Informazioni Turistiche su Pantelleria: Cosa Vedere e Fare
Tornata da un viaggio a Pantelleria, l'isola suscita nostalgia per la sua natura selvaggia e il suo fascino senza tempo. Pantelleria è un'isola che non ha mezze misure: o la si ama, o la si odia.
Pantelleria, conosciuta come la “Perla Nera del Mediterraneo”, è un’isola vulcanica situata tra Sicilia e Tunisia, ideale per una vacanza all’insegna del relax e dell’avventura.
Chiamata la “Perla Nera del Mediterraneo”, Pantelleria è nera poiché è di origine vulcanica e appena atterrati il paesaggio potrebbe risultare brullo, arido e a tratti desertico, con colate laviche che ricordano scorci d’Islanda. Tra pesci colorati, acque termali a cielo aperto, degustazioni di vino e scogliere a picco sul mare, Pantelleria è un'isola incredibile da vivere e scoprire giorno per giorno.
L’Isola di Pantelleria si trova nel Canale di Sicilia, tra la Tunisia e la Sicilia ed è più vicina alla costa africana (solo 65 chilometri) rispetto all’Italia.
Pantelleria però non è per tutti. Se cercate spiagge sabbiose, comodità e stabilimenti non è l’isola che fa per voi. Qui la maggior parte delle spiagge sono selvagge e con scogli o sassi per entrare in mare.
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Allaccia le cinture, si parte per un tour virtuale delle cose da vedere assolutamente a Pantelleria. Preparati a un viaggio nel tempo e nello spazio, dove la storia si mescola con paesaggi alieni, e dove potresti incontrare più capre che esseri umani.
Come Arrivare e Come Muoversi a Pantelleria
Arrivare a Pantelleria non è esattamente come prendere la metro per andare al lavoro. L’isola ha un aeroporto, collegato con le principali città italiane, ma non aspettarti di trovare voli ogni cinque minuti. Qui siamo più sul ritmo di un volo al giorno. Se invece sei del tipo “il viaggio è la destinazione”, puoi optare per il traghetto da Trapani. Ci mette da 2 ore e mezza alle 7 ore, quindi porta un buon libro.
Le compagnie che operano su questa tratta sono Siremar e Liberty Lines.
Ma come muoversi una volta arrivati a Pantelleria? Abbiamo optato per un autonoleggio del territorio, PantelRent, e abbiamo trovato un’ottima qualità/prezzo e una cortesia rara.
Dove Alloggiare: I Dammusi
Per quanto riguarda l’alloggio, hai due opzioni: essere banale e prendere una camera d’hotel, oppure essere figo e dormire in un dammuso. Cos’è un dammuso, chiedi? Immagina una casa degli Hobbit, ma in versione mediterranea e con meno peli sui piedi. Sono queste costruzioni tradizionali in pietra lavica con il tetto a cupola che ti faranno sentire come se fossi in un episodio de “Il Trono di Spade”, ma con meno draghi e più capperi.
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Se per proteggere le coltivazioni sono stati costruiti muretti a secco e giardini panteschi, per quanto riguarda le abitazioni, a Pantelleria troverai dammusi, costruzioni in pietra lavica che tengono conto di tutti le peculiarità climatiche presenti sull’isola.
Dormire in un dammuso è un’esperienza unica. È come tornare all’età della pietra, ma con Wi-Fi e acqua corrente. Ti sveglierai al mattino pensando di essere un personaggio de “I Flintstones”, ma con una vista mozzafiato sul Mediterraneo.
Il mio consiglio da amico? Prenota con largo anticipo, soprattutto se vai in alta stagione. A meno che non ti piaccia l’idea di dormire sotto le stelle, nel qual caso, complimenti! Hai appena scoperto il concetto di campeggio selvaggio.
Cosa Vedere a Pantelleria: I 10 Luoghi Più Suggestivi
Che il vostro soggiorno duri tre giorni o una settimana, questo articolo vi aiuterà a scoprire i 10 luoghi più suggestivi e particolari della Perla Nera del Mediterraneo.
1) Lago Specchio di Venere
Lo Specchio di Venere è uno di quei posti che ti fanno pensare “ok, forse gli dei greci esistevano davvero e avevano un ottimo gusto in fatto di spa naturali”. È un lago vulcanico nel cuore dell’isola, con acque di un blu-verde così intenso che sembra quasi fluorescente.
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Il Lago Specchio di Venere è sicuramente una delle cose che non potrete perdere durante una vacanza a Pantelleria. Si tratta di un lago vulcanico di color turchese, con le sue acque termali che sgorgano a una temperatura di 35/40°.
Il Lago Specchio di Venere, chiamato così perché, si racconta, si specchiasse la Dea Venere prima di incontrare Bacco, è un lago naturale che occupa il cratere di un vulcano in contrada Bugeber, situato, più o meno, al centro dell’isola.
Le acque sono alimentate da sorgenti termali, il che significa che puoi fare il bagno e cuocere allo stesso tempo. È come essere in una gigantesca pentola di pasta, ma in modo chic. E il fango nero sulle rive? Un trattamento di bellezza gratuito! Spalmalo su tutto il corpo e sentirai la tua pelle ringiovanire di almeno… beh, forse non di millenni, ma sicuramente ti sentirai come Cleopatra per un giorno. Secondo la leggenda, Venere usava questo lago come il suo specchio personale.
Oltre che per lo scenario fantastico di flora e fauna in cui è immerso, il lago è ancor più famoso per i fanghi termali (terme a Pantelleria), vi sono infatti delle vasche dalle quali fuoriesce acqua ad oltre 50 gradi.
Ci sono delle spiaggette adiacenti dove potrete sistemare il telo.
2) I Dammusi
Parlando di dammusi, questi sono l’equivalente architettonico di un abbraccio della nonna. Sono belli, confortevoli e ti fanno sentire al sicuro.
Immagina di prendere una casa normale, schiacciarla un po’, arrotondarla ai bordi e poi coprirla con un tetto a cupola. Ecco, hai appena immaginato un dammuso. Questi edifici sono così ben isolati che potresti pensare di essere in un igloo, se non fosse per il caldo torrido fuori.
La storia dice che i dammusi furono inventati dai panteschi antichi che, stanchi di sudare come maiali, decisero di costruire case che fossero fresche d’estate e calde d’inverno. Un po’ come un thermos gigante, ma con un letto dentro.
Il Dammuso di Pantelleria è la costruzione tipica dell’isola, costituita da spessi muri in pietra lavica e da tetto a cupola. Al di fuori dei centri abitati è l’unica tipologia abitativa presente ed è la più richiesta per i soggiorni turistici.
3) Il Castello di Pantelleria
Situato nel centro di Pantelleria città (sì, c’è una città, non è tutta campagna selvaggia), il Castello Barbacane - questo il suo nome ufficiale - si erge maestoso come un nonno burbero che guarda con sospetto i turisti che gli scattano selfie davanti.
Il primo giorno, visita il Castello Barbacane, una fortezza medievale che domina il porto e offre una vista panoramica sulla città. Dedica un po’ di tempo al Museo Archeologico per conoscere la storia dell’isola attraverso reperti che risalgono all’epoca punica e romana.
Costruito dai Normanni (evidentemente anche loro avevano capito che Pantelleria era un posto troppo bello per non essere difeso) ma è probabile che ci fosse una struttura difensiva antecedente. Il castello ha visto più battaglie di un giocatore di Fortnite incallito. È passato di mano in mano come una bottiglia di passito a una festa pantesca, dai Normanni agli Aragonesi, fino agli Spagnoli.
Oggi, il Castello di Pantelleria ospita il Museo Archeologico. Quindi, se ti stanchi di guardare rocce vulcaniche all’aperto, puoi entrare e… guardare rocce vulcaniche al chiuso! Scherzi a parte, il museo offre una panoramica affascinante sulla storia millenaria dell’isola, dai Sesi preistorici fino ai reperti del periodo romano.
Il Castello di Pantelleria è un monumento medievale in pietra lavica utilizzato come carcere fino al 1975. La struttura si affaccia sul lungomare, è ben evidente non appena si arrivi in nave al porto di Pantelleria.
Attualmente il Castello rimane aperto da Giugno a Settembre e ospita numerosi eventi della stagione estiva pantesca.
Ma la vera magia del castello sta nella vista. Sali sulla terrazza e preparati a rimanere a bocca aperta. Da qui puoi vedere gran parte dell’isola e il mare che la circonda. È il posto perfetto per giocare a “Vedo, vedo…” con i tuoi amici.
Il mio consiglio? Visita il castello al tramonto. Con la luce dorata che illumina le antiche mura e il mare che si tinge di rosso, ti sentirai come il protagonista di un film epico. Magari porta con te una bottiglia di passito (ormai dovresti averne sempre una a portata di mano) e brinda alla storia millenaria di quest’isola incredibile.
4) Montagna Grande
Se pensavi che Pantelleria fosse solo mare e relax, preparati a una sorpresa alta 836 metri. La Montagna Grande è il punto più alto dell’isola, e scalarla è un po’ come fare una maratona verticale, ma con una vista che ti ripaga di ogni goccia di sudore.
Dal suo picco, nelle giornate più limpide, puoi vedere fino alle coste della Tunisia. È come essere su Google Earth, ma in 3D e senza bisogno di una connessione internet.
Il terzo giorno, preparati per un’escursione a Montagna Grande, il punto più alto dell’isola con i suoi 836 metri. Parti di buon’ora per evitare il caldo e porta con te acqua e snack. Una volta in cima, goditi il panorama e, poi scendi attraverso i sentieri, esplorando le grotte naturali e le formazioni laviche.
La salita non è per i deboli di cuore (o di gambe), ma ti assicuro che una volta in cima ti sentirai come se avessi conquistato l’Everest. Beh, forse non proprio l’Everest, ma almeno una montagnola piuttosto imponente.
5) Il Parco Archeologico dei Sesi
Se pensi che i monumenti funebri moderni siano impressionanti, aspetta di vedere i Sesi. Questi antichi tumuli megalitici sono la prova che i panteschi preistorici sapevano come mandare i loro cari nell’aldilà con stile.
Immagina delle enormi costruzioni a forma di igloo (sì, di nuovo!), ma fatte di pietra lavica e grandi abbastanza da ospitare intere famiglie defunte. È come se gli antichi abitanti dell’isola avessero deciso di giocare a Tetris con massi giganti.
Passeggiando tra questi monumenti, non potrai fare a meno di pensare: “Accidenti, questi morti vivevano in case migliori delle mie!”. E avresti ragione. I Sesi sono così ben costruiti che sono sopravvissuti per millenni, mentre la casa che ho affittato l’ultima volta aveva le crepe nei muri dopo solo un mese.
I Sesi sono delle costruzioni megalitiche situate nella zona di Mursia e Cimillia. Con il termine sese, in pantesco, si indica un mucchio di pietre. Circa 5000 anni fa, in questa zona si stanziò un popolo proveniente dall’Africa Settentrionale che costruì questi monumenti che, solo nel 1800, si capì fossero monumenti sepolcrali.
Da un punto di vista architettonico, i Sesi, sono delle strutture in pietra a secco, a pianta ellittica con uno sviluppo in alzato a volta.
6) L’Acropoli di San Marco e Santa Teresa
Situata nella parte nord-orientale dell’isola, l’Acropoli di San Marco e Santa Teresa è come il nonno saggio di Pantelleria: ha visto di tutto, ma preferisce starsene in silenzio e lasciarti indovinare i suoi segreti. Questo sito archeologico è la prova vivente (o meglio, la prova di pietra) che Pantelleria era cool molto prima che arrivassimo noi con i nostri selfie stick e le nostre creme solari.
L’acropoli risale al periodo tardo-romano e bizantino, il che significa che mentre il resto d’Europa stava attraversando i suoi “secoli bui”, qui a Pantelleria la gente pensava: “Ehi, perché non costruiamo una città su questa collina con una vista mozzafiato?”. E devo dire, avevano proprio ragione.
Passeggiando tra i resti di questa antica città, potrai ammirare le fondamenta di case, cisterne per l’acqua (perché anche gli antichi sapevano che con il sole di Pantelleria è meglio avere sempre dell’acqua a portata di mano), e persino i resti di una chiesa paleocristiana. Sì, hai letto bene: c’è una chiesa dentro un’acropoli. È come trovare un negozio di gelati in una palestra, inaspettato ma sorprendentemente gradito.
La vera star dello show, però, è la vista. Da quassù, potrai godere di un panorama che abbraccia gran parte dell’isola e il mar Mediterraneo. È il tipo di vista che ti fa pensare: “Ok, forse quei romani e bizantini sapevano il fatto loro quando si trattava di scegliere un posto dove vivere”.
San Marco e Santa Teresa sono due colline sulle quali si concentravano le principali funzioni pubbliche, politiche e sacre dell’insediamento d’epoca punica e romana.
Sull’altura di San Marco sono state rinvenute numerose cisterne e canali d’acqua che testimoniano la presenza di un antico impianto idrico pubblico.
Il mio consiglio? Visita l’Acropoli di San Marco e Santa Teresa al tramonto. Porta con te una bottiglia di passito (ormai dovresti essere un esperto in materia), qualche cappero locale, e goditi uno spettacolo che ha incantato le persone per oltre 1500 anni.
7) Le Terme Naturali
Pantelleria è un paradiso per gli amanti del wellness naturale. E quando dico naturale, intendo VERAMENTE naturale. Niente spa di lusso qui, solo Madre Natura che fa il suo lavoro meglio di qualsiasi estetista.
La star dello show è la Grotta di Benikulà, una sauna naturale dove puoi sudare tutti i tuoi peccati (e forse anche quelli dei tuoi antenati). È come essere in una sauna finlandese, ma con un tocco di mistero mediterraneo.
Per un’esperienza ancora più surreale, c’è Cala Gadir. Qui, l’acqua calda sgorga direttamente in mare, creando delle piscine naturali dove puoi immergerti e giocare a fare la zuppa umana. È un po’ come essere in una gigantesca jacuzzi, ma con pesci che ti nuotano intorno invece delle solite bolle.
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