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Bali: L'Isola Indonesiana Famosa Meta Turistica

Bali è il cuore turistico dell’Indonesia, ma è anche un luogo ricco di cultura, templi, arte, musica e bellezze naturali che incantano come quelle che si possono ammirare nei dintorni di Ubud. Un viaggio a Bali permette anche di dedicarsi allo yoga e di innamorarsi della tradizionale cucina balinese in un warung. Non potevamo non partire da qui.

Spiagge per tutti i gusti

Bali, che si trova all’interno dell’arcipelago delle Piccole Isole della Sonda, in Indonesia, offre spiagge per tutti i gusti. La costa sud-occidentale è la meta preferita della maggior parte dei viaggiatori. La vasta distesa dorata di Kuta Beach è stata la prima attrazione turistica di Bali e ancora oggi Kuta Beach è tra le spiagge top di quest’isola, anche per la presenza di tanti locali.

Sanur è una classica meta balneare molto tranquilla. Protette dalla barriera corallina, le acque di questa località sono perfette per fare snorkelling, SUP e kayak. A sud della Penisola di Bukit si trova Uluwatu, meta popolare tra i viaggiatori che amano le spiagge incontaminate, e il surf. Qui infatti cin sono le onde più famose di Bali.

Nella Bali occidentale, da non perdere se si ama il surf, è Medewi Point, con la vicina Pantai Medewi, una distesa di rocce grigie e lisce tra cui spuntano ciottoli tondi e neri. Se amate la tranquillità e la scoperta, recatevi a Pantai Rahasya, Pantai Yeh Gangga e Pantai Bonian. Le spiagge della costa orientale sono molto suggestive perché di sabbia nera. Attenzione però alle onde impetuose e al caldo: molte di queste spiagge non hanno zone in ombra e la sabbia nera può diventare infuocata.

Nel nord-ovest dell’isola si trova Pemuteran, una delle località balneari più belle di tutta Bali. La spiaggia, situata all’interno del cratere di un vulcano estivo, è tranquilla perché protetta dalla barriera corallina.

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Templi: Il Cuore Spirituale di Bali

Il patrimonio culturale di Bali è profondamente legato all’hinduismo. I templi, chiamati pura, sono il fulcro della vita spirituale dell’isola. A Bali ci sono oltre 10.000 templi. Potrebbero però essere anche di più, ma sono così tanti e diversi tra loro che contarli è molto difficile.

La cultura sacra balinese è profondamente legata alla danza e alla musica. Quest’ultima è suonata da un’orchestra, chiamata gamelan, che crea melodie uniche con strumenti di bambù e bronzo.

Tra i siti più iconici della Bali culturale, è impossibile non citare il Tempio Ulun Danu Bratan: si tratta infatti del più importante tempio shivaista dell'isola, che sorge all'interno di una caldera di un vecchio cratere vulcanico ormai estinto, dove ora si trova il lago Bratan. Fondato nel 1633, il complesso è situato sul versante occidentale del lago ed è suddiviso in due parti, una delle quali "galleggiante" posta su un isolotto circondato dall'acqua.

Un altro tempio che vale assolutamente la pena visitare se ci si trova a Bali è il Tempio di Uluwatu, situato a Pecatu e costruito in onore del dio vedico Rudra (dio induista della tempesta, della caccia, della morte e del vento). La particolarità di questo luogo, come indica lo stesso nome (ulu="in cima", watu="scogliera"), è la sua collocazione sulla sommità di un scogliera rocciosa affacciata sull'oceano, che secondo la leggenda fa parte della nave ormai pietrificata della dea del mare, Dewi Danu. Per arrivare al tempio, basta percorrere una scalinata che costeggia la roccia a strapiombo sul mare e accedervi attraverso un portale in pietra.

Se avete voglia di vivere un'esperienza diversa dal solito durante il vostro soggiorno in terra balinese, non dovete fare altro che dirigervi verso uno dei luoghi di culto più particolari presenti sull'isola: il tempio di Tirta Empul. Questo tempio, eretto nel 900 circa, è tuttora frequentato periodicamente dai fedeli induisti, i quali si recano in questo luogo di culto per purificarsi immergendosi nelle piscine dedicate alle abluzioni sacre. L'acqua che alimenta le piscine, infatti, proviene direttamente dalla sorgente sacra che sgorga di fianco alla zona montagnosa di Bali, e i fedeli, procedendo da ovest verso est, dopo aver esposto le proprie preghiere, passano a capo chino e mani giunte sotto le 13 fontane presenti. Il sito è aperto anche ai turisti (i quali se vogliono partecipare in prima persona alla cerimonia devono farne richiesta all'ingresso).

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Le Porte del Paradiso

A questo proposito, una delle immagini più diffuse di Bali su Internet e i social, subito dopo quella delle risaie, è quella che raffigura monumenti in pietra particolari (spesso fotografati all'alba e/o al tramonto, quando la luce li rende ancora più magici): questi monumenti diventati recentemente famosissimi altro non sono che le Porte del Paradiso, di cui le più conosciute si trovano all'interno del sito di Pura Lempuyang.

Il Tempio del mare di Tanah Lot

L'isola di Bali abbonda di templi e altri edifici religiosi di grande interesse, ma uno dei più apprezzati e scenografici è sicuramente il Tempio del mare di Tanah Lot. Dedicato alle divinità induiste del mare e ai serpenti velenosi (che pare abitino nella grotta antistante al tempio, pronti a scacciare gli spiriti maligni e le persone prive di buone intenzioni), il Tempio di Tanah Lot è ubicato su un isolotto roccioso nel Pacifico, proprio di fronte alla costa meridionale di Bali, e può essere raggiunto a piedi solo con la bassa marea.

Le Risaie Terrazzate: Un Paesaggio Iconico

Si tratta di un paesaggio iconico, formato da eleganti terrazzamenti a gradoni coltivati a riso e punteggiati da santuari finemente decorati, che si estende per circa 195 kmq. Qui è ancora profondamente radicato il subak una complessa tradizione agricola (e religiosa) che risale al IX secolo. Una delle particolarità di questo luogo è che le risaie sono in costante stato di transizione, quindi il paesaggio cambia di continuo.

Non si può dire di essere stati davvero a Bali se non si è trascorsa almeno qualche ora circondati da quello che è il paesaggio balinese per eccellenza: le risaie terrazzate. Distribuiti per tutta l'isola, sono davvero moltissimi i terrazzamenti che si possono trovare alternati a zone in cui invece prospera la giungla: tra i più popolari e belli, vi segnaliamo quelli di Jatiluwih e Tegallalang, entrati a far parte dei Patrimoni dell'UNESCO. Nonostante si trovino un po' fuori mano rispetto a Ubud, meritano senz'altro di essere presi in considerazione. Se invece preferite rimanere nei dintorni della città, potreste pensare di seguire la passeggiata lungo Jalan Matahari, una via pedonale poco turistica che si snoda tra le risaie.

Ubud: Il Cuore Culturale dell'Isola

Ubud merita un capitolo a sé. In questa città, infatti, tutto sembra magico e visitarla è una festa per l’anima che permette di rilassarsi, rigenerarsi e anche di realizzarsi. Centro artistico e culturale, a Ubud si possono vivere diverse vite contemporaneamente dato il suo mix tra tradizioni balinesi, creatività e innovazione, cucina vegana, studi di yoga, e passeggiate memorabili tra le lussureggianti risaie.

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Tra le cose da fare, vi consigliamo di visitare il Palazzo di Ubud e il suo tempio, il Puri Saren Agung, entrambi situati nel cuore della città. A Ubud ci sono decine di templi. Il Pura Desa Ubud è il tempio principale della comunità di Ubud mentre il Pura Taman Saraswati è il tempio più pittoresco. Si ritiene, invece, che il Pura Tirta Empul abbia poteri magici. Un soggiorno a Ubud non è completo se non si passa del tempo a passeggiare tra le verdi risaie. Un classico è percorrere il Campuan Ridge Walk.

Il Museum Puri Lukisan è un altro luogo che vi consigliamo di visitare, così come l’Agung Rai Museum of Art. Infine, vale la pena prendersi una giornata e andare alla Monkey Forest. Un tempo questa distesa ombrosa ospitava tre templi e una comunità di oltre 1000 scimmie. Oggi è una meta turistica molto gettonata. Per evitare la folla, andateci di mattina presto o a fine giornata. La visita dura circa un’ora. Consigliamo di seguire i sentieri per il più sacro dei templi, il Pura Dalem Agung e quelli che scendono lungo una gola fino alla valle del fiume.

Mandala Suci Wenara Wana (La foresta delle scimmie di Ubud)

Considerata un vero e proprio santuario per le scimmie dalla lunga coda balinesi, la Mandala Suci Wenara Wana (più comunemente nota come La foresta delle scimmie di Ubud) è sicuramente uno dei luoghi più imperdibili dell'isola di Bali, che accoglie ogni anno più di 12.000 visitatori stranieri. La foresta possiede tre grandi templi dedicati alle divinità induiste, di cui il più famoso è il Tempio della Primavera Sacra, oltre alle 186 specie di piante di cui sono composti i 12 ettari di parco. L'attrattiva principale, tuttavia, rimane la scimmia balinese, i cui esemplari sono riconoscibili per la colorazione caratteristica della pelliccia (bruno-rossiccia sul lato dorsale, più chiara sul ventre).

Attenzione alle scimmie. I macachi balinesi dal pelo grigio e dalla coda lunga non sono per nulla amichevoli.

Cosa Fare e Vedere a Bali

  • Rilassarsi in Resort di Lusso: Bali è famosa per i suoi favolosi resort. Adagiati su spiagge bianche o immersi in valli fluviali da sogno, questi alloggi vanno bene sia per chi vuole un divertimento sfrenato, sia per chi è alla ricerca della pace interiore.
  • Shopping: Bali è perfetta anche per fare shopping. Ci sono sia i grandi marchi di oggi, sia giovani talenti che presto conquisteranno il mercato.
  • Cucina Balinese: A Bali tra tradizione enogatronomica è a dir poco divina.
  • Vita Notturna: Seminyak si presenta con un'ampia varietà di ristoranti e bar mentre a Kerobokan si può degustare una gastronomia raffinata e alla moda. Ubud è la meta ideale per chi cerca locali innovativi e in molti casi anche salutisti, mentre ogni settimana aprono a Canggu interessanti caffè e ristoranti di tendenza.

In tutta l’isola poi si può provare la cucina balinese e indonesiana andando in un warung (bancarella gastronomica a conduzione familiare). Infine, provate lo street food nei mercati notturni. Noi vi consigliamo quelli di Sanur, Sayan e Gianyar, dove potete gustare specialità locali come il sate o satay (carne marinata, grigliata su uno spiedo e servita con salse) e il pisang goreng (banane fritte).

Kopi Luwak

Una nota a parte merita il kopi luwak. Si tratta di un tipo di caffè iper pubblicizzato nelle zone turistiche a nord di Ubud. Questo caffè prende il nome dallo zibetto (luwak), un mammifero simile a un gatto che va matto per i chicchi di caffè, ed è prodotto utilizzando i chicchi intatti trovati negli escrementi di zibetto. Ne risulta un caffè apparentemente super speziato. La sua popolarità e il relativo profitto stanno causando diversi problemi. Sono sempre più frequenti le segnalazioni di maltrattamenti agli zibetti.

Consigli Utili per il Viaggio

  • Abbigliamento: Tutto dipende da cosa volete fare. T-shirt e pantaloncini vanno bene per stare freschi ma se volete fare trekking è utile avere anche indumenti caldi a strati (soprattutto se si va sui vulcani), scarponi adatti, borraccia, una giacca impermeabile e uno spray per gli insetti. In generale consigliamo un abbigliamento sobrio, soprattutto quando si visitano i luoghi di culto (ricordate che per entrare nei templi servono pantaloni o gonne lunghe e magliette che coprano le spalle).
  • Periodo Migliore: Il periodo migliore per una vacanza a Bali è nella media stagione, cioè tra aprile e giugno oppure tra settembre e ottobre. I mesi di maggio, giugno e settembre sono quelli con il clima migliore: piove poco ed è secco.

Bali è una delle isole più famose dell'Indonesia. Distanza dall'Italia 9.567 km (15-20 ore di volo) Documenti necessari Passaporto con validità residua di almeno 6 mesi e che abbia 2 pagine consecutive libere.

La moneta locale è la Rupia Indonesiana (€1,00 = RP 18). Meglio pagare sempre in contanti con moneta locale. Per il cambio, preferire i Change Money autorizzati rispetto all'aeroporto. Non fate troppo affidamento sulla carta di credito. E' usanza lasciare la mancia del 10% da camerieri, autisti, fattorini.

La criminalità è diffusa, specie nelle zone turistiche e nelle ore serali. Il traffico è intenso e disordinato, attenzione anche per attraversare la strada a piedi.

Come Muoversi a Bali

Per girare Bali in lungo e in largo, il mezzo più utilizzato dai turisti è il motorino, specie per il costo davvero conveniente (da €5,00 al giorno). Non è propriamente un mezzo sicuro a causa del traffico e della guida delle altre persone, quindi si raccomanda di noleggiarlo solo se si ha una certa dimestichezza.

L'auto a noleggio è sconsigliata per via del grande traffico cittadino che raddoppierebbe i tempi di percorrenza, meglio optare per un'auto privata o minibus charter con autista, che vi porterà in giro per l'isola aggirando i punti più trafficati.

In alternativa, potete spostarvi con i Kura Kura bus, una compagnia di bus turistici pubblici di Bali, che però ricoprono solo le zone più turistiche e con corse abbastanza limitate. Ci sono poi i Bemo, pulmini 6/8 posti usati dai locals, perfetti per assaporare la quotidianità locale mescolandosi con la popolazione e per spostarsi da un capo all'altro di una città. Non ci sono orari e partono quando sono pieni (€0,30/0,50 a corsa).

TAG: #Turistica #Turisti

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