Albergo Atene Riccione

 

Lampedusa: Impatto degli Sbarchi e del Turismo sull'Isola

Da spiaggia più bella del mondo a isola più chiacchierata del Mediterraneo, Lampedusa si trova al centro di un'attenzione mediatica che ha profonde ripercussioni sul turismo e sull'economia locale.

L'Economia di Lampedusa e il Turismo

«L’economia lampedusana si basa prevalentemente sul turismo, a causa di una crescente crisi della pesca e della quasi totale assenza di aziende produttive». Con queste parole Matteo Belletti, studente di Economia dello sviluppo all’Università di Firenze, illustra quello che è diventato da mesi l’oggetto della sua ricerca: la valutazione dell’impatto socio-economico del fenomeno migratorio sull’isola di Lampedusa.

L'Impatto dei Media sul Turismo

Le immagini di Lampedusa, descritta come un luogo poco sicuro e invaso da stranieri, ha posto un freno, per non dire un taglio, alle presenze turistiche. «Secondo i dati della provincia di Agrigento sui flussi turistici verso Lampedusa, nel 2011 si è registrato un calo di circa il 40 per cento». La causa è legata alla massiccia presenza di immigrati quell’anno, che ha superato le 50mila unità, ma «la situazione non è provocata tanto dai problemi che avrebbero creato, quanto dall’approccio dei mezzi d’informazione sulla questione immigrati. Nonostante il boom di sbarchi sia stato registrato tra febbraio e marzo, la stagione estiva ha subito un duro colpo, per la paura che scaturiva dai mass media».

Paure dei Turisti

Ma cosa temono realmente i turisti? Secondo Belletti «la paura può essere considerata di due tipi, quella legata agli eventi del 2011, cioè una percezione di mancanza di sicurezza e quella invece scaturita dopo la tragedia dell’ottobre 2013, le cui immagini crude hanno continuato a circolare per anni, cioè di ritrovarsi cadaveri in spiaggia o in mare». È vero che non sono mancati in questi anni disordini sull’isola, dovuti soprattutto ai lunghi tempi di attesa con cui venivano trasferiti i migranti, ma si è trattato di eventi per lo più occasionali. Nonostante questo, «non si è arrestata la pubblicità negativa fatta dai giornalisti, che hanno continuato a parlare di Lampedusa come luogo di continui sbarchi e disordini».

La Realtà dei Fatti

La situazione reale è però diversa da quella che viene mostrata sui mezzi di comunicazione: «Turisti e abitanti non vengono a contatto con i migranti, gli sbarchi avvengono prevalentemente di notte; i barconi vengono intercettati in alto mare e scortati a riva, in un’area del porto militare a cui i civili non hanno accesso; i migranti vengono poi portati al centro di accoglienza e, dopo un periodo che va dai tre ai 15 giorni, trasferiti in Sicilia e nel resto d’Italia».

Leggi anche: Esplora il paradiso di Lampedusa.

Il Turismo a Lampedusa: Numeri e Sfide

Una verità che riesce con fatica a farsi strada nell’immaginario comune, visto che «i dati dell’afflusso turistico sono rimasti bassi e pressoché invariati fino al 2014, anno in cui si è registrata una leggera ripresa. Questo grazie al fatto che è venuta leggermente meno l’attenzione mediatica sull’isola, spostata più verso il resto della Sicilia». Che solo ultimamente è tornata a crescere perché il centro di Lampedusa è diventato il primo hotspot cogestito da funzionari dell’Unione europea. Con nuovi problemi legati alla modalità di identificazione.

Turismo Sostenibile come Soluzione

Dalla crisi però è possibile trarre anche dei vantaggi: «Per le sue dimensioni e per il numero di popolazione che ha - continua Belletti - Lampedusa non può e non deve diventare un luogo di turismo di massa: ci sono dei limiti strutturali che limitano la fruizione dei servizi, quali energia elettrica, fognatura e così via. La strada è quella del turismo sostenibile, non concentrato solo nei mesi estivi ma spalmato da aprile a novembre e promuovendo l’isola non solo per le sue spiagge o il suo mare, ma allargando l’offerta anche in ambito storico-culturale, visto che è riserva naturale e offre alcuni siti storici».

Lampedusa Oggi: Sbarchi Dimezzati e Turismo in Crescita

Rispetto allo scorso anno, quando ci sono stati oltre centomila sbarchi, sul fronte migratorio, Lampedusa sta vivendo una situazione molto più tranquilla. Dalle coste africane, per ora, è arrivato meno del 50% di migranti. In più: il motore economico dell’isola, il turismo, è arrivato già a pieni giri in occasione di questi ponti di primavera.

Il sindaco Filippo Mannino, quindi, trae con Tag24 un bilancio più che positivo per questa prima parte del 2024: Le prenotazioni in vista dei quattro mesi estivi che rappresentano la nostra alta stagione - svela il primo cittadino - stanno andando benissimo. Questo, grazie anche ai 20 voli in più che compagnie aeree come HelloFly hanno predisposto da Malta e da Perugia. Ma già in questi primi giorni di festa, con i ponti del 25 aprile e del primo maggio, l’isola è piena di vacanzieri. I voli della EasyJet provenienti da Malpensa con 180 posti, ad esempio, sono stati riempiti tutti nonostante un caro biglietti che è lamentato da tanti, soprattutto dalle famiglie che, per il viaggio, devono farsi carico di un costo non indifferente anche utilizzando le cosiddette compagnie low cost. Lampedusa, sbarchi dimezzati e turismo a caccia di record, il sindaco Mannino promuove l'accordo con la Tunisia.

Sta di fatto che il primo cittadino lampedusano tiene a sottolineare che il turismo dell’isola non ha mai subito l’impatto degli sbarchi: "In realtà, anche nei momenti peggiori, quando i media nazionali non facevano altro che dipingerci come l’isola dei migranti, la situazione non è stata drammatica come molti credono. Spesso, si è data un’immagine falsata: chi è venuto a trascorrere a Lampedusa le sue vacanze difficilmente è venuto a contatto con un migrante. Tant’è che chi ci viene con l’idea di vederli ad ogni angolo rimane puntualmente stupito. E magari, deve proprio andare a cercare l’hotspot che ospitiamo se vuole farsi un selfie ricordo.

Leggi anche: Lampedusa: La Regina del Mare e Cala Creta

Mannino (sindaco Lampedusa): "I due fattori che hanno normalizzato l'accoglienza". Per il sindaco Mannino, il fatto che gli sbarchi siano tornati all’andamento del 2022 è dovuto principalmente a due fattori: Il primo è che gli accordi internazionali fatti con Paesi come la Tunisia funzionano. Il secondo è che dare la gestione dell’hotspot alla Croce Rossa si è rivelata una mossa azzeccata perché quest’organizzazione è capace anche di gestire eventuali periodi di emergenza. L’obiettivo del 2024, quindi, per il sindaco di Lampedusa, è quello di bissare le oltre 200 mila presenze della scorsa stagione turistica, anche se quest’anno gli effetti del post Covid saranno del tutto smaltiti e la gente avrà un ventaglio di mete turistiche da poter raggiungere più ampio.

Mannino, il sindaco di Lampedusa e il sogno del Premio Nobel per la Pace: "L'Europa ce lo deve". Fatto sta che nessun’altra meta turistica come Lampedusa può sperare ancora di avere il riconoscimento del Premio Nobel per la Pace, come recentemente anche il ministro Piantedosi ha rilanciato. Per noi - dice il sindaco Mannino - come testimoniano anche i recenti episodi, sarebbe un riconoscimento meritato: l’isola si è sempre caratterizzata per la sua accoglienza come porta dell’Europa.

A Lampedusa il turismo gode di buona salute e non risente delle dinamiche connesse all’immigrazione clandestina. Infatti, l’isola offre ai vacanzieri vedute mozzafiato che, osservandole dall’oblò di un aereo, sembrano quelle di un atollo del Pacifico, tant’è che un sondaggio di Travellers Choise ha indicato quella dei Conigli una tra le spiagge più incantevoli del pianeta. Pertanto, la presenza sull’isola dell’hotspot, ove sono condotte le persone intercettate in mare, non costituisce un freno alla vocazione turistica lampedusana. Eppure, dalla raffica di notizie divulgate dai media sugli sbarchi, ogni anno emerge il dubbio che l’isola possa essere il posto adatto per villeggiare.

La Spiaggia dei Conigli Premiata

La classifica di Travellers Choise Best of the Best sulle spiagge più belle, stilata in base a vari parametri, come le recensioni e i voti ottenuti su TripAdvisor, ha premiato nel 2023 la Baia do Sancho in Brasile, seguita da Eagle Beach ad Aruba nei Caraibi e da Cable Beach in Australia. La spiaggia lampedusana dei Conigli ha conquistato il terzo posto in Europa e l’ottavo nel mondo, precedendo nella graduatoria le più altisonanti Varadero Beach (Cuba) e Ka’anapali Beach (Hawaii).

Tuttavia, l’incalzante ritmo con cui si susseguono gli sbarchi di migranti induce gli imprenditori turistici a temere ripercussioni sull’immagine dell’isola. Timori alimentati anche da come i media raccontano Lampedusa, descritta come un’isola assediata, il cui hotspot è in perenne sovraccarico di persone soccorse in mare.

Leggi anche: Cosa fare a Lampedusa: Guida

Infatti, i giornali divulgano statistiche e notizie su disperati giunti a bordo di natanti di fortuna, salvataggi di naufraghi, nonché morti e dispersi nel Mediterraneo. Narrazioni che generano un forte impatto emotivo e rischiano d’indebolire l’economia di Lampedusa, i cui introiti non dipendono dall’immigrazione, bensì dal turismo.

L'Hotspot non Intralcia il Turismo

L’hotspot di Lampedusa, che può contenere circa 400 persone ed è strategico nel governo dell’immigrazione clandestina, non influenza il turismo. Infatti, la struttura funziona come base di transito per le persone salvate in mare, per poi trasferirle in tempi ristretti verso strutture più idonee all’assistenza prolungata. Solo per i minorenni la tempistica può essere superiore, poiché per loro nel continente occorrono centri di accoglienza ad hoc.

I migranti sono trasferiti con aerei charter e militari, nonché via mare, tramite natanti messi a disposizione dalle istituzioni o di linea. Filippo Romano, Prefetto di Agrigento, ha confermato alla Federazione Nazionale Stampa Italiana che i trasferimenti per alleggerire l’hotspot sono continui. Tuttavia, tra i lampedusani serpeggia il nervosismo, culminato agli inizi dello scorso luglio con l’aggressione di alcuni giornalisti. I presunti autori, in parte già identificati, avrebbero accusato le vittime di nuocere al turismo dell’isola con gli allarmanti servizi trasmessi in televisione.

Nonostante le dinamiche dell’immigrazione, le spiagge di Lampedusa sono piene e il turismo non accusa contraccolpi. Infatti, il totale dei movimenti aerei-passeggeri nel primo semestre 2023 è in positivo rispetto all’analogo periodo del 2002 (rispettivamente 96.520 e 83.349 viaggiatori). A questi vanno aggiunti i turisti arrivati in nave o aliscafo.

La Percezione dell'Immigrazione

“C’è un’emergenza immigrazione a Lampedusa, ma non c’è un’emergenza immigrazione in Italia”. Il sindaco della piccola isola siciliana, Salvatore Martello, è seduto alla sua scrivania al secondo piano del municipio, il sigaro acceso e il telefono che squilla di continuo. Al termine di una lunga giornata che lo ha visto protagonista di un ennesimo braccio di ferro tra i suoi concittadini e il governo, cerca di cavarsela con una manovra retorica per rispondere a chi gli contesta di aver abusato della parola “emergenza” per definire la situazione degli arrivi di migranti a Lampedusa. Da settimane, inoltre, Martello chiede che il governo dichiari lo stato di emergenza per l’aumento del numero degli arrivi e il sovraffollamento del centro di accoglienza (hotspot) di contrada Imbriacola, che è arrivato a ospitare più di mille persone. Da giugno sono arrivate sull’isola via mare con sbarchi autonomi cinquemila persone. “In un momento di epidemia, un centro di accoglienza che può accogliere duecento persone ed è arrivato a ospitarne 1.500 è un’emergenza, le decine di barche abbandonate nel porto senza essere rimosse sono un’emergenza”, continua il sindaco, che allo stesso tempo ci tiene a chiarire che l’immigrazione è un fenomeno storico e strutturale e che quello che sta succedendo sull’isola siciliana è il frutto del fallimento delle politiche dell’immigrazione degli ultimi decenni.

La Propaganda e l'Odio

I lampedusani non hanno dimenticato che nel 2011 l’isola si era trasformata in un carcere a cielo aperto, dopo che il governo centrale aveva sospeso i trasferimenti verso la terraferma. Tornare alle condizioni del 2011 è l’incubo ricorrente nei discorsi degli abitanti. Per il sindaco, l’aggravante questa volta sono le numerose notizie false fabbricate dai sovranisti che nel corso dell’estate hanno contribuito a creare un clima di odio verso i migranti e hanno diviso ancora di più la comunità locale, che teme forti perdite economiche nella stagione turistica. “Siamo stati costretti a smentire la notizia di migranti che diffondevano il covid-19 e che era stata prodotta addirittura dal sindacato di polizia, oppure la notizia ancora più assurda dei migranti che mangiavano i cani”, spiega il sindaco. “L’immigrazione a Lampedusa è sempre stata la normalità, ma c’è stata tutta una campagna mirata a far crescere l’odio e a dividere le persone che ora si scontrano e si minacciano anche fisicamente, prima non era così. Quanto al turismo, chi viene a Lampedusa con tutte le notizie false che girano è un eroe”, conclude.

La Realtà dei Numeri

In Italia i contagi di covid-19 tra i migranti sono stati il 5 per cento del totale nel mese di agosto, eppure per tutta l’estate la propaganda si è concentrata sull’idea che i migranti diffondano l’epidemia e siano un pericolo. Questo tema è stato sollevato sia dalle destre sovraniste sia da attori più istituzionali. Secondo le Nazioni Unite, la pandemia sta acuendo il clima di odio e l’ostilità verso migranti e richiedenti asilo, accusati di essere “untori”, nonostante i dati non confermino questa teoria e anzi la smentiscano.

L'Approccio Emergenziale

Ma per molti analisti è proprio l’approccio emergenziale e la mancanza di una visione di lungo periodo sull’immigrazione ad aver creato problemi. All’inizio dell’epidemia di covid-19 il governo ha dichiarato l’Italia “paese non sicuro”, vietando alle navi umanitarie che prestano soccorso nel Mediterraneo di attraccare sulle coste italiane. Quindi ha disposto l’uso di navi da quarantena per i migranti e ha inviato l’esercito a sorvegliare gli hotspot e i centri di accoglienza per evitare che i richiedenti asilo lasciassero i centri.

La Mancanza di Pianificazione

“Il nostro paese dal 2014 al 2016 ha visto numeri come 140mila arrivi, 160mila arrivi, quindi con 17mila persone che sono sbarcate nel 2020, non si può dire che quelli degli ultimi giorni siano stati sbarchi da invasione”, ha detto l’ex sindaco Giusi Nicolini in un’intervista con l’Huffington Post. Per Nicolini quella di Lampedusa e dell’Italia in generale non è una situazione di emergenza, soprattutto se paragonata a quella degli anni precedenti, mentre il problema è l’assenza di pianificazione: “Il governo non ha una politica. Io per anni sono stata convinta che l’emergenza e questo clima giovassero solo alle destre e a chi vive di malaffare, come si fa con i terremoti e le ricostruzioni. Invece giova a tutti, anche a questo centro malandato che in questo momento non ha una visione e non ha idee. Con la scusa delle emergenze pensano di farsi perdonare altro?”.

Le Sfide nell'Accoglienza

Un’altra costante dell’estate 2020 per Vitali è stato l’hotspot dell’isola costantemente sovraffollato. “Ci vorrebbero trasferimenti quotidiani di migranti verso la terraferma, per non creare quella situazione. Servono trasferimenti più veloci”. Dopo le proteste, il governo ha promesso l’invio di altre tre navi da quarantena. Al momento ne sono attive due: la nave Aurelia con circa 300 persone a bordo e la nave Azzurra con circa 700 persone a bordo.

Il Sistema di Accoglienza

“L’assetto dell’accoglienza, determinato dal decreto sicurezza - ancora in vigore senza alcuna modifica - favorisce indiscutibilmente le grandi concentrazioni di persone in grandi centri nelle mani di grandi gestori. È nei grandi centri infatti che si possono realizzare utili che diventano significativi se sono ospitate molte persone”, commenta Fabrizio Coresi, tra gli autori del rapporto di Openpolis e Action Aid sull’impatto del decreto. “Fondamentale è anche l’abbassamento della qualità dei servizi: mentre molte realtà del terzo settore si sono autoescluse dalle gare per un’accoglienza straordinaria, l’assenza di competenza specifica e vocazione sociale dell’ente gestore for profit fa sì che non ci si preoccupi di fornire un servizio pessimo e si punti ad abbassare al massimo i costi per massimizzare l’utile, sempre grazie ai grandi numeri”, continua Coresi. Questo approccio ha contribuito ad acuire i disagi nella gestione dell’emergenza sanitaria di covid-19 all’interno degli hotspot e dei centri di accoglienza.

Confini Chiusi e Aperti

La questione dei confini nazionali, tuttavia, è una questione ideologica nella misura in cui lo sono le politiche economiche. I confini sono chiusi per i migranti, mentre sono aperti per i capitali e per i turisti. Perché il turismo porta ricchezza, i migranti povertà.

Il Turismo di Massa

Dal 2015 al 2019 a Roma le presenze turistiche sono aumentate 34 a 46,5 milioni: 12,5 milioni di presenze ufficiali in più. A queste dobbiamo sommare 13 milioni di presenze “fantasma”. Queste ultime sono, secondo un’indagine sul sommerso ricettivo a cura dell’Ente Bilaterale del Turismo nel Lazio, direttamente riconducibili al proliferare di case vacanza modello Airbnb.

Le Entrate del Turismo

Se 13 milioni di turisti fantasma fossero registrati presso il settore alberghiero, ci sarebbero 5mila posti di lavoro in più, e il Comune di Roma incasserebbe 45 milioni di euro di tassa di soggiorno in più - ovvero il 30% dell’attuale incasso. E a cosa servirebbe, idealmente, il gettito della tassa di soggiorno? A coprire le spese del turismo.

I Costi del Turismo

Per esempio: nel 2015 il costo di gestione dei rifiuti prodotti da una popolazione temporanea di turisti e city user era stimato, a Roma, per 40 milioni di euro l’anno. Che lo sia o meno, la produzione dei rifiuti a Roma è aumentata, costando nel 2018 al Comune di Roma ulteriori 30 milioni di euro rispetto a quanto preventivato - in base a quale stima della popolazione fluttuante non si sa. Potrebbe forse esserci un collegamento con l’amento dei flussi turistici? Forse sarebbe ora di smettere di incolpare gli “incivili” e cominciare a contare i turisti in città.

Gli Effetti del Turismo

Dei soldi che gocciolano dalle tasche dei turisti beneficiano soprattutto le attività di alloggio e ristorazione. A Roma sono aumentate negli ultimi anni contestualmente alla chiusura di tante attività storiche, negozi di vicinato, cinema, botteghe, insomma negozi per residenti.

La Qualità del Turismo

E allora, ci viene detto, bisogna puntare sul turismo di qualità, sui grandi eventi, su nuove infrastrutture, perché eventi e infrastrutture attirano capitali e creano lavoro. Secondo Nicola Zingaretti, per esempio, il piano da sei miliardi di euro per la mobilità nel Lazio recentemente presentato renderà l’Italia «più competitiva». Per cosa, esattamente, non è dato sapere. E i 547 milioni di euro previsti per la realizzazione dell’anello ferroviario sarebbero non un risarcimento ai cittadini che passano ore nel traffico ma, come riporta Repubblica, «un primo atto concreto che va verso la stagione del ripensamento di Roma in vista del Giubileo del 2025 e delle celebrazioni per il bimillenario della nascita di Cristo».

Il Fantasma dei Migranti

E per non dare a vedere il vuoto di idee, questa politica agita ancora il fantasma dei 600.000 migranti irregolari “fuori controllo” e rispolvera l’eterna questione securitaria in salsa Covid nella speranza di capitalizzare la paura per acquisire ancora qualche briciolo di consenso. Questa politica continua a usare un problema che non c’è per coprirne altri che hanno impatti ben più gravi sui nostri territori.

Il Colonialismo Interno

Puntare tutto su una domanda estera, su una capacità di spesa che non è la nostra (il 40% dei romani vive con meno di 15.000 euro l’anno) significa sacrificare i territori (e chi li abita) a un modello economico di colonialismo interno, come lo ha definito Giacomo Salerno, privo di meccanismi di controllo e di redistribuzione. Questo impoverisce l’Italia.

TAG: #Turismo

Più utile per te: