India: Itinerari Consigliati per un Viaggio Indimenticabile
Wow che bello un viaggio in India! Queste sono solitamente le immagini che vengono in mente a chi pensa all’India. Ma non mi stancherò mai di dirlo: un viaggio in India non è affatto un viaggio semplice.
La prima cosa che devi fare prima di organizzare un viaggio in India è capire innanzitutto se è un viaggio che fa per te. E quindi prima di darti le varie informazioni pratiche per organizzare un viaggio in India, voglio dirti la verità nuda e cruda sull’India. Non lo faccio per scoraggiarti, anzi!
Bene dopo questa doverosa premessa andiamo a scoprire le verità più “scomode” dell’India. Alcune sono piuttosto note, altre un po’ meno.
Le Verità Scomode sull'India
L’India è sporca. Ma non parliamo di quello sporco del tipo c’è un dito di polvere sul mobile del salotto. A partire dall’acqua. Credo che tutti conoscano la terribile fama dell’acqua indiana e di quello che può fare al povero stomaco delicato di noi occidentali.
Questo vuol dire che non puoi assolutamente bere acqua che non sia di bottiglia (controlla anche che sia sigillata perché molti ti vendono “acqua di bottiglia” ma in realtà la riempiono con l’acqua trovata dalla qualunque). Non puoi bere bevande col ghiaccio se non sai con certezza da dove hanno preso l’acqua per fare il ghiaccio. Oltre all’acqua anche le strade sono sporche. Ma non è solo colpa delle mucche poverine!
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Per strada c’è tanta spazzatura. Che con l’afa crea una combo micidiale. Molte persone non hanno una casa e sono costrette a fare i bisogni dove capita. In molte città lo smog non ti fa respirare. Non parliamo poi dei treni e dei mezzi pubblici.
L’affollamento, la polvere, la puzza e la sporcizia che trovi nei mezzi di trasporto penso sia 100 volte la metro di Roma all’orario di uscita dagli uffici. Ma che dico? Credo che nessun paragone renda l’idea. Vedere per credere.
Ah poi il Gange? Sogni di farti un bel bagno nel Gange per purificare la tua anima, il tuo spirito e la tua mente? Ecco considera che nel Gange, soprattutto a Varanasi, vengono sparse le ceneri dei defunti e buttate ossa e resti umani. Il Gange è tra i fiumi più inquinati sul pianeta! Quindi fossi in te mi cercherei un rituale di purificazione alternativo. Non so un bell’incenso al cocco che dici?
L’India è povera. In India vive un terzo della popolazione mondiale e quasi la metà delle persone indiane vive sotto la soglia di povertà. Sono persone che non hanno un posto per dormire. O nei migliori dei casi che dormono per terra in una baracca insieme ad altre venti persone.
Molti non ce la fanno e muoiono di fame, o per altre malattie causate dalla totale mancanza di igiene. Quando vedi qualcuno sdraiato per strada non sai mai se sta dormendo o se è morto. Sono scene che fanno male. E poi ci sono gli ultra milionari.
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L’India è caotica. Puoi giusto trovare un po’ di tregua in qualche paesino sperduto, o nel deserto. Ma per il resto il caos regna sovrano. Come ti giri succede qualcosa. Attraversare la strada ogni volta è un’impresa. Fatti il segno della croce e attraversa. Anzi non so se qui il segno della croce funziona. Prova a farti aiutare da Shiva. Il dio della distruzione. Non so appellati a qualcosa e cerca di non farti investire.
Inoltre difficilmente riuscirai a fare 100 metri senza incontrare qualcuno che voglia farsi un selfie con te. Non capirò mai il motivo ma gli indiani amano farsi le foto con gli occidentali! All’inizio può anche essere una cosa simpatica ma dopo qualche giorno alla Brigitte Bardot vuoi tornare alle tue umili origini e camminare in santa pace.
Ah quasi dimenticavo! Se anche tu ami pianificare i tuoi viaggi nei minimi dettagli come me e Furio di Bianco, Rosso e Verdone, sappi che l’India metterà a dura prova la tua pazienza. In India gli imprevisti sono all’ordine del giorno. Per gli indiani è assolutamente normale che un treno arrivi con 12 ore di ritardo. In India non si presta particolare attenzione ai dettagli.
Quindi la sveglia alle 7:02, uscire all’hotel alle 8:27, prendere il taxi alle 8:31, arrivare al museo alle 9:01, uscire dal museo alle 11:06… no. Scordatelo. Quando organizzi un viaggio in India cerca di spalmare le giornate a ritmi molto più lenti rispetto a quelli che useresti di solito. Ad esempio se vedi che per visitare Delhi ci vogliono 2 giorni, stacci 3.
Fregature e Precauzioni
In India le fregature sono in ogni angolo. A partire dagli autisti. Devi sapere che la maggior parte di loro ha accordi con hotel, ristoranti, negozi etc. Ricevono delle commissioni per ogni turista che riescono a portare. La prassi solitamente è questa. Ti diranno che quell’hotel è chiuso, che non esiste più. Ecco. Non credere mai agli autisti mentre ti dicono queste cose.
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La cosa migliore da fare è innanzitutto scegliere hotel di qualità (nel mio articolo te ne consiglio diversi) e far organizzare tutto a loro. Il pick up dall’aeroporto. I taxi. Le auto con autista per spostarti da una città all’altra. Poi se ti trovi in giro e ti serve un tuk tuk per brevi distanze puoi anche fare in maniera indipendente. Ma non credere mai a quello che ti dicono. Io ad esempio a Jaipur avevo chiesto di portarmi al tempio delle scimmie, ma mi hanno portato in un tempietto sperduto e sconosciuto dove c’era un tizio che vendeva noccioline per scimmie (con cui l’autista aveva accordi).
Cerca di sapere sempre con precisione dove stai andando. Usa il GPS sul telefono. Controlla sempre che stai andando dove hai chiesto di andare. È frustrante lo so. Un’altra fregatura tipica è questa. Ti si avvicina qualcuno. Solitamente una donna con un bambino piccolo. Ti chiederà se puoi comprare il latte per il suo bambino in quel negozio specifico. In realtà quella donna è stata mandata dal proprietario di quel negozio.
Lo so che è molto difficile resistere alla tentazione di aiutare. Non ci costa niente comprare del latte. Purtroppo però c’è dietro un giro terribile di sfruttamento di donne e bambini. Ci sono altri modi per aiutare i poveri dell’India. Porta tu del cibo o da bere. Fai donazioni a organizzazioni competenti. Fai del volontariato. Ci sono tantissime associazioni che organizzano viaggi di volontariato in India.
Poi ci sono i finti sacerdoti. Iniziano magari appioppandoti un braccialetto, ti racconteranno delle bellissime storie e infine ti offriranno delle preghiere in cambio di soldi. Se rifiuti di pagare, nella migliore delle ipotesi lanceranno delle maledizioni terribili a te e alla tua famiglia. Nella peggiore coinvolgeranno dei poliziotti (veri? finti? boh!) che ti costringeranno a pagare. La strada migliore è ignorarli dal principio. Un altro esempio è Varanasi.
Vicino ai ghat crematori troverai delle “guide” che ti daranno di loro iniziativa tante informazioni interessanti sulla cremazione e sui riti induisti. Poi però ti chiederanno delle donazioni costosissime per comprare il legno per quelle famiglie che non possono permetterselo (in India è la famiglia del defunto che compra il legno necessario per la pira funebre). Quei soldi vanno alle famiglie per comprare il legno?
Purtroppo questa sensazione di diffidenza è qualcosa che ti si radicherà dentro già dopo qualche giorno dal tuo arrivo in India. Cerca però di non precluderti dal conoscere le persone locali. In India ho conosciuto delle persone veramente speciali! Con il tempo imparerai a capire di chi ti puoi fidare e di chi no. Ma all’inizio fai molta attenzione e non dare confidenza. E soprattutto non ti fidare delle scimmie.
Il Cibo Indiano: Una Sfida per il Palato Occidentale
Non scorderò mai la descrizione che ha dato mio zio del cibo indiano: “pappette vegetariane piccantissime“. Prima di partire per l’India pensavo che il cibo indiano mi piacesse. Ma una volta in India ti rendi conto che il cibo locale è ben diverso da quello che troviamo nei ristoranti indiani in Italia. Per carità ognuno poi ha i suoi gusti! Ma dopo qualche giorno in terra indiana non ce la fai più a mangiare sempre speziato e piccante. Noi poi non siamo abituati!
Per cui ogni tanto dovrai alternare cibo “occidentale” a quello indiano. Metto le virgolette perché per farti un esempio una volta ho ordinato pasta al sugo e mi hanno portato pasta con il ketchup. La pasta con il ketchup è una delle cose di cui mi vergogno di più. Non avrei mai pensato che sarei arrivata a questo.
Inoltre ci sono degli alimenti che è meglio evitare se non vuoi passare la tua vacanza indiana al “cesso”. Perdona il francesismo. ACQUA, GHIACCIO, FRUTTA E VERDURA CRUDA. Ecco questa è la triade mortale da evitare a tutti i costi. Non c’è stomaco che tenga. CARNE (SOPRATTUTTO POLLO). Allora il pollo tandoori è un ottimo piatto che devi assolutamente provare nel tuo viaggio in India. Però o lo mangi in un posto sicuro (esempio un ristorante di un hotel stellato) o lascia perdere. Se il pollo non è cotto bene rischi di prendere la salmonella e altri pericolosissimi batteri. Non sto qui a parlarti delle condizioni igieniche dei polli indiani.
LATTE E UOVA. Qui ci agganciamo al discorso di prima. Purtroppo gli animali non sono trattati benissimo in India per cui qualsiasi cosa provenga da loro è un po’ a rischio. Insomma come vedi non rimane molto. Io poi non amo le verdure quindi ho avuto serie difficoltà a nutrirmi in India. Ho perso parecchi chili in questo viaggio, i miei quasi si sono messi a piangere quando mi sono venuti a prendere in aeroporto! Se il tuo obiettivo è quello di perdere peso allora tre settimane in India sono perfette. Una cosa però devi portarti a casa: il curry indiano!
Pianificare un Itinerario in India
L’India è un paese immenso e definire un itinerario non è per niente semplice. Di solito si comincia con il tour del Rajasthan e del Nord, unendo Varanasi per l’esperienza spirituale. Noi abbiamo avuto a disposizione solo 8 giorni e quindi abbiamo selezionato: due giorni a Delhi, da lì ad Agra e poi a Jaipur in auto, in volo da Delhi verso Varanasi e infine due notti a Goa per non rientrare al lavoro stremati.
Avevo pensato di fare Mumbai al posto di Goa, ma ho avuto paura che mio marito mi piantasse in mezzo al traffico e se ne volasse in un posto rilassante e così ho inserito due giorni di mare. Ora che siamo tornati so di aver fatto la scelta giusta: non avremmo retto altra confusione fino alla fine della vacanza.
Comunque, se state programmando un viaggio in India sappiate che non sarà rilassante e fate bene i vostri piani per il rientro a casa. Se ne avete la possibilità, prendetevi più tempo per vivere al meglio quest’esperienza.
Dove Dormire in India
L’India è attualmente per noi molto economica e si possono trovare anche sistemazioni a 10 euro a notte. Però gli alloggi che costano poco sono spesso di livello igienico precario: la doccia può non esserci e occorre lavarsi con il catino; manca la carta igienica; gli asciugamani e le lenzuola non ci sono o sono sporchi. Inoltre, molti alberghi anche di media categoria affacciano su strade rumorose in cui il clacson non smette di suonare h 24, per cui dormire e riposare può essere difficoltoso.
Gli alberghi a 4 e 5 stelle costano relativamente poco (in media abbiamo speso 120 euro a notte in due nel 5 stelle), sono in località più silenziose e hanno servizi e pulizia pari agli equivalenti in Italia. Sicuramente aiutano moltissimo a sentirsi puliti e riposati al termine di una giornata passata tra mucche e tuk tuk.
Muoversi in India: Trasporti e Consigli
Come ho già detto, i trasporti in India sono molto lenti e anche brevi distanze richiedono tempi dilatati. Il mezzo migliore per le grandi distanze è l’aereo, ma non tutte le compagnie interne sono affidabili. Io prima di partire ho letto molto e ho optato per Indigo, che insieme a Vistara era indicata come una compagnia affidabilissima. Di fatto di 6 aerei presi nessuno ha avuto ritardi o cancellazioni e gli aerei erano molto comodi e moderni. Sul monitor anche gli altri voli di queste compagnie erano in orario.
Per gli spostamenti interni, dai diari di viaggio che ho letto ho imparato che i treni fanno ritardi mostruosi e che arrivare alla meta è un’avventura.
Per le tratte più vicine è molto conveniente prenotare un tour con autista, cosa che consente di viaggiare comodi e freschi e di risparmiare moltissimo tempo. Noi lo abbiamo fatto per il triangolo d’oro e ancora adesso sento la mancanza di Raj che ci portava alla meta e ci aspettava con acqua fresca e un discreto sorriso.
Per spostarsi in città, ci sono Uber e taxi, ma è più rapido il viaggio in tuk tuk. Per chi soffre di mal d’auto meglio essere pronti a vedere sfiorare animali, persone, auto, moto, oggetti, edifici, in un dribbling che non conosce tregua.
Il prezzo va concordato prima e state attenti: gli indiani amano imbrogliare e all’arrivo vi potreste sentir dire che il prezzo pattuito era stato indicato come a persona anziché a tratta o come in euro o dollari anziché in rupie. Concordate con chiarezza il costo fino alla meta per il numero totale di passeggeri in rupie e fate capire al vostro autista che sapete bene di cosa state parlando.
Cosa Fare e Vedere in India: Itinerari Consigliati
Viste le dimensioni del Paese, ho deciso di dividere questa sezione della guida in tre aree/itinerari: nord, centro e sud che indicativamente coprono rispettivamente tutto quello che si trova a nord di Nuova Delhi, la regione compresa tra Nuova Delhi e Mumbai e infine ciò che si trova a Sud di Mumbai.
Centro India
Partiamo da quello che si può considerare il centro-nord del Paese ma che per praticità chiamerò solo centro. Copre sostanzialmente gli stati del Haryana, Uttar Pradesh e Rajasthan seguendo a grandi linee quello che è probabilmente l’itinerario più popolare in assoluto.
Nuova Delhi
La capitale del Paese e anche per molti la prima tappa di un viaggio in India. Personalmente ho visitato anche il tempio Swaminarayan Akshardham (Google Maps), l’ingresso è gratuito e la struttura è davvero impressionante, si trova a due passi dalla stazione metro Akshardham (Google Maps) il che lo rende di davvero facile accesso. Sono stato anche ai giardini Lodhi (Google Maps), ingresso gratuito e sicuramente un angolo di pace all’interno della caotica città, ci sono inoltre un paio di edifici e monumenti antichi che si possono visitare all’interno del parco.
Agra
La città di Agra che si trova a solo un paio d’ore da Delhi ospita quella che è l’attrazione per eccellenze in India, il Taj Mahal.
Khajuraho
Khajuraho è un piccolo paese a metà strada tra Agra e Varanasi, quindi un’ottima tappa per spezzare il viaggio tra la due popolari tappe. Molti vengono a Khajuraho esclusivamente per visitare il cosiddetto complesso principale (ovest) o “Western Group”.
Varanasi
Varanasi non è una di quelle città dove ci sono attrazioni assolutamente imperdibili, qui la vera attrazione è osservare le cerimonie che prendono vita lungo il fiume. Consiglio semplicemente di perdersi tra il labirinto di viuzze della parte antica di Varanasi dove, tra mucche, pellegrini e cibo di strada, si respira davvero un’atmosfera unica.
Quando Visitare l'India
In generale, il miglior periodo dell’anno per andare in India è quello che va da ottobre a marzo, quando le giornate nella maggior parte del Paese sono calde e soleggiate e soprattutto secche. Il grosso problema durante il resto dell’anno, infatti, sono i monsoni che iniziano indicativamente a giugno nel sud del Paese e raggiungono il nord agli inizi di agosto
Documenti e Vaccinazioni per Entrare in India
Per entrare in India è sempre necessario ottenere un visto. Nel caso si arrivi in India in aereo tramite uno dei 28 aeroporti internazionali il processo per ottenere il visto è piuttosto semplice: si può fare tranquillamente tutto online tramite l’apposito portale e far richiesta per il cosiddetto “E-Visa”.
L’india non richiede nessuna vaccinazione obbligatoria fatta eccezione per visitatori provenienti da Paesi a rischio febbre gialla.
Esempi di Itinerari On the Road in India
Nei viaggi "on the road" si scopre l'autenticità di un paese: in India, la strada regala sempre emozioni forti. La frase "non è importante la meta, ma il viaggio" sembra stata pensata appositamente per l’India.
- L’on the road per i monumenti Mughal: Delhi-Delhi; 1120 km; 5 giorni
Breve ma intenso, questo itinerario da Delhi ad Agra e Jaipur racchiude molte meraviglie in pochi giorni di viaggio.
- L’on the road per ammirare i colori del deserto: Jaipur-Jaipur; 1630 km; prevedi 10 giorni
Guidare nel deserto del Rajasthan è un’esperienza unica. Imponenti fortezze punteggiano il paesaggio e condividerete le polverose autostrade con carretti trainati da cammelli e anziani Rajput che porano turbanti dai colori sgargianti e enormi baffi.
- L’on the road per i templi: Mysuru-Gokarna; 1060 km; 10 giorni
Per molti viaggiatori, visitare le rovine dell’antico regno di Vijayanagar a Hampi è l’esperienza più memorabile di un viaggio in India.
- L’on the road per le viste dell’Himalaya e le escursioni: Calcutta-Yuksom; 808 km; 8 giorni
L’India orientale viene spesso trascurata, ma il viaggio attraverso il Bengala Occidentale verso le pendici del Monte Khangchendzonga, alto 8586 m, ha un che di epopea.
- L’on the road per le spiagge: Mumbai-Palolem; 650 km; una settimana
I viaggi brevi non comportano una rinuncia alle emozioni dell’India. Da Mumbai, vivace e scintillante, prendete la NH66 e dirigetevi verso sud.
- L’on the road per gli incontri tribali: Guwahati-Guwahati; 1700 km; due settimane
Con una "jeep" noleggiata e un autista che conosca le lingue locali, imbarcatevi in un affascinante viaggio attraverso le diverse culture degli stati del nord-est.
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