Il Viaggio di Piedino: Un'Avventura Foto-Illustrata per i Più Piccoli
Il Viaggio di Piedino, creato da Elisa Mazzoli e Marianna Balducci (Bacchilega Junior, 2018), ha vinto il premio Nati per Leggere nella sezione Nascere con i libri.
Il Viaggio di Piedino riesce con molta semplicità nell’obiettivo di comunicare con i bambini più piccoli, grazie ad un’originale intesa tra fotografia e illustrazione a cura di Marianna Balducci. Io sono una grande sostenitrice della fotografia nei libri per bambini e sono davvero contenta che si provi a proporre questa forma d’arte visiva ai più piccoli, che ne sono particolarmente affascinati.
La Trama e lo Stile Narrativo
Il viaggio è quello di Piedino che va alla scoperta del mondo, il mondo circoscritto dell’esperienza di un bimbetto che potrebbe avere poco più di un anno. I testi di Elisa Mazzoli sono essenziali (3 o 4 parole per pagina) e il soggetto si ribadisce quasi costantemente, mantenendo il focus narrativo: «Piedino cammina su un sasso … Piedino trova un fiore … Piedino fa ciao», legando le doppie pagine in delicati distici a rime baciate «Piedino trova un fiore. Piedino sente l’odore».
Le uniche eccezioni all’impostazione descrittiva rallegrano la lettura, dando una voce apparentemente diretta a Piedino stesso, ma rivelandosi - a mio parere - appartenente ad una figura esterna e adulta che anima alcuni snodi narrativi: «Un granchio mamma mia! Piedino scappa via!».
La Genesi del Progetto
Il link tra tutte le competenze che ruotano attorno a “Il viaggio di Piedino” (Elisa Mazzoli in qualità di autrice, Marianna Balducci come illustratrice e Fabio Gervasoni, occhio fotografico che mi accompagna da tanto in molti dei miei lavori foto-disegnati) è scattato grazie ad Angela Catrani, editor di Bacchilega Junior. È stata lei a voler combinare il linguaggio di Elisa con il mio, dopo aver ricevuto poco prima il mio portfolio in cui figuravano diversi progetti foto-illustrati. L’ambizione era quella di elaborare una proposta per piccolissimi che risultasse fresca e un po’ coraggiosa, pensando al fatto che la fotografia non è ancora così sdoganata negli albi per bambini in Italia.
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Le Autrici: Un Incontro di Talenti
Conoscevo Elisa come autrice, data la sua già consolidata esperienza. Non l’avevo mai vista in azione nonostante me la descrivessero come un’esplosione di carisma e ora che abbiamo iniziato a fare le prime presentazioni insieme lo posso confermare con entusiasmo! Non ci eravamo mai incontrate, anche se viviamo in due città vicine e avevamo in comune diversi contatti. Quando abbiamo iniziato a lavorare insieme, è stato un susseguirsi di buoni segnali che si andavano manifestando (alcuni un po’ magici: pensate che il gatto Miao disegnato nel libro è del tutto simile al gatto vero di Elisa ma io non sapevo nemmeno avesse un gatto!).
Conoscevo già il lavoro di Marianna, che è giovane ma molto operosa e talentuosa e non passa inosservata! Mia sorella Michela Mazzoli, che è un’artista attenta alle sperimentazioni, mi aveva fatto notare le opere di Marianna.
Il Vero Piedino e la Scelta Narrativa
Il vero Piedino è il piccolo Marco che al momento degli scatti (giugno 2017) aveva appena 8 mesi. L’idea di scegliere un piedino “in potenza”, è stata una scelta dichiarata fin da subito: non volevamo riprodurre la dinamica realistica del camminare, ma evocare un viaggio fantastico in cui tutto è possibile e lo spazio e il tempo vengono ricalibrati a misura di Piedino.
La Tecnica Foto-Illustrativa di Marianna Balducci
Sperimentare con la fotografia è ormai una parte molto importante del mio lavoro disegnato. A prescindere dal fatto che il risultato finale sia una foto-illustrazione, credo che questo mix di linguaggi si crei fin dalle prime fasi di osservazione della realtà in cui è l’occhio che fotografa e non ancora la macchina o il telefono. Mi piace esplorare la realtà ed esercitarmi a guardare il quotidiano con occhi nuovi.
Una delle cose più stimolanti del lavoro creativo è che ti costringe a essere sempre in viaggio. Giuseppe Granieri, saggista e teorico della comunicazione, dice che esercitarsi a essere sintonizzati con ciò che cambia (e che si rinnova) è un dovere per chiunque lavori con la creatività e la cultura: per essere rilevanti, dobbiamo saper offrire a chi ci ascolta una sintesi significativa del mondo che aiuti a comprenderlo, a stimolare nuove idee, a immaginare.
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