dei propri trascorsi: è la più antica città mineraria slovacca. Passeggiare per il centro storico ­- dall’elegante Piazza della Trinità al cinquecentesco Castello Nuovo - consente di apprezzare scorci di grande bellezza e di gettare uno sguardo su un settore, quello dell’estrazione di oro e argento, che ha cambiato volto all’intera regione. Il Museo minerario è dedicato proprio a questa peculiare caratteristica della città.

6. Ždiar: Le Radici del Popolo Goral

Il villaggio di Ždiar è semplicemente incantevole: situato nei Belianske Tatry, proprio al confine con la Polonia, è circondato da splendidi sentieri per escursioni a piedi e in bicicletta e da grotte visitabili. Ciò che la rende ancora più speciale è l’impronta della cultura dei goral, un gruppo etnico radicato in queste montagne. Il villaggio di montagna di Ždiar.

Il popolo goral vive nella Slovacchia settentrionale e nella Polonia meridionale fin dal XIV secolo, quando famiglie di pastori valacchi cominciarono a migrare verso queste terre. L’identità goral segna tuttora il carattere di Ždiar, come noterete dalle case di legno, tradizionalmente decorate con motivi geometrici nei toni del blu e del rosso.

7. La Regione del Vino

L’Ungheria si vanta del vino bianco Tokaj, il cosiddetto “oro liquido” che un tempo veniva servito addirittura alle famiglie reali d’Europa e che ancora oggi accompagna la carta dei dolci di molti ristoranti di alto livello. Tuttavia, gran parte della regione vinicola del Tokaj, un tempo interamente appartenente al Regno d’Ungheria, alla fine della Prima guerra mondiale rientrò nei confini della appena costituita Cecoslovacchia. Il meraviglioso paese del vino.

Oggi la Slovacchia sud-orientale vanta una quindicina di cantine. Quelle sotterranee, scavate a mano, offrono ambienti deliziosamente rustici per degustare il Tokaj, di solito con formaggi e salumi per pulire il palato tra un sorso e l’altro. Le cantine Jaroslav Ostrožovič e Tokaj Macik, entrambe di grande tradizione e a conduzione familiare, offrono un’esperienza completa e appagante. Prenotate le degustazioni in anticipo.

Suggerimento per la pianificazione: i villaggi del vino, tra cui Veľká Tŕňa, sono a un’ora di strada da Košice, ma è ben più ragionevole (oltre che piacevole) pernottare sul posto.

8. Castello di Spiš: Vista sulle Colline

Oltre allo splendido Castello di Bratislava, sul territorio slovacco sorgono, tenetevi forte, 180 castelli. Ripeto, centottanta. Uno, otto, zero. Non stupisce che la nostra beneamata Repubblica Slovacca sia stata insignita dell’appellativo di Paese dei castelli. Tra tutti i castelli della Slovacchia, Spiš è forse il più suggestivo.

In un paese con più di 120 castelli, scegliere quali visitare non è semplice. Ma se dovessimo indicare il più agguerrito e arcigno non avremmo dubbi: Spiš. Posto imperiosamente su una collina alta 634 metri, il castello di Spiš ha resistito a secoli di assedi grazie alle poderose torri e alle mura difensive. È una delle più grandi roccaforti dell’Europa centrale e, grazie alla ristrutturazione con elementi gotici, è tanto attraente quanto imponente. Nelle giornate limpide la vista spazia fino ai Tatra. Dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 1993, il Castello di Spis, Spišský hrad in lingua slovacca, è la più grande rocca medievale dell’Europa Centrale.

Appena a ovest di Spišské Podhradie si trova Spišská Kapitula, la cui architettura - una combinazione di elementi romanici e vistosissime decorazioni barocche - le ha fatto guadagnare il soprannome di “Vaticano della Slovacchia”. Il villaggio offre anche eccellenti pensioni e ristoranti; consigliamo la cucina contadina dell’allegro Spišsky Salaš.

Suggerimento per la pianificazione: appena 12 km più a ovest si trova la città di Levoča, con un bel municipio e alcuni musei d’arte e di storia medievale.

Altri Castelli da Non Perdere

  • Castello Devin: Costruito nel IX secolo su una roccia scoscesa sopra la confluenza del fiume Morava con il Danubio, è legato al mito dell’Imperatrice Sissi, che sembrerebbe avervi soggiornato a lungo. Il Castello Devin, a una manciata di chilometri dalla capitale slovacca, è uno dei più antichi del Paese.
  • Castello di Lupca: Costruito nel 1250 circa durante il regno di Bela IV.
  • Castello di Bojnice: L’aspetto odierno, però, risulta molto diverso da quello originario, in quanto la struttura fu modificata e ricostruita più volte, con stili diversi. L’ultimo rimodellamento fu eseguito tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900 e ha donato al castello il suo attuale aspetto fiabesco e romantico.
  • Castello di Orava: La sua posizione suggestiva lo rende uno dei castelli più belli del paese. Costruito nel 1200, è strutturato in tre livelli, che sono stati aggiunti nel corso degli anni.

Grotte da Esplorare

Sono state iscritte nel Patrimonio Mondiale naturale dell’Unesco anche sei delle quattordici grotte della Slovacchia accessibili al pubblico.

  • Grotta di ghiaccio di Dobšiná: Un posto d’onore in questa guida su cosa vedere in Slovacchia lo merita la grotta di ghiaccio di Dobšiná, inserita nel 2000 nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. Si stima che risalga ad almeno 250.000 anni fa ma fu scoperta solo in tempi relativamente recenti, nel 1870. La grotta della “Libertà” fa parte del complesso di grotte sotterraneo Demänovská.
  • Grotta delle aragoniti di Ochtina: Particolarmente interessante quella delle aragoniti di Ochtina, una delle tre grotte accessibili al mondo di questo tipo.

Altre Attrazioni

  • Vlkolínec: Si tratta di un pittoresco villaggio divenuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO dagli anni ’90. Le sue origini risalgono al 1300 e ancora oggi si conserva praticamente intatto, permettendo ai visitatori di vedere da vicino come fossero i villaggi dell’epoca.
  • Aquapark Tatralandia: È il più grande parco acquatico in Slovacchia e uno dei più grandi in Europa.

Consigli Pratici

La maggior parte dei viaggiatori si affaccia alla Repubblica Slovacca attraverso una visita alla capitale, Bratislava, o un'escursione sui Monti Tatra. Tuttavia, al di là dei tanti castelli e delle città affascinanti, questo paese situato nel cuore dell'Europa ha molto da offrire, a cominciare dall’arte e dalla cucina contemporanee.

I treni collegano la Slovacchia alle capitali di tutta Europa, i servizi di autobus sono efficienti e muoversi per conto proprio in automobile non presenta problemi di sorta.

Il clima della Repubblica Slovacca è tipicamente continentale, con inverni rigidi ed estati tendenzialmente piuttosto calde e afose, con colonnine di mercurio che spesso raggiungono con nonchalance i 35°C.

La Repubblica Slovacca fa parte dell’Unione Europea e quindi, per l’ingresso nel Paese, ai cittadini italiani basta esibire una carta d’identità valida per l’espatrio o il passaporto.

Maglioni e pantaloni pesanti sono i capi che non possono mancare in valigia se si intende partire per la Repubblica Slovacca. Mettete nella valigia anche scarpe da trekking per le escursioni in montagna e un k-way.

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