Insieme di tracciati per escursionisti: Informazioni utili
Il sentiero, questa umile e per certi versi dimenticata traccia sul terreno che per secoli è stata sinonimo di mobilità sulla terraferma, rete indispensabile per la vita di una civiltà che ci è alle spalle.
Frecce, ometti di pietra o segni rosso/bianco; che informazioni ci danno e cosa ci stanno dicendo?
Il colore bianco-rosso è il “filo d’Arianna” dell’escursionismo. Il CAI offre sicurezza agli escursionisti, promuove il turismo sostenibile e l’uso responsabile del territorio e vuole far conoscere e valorizzare la cultura della montagna italiana.
Una filosofia del camminare di qualità, ricercando la natura e la cultura dei luoghi. Confrontarsi-incontrarsi con l’ambiente naturale e con il territorio senza mediazioni tecnologiche e muniti “solo” della propria motivazione.
Il ruolo del C.A.I.
È importante riconoscere la fonte di tali segnavia perché ne dipende l’affidabilità e la manutenzione dei sentieri a cui conducono. Negli anni, per assicurare uno standard di segnaletica unico in tutta la penisola, si è sempre più affermata la cartellonistica CAI, insieme a simboli meno ufficiali, ma comunque in grado di aiutare in situazioni di pericolo.
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Il CAI, avvalendosi dell’apporto diretto dei soci, individua, segna e cura i sentieri. Un impegno per offrire sicurezza agli escursionisti, conoscere, valorizzare e tutelare i grandi spazi della natura e delle culture della montagna italiana, promuovere un turismo sostenibile.
Tipologie di sentieri
Esistono diverse tipologie di sentieri, ognuna adatta a differenti livelli di esperienza e preparazione fisica:
- Sentiero Turistico (T): Si tratta di itinerari alla portata di tutti che si sviluppano nelle immediate vicinanze di paesi e località turistiche su mulattiere o sentieri comodi.
- Sentiero Escursionistico (E): Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze i problemi di orientamento.
- Sentiero per Escursionisti Esperti (EE): Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri oppure se tracce di passaggio di terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni.
- Sentiero per Escursionisti Esperti Attrezzato (EEA): Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi per sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti, pietraie e brevi nevai non ripidi, tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche).
- Sentiero Alpinistico (EA): Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro - silvo - pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli. È il tipo di sentiero maggiormente presente sul territorio e più frequentato e rappresenta il 75% degli itinerari dell’intera rete sentieristica organizzata.
- Sentiero Attrezzato (ATT): Sentiero che si sviluppa in zone impervie con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati - sentiero attrezzato - con infissi (funi corrimano e brevi scale) che però non snaturano la continuità del percorso.
- Via Ferrata (VF): Itinerario che conduce l’alpinista su pareti rocciose o su aeree creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata.
Segnaletica
Distinguerli è semplice: il C.A.I. non è raro incorrere in segnavia a bandiera con indicazioni, in nero, sul numero del sentiero che si sta percorrendo. I colori adottati dal CAI per la segnaletica dei sentieri sono il rosso e il bianco.
La segnaletica è fondamentale per orientarsi correttamente durante un'escursione. Ecco alcuni segnali tipici che si possono incontrare:
- Segnavia a bandiera: È di colore bianco - oppure tinta legno - con punta rossa e coda bianco-rossa. Si usa per indicare la direzione della/e località di destinazione del sentiero e il tempo indicativo necessario a raggiungerla/e per un medio escursionista. Sulla coda, nello spazio bianco, è indicato il numero del sentiero. Lo trovi alla partenza dell’itinerario e agli incroci più importanti. Il tempo di percorrenza in salita viene calcolato sui 250 - 300 metri di dislivello l’ora. Il tempo di discesa si considera in genere pari a 2/3 di quello di salita. I tempi segnati non prevedono le soste.
- Tabella segnavia: È di colore bianco o tinta legno. La trovi agli incroci più significativi di un percorso (passi, forcelle, piccoli centri abitati) che trovino riscontro sulla cartografia; indica il nome della località dove ci si trova e la relativa quota.
- Segnale di divieto di abbandono del sentiero: È di colore bianco o tinta legno. Si trova in prossimità di scorciatoie per invitarti a non uscire dalla sede del sentiero onde evitare danni al sentiero e al suolo del versante. In alto a destra indica il numero del sentiero che stai percorrendo.
- Segnale di sentiero alpinistico: È in metallo e di colore rosso con scritte in bianco. Lo trovi all’inizio di un sentiero con caratteristiche alpinistiche (esposto, parzialmente attrezzato oppure impegnativo per lunghezza e di sviluppo in ambiente particolarmente selvaggio). In alto a destra indica il numero del sentiero che stai percorrendo.
- Tabella di località: È di colore bianco o tinta legno.
- Tabellone informativo: È un pannello di grande formato e lo trovi nei paesi o principali luoghi d’accesso alle reti sentieristiche. Rappresenta l’insieme degli itinerari della zona, inquadrandoli anche dal punto di vista geografico, ambientale e storico. Una cartografia schematica della rete escursionistica e dei collegamenti stradali e infrastrutture esistenti. Elenco degli itinerari escursionistici accessibili dal luogo, numero dei sentieri, tempi di percorrenza.
- Segnavia di sentiero: Considerata intermedia o secondaria. La trovi al suolo, posizionata usualmente sui sassi o sui tronchi degli alberi per indicare la continuità, in entrambe le direzioni, di un itinerario segnalato. In alto a destra indica il numero del sentiero che stai percorrendo.
- Segnale di presenza acqua: Indica una sorgente, una fonte, un rio d’acqua nelle vicinanze.
- Ometti di pietra: Lo trovi lungo i sentieri che attraversano terreni aperti o pascoli privi di elementi naturali di riferimento sui quali apporre i segnavia e dove possa risultare difficile l’orientamento. Un sistema di segnaletica efficace, naturale, discreta e duratura. Sono alti 40/50 centimetri, l’ometto è visibile anche in condizioni difficili specie durante improvvise nevicate sui sentieri di alta montagna.
Consigli utili per l'escursionismo
Dalle escursioni brevi al trekking in montagna, da solo o in gruppo, dalle rilassanti escursioni in famiglia ai trekking più impegnativi: l’escursionismo è uno sport outdoor molto vario, che unisce i benefici dell’attività fisica con l’amore per la natura. Il trekking, inoltre, può essere facilmente adattato alle proprie esigenze e al proprio livello di preparazione.
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L’escursionismo è quindi in grado di soddisfare sia chi desidera completare una camminata in serenità con tutta la famiglia, sia chi vuole confrontarsi con i propri limiti e intraprendere un'escursione impegnativa di diversi giorni.
Dato che esistono diversi tipi di trekking, che si differenziano per gli obiettivi sportivi e lo sforzo richiesto, in questo articolo ti diamo una panoramica sui diversi tipi di escursioni.Ti spiegheremo come organizzare la tua prossima escursione, sia che si tratti di un’escursione in solitaria, in gruppo o con i bambini.
Tipi di escursioni: dalle camminate all’alpinismo
Ogni escursionista esperto lo può confermare: non tutte le escursioni sono uguali. Se stai pianificando per la prima volta un’escursione più impegnativa, durante la tua ricerca ti imbatterai sicuramente nelle diverse varianti di questo popolare sport outdoor. Alpinismo, escursionismo e trekking: qual è la differenza? Di seguito ti spieghiamo brevemente le particolarità dei tipi di escursioni più gettonati.
Le semplici passeggiate
Le camminate o passeggiate non troppo impegnative di qualche ora possono essere definite escursioni di piacere, in cui l'attenzione è rivolta alla natura e all'attività fisica leggera. Questo tipo di escursione è quindi particolarmente adatto ai principianti e alle famiglie con bambini. Essendo principalmente destinate al relax, di solito queste camminate si svolgono lungo sentieri ben sviluppati e su terreni pianeggianti.
Passeggiate a tema e turistiche
Le passeggiate o escursioni a tema sono percorsi appositamente studiati che mettono in risalto determinate caratteristiche o eventi storici, culturali o naturali. Di solito si tratta di temi di rilevanza locale o regionale (fiabe e leggende, eventi storici, habitat animali). Grazie a pannelli informativi e stazioni interattive lungo il percorso, i percorsi escursionistici a tema riescono a trasmettere conoscenze in modo pratico e a motivare i visitatori a esplorare la regione in modo approfondito.Possono anche avere il focus su esperienze culinarie e di degustazione, ad esempio in occasione di un evento enogastronomico in cui è prevista una camminata.
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Escursionismo
Escursionismo significa camminare in montagna o comunque completamente immersi nella natura. Le escursioni durano di solito alcune ore, generalmente mai più di una giornata e, di conseguenza, non è previsto il pernottamento. L’escursionismo può essere considerato anche come il punto di partenza per avvicinarsi al trekking o all’alpinismo. Anche se meno impegnativo rispetto alle altre due discipline, per affrontare un’escursione è necessario godere di una buona forma fisica. Un passo sicuro e stabile e l’assenza di vertigini sono i requisiti fondamentali per poter praticare questa attività fisica.
Il geocaching
Il geocaching è una forma moderna di caccia al tesoro, in cui i partecipanti possono utilizzare i ricevitori GPS (ad esempio le app per smartphone) per trovare le “cache”, ovvero dei contenitori nascosti. Queste cache sono situate lungo il percorso e contengono diari di viaggio in cui scrivere e talvolta anche piccoli oggetti da scambiare.
Il geocaching aggiunge una componente interattiva e ludica alle escursioni, combinando l’attività naturalistica con il senso dell'avventura. Il geocaching è quindi ideale per rendere le escursioni più emozionanti e attraenti per i bambini e i ragazzi, ed è per questo che l'attività viene sempre più promossa da club escursionistici regionali.
Trekking
Anche il trekking consiste in lunghe camminate di più giorni ma, a differenza di una classica escursione a lunga distanza, spesso si svolge lontano dai tracciati più comuni e conosciuti per poter scoprire e apprezzare paesaggi più isolati.Chi fa trekking, inoltre, spesso rinuncia ai pernottamenti nei rifugi e preferisce accamparsi in tenda o dormire con il sacco a pelo in rifugi o piccole baite lungo il percorso.
Il trekking richiede, oltre ad un’attrezzatura più completa, anche la conoscenza delle condizioni climatiche del luogo e una certa dimestichezza in come gestire eventuali situazioni di emergenza. Per questo motivo le escursioni di trekking prevedono sempre una meticolosa preparazione e sono consigliate per gli escursionisti esperti.
Qual è quindi la differenza tra escursionismo e trekking?
Le escursioni sono più brevi e meno impegnative, spesso svolte su terreni pianeggianti, mentre il trekking coinvolge percorsi più lunghi e impegnativi, come montagne o sentieri selvaggi. Le escursioni richiedono meno attrezzature e sono per il piacere di esplorare la natura e il paesaggio, mentre il trekking può avere obiettivi più specifici e richiedere attrezzature tecniche.
Salutare gli escursionisti che si incontrano lungo il percorso, anche se sconosciuti, non è solo un gesto di buona educazione, ma fa parte del “galateo dell’escursionista”. Soprattutto nelle escursioni a lunga distanza, gli escursionisti sono soliti fare quattro chiacchiere, scambiarsi informazioni ed esperienze.
Alpinismo
L'alpinismo è un'attività sportiva che consiste nello scalare montagne, sia per raggiungere la vetta che per percorrere vie di roccia o ghiaccio. Si tratta di una disciplina che richiede preparazione fisica e mentale, nonché abilità tecniche e conoscenza dell'ambiente montano.
L’alpinismo comprende diverse discipline come alpinismo su roccia, su ghiaccio, neve e ad alta quota. Esiste però anche l’alpinismo escursionistico, simile al trekking, che si svolge su sentieri segnalati e non richiede particolari attrezzature tecniche.
Qual è la differenza tra trekking e alpinismo?
È difficile tracciare un confine netto tra escursionismo e alpinismo escursionistico, in quanto non può essere definito solamente dall’altitudine o dal dislivello. L’escursionismo in montagna, tuttavia, non prevede l’utilizzo di attrezzatura di supporto alla camminata, come ad esempio ramponi o corde di sicurezza. Un altro dettaglio che differenza le due discipline è il fatto che nell’alpinismo per procedere è necessario aiutarsi con le mani.
Itinerari di breve, media e lunga percorrenza
Oltre che per il grado di difficoltà, i sentieri escursionistici vengono classificati dal Club Alpino Italiano (CAI) anche in base alla loro lunghezza ed estensione:
- Gli itinerari di lunga percorrenza sono caratterizzati dalla durata di diversi giorni di marcia e dalla lunghezza di centinaia di chilometri. In questa categoria rientrano ad esempio i sentieri europei e molti dei cammini italiani che attraversano varie regioni.
- Gli itinerari di media percorrenza prevedono più giorni di cammino (di solito da 3 a 7) e la loro lunghezza va da 40 a 100 km. Questi sentieri sono quindi adatti a escursionisti piuttosto esperti e con un buon livello di fitness.
- Per itinerari di breve percorrenza si intendono sentieri escursionistici e brevi itinerari ad anello, della durata massima di 1-3 giorni di cammino. Sono gli itinerari più diffusi e popolari, in quanto adatti anche agli escursionisti con meno esperienza.
Per i principianti o per le escursioni con i bambini, è ovviamente possibile percorrere solo singole tappe di un sentiero di lunga percorrenza e limitarsi deliberatamente a tratti più pianeggianti con un livello di difficoltà inferiore.
Da solo, in gruppo o in famiglia - Quale tipo di escursione fa per te?
Sono molti gli aspetti che possono influenzare la scelta del tipo di trekking e dell’itinerario. Prima di pianificare un’escursione, dovresti riflettere su quali sono le tue aspettative. Prova a rispondere alle seguenti domande:
- Quanto tempo hai a disposizione per l’escursione? Le escursioni possono avere una durata variabile che va da un paio d’ore, a un weekend, a un’intera vacanza, fino a un “periodo sabbatico” di qualche mese.
- Quanto deve essere lunga la camminata? Puoi scegliere tra escursioni giornaliere senza pernottamento, escursioni a lunga distanza di più giorni o addirittura cammini che attraversano varie regioni o Paesi.
- Quanta esperienza hai con le escursioni? Ti reputi un principiante, un escursionista esperto, o un habitué delle lunghe escursioni? Qual è il tuo grado di preparazione fisica? Hai il passo sicuro?
- Qual è per te l’aspetto più importante della camminata? Sia che si tratti di ammirare la natura e il paesaggio circostante, fare un pellegrinaggio o condividere una fantastica esperienza con amici e familiari, avere bene in mente lo scopo dell’escursione è fondamentale durante la preparazione.
- Con chi desideri condividere questa esperienza? Anche la scelta della compagnia (ad es. in famiglia, con amici, con un gruppo di amanti della montagna, da soli) gioca un ruolo fondamentale nella definizione del percorso e nella preparazione dell’escursione.
Sia che tu stia pianificando una tranquilla escursione in famiglia o con i tuoi amici, o che tu sia alla ricerca di una sfida sportiva, di seguito trovi alcune dritte che ti aiuteranno a pianificare la tua prossima escursione alla perfezione.
Escursioni con bambini: consigli su come organizzarsi
Le escursioni in famiglia possono essere un’esperienza divertente e formativa per grandi e piccini. Se vuoi che il tuo bambino si goda l’avventura e si appassioni a questo meraviglioso sport all’aria aperta, dovrai scegliere o adattare il percorso in base alle sue capacità. Scegli quindi un’escursione adatta a tutta la famiglia e a misura di bimbo.
- Cerca un sentiero adatto alle capacità del tuo bambino: è possibile calcolare la lunghezza corretta dell’escursione utilizzando una semplice regola empirica: età x 1,5 = distanza in chilometri. Per i sentieri caratterizzati da forti pendenze, si dovrebbe anche tener conto che secondo gli esperti 100 metri di dislivello corrispondono a un chilometro su un terreno pianeggiante. I sentieri più impegnativi, comprese le escursioni a lunga distanza, sono spesso consigliati solo a partire dai 10-14 anni. Anche in questo caso, il tempo massimo di camminata non dovrebbe superare le 6-7 ore al giorno.
- Programma delle pause: Anche se allenati, i bambini hanno generalmente bisogno di soste più frequenti e più lunghe rispetto agli adulti per recuperare le energie. Sebbene esistano delle linee guida generali, solo tu puoi giudicare realisticamente la condizione fisica del tuo bambino e valutare come pianificare le pause. Per tenere alta la motivazione e l’attenzione del tuo piccolo escursionista, puoi organizzare varie attività da svolgere durante la camminata: ad esempio, potreste divertirvi con dei giochi o scoprire insieme animali e piante tipiche del luogo.
- Un’attenta pianificazione è fondamentale per la sicurezza del tuo bambino. Informati con attenzione sulle particolarità e sulle difficoltà del percorso. Nei punti più difficili è consigliabile accompagnare per mano i bimbi più piccoli. Non è necessario che il tuo bambino cammini al tuo fianco per tutto il tempo, ma dovresti comunque tenerlo sempre d'occhio.
- In base alla sua età, coinvolgi il tuo bambino nell’organizzazione. Perché non chiedere a tuo figlio di aiutarti nella preparazione dell’escursione e scegliere insieme un percorso che interessi a tutti i membri della famiglia? I bambini più grandi possono inoltre prendere il comando nei tratti sicuri, leggere la mappa o individuare il sentiero giusto.
- Pianifica l’escursione come un’avventura, per risvegliare l’interesse del tuo bambino. La natura è per i bambini un mondo da esplorare: ad esempio, potreste seguire le tracce degli animali nel bosco, identificare le specie di piante o semplicemente sostare in luoghi dalla vista mozzafiato. Anche picnic e falò, se consentiti, sono un ottimo modo per animare l'escursione in famiglia.
Trekking da solo: consigli per la pianificazione
Camminare da soli, immersi nella pace della natura, è un sogno per molti escursionisti. Senza la compagnia di un gruppo, è possibile godersi l’esperienza escursionistica con maggiore intensità e senza alcuna distrazione. Il trekking in solitaria rappresenta inoltre una sfida avvincente e gratificante, sia sul piano fisico che mentale. Tra i vantaggi di un’uscita in solitaria rientrano anche la possibilità di scegliere autonomamente la meta e stabilire il ritmo che si preferisce. Prima di mettersi in marcia, tuttavia, è bene adottare qualche precauzione extra durante la pianificazione, per affrontare l’escursione con maggiore serenità e non correre rischi:
- Informa un amico o un familiare sull’itinerario e sull’orario approssimativo di arrivo. Tienilo aggiornato in caso di eventuali ritardi o cambiamenti di percorso. Se ti stai cimentando in un’escursione a lunga distanza, dovresti mantenerti regolarmente in contatto con una persona di fiducia.
- Scegli zone o percorsi con cui hai una certa familiarità per le tue prime escursioni in solitaria. Fare un’escursione da soli per la prima volta è sicuramente una sfida entusiasmante. Per non rischiare di perdere l'orientamento ed evitare esperienze spiacevoli, per le prime volte è meglio scegliere percorsi in cui sei già stato o in zone che già conosci.
- Opta per itinerari escursionistici segnalati e che presentano punti di sosta. Rimanere vicino a sentieri frequentati e che prevedono delle aree per la sosta, potrebbe tornarti utile in caso di problemi o se avessi bisogno di un contatto con altre persone.
- Percorri i sentieri ufficiali. Questo ti aiuterà a determinare meglio la tua posizione e a valutare più facilmente la difficoltà del percorso.
- Nel caso di escursioni di più giorni, è consigliabile lasciare il proprio nome nel registro degli ospiti del rifugio o nel libro di vetta. Nel caso in cui avessi bisogno di aiuto lungo il percorso, sarà più facile risalire alla tua posizione.
Fare trekking in gruppo: consigli utili
Hai la fortuna di avere degli amici che condividono la tua passione per la montagna e gli sport outdoor? Oppure desideri semplicemente organizzare una vacanza attiva insieme al tuo gruppo di amici per svagarti e lasciare la quotidianità alle spalle? Fare trekking con degli amici, circondato da paesaggi unici, ti permetterà di collezionare momenti meravigliosi che ricorderai a lungo. Ecco alcuni consigli da seguire per far sì che la vostra avventura proceda senza intoppi:
- Concordate fin da subito l’itinerario dell’escursione. Decidete non solo la zona e la durata dell’escursione, ma discutete anche delle vost...
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