Lavorare in Italia da Straniero: Requisiti e Procedure
Per poter lavorare in Italia, un cittadino straniero non comunitario deve essere in possesso di un permesso di soggiorno che lo abiliti al lavoro. Salvo alcune eccezioni, questi permessi di soggiorno riportano la dicitura "permesso unico lavoro".
Non è possibile lavorare in Italia con un permesso di soggiorno rilasciato per motivi di:
- Cure mediche
- Turismo
- Motivi religiosi
- Affari
- Giustizia
Permessi di Soggiorno che Abilitano al Lavoro
I datori di lavoro che intendono assumere lavoratori stranieri regolarmente soggiornanti in Italia e in possesso di uno dei permessi di soggiorno validi devono inviare al Centro per l’Impiego del luogo dove si trova la sede di lavoro, entro le 24 ore del giorno precedente all’assunzione, il modello “UNILAV” di comunicazione obbligatoria di assunzione. Con l’invio telematico di questo modello, si assolvono contemporaneamente tutti gli obblighi di comunicazione all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS), all’Istituto Nazionale per le Assicurazioni e Infortuni sul Lavoro (INAIL), alle altre forme previdenziali sostitutive o esclusive, e alla Prefettura.
Il modello UNILAV contiene anche gli impegni che il datore di lavoro deve rispettare secondo il Testo Unico sull’immigrazione, come il pagamento delle spese per l’eventuale rimpatrio forzato dello straniero e l’indicazione della sistemazione alloggiativa.
Anche nel caso di lavoro domestico, la comunicazione effettuata all’INPS è valida ai fini dell’assolvimento degli obblighi. Per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro, lo straniero dovrà presentare la copia dell’UNILAV insieme alla domanda.
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È possibile assumere un cittadino straniero già presente in Italia con un permesso di soggiorno valido che consenta l'attività lavorativa (ad esempio, per lavoro subordinato o autonomo, o per ricongiungimento familiare). È inoltre possibile assumere un cittadino straniero con permesso di soggiorno scaduto, che ne abbia chiesto il rinnovo entro i termini (60 giorni dalla scadenza) e che sia in possesso della ricevuta rilasciata dall'Ufficio postale.
I datori di lavoro dovranno inviare la comunicazione preventiva di assunzione tramite il modello Unificato Lav secondo le modalità standard (Comunicazioni obbligatorie SARE). I datori di lavoro domestico devono presentare la comunicazione preventiva di assunzione all'INPS tramite il portale www.inps.it.
Non è più obbligatorio per il datore di lavoro inviare allo Sportello Unico per l'Immigrazione il contratto di soggiorno - modello Q. Tale obbligo si considera assolto con l'invio telematico al centro per l'impiego del modello Unificato Lav, o, per i datori di lavoro domestico, tramite l'invio della comunicazione preventiva di assunzione all'Inps.
Assunzione di Cittadini Stranieri Residenti all'Estero
Per assumere un cittadino straniero ancora residente all'estero, il datore di lavoro deve presentare una richiesta di nulla-osta allo Sportello Unico per l'Immigrazione presso la Prefettura. Il nulla-osta viene rilasciato nell'ambito delle quote numeriche stabilite annualmente con apposito Decreto.
Le principali disposizioni normative in materia di ingresso e soggiorno per motivi di lavoro sono contenute nel Decreto Legislativo del 25 luglio 1998, n. 286 (articoli 22 e seguenti) e nel D.P.R. n. 394/1999.
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L’ingresso nel territorio dello Stato per motivi di lavoro subordinato (anche stagionale) e di lavoro autonomo è possibile, salvo alcuni profili professionali per i quali è consentito l'ingresso al di fuori delle quote, solo nell’ambito delle quote massime d’ingresso annualmente stabilite dagli appositi decreti di programmazione dei flussi di ingresso per motivi di lavoro.
L’ultimo Decreto flussi è stato adottato alla fine del 2022. Dal 27 marzo e fino al 31 dicembre 2023 è possibile l'invio delle domande. Ulteriori decreti potranno essere adottatti nel corso del 2023.
Procedura per l'Assunzione da Parte di un Datore di Lavoro in Italia
L’invio da parte di un datore di lavoro, italiano o straniero regolarmente residente in Italia, della richiesta di nulla osta per l’assunzione di un lavoratore extracomunitario rappresenta l’inizio della procedura. Secondo il decreto flussi 2022, il datore di lavoro deve verificare presso il Centro per l’Impiego competente che non vi siano altri lavoratori già presenti sul territorio nazionale disponibili a ricoprire il posto di lavoro. Questa verifica si effettua tramite l’invio di una richiesta di personale al Centro per l’Impiego, utilizzando il modulo predisposto da Anpal. Il datore di lavoro deve allegare alla domanda di nulla osta al lavoro un'autocertificazione che attesti tale verifica. Questa verifica non è necessaria per assumere lavoratori stagionali.
Verifica delle Condizioni Reddituali e Contrattuali
A partire dal decreto flussi 2022, è necessario allegare alla domanda di nulla osta anche l'asseverazione, un documento tramite il quale professionisti (consulenti del lavoro, commercialisti, avvocati...) o organizzazioni datoriali certificano il rispetto dei presupposti contrattuali da parte del datore di lavoro.
Tempi di Attesa e Rilascio del Nulla Osta
Per il decreto flussi 2022, se non emergono ragioni ostative entro sessanta giorni* dalla presentazione delle domande, il nulla osta viene rilasciato automaticamente e inviato telematicamente alle Rappresentanze diplomatiche italiane dei Paesi di origine del lavoratore. Queste devono rilasciare il visto di ingresso entro venti giorni dalla domanda (termine ridotto in via sperimentale solo per il decreto flussi 2022). Una volta ottenuto il visto, il lavoratore può entrare in Italia.
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Il datore di lavoro verrà avvisato del rilascio del nulla osta tramite comunicazione all’indirizzo di posta elettronica indicato e potrà scaricare direttamente il nulla osta accedendo al Portale Servizi-ALI. Eventuali elementi ostativi riscontrati successivamente comporteranno la revoca del nulla osta e del visto, la risoluzione del contratto di soggiorno e la revoca del permesso di soggiorno.
*Nota: Il DL 20/23 (cd Decreto Cutro), ha fissato in 60 giorni il termine otre il quale il nulla osta viene automaticamente rilasciato.
Cosa Succede se le Quote Sono Esaurite?
Le domande presentate nell'ambito del decreto flussi vengono trattate in ordine cronologico. Essendo le quote disponibili inferiori al numero di domande, di regola le quote si esauriscono rapidamente. In mancanza di quote disponibili, il nulla osta non viene rilasciato automaticamente. Il DL 20/23 ha previsto che le domande non accolte per mancanza di quote potranno essere esaminate, presumibilmente in via prioritaria e previo rinnovo della domanda, nell’ambito delle quote che si renderanno disponibili con i successivi decreti flussi.
Motivi Ostativi per il Negato Nulla Osta
Il questore può rifiutare il nulla osta se sussistono motivi ostativi riguardanti:
- Il datore di lavoro: se denunciato per reati previsti dal Testo Unico, dal Codice di Procedura Penale, o se è stata applicata una misura di prevenzione.
- Il lavoratore straniero: se considerato una minaccia per l'ordine pubblico o la sicurezza dello Stato, se condannato per reati gravi, o se è stato espulso.
Cosa Fare una Volta Entrati in Italia
Entro 8 giorni lavorativi dall’ingresso in Italia, il lavoratore straniero deve recarsi presso lo Sportello Unico competente che, verificata la documentazione, consegna il certificato di attribuzione del codice fiscale. Il lavoratore straniero sottoscrive il contratto di soggiorno per lavoro, senza apporre modifiche o condizioni, che viene conservato presso lo Sportello medesimo.
L’ingresso e l’accesso al lavoro dei cittadini di Paesi che non appartengono all’Unione Europea o degli apolidi sono regolati dal Testo unico sull'immigrazione (Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286) e dal relativo Regolamento di attuazione (D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394).
In particolare, l'ingresso nel territorio dello Stato è consentito ai cittadini extra UE in possesso di passaporto valido (o documento equipollente) e del visto di ingresso, salvi i casi di esenzione previsti dalle normative vigenti.
Possono soggiornare nel territorio dello Stato gli stranieri entrati regolarmente (ai sensi dell'art. 4) che siano muniti di permesso di soggiorno rilasciato, e in corso di validità, a norma del Testo Unico (art. Il permesso di soggiorno deve essere richiesto entro 8 giorni lavorativi dall’ingresso sul territorio italiano alla Questura della Provincia in cui il cittadino extra UE intende soggiornare (art. 5, comma 2 del T.U. e art.
A seguito delle modifiche apportate al Testo Unico dal Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 40, attuativo della Direttiva del Parlamento europeo del 13 dicembre 2011, n. 2011/98/UE, si segnala che nel permesso di soggiorno che autorizza l'esercizio di attività lavorativa è ormai inserita la dicitura "Permesso unico lavoro", salve le eccezioni espressamente previste.
Tabella riassuntiva dei permessi di soggiorno e relative condizioni:
Tipo di permesso | Abilita al lavoro? | Note |
---|---|---|
Permesso unico lavoro | Sì | Permesso standard per lavoro |
Cure mediche | No | Non consente attività lavorativa |
Turismo | No | Non consente attività lavorativa |
Motivi religiosi | No | Non consente attività lavorativa |
Affari | No | Non consente attività lavorativa |
Giustizia | No | Non consente attività lavorativa |
Lavoro subordinato/autonomo | Sì | Permesso specifico per attività lavorativa |
Ricongiungimento familiare | Sì | Se convertito in permesso di lavoro |