Alagna Valsesia: Informazioni Turistiche e Cosa Vedere
Immersa nella natura incontaminata e custode di un'autentica atmosfera d'altri tempi, Alagna Valsesia si erge ai piedi del maestoso Monte Rosa, offrendo ai visitatori un'esperienza indimenticabile.
Posizione e Storia
Situata a 1.154 metri di altitudine, alle pendici del Monte Rosa, Alagna Valsesia è parte integrante del Parco Naturale Alta Valsesia. Anticamente conosciuta come Im Land, un termine derivante dal dialetto Titzch, le sue origini risalgono al XIII secolo, quando comunità di origine tedesca, i Walser, si stabilirono nella zona.
A partire dal 1° gennaio 2019, Alagna ha inglobato il comune limitrofo di Riva Valdobbia, arricchendo ulteriormente il suo territorio e patrimonio culturale. Alagna si compone di numerosi villaggi aggregati al centro cittadino.
Cultura Walser
La cultura del popolo Walser è ancora oggi profondamente radicata e preservata dagli abitanti del luogo. Questa cultura viene valorizzata nell'Ecomuseo ed è palpabile passeggiando per il centro e attraverso le strette vie dei villaggi circostanti, dove si può ammirare l'inconfondibile architettura delle case in legno e pietra.
Monte Rosa e Attività Outdoor
Il massiccio del Monte Rosa, con i suoi 4.634 metri, fa da splendida cornice ad Alagna. Esso offre innumerevoli opportunità per gli amanti dell'outdoor.
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Nella stagione invernale, Alagna è una meta privilegiata per gli appassionati di sci e freeride. Grazie al Comprensorio Monterosa Ski, è possibile esplorare 180 km di piste, con emozionanti discese che raggiungono Gressoney e Champoluc in Valle d'Aosta.
Sulla vetta della Punta Gnifetti, a 4.554 metri, si trova la Capanna Regina Margherita. Molti alpinisti durante la stagione si avventurano all'ascesa della Capanna Regina Margherita. L'itinerario tradizionale parte da Alagna Valsesia, lungo il quale nel 1842 si svolse anche la prima salita alla cima da parte del parroco Giovanni Gnifetti.
Dal 1993, si tiene la Monterosa Sky Marathon, una competizione di corsa in montagna che inizia dal paese di Alagna, raggiunge la Capanna Regina Margherita e poi ritorna sullo stesso percorso.
Riva Valdobbia
Riva Valdobbia è l'unica località valsesiana che offre una vista completa del Massiccio del Rosa. In passato, Alagna Valsesia e Riva Valdobbia erano unite in un'unica località chiamata "Pietre Gemelle". Solo a partire dal 1 gennaio 2019 i due comuni sono tornati ad unirsi.
Riva Valdobbia è circondata da frazioni che offrono scorci di storia e cultura legata alla vita montana: Balma, Boccorio, Buzzo, Cà di Janzo, Cambiaveto, Cà Morca, Cà Piacentino, Cà Verno, Cà Vescovo, Gabbio, Isolello, La Montata, Oro, Peccia, Piana Fuseria, Piane, Rabernardo, Sant’Antonio, Selveglio.
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Al centro di questo grazioso borgo, si trova l'imponente chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo. Di grande impatto, lo spendido affresco che domina l’intera facciata raffigurante il Giudizio Universale opera del pittore alagnese Melchiorre D’Enrico. L’ampio interno è ad unica navata contornata da diverse cappelle laterali dipinte e stuccate con decori di pregio. Sulla volta e sulla cupola si possono ammirare affreschi Settecenteschi di Borsetti e Orgiazzi. L’altare marmoreo risale al 1749 mentre il coro ed il pulpito al 1760.
Da Riva Valdobbia, da cui si gode di uno scenario da cartolina del Monte Rosa, è possibile partire per l’esplorazione della Val Vogna percorrendo la “Via Regia”, un’antica via di comunicazione con la Valle d’Aosta utilizzata da mercati ed emigranti, che attraverso incantevoli frazioni arriva al Colle Valdobbia dove è collocato lo storico Ospizio Sottile, fatto costruire nel 1823 dal canonico Sottile.
Altri Borghi della Valsesia
Mollia
Situata sulle sponde del fiume Sesia, nel punto in cui la valle si restringe, Mollia è una graziosa località incastonata tra vette panoramiche. Il grazioso paese di Mollia vede la sua indipendenza dal paese di Campertogno a partire dal 1722. Il paese di Mollia conta dieci piccole frazioni immerse nel verde (Curgo, Otra Sesia, Casa Capietto, Piana Toni, Piana Viana, Casacce, Piana Fontana, Molino, Goreto e Grampa) collegate tra loro da piacevoli sentieri che regalano scorci incantevoli.
Campertogno
Un tempo fra i più popolosi paesi dell’alta valle, Campertogno conserva nel proprio tessuto urbano preziose testimonianze storiche, una maestosa chiesa parrocchiale e antichi palazzi, collocati su entrambe le sponde del Sesia e distribuiti tra le varie frazioni. A dominare il paese è l’imponente Parrocchiale di San Giacomo Maggiore, una fra le più belle ed antiche chiese della Valsesia, costruita su una precedente chiesa tardo gotica, al cui interno sono custodite opere di gran pregio e preziosi ornamenti di artisti come P. C. Gilardi ed i Fratelli Avondo.
Rassa
Nel piccolo borgo, un tempo ricco di fornaci e segherie ad acqua, è possibile visitare presso l’Ecomuseo del legno di Rassa la segheria di Brasei, un meraviglioso esempio di segheria ad acqua ancora funzionante. Grazie alla conformazione montuosa della zona, il trekking è uno degli sport qui maggiormente praticati. Diversi sentieri, di diversi gradi di difficoltà offrono infinite possibilità agli amanti di questa disciplina. Esempio ne sono l’itinerario di Fra Dolcino che collega Rassa con Trivero oppure il pellegrinaggio Rassa - Oropa.
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Piode
Sviluppato a cavallo del fiume Sesia, Piode è un piccolo borgo montano che sorge a 752 mt. Nel centro storico spicca la chiesa parrocchiale dedicata a Santo Stefano. Sulla strada che porta all’Alpe Meggiana, è invece presente un luogo di grande interesse artistico: il Santuario dela Madonna delle Pietre Grosse, il cui nome pare derivi dai grossi massi situati nelle vicinanze. La chiesa è interamente costruita in pietra, sulla facciata del Santuario è affrescata l’immagine di Maria con il bimbo Gesù tra le braccia.
Grazie alla sua posizione a cavallo del fiume Sesia, il paese di Piode regala agli appassionati di sport fluviali infinite possibilità outdoor, a cominciare dalla pesca sportiva. In questo tratto, è presente la “Riserva della Piode” un tratto ittico molto ricco che si estende per 7 km tra Campertogno e Pila. Qui si pratica la pesca “a mosca”, un’attività regolamentata dalla Società Valsesiana Pescatori Sportivi, che consiste nell’obbligo di cattura e rilascio con la possibilità di trattenere un solo pesce come trofeo.
Il suo nome deriverebbe dal latino “pila”, termine utilizzato per indicare le gole di montagna. Il centro storico è caratterizzato da numerose abitazioni tipiche, costruite in legno e pietra, dotate di loggiati e graziosi camini. Di notevole interesse il ponte medievale che sorge nei pressi del centro e che in passato aveva la funzione di dividere l’impero francese e la Repubblica Cisalpina. La chiesa parrocchiale di San Pietro. la chiesa di sant’Antonio e l’oratorio di Santa Caterina sono luoghi di notevole interesse artistico e culturale contenendo al loro interno diversi affreschi risalenti al tardo Quattrocento e Seicento.
Scopello
Scopello è il luogo ideale per trascorrere una vacanza in famiglia all’insegna delle attività outdoor con un’ottima offerta di strutture ricettive. In antichità si afferma come importante centro di attività estrattiva, qui si lavorano infatti diversi metalli provienti dalle miniere di tutta la Valle. La Chiesa parrocchiale viene costruita nel Cinquecento ed è dedicata alla Beata Vergine Maria Assunta. Dal paese di Scopello è facilmente raggiungibile a piedi, in seggiovia o in auto, l’Alpe di Mera, meta suggestiva e soleggiata, ideale per trascorrere piacevoli giornate all’aria aperto con una fantastica vista sul Monte Rosa.
In estate, a pochi passi dalla stazione di arrivo della seggiovia di Mera, i piccoli esploratori della Valsesia avranno a disposizione un vero e proprio villaggio del divertimento, costruito con strutture in legno. Un parco perfetto per chi cerca gioco, natura e relax in estate, grandioso per chi vuole godersi la montagna in inverno anche senza sciare. All’Alpe di Mera è inoltre situata la Cappelletta della Madonna della Neve, eretta dai pastori a protezione dell’area dai lupi.
Scopa
Le origini di Scopa sono antiche, ne si trova traccia nei documenti ufficiali a partire dal Medioevo, più precisamente nel GIuramento Cittadino di Vercelli nel 1217. Scopa conta quattro frazioni: Muro, Ramello, Salterana e Scopetta. La Chiesa di San Bartolomeo, patrono del paese di Scopa, è una delle più antiche della Valsesia. Matrice e centro battesimale di tutte le chiese dell’Alta Valle mantiene il suo ruolo sino al 1558. All’interno della Chiesa è conservata una cappella di origine Trecentesca dove la leggenda narra che un gruppo di valsesiani si fosse riunito per organizzare la persecuzioe armata di Fra Dolcino, frate accusato di eresia e giustiziato nel 1307.
Camminando per le vie del centro è possibile individuare numerosi lavatoi, simboli di una vita quotidiana passata. Inoltre sono ancora visibili le carceri, l’antico forno e la ghiacciaia. Il territorio è ricco di sentieri adatti per tutti i livello di allenamento, tra cui uno degli incantevoli “Sentieri dell’Arte” che collega Scopa a Piani Alti.
Balmuccia
Nel punto esatto dove le acque del Sesia incontrano le acque del torrente Sermenza, sorge il paese di Balmuccia, caratteristico borgo circondato dalle montagne. Il nome Balmuccia deriva dal latino “piccola balma”: è il paese che apre le porte alla Val Sermenza. Al centro del borgo si trova la Chiesa parrocchiale di Santa Margherita, di costruzione cinquecentesca. Adiacente alla chiesa si può osservare invece la Cappella Ossario, decorata con immagini e suggestivi affreschi.
Nel 1877, la società “Dilettanti filodrammatici di Balmuccia” avvia la costruzione del Teatro Sociale che gode di grande fortuna fino al secondo dopoguerra con rappresentazioni teatrali che vedono sempre più pubblico. Chiuso poi negli anni ’60, la sua funzione viene ripistinata nel 2008, grazie all’interesse della popolazione locale.
Il Supervulcano della Valsesia, collocato in un’area che va dal Comune di Balmuccia a quello di Prato Sesia, era attivo 290 milioni di anni fa. Le ricerche che si susseguono dagli anni Ottanta, dimostrano che durante il paleozoico in questi territori era presente un supervulcano di 13 chilometri di diametro. Secondo i dati rinvenuti, la sua struttura interna dovrebbe essere ancora intatta e si stima essere collocata a ben 25 chilometri di profondità.
Carcoforo
L’origine del nome è tedesca e risale agli antichi insediamenti del popolo Walser, di cui restano a testimonianza le architetture caratteristiche in pietra e legno presenti nel centro abitato. Passeggiando per le vie del paese è possibile ammirare numerose meridiane e piccoli affreschi presenti sulle mura delle abitazioni. La chiesa parrocchiale dedicata a Santa Croce risale al 1635 ed è sita nel centro della piazza circodata da antichi edifici. Custodisce all’internopreziose ed importanti opere d’arte ed elementi d’arredo.
Il territorio del comune di Carcoforo è inserito per una parte all’interno del Parco Naturale Alta Valsesia. Il paese è circondato da alte catene montuose che comprendono tra le cime principali il Pizzo Quarazzolo di 2.802 metri e il Pizzo Montevecchio di 2.789 metri. In frazione Tetto Minocco si trova il Museo Naturalistico del Parco Naturale Alta Valsesia. Si tratta di un’antica abitazione Walser adibita a museo con una parte didattica dove approfondire la cultura locale.
Rima
Il paese di Rima fa parte dal 2018 del comune di Alto Sermenza insieme a Rimasco. Con i suoi 1.417 metri di altitudine, Rima è il paese più alto della Valsesia e vanta grande importanza sotto il profilo storico e culturale. Questo piccolo borgo incastonato tra le nude rocce delle montagne viene fondata nel XIV dal popolo Walser e le tracce di questo passato sono ancora oggi ben visibili passeggiando per le vie del centro storico. La chiesa parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista eretta nel Seicento conserva preziosi arredi e sculture lignee di notevole importanza e bellezza. In quest’area si conserva ancora oggi un’antica arte decorativa che nel XIX secolo ha reso celebri gli abitanti di Rima in tutto il mondo: il marmo artificiale.
Rimasco
Rimasco nasce nel 1479 quando si distacca dalla parrocchia di Boccioleto. Questo piccolo borgo si estende sulle rive di un lago artificiale creato a seguito della costruzione di una diga a valle del paese nel 1925, allo scopo di incrementare la produzione di energia elettrica. Rimasco è molto noto come luogo di villeggiatura e per la tradizionalissima Sagra della Miaccia che qui si svolge ogni anno il 16 agosto.
Nei pressi della frazione Dorca si possono ammirare alcune tipiche abitazioni Walser, segno dell’insediamento dei coloni in queste zone a partire dal 1300. La Chiesa parrocchiale di san Giacomo ha origini antiche ma viene rimaneggiata più volte fino al 1688, in cui assume le forme attuali. Diverse sono le attività sportive che si possono praticare nei dintorni di Rimasco. In estate, la ricca rete di sentieri che circonda il paese offre numerose possibilità di escursioni agli amanti del trekking. Per godere di una splendida vista sul paese di Rimasco, si consiglia di raggiungere l’Alpe Vallè Piat con l’itinerario n. Un’alternativa estiva per tutti è l’adrenalinico fun bob su rotaia inserito all’interno dell’ex impianto sciistico riqualificato di Rimasco.
Rossa
Posto in una posizione particolarmente favorevole e soleggiata, Rossa è un piccolo borgo montano da cui si può godere di una vista d’eccezione sulla Val Sermenza. Con la sua esposizione a sud, il borgo di Rossa gode di una posizione molto fortunata che lo vede baciato dal sole praticamente tutto l’anno. Unito al comune di Boccioleto sin dai tempi antichi, Rossa ne ottiene l’indipendenza nel Seicento. Lo sviluppo del paese è verticale, con buona parte delle sue attrazioni accessibili attraverso ripide scalinate, e conta sei frazioni: Piana, Rainero, Ca’ dei Bianchi, Salerio, Folecchio e Cerva.
La chiesa parrocchiale dedicata a Maria Vergine Assunta svetta al centro del paese con una torre campanaria di trenta metri risalente al XV secolo e ricostruita poi nell’Ottocento. Undici sono gli oratori che conservano e contengono numerose opere di artisti del territorio. Lungo il corso del torrente Cavaione sono visibili numerosi mulini del XVII secolo, utilizzati anticamente per la lavorazione delle granaglie.
Valsesia: un paradiso per gli amanti dello sport
La Valsesia è una meta ideale per gli sportivi: è possibile praticare attività sia in estate sia in inverno. La bellezza della Valsesia è un affascinante connubio tra geografia e storia, e se siete amanti dell’attività fisica, non preoccupatevi!
La Valsesia offre una vasta gamma di sport all’aperto da praticare tutto l’anno, dal trekking allo sci fino al canottaggio nel famoso fiume Sesia.
- Trekking: Numerosi sono gli itinerari che permettono di scoprire le bellezze naturali della zona.
- Rafting e canoa: I fiumi Sesia e Sermenza scorrono vivaci e sono ideali per praticare sport acquatici come il rafting e la canoa.
- Alpinismo: Per gli alpinisti più esperti, un altro itinerario molto amato è quello che conduce al Monte Rosa, fino al Rifugio Capanna Regina Margherita, il rifugio più alto d’Europa.
Tesori Artistici e Architettonici
La Valsesia è una regione ricca di tesori artistici e architettonici, che rispecchiano la storia e la cultura del luogo.
- Chiese: Le chiese sono uno dei principali punti di interesse, con i loro affreschi e le opere d’arte che raccontano storie antiche. La Chiesa di Santa Maria Maggiore a Quarona è un esempio di architettura barocca, con la sua facciata imponente e gli interni riccamente decorati.
- Palazzi: Il Palazzo Roncas a Varallo Sesia, invece, rappresenta l’architettura rinascimentale, con i suoi eleganti loggiati e le finestre decorate.
- Borghi: Tra i borghi più caratteristici spicca Alagna Valsesia, con le sue antiche case di pietra e le stradine strette che si arrampicano verso il Monte Rosa. Anche Riva Valdobbia è un borgo affascinante, con la sua chiesa parrocchiale risalente al XVI secolo. A Varallo, invece, si trova il Sacro Monte, un complesso di cappelle votive che rappresentano la Via Crucis. Imperdibile è anche la visita all’Abbazia di San Giovanni a Vocca, un vero gioiello architettonico del XII secolo.
- Sacro Monte di Domodossola: Altra perla di inestimabile valore è il Sacro Monte di Domodossola, situato nel Verbano-Cusio-Ossola non lontano dal Lago Maggiore, un luogo di grande spiritualità, inserito nel 2003 nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Cultura Walser
In Alta Valsesia si cela una ricchezza culturale di rara bellezza: la tradizione Walser. Un popolo fiero e riservato che ha saputo mantenere vive usanze antiche nell’arco dei secoli. I Walser hanno influenzato profondamente l’anima stessa della valle, dando vita ad un connubio indissolubile tra uomo e natura da cui traspare una filosofia di vita basata sulla sostenibilità e sul rispetto per la terra madre.
Enogastronomia Valsesiana
La Valsesia è famosa anche per la sua ricca tradizione culinaria, basata su ingredienti freschi e genuini provenienti dal territorio.
- Formaggi: La zona della Valsesia è rinomata per i suoi formaggi di alta qualità, come la toma di montagna.
- Salumi: Salumi come la salsiccia di Rima, un salume stagionato che racchiude tutto il gusto della tradizione valsesiana.
- Piatti tipici: Tra i piatti tipici da provare ci sono la polenta concia, un piatto a base di farina di granturco e formaggio locale, e la paniscia, un risotto ricco e saporito con carne e verdure.
Tra i prodotti locali, come miele, marmellate e funghi ampiamente utilizzati nella preparazione dei piatti tradizionali.
Siete pronti a scoprire cosa vedere in questo meraviglioso angolo d’Italia? La Valsesia è un vero e proprio mondo da scoprire fatto di borghi in cui il tempo sembra essersi fermato, ma anche tante attività da poter fare.
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