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Informazioni Turistiche Ravenna: Cosa Vedere

Ravenna si può definire con certezza un tesoro sconosciuto alla maggioranza degli italiani. Tre volte capitale - dell’Impero romano, del regno degli Ostrogoti e dell’Esarcato bizantino - dietro la sobrietà delle sue facciate custodisce una straordinaria ricchezza di dettagli e storie. Questo passato è testimoniato dalle basiliche e dai battisteri di Ravenna, dove si conserva il più ricco patrimonio di mosaici dell’umanità risalente al V e VI secolo.

Il suo straordinario patrimonio artistico, che include ben otto siti UNESCO, rappresenta solo l’inizio di un viaggio ben più articolato e suggestivo. La capitale italiana del mosaico è infatti adatta a tutte le tasche. Al di là dell’itinerario turistico tradizionale, la città offre molte possibilità a chi vuole scoprire le sue bellezze spendendo poco.

Monumenti UNESCO e Mosaici Bizantini

A partire dagli inizi del V secolo d.C., l’offerta culturale di Ravenna è ricca e diversificata in ogni stagione. Oltre alla possibilità di visitare tutti gli otto monumenti Unesco (Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Battistero Neoniano, Cappella di Sant'Andrea, Battistero degli Ariani, Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, Mausoleo di Teodorico, Basilica di Sant'Apollinare in Classe).

Il viaggio a piedi nel cuore artistico di Ravenna inizia dalla Basilica di San Vitale, un autentico capolavoro dell’arte bizantina, patrimonio Unesco dell’Umanità. Risalente al dominio dei Goti, la sua costruzione iniziò nel 526 per volere del vescovo Ecclesio e venne completata nel 547 sotto l’arcivescovo Massimiano. Ha una pianta ottagonale e combina elementi dell’architettura occidentale e quella orientale. Al suo interno, la struttura è caratterizzata da archi, colonne in marmo e decorazioni.

I mosaici della Basilica di San Vitale sono il punto forte della chiesa e celebrano l’arte e la spiritualità dell’epoca bizantina. Spiccano la figura dell’imperatore Giustiniano e l’imperatrice Teodora, accompagnati dalle rispettive corti, e la figura del Cristo Pantocratore sul Globo, circondato da due angeli, il quale porge la corona della gloria a San Vitale. Le figure sono rappresentate con una cura minuziosa nei dettagli e abiti sontuosi dai colori brillanti. Sul pavimento, oltre ad alcuni mosaici, è rappresentato un labirinto e trovarne l’uscita indica la rinascita, perchè indica la salvezza dal peccato.

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A pochi passi, il Mausoleo di Galla Placidia accoglie i visitatori in un’atmosfera intima e mistica. Anche questo monumento è inserto tra i Patrimoni UNESCO dal 1996. Questo edificio fu commissionato dall’imperatrice Galla Placidia nella prima metà del V secolo d.C.. Figlia di Teodosio e sorella dell’imperatore Onorio, al tempo era imperatrice reggente per conto del figlio Valentiniano III.

Il mausoleo ha una pianta a croce latina: appena varcata la soglia ti troverai ad ammirare la volta celeste, decorata con un mosaico blu intenso punteggiato da stelle dorate, che rappresenta il cielo notturno. Al centro, una croce latina, simbolo del Cristo Sole Nascente, di fede e di redenzione. Sugli archi e nelle lunette, altre scene raffigurano santi, evangelisti e simboli cristiani, tra cui il Cristo Buon Pastore, un’immagine di Cristo che custodisce il suo gregge. Infine si trovano anche tre sarcofagi, uno di epoca romana e due di età paleocristiana, decorati con la figura dell’agnello. La parte inferiore è rivestita di marmi gialli.

Un altro Patrimonio UNESCO e luogo da non perdere nel centro storico di Ravenna è il Battistero Neoniano - o degli Ortodossi - è noto per i suoi mosaici. Originariamente costruito come parte di una grande basilica paleocristiana, il battistero fu completato e decorato sotto il vescovo Neone, da cui prende il nome. La struttura ha una pianta ottagonale e riflette la simbologia cristiana legata al numero otto, secondo la quale questo numero era legato alla resurrezione.

Sul soffitto, nel cerchio centrale con sfondo dorato, è rappresentato il Battesimo di Cristo; il secondo anello rappresenta i dodici apostoli su sfondo azzurro con le corone da offrire al Cristo; nel terzo anello sono rappresentate una serie di finte architetture tripartite. Anche le pareti furono decorate all’epoca di Neone: nel registro inferiore si notano i marmi, nell’area mediana gli stucchi. Al centro del pavimento, il battistero di forma ottagonale, realizzato in marmo e porfido.

Esci dal Duomo ed entra nel Palazzo Arcivescovile. All’interno del palazzo si trova il museo arcivescovile, dove potrai ammirare diversi reperti storico religiosi appartenuti ai papi, quadri, capitelli in marmo e il trono d’avorio di Massimiano. Ma la vera chicca è la cappella di sant’Andrea, anch’essa Patrimonio UNESCO dal 1996. Si tratta dell’unico monumento ortodosso ancora esistente in città, realizzato ai tempi di Teodorico. Ha una pianta a forma di croce e i mosaici brillano di colori vividi e dettagli. L’opera è un inno al Salvatore: il Cristo Guerriero è raffigurato come vittorioso e simboleggia la vittoria della fede con la croce sulla spalla. Noterai poi i quattro arcangeli, gli evangelisti, i martiri e gli apostoli.

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Cosa vedere a Ravenna in un giorno ancora? Manca la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, anch’essa Patrimonio UNESCO dal 1996 e visitabile col biglietto cumulabile di Ravenna Mosaici. Costruita nel VI secolo dal re Goto Teodorico e dedita al culto ariano, oggi è dedicata a Sant’Apollinare, primo vescovo della città e patrono di Ravenna, a partire dal IX secolo. La basilica, esternamente è molto semplice ed è presente un campanile circolare. Si tratta di tre fasce, non risalenti alla stessa epoca.

In quella più alta viene rappresentata la vita di Cristo, dove i dettagli sono ben curati; la fascia mediana è composta da riquadri tra le finestre che incorniciano figure di Santi e Profeti; sulla fascia inferiore, sul lato destro è rappresentato il palazzo di Teodorico, dalla parte opposta viene rappresentato il porto di Ravenna.

Ultima tappa del mio itinerario a piedi a Ravenna è il Battistero degli Ariani. Probabilmente realizzato da Teodorico a fine del V secolo, fu riconsacrato al culto ortodosso da Giustiniano. Venduto poi a privati, fu quasi riconvertito in magazzino e nel 1914 divenne Patrimonio dello Stato.

Al suo interno, sul soffitto, è rappresentato il Battesimo di Cristo, col salvatore immerso nelle acque del giordano, circondato dai dodici apostoli e situato tra Giovanni Battista e la personificazione del fiume stesso. Anche il Battistero degli Ariani è Patrimonio UNESCO dal 1996.

Altri Luoghi di Interesse

Oltre ai monumenti UNESCO, Ravenna offre una varietà di altri luoghi di interesse culturale e storico.

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A pochi passi dal magnifico complesso di San Vitale, nascosta nel cuore sotterraneo di Ravenna, si cela la Domus dei Tappeti di Pietra. Questo straordinario sito archeologico conserva i resti di un’antica dimora tardoantica e bizantina, impreziosita da splendidi mosaici pavimentali risalenti al V-VI secolo. Una meravigliosa casa bizantina del V-VI secolo con 14 ambienti tutti decorati con pavimenti a mosaici policromi e marmi. Abbondano i gli elementi geometrici, floreali e figurativi: la “Danza dei Geni delle Quattro Stagioni” è una rarissima rappresentazione che mostra i Geni danzare in cerchio.

Il Museo Nazionale di Ravenna è una tappa imperdibile per chi desidera immergersi nella storia dell’arte della città. Passeggiando tra i suoi suggestivi chiostri, ci si trova circondati da avori intarsiati, sarcofagi scolpiti e affreschi provenienti dalle antiche chiese ravennati. Si può optare per il MAR - Museo d’Arte della città che propone esposizioni periodiche di alto profilo e ospita diverse collezioni permanenti, tra cui la Collezione dei Mosaici Contemporanei o per il Museo Nazionale di Ravenna con il suo variegato complesso di raccolte, tra le quali reperti da scavi di epoca romana e bizantina. A questi si aggiungono il Museo Arcivescovile, il Museo Dante con i cimeli legati al culto e alla fama di Dante Alighieri e il Museo Byron, legato alla memoria del poeta inglese, con incisioni, documenti, oggetti del Risorgimento e memorie della vicenda garibaldina a Ravenna e del culto che ne derivò.

Qui è possibile ammirare lettere, manoscritti e cimeli legati alla sua vita, oltre a testimonianze del suo profondo legame con la città e con la contessa Teresa Gamba Guiccioli, il suo grande amore italiano. Oltre al Museo Byron, la struttura ospita anche il Museo del Risorgimento, che permette di conoscere la Ravenna ottocentesca, periodo nel quale la città fu rifugio per intellettuali e rivoluzionari. Nelle silenziose sale della Biblioteca Classense sono visibili cimeli di Lord Byron e di tanti altri importanti personaggi storici che hanno soggiornato in città, oltre che una sterminata collezione di opere librarie che la rendono una della più prestigiose istituzioni bibliotecarie in Italia. Fondata nel 1512 in un antico monastero camaldolese, la biblioteca è oggi un punto di riferimento per studiosi e appassionati di arte e cultura.

Austero e solenne, il mausoleo incarna l’eredità germanica e il desiderio di eternità di re Teoderico. L’interno, essenziale ma carico di fascino, custodisce il sarcofago in porfido rosso, che un tempo accoglieva le spoglie del sovrano.

Ogni giro per Ravenna passa inevitabilmente per Piazza del Popolo, il cuore della città romagnola. Partiamo dal nome: si chiama così dal 1946, quando con il referendum tra Repubblica e Monarchia i ravennati furono la città italiana a votare di più per la Repubblica (88%). Il palazzo più bello della piazza è quello “Merlato”, oggi sede del Comune, che occupa lo spazio che un tempo era del fiume Padenna, che i veneziano interrarono al loro arrivo in città. Il lato opposto della piazza fu chiuso con le chiese di San Marco e San Sebastiano, oggi scomparse. La piazza doveva mostrare il dominio di Venezia su Ravenna, e così fu.

Infatti, subito dopo la “riconquista” pontificia, il leone fu smantellato e sostituito con Sant’Apollinare a cui si aggiunse San Vitale. Sul bassorilievo, i segni zodiacali non sono 12 ma 13, compreso l’Ofiuco, l’unica costellazione che non ha avuto un segno zodiacale. Le due chiese veneziane sull’altro lato della piazza furono abbattute e sostituite con l’attuale Torre dell’Orologio.

Il cuore pulsante di Ravenna è senza dubbio Piazza del Popolo. Circondata da eleganti palazzi di epoca veneziana, come il Palazzo Comunale e la Prefettura, è il luogo ideale per immergersi nell’atmosfera cittadina, sorseggiando un caffè in uno dei locali storici. Un dettaglio affascinante lo regala poi il portico del Palazzo Comunale, sostenuto da otto colonne in granito. Fermatevi ad assorvarle!

Da non perdere assolutamente è la suggestiva “Zona del Silenzio” in pieno centro storico. Quest'area identifica la Tomba di Dante Alighieri, il Quadrarco di Braccioforte e la Basilica di San Francesco. Il suo tempietto neoclassico è circondato da luoghi simbolo come il Quadrarco di Braccioforte, i Chiostri Francescani, il Museo Dante e Casa Dante. Punto di riferimento imprescindibile per tutta quest’area è la suggestiva Basilica di San Francesco, prediletta dalla famiglia dei Polentani, signori di Ravenna e ospiti di Dante.

Per molti è una sorpresa scoprire che la Tomba di Dante si trovi a Ravenna e non a Firenze. Da non perdere, quindi, anche una visita alla vicina Chiesa di San Francesco con il bel chiostro. In particolare, vale la pena investire un euro per accendere le luci della cripta ormai sott’acqua.

Esperienze Uniche a Ravenna

Ravenna offre una vasta gamma di esperienze uniche, che vanno oltre i suoi monumenti storici.

Alle spalle della stazione ferroviaria, l’area della Darsena è punto di ritrovo per amici e famiglie, ma anche giovani e sportivi. Questo quartiere in continua evoluzione ha ritrovato nuova vita grazie a locali alternativi, murales colorati e spazi artistici.

Passeggiando tra gli stand troverete botteghe di ogni genere, dalla gastronomia alla macelleria, passando per la piadineria e la pescheria. Imprescindibile la piadina romagnola con lo squacquerone da accompagnare ad altri ingredienti, vedrete che la scelta è ampia. Presso le botteghe del mercato è possibile anche scegliere prodotti tipici da portare a casa al rientro.

La Pialassa della Baiona è un’area naturalistica lagunare della provincia di Ravenna. Fa parte del Parco Regionale Delta del Po, di grande interesse paesaggistico. Il posto è ideale per osservare molte specie di uccelli e di piante tipiche delle acque salmastre come la salicornia e la tamerice. Cormorani, fenicotteri rosa, cigni e aironi trovano in questo luogo il loro habitat ideale.

Arrivando in auto dopo aver parcheggiato si prosegue a piedi per un breve tratto attraversando la Pineta di San Vitale. L’escursione si svolge in compagnia di pescatori che illustrano le bellezze della zona. Il tour prosegue fino alla vicina Isola degli Spinaroni e a tratti vengono spenti i motori per facilitare l’avvistamento della fauna autoctona. Il momento forse più bello della giornata è il tramonto, al calare del sole si crea una magia particolare: la fotocamera è indispensabile!

Eventi e Festival

Ravenna è una città vivace, con un calendario ricco di eventi e festival durante tutto l'anno.

Ogni anno a inizio estate il Ravenna Festival propone un ricco calendario con i migliori artisti e direttori d’orchestra a livello internazionale: si va dalla musica classica a quella contemporanea, senza tralasciare il teatro e la danza. L’evento prosegue poi anche durante il periodo autunnale quando, grazie alla Trilogia d’Autunno, si mettono in scena sullo stesso palcoscenico, sera dopo sera, tre diverse opere.

Da oltre venti anni, nelle sere d’estate, alcuni dei monumenti Unesco più belli di Ravenna aprono le loro porte a tutti i turisti ed estimatori dell’arte grazie all’iniziativa Mosaico di Notte. Sempre in estate imperdibili sono due festival musicali con un comune denominatore: la spiaggia. Durante tutto il mese di settembre proprio in questi luoghi si svolgono celebrazioni ed eventi spettacolari in onore del Sommo Poeta.

Sempre ispirata agli USA c’è l’area Far West. Per i più piccoli ci sono Bimbopoli e Dinoland mentre per gli appassionati di motociclismo un’intera area riservata alla Ducati. Ovviamente non mancando decine di ristoranti e negozi.

Dintorni di Ravenna

Il territorio attorno a Ravenna offre tantissime possibilità fatta di bellissimi paesaggi, ricchezza di beni artistici e culturali, storia e tradizione. In qualunque direzione si vada, è difficile non imbattersi in realtà uniche.

Nell’entroterra, tra i paesi delle colline romagnoli, spicca tra tutti Brisighella, riconosciuto a ragione uno dei borghi più belli d’Italia. Scendendo verso la pianura c’è Faenza con la sua raffinata arte della ceramica, e poi Lugo e Bagnacavallo. Verso nord si raggiunge agevolmente lo straordinario borgo di Comacchio, non prima di non aver attraversato alcune delle zone umide più belle del Parco del Delta del Po. Verso sud, invece, l’attenzione va verso Cervia, famosa per l’ospitalità e le sue saline.

Per chi ama la natura, nei dintorni di Ravenna c’è uno dei luoghi più belli del mondo: è il Delta del Po, con paesaggi straordinari in cui si susseguono oasi, valli, lagune e canali. A proposito di canali, il primo borgo da visitare è Comacchio, piccola Venezia interamente costruita sull’acqua. Senza acqua ma ugualmente bello e colorato è il borgo di Brisighella, con la famosa Via degli Asini e le facciate dei palazzi pastello.

Consigli Utili

  • Il centro storico di Ravenna è in gran parte a traffico limitato.
  • Ravenna si gira a piedi ed è comoda da visitare perché tutto quello che c’è da vedere è concentrato in pochi chilometri quadrati.
  • Il rischio di entrare in un varco attivo è prendersi una multa è molto alto, quindi arrivati a ridosso del centro storico è meglio scegliere uno dei tanti parcheggi a pagamento o gratis e poi proseguire a piedi.
  • Siamo in Emilia - Romagna, quindi veder sfrecciare persone in bici è la norma anche perché c’è una fittissima rete di piste ciclabili.
  • Gli hotel nel centro storico sono numerosi e non hanno costi elevati, anche se bisogna prenotare con un po’ di anticipo, soprattutto in primavera e autunno.
  • Molte più possibilità arrivano dagli hotel appena fuori il centro e più in periferia. Inoltre, non lontano c’è la Riviera Romagnola con la sua straordinaria offerta ricettiva.

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Gastronomia Locale

Si mangia straordinariamente bene (siamo sempre in Romagna). Siamo in Emilia - Romagna, quindi Ravenna offre una varietà di piatti tradizionali che raccontano la storia e le radici di questa terra.

Si inizia di solito con affettati misti e squacquerone, si prosegue con cappelletti e tagliatelle al ragù, si passa alla carne, ai pesci e frutti di mare o agli ospiti degli abbondanti canali locali, come anguille e rane. Si finisce con un dolce al mascarpone e si accompagna tutto con Albana, Sangiovese, Trebbiano o Pagadebit. Due buoni posti dove assaggiare la cucina tipica locale sono Cà De Vèn e la Locanda del Melarancio in pieno centro storico.

Se ti ricordi, tempo fa, ti avevo parlato di cosa mangiare a Bologna e cosa mangiare a Ferrara.

  • Piadina romagnola: la regina dello street food. Molto popolare è la versione con lo squacquerone.
  • Passatelli in brodo: un altro piatto tipico romagnolo, anche questo adatto per le stagione come l’autunno e l’inverno.
  • Ciambella romagnola: un dolce semplice ma contrariamente a quel che si pensa, non ha il buco.

Tabella dei Monumenti UNESCO

Monumento Descrizione
Basilica di San Vitale Capolavoro dell'arte bizantina con mosaici spettacolari.
Mausoleo di Galla Placidia Piccolo mausoleo con mosaici blu e dorati che rappresentano il cielo notturno.
Battistero Neoniano Battistero con mosaici che raffigurano il Battesimo di Cristo e i dodici apostoli.
Basilica di Sant'Apollinare Nuovo Basilica con mosaici che mostrano la vita di Cristo e il palazzo di Teodorico.
Battistero degli Ariani Battistero con mosaici che rappresentano il Battesimo di Cristo.
Mausoleo di Teodorico Struttura funeraria in pietra d'Istria con una cupola monolitica.
Basilica di Sant'Apollinare in Classe Basilica paleocristiana con un mosaico dedicato a Sant'Apollinare.
Cappella di Sant'Andrea Cappella situata all'interno del Palazzo Arcivescovile con mosaici colorati.

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