Lisbona Insolita: Alla Scoperta di Gemme Nascoste e Esperienze Autentiche
Lisbona è una città affascinante, in cui sono ritornata più volte dopo averci vissuto per un periodo. In questo articolo, ti propongo alcune esperienze alternative rispetto ai soliti itinerari turistici, un mix di luoghi meno conosciuti, ristoranti e locali imperdibili.
Esplorando l'Anima di Lisbona: Luoghi e Personaggi
Una passeggiata per l'Alfama mi ha portato a scoprire il murale di Amália Rodrigues, una delle più grandi cantanti di Fado del Portogallo. Appassionandomi alla sua storia, ho visitato la sua casa-museo nel quartiere di Estrela, dove visse dagli anni '50 fino alla sua morte. La casa è rimasta intatta, un vero tuffo nel passato.
Casa-Museo di Amália Rodrigues
Aprire al pubblico la sua casa, situata al 193 di Rua de São Bento, è stato uno dei più grandi desideri di Amália Rodrigues, obiettivo raggiunto il 23 luglio 2001, quando l’abitazione della regina del Fado è stata trasformata in una Casa-Museo. Oltre a osservare oggetti appartenuti alla diva, dai suoi vestiti ai vari strumenti sparsi per la casa, con la visita al museo si impara molto della storia del Portogallo e delle sue tradizioni. Dalla cucina tipicamente portoghese degli anni ’50, al giardino fiorito, passando per il famoso salotto dove Amália Rodrigues si intratteneva con intellettuali del tempo e dove incise anche un album, nel 1968, con Vinicius de Moraes. Si può visitare anche la stanza dove Amàlia dormiva e dove è vietato scattare fotografie.
Ospedale delle Bambole: Un Luogo Magico e Inaspettato
Nella vivace Praça da Figueira si trova l'Ospedale delle Bambole (Hospital de Bonecas), il negozio più strano di Lisbona. Nel 1830, Dona Carlota riparava bambole di stracci per le signore del mercato. Oggi, l'attività restaura bambole provenienti da tutto il mondo, offrendo pezzi di ricambio come gambe, braccia e occhi. Le bambole sono considerate "pazienti" con tanto di "scheda del paziente" e numero di letto.
Casa do Alentejo: Un Palazzo Moresco Nascosto
Meno conosciuto come Palazzo São Luís da Pena e Palazzo Pais do Amaral ma più conosciuto come Casa do Alentejo. Questo palazzo dall’aspetto quasi banale ha al suo interno un arredamento moresco in stile marocchino, una sontuosa scala, un patio, antichi saloni decorate di azulejos che all’inizio del secolo scorso ospitarono il Majestic Club, il primo casinò di Lisbona. L’edificio è stato costruito alla fine del XVII secolo e apparteneva alla famiglia dei visconti Pais do Amaral. Poi venne ricostruito agli inizi del XX secolo. Il palazzo oggi ospita un’associazione che ha la missione di diffondere il patrimonio gastronomico dell’Alentejo i cui i membri gestiscono un ristorante per sostenersi.
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Estufa Fria: Un'Oasi di Verde nel Cuore di Lisbona
All'interno del Parque Eduardo VII si trova l'Estufa Fria, uno dei giardini botanici più belli che abbia mai visto. L'Estufa Fria, che significa "serra fredda", ospita azalee e camelie senza riscaldamento. Il giardino comprende anche l'Estufa Quente (calda) con piante tropicali e l'Estufa Doce (dolce) con piante succulente.
Da grande amante dei giardini botanici, vado a sempre a cercarmeli in ogni città che visito e Lisbona ne ha tantissimi, uno più bello dell’altro L’Estufa Fria (che significa serra fredda) è l’ultimo che ho scoperto e si trova all’interno del Parque Eduardo VII, il parco principale di Lisbona, alla fine della grande Avenida da Libertade. Si chiama così perchè, a differenza di altre serre, non viene utilizzato alcun tipo di riscaldamento. In realtà il giardino include diverse serre, quella fredda, quella calda e quella ‘dolce’ dove si trovano i cactus e le piante cosiddette succulente. Inutile dirvi che è un’assoluta oasi di pace. Io ci ho passeggiato per un’ora e avrò incontrato 10 persone in tutto.
Il fascino multiculturale dei ristoranti cinesi illegali
Se rimarraia a Lisbona per un pò, ti arriverà sicuramente voce dell’esistenza di locali nascosti, quasi inacessibili, dove mangiare. Questi sono gli Illegal chinese. Cioè si sono illegali ma ormai fanno parte della cultura lisboeta.Questi non sono altro che ristoranti cinesi che sorgono all’interno di veri e propri appartamenti. Per entrare occorre suonare il citofono. Normalmente ci sono enormi tavolate, i menù molto ricchi e piatti da condividere. La regola è, non essere schizzinosi.Molti di questi si trovano a Martim Moniz, quartiere multietnico ad elevata rappresentanza asiatica. Non c’è proprio nulla da temere. Sulla carta dovrebbero essere illegali invece sono super gettonati. 📍 R. do Benformoso, 58 oppure R.
LX Factory: Un Centro Culturale e Creativo
Un po' distante dal centro, l'LX Factory è un'area culturale e creativa nata da edifici industriali dismessi di una fabbrica tessile. Questo luogo d'incontro vivace e dinamico va assolutamente esplorato per la sua atmosfera industriale unica.
Il complesso LX Factory si trova in un ex complesso industriale un tempo dedicato alla stampa dei giornali e quotidiani Portoghesi. Riconvertito dal 2008 in poi, oggi ospita atelier, ristoranti, librerie, spazi di coworking, teatri, laboratori e molto altro. È un complesso molto attivo; il viale centrale e tutta l’aria Open Air ad esempio vengono utilizzati per il mercatino Vintage della domenica, per concerti e per vari eventi soprattutto nei mesi estivi. Non perdetevi inoltre la bellissima Livraria Ler Devagar ed i murales sparsi per tutta l’area. LX Factory è un’ottima scelta anche per la sera: qui troverete ristoranti di tendenza e bei locali.
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Mural das Portas do Sol
Un murale che racconta le parti più importanti della storia di Lisbona, sopra ad un bagno pubblico nel quartiere di Alfama. Si l’artista Nuno Saraiva, ha ben pensato di dipingerlo sulla curvatura di un piccolo tunnel nascosto vicino alle scale di Rua Norberto Araújo.
La casa più antica di Lisbona
Pochissimi edifici a Lisbona sono riusciti a sopravvivere al terremoto del 1 novembre 1755. Però uno di questi è sopravvissuto grazie alle sue dimensioni ridotte e alle solide fondamentaSi tratta delL’edificio che ha più di 500 anni. Sulla sua facciata sono presenti simboli d’altri tempi. 📍 R.
Un bar speciale a Lisbona
A prima vista quella porta chiusa può sembrare un divieto di entrata, ma non ti pentirai di entrare in quello che è considerato uno dei bar più particolari di Lisbona, e persino del mondo.È un bar, ma potrebbe tranquillamente essere un museo o un antiquario. Infatti perfetto se ami il vintage ed il collezionismo.Qui mi ci ha portata un ragazzo del posto descrivendomelo come “un posto che devi vedere, ci sediamo un attimo per guardare”. 📍R.
Saudade
Esiste una parola portoghese che sul dizionario ha una definzione piuttosto lunga, che recita così “sentimento di nostalgico rimpianto, di malinconia, di gusto romantico della solitudine, accompagnato da un intenso desiderio di qualcosa di assente”. Questa parola è saudade e -tra le tante sfaccettature del suo significato- si dice che questa sensazione entri dentro di noi una volta visitato lo straordinario Paese che è il Portogallo, una volta incontrata la sua gente e respirata l’aria della sua capitale.
Visitare Lisbona in 3 giorni
Visitare Lisbona in 3 giorni: la lista completaMa veniamo al punto e rispondiamo alle domande: quanti giorni per visitare Lisbona e è possibile visitare Lisbona in 3 giorni? Se siete dei buoni camminatori, che non hanno timore di scarpinare per tutto il giorno tra le ripide salite che caratterizzano questa città, allora vi dico di sì, anche se a mio parere 4 giorni sono più indicati.Da dove si comincia e cosa vedere a Lisbona in 3 giorni? Io consiglio di dividere i quartieri nei vari giorni, senza saltare da una parte all’altra della città inutilmente. Un altro consiglio se amate spostarvi a piedi è quello di prendere l’alloggio nella parte alta della città (ad esempio nella zona sopra Rossio), in modo da camminare in discesa la mattina, per poter vedere ogni angolo, anche le zone meno turistiche, e riprendere eventualmente un mezzo di trasporto solo in serata.
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Giorno 1: da Rossio a Praça do Comèrcio
Il primo impatto che ho avuto con Lisbona è partito da Avenida da Libertade. Mi sono trovata davanti i classici negozi internazionali di brand griffati e mi è sembrato di camminare per Rambla de Catalunya a Barcellona o per Via del Corso a Roma. Poi scendendo sempre di più mi sono ritrovata a attraversare il quartiere Rossio, da Praça Dom Pedro IV -dove mi sono trovata davanti a un grande murales coloratissimo- fino al quartiere Baixa, il centro storico della città, paragonabile se vogliamo al barrio Gòtico a Barcellona. Turistico sì, ma per visitare Lisbona in 3 giorni e farsi un’idea generale della città necessario. È proprio durante questa passeggiata che ho iniziato ad apprezzare la decantata architettura di Lisbona, fatta di case cosparse di azulejos (cioè le piastrelle colorate), e a trovare in giro i primi iconici tram che tagliano la città da tutte le angolazioni.
Oltre agli azulejos, Lisbona è anche famosa per i suoi miradouros, ovvero per i suoi punti panoramici, e a Baixa ne trovate uno: l’Elevador de Santa Justa. Personalmente non consiglio di prendere quest’ascensore in stile Art Nouveau, in quanto il tragitto costa sui 5€ ed è possibile ovviare a questa spesa arrivando nel punto più alto dell’ascensore dal Convento del Carmo, situato nel Barrio Alto: da lì la vista è gratis! Scendendo Rua da Prata o Rua de Áurea si arriva fino a Praça do Comercio, un’immensa piazza che dà sul fiume Tago, ma la sensazione è quella di stare su un lungomare, con i tanti chiringuitos sparsi qua e là, i baracchini ambulanti di piña colada da bere direttamente dall’ananas e l’atmosfera marina che si respira. E se vi state chiedendo: dove vedere il tramonto a Lisbona? be’ la risposta è proprio qui! Una volta in città, capirete che qui il sole è diverso da quello a cui siamo abituati. Quella famosa golden hour che tutti decantano sui social network, il momento perfetto per fotografare, be’ qui c’è davvero, ed è più dorata che mai.
Giorno 2: Barrio Alto e Chiado
Visitare Lisbona non ha senso senza una capatina nei quartieri di Barrio Alto e Chiado. Di certo i più iconici della città, è qui che si vive la vera essenza di Lisbona, tra bar, ristoranti che offrono petiscos (li vogliamo interpretare come una sorta di tapas spagnole?), piccole boutique di prodotti artigianali… insomma due quartieri artistici dove sorseggiare una ginjinha, un liquore alla ciliegia e dove passare la sera, magari sentendo un po’ di fado, il celebre genere musicale portoghese.
Oltre a farsi travolgere dal fascino di Lisbona e dei suoi quartieri, al Barrio Alto non perdetevi il Miradouro de São Pedro de Alcântara, da cui è possibile vedere i famosi tetti rossi della città e la visita al già citato Convento del Carmo, una chiesa senza tetto che mi ha ricordato molto l’Abazia di San Galgano in Toscana. A Chiado, invece, il consiglio è quello di farci una passeggiata verso l’ora del tramonto, soprattutto se siete amanti della fotografia. Largo do Chiado, infatti, è uno dei punti da cui passa la celebrità di Lisbona: il tram 28. In realtà, lo vedrete veramente ovunque, perché questo tram passa per tutti i quartieri, ma qui si ferma per qualche secondo in un punto ottimo per scattare qualche foto mentre la gente sale e scende. A proposito del 28: salire o non salire? Be’, io ho preferito ammirarlo da fuori, così come tutti gli altri tram della città, perché è decisamente affollato e le sardine ho preferito mangiarle che diventarne una.
Giorno 3: Castelo e Alfama
Altri due quartieri simbolo della città e che non è possibile perdere per alcun motivo. Nel quartiere Castelo, il Castillo de São Jorge è l’attrazione principale ma non tanto per la sua bellezza. È interessante, certo, restaurato e ben conservato, ma non certo paragonabile ad altre fortificazioni musulmane simili risalenti alla stessa epoca (intorno all’XI secolo), come potrebbe essere l’Alhambra a Granada. Ciò che qui vale la pena è la vista a 360º sulla città, probabilmente il punto panoramico migliore, almeno per me. Dopo la visita al castello, fatevi una passeggiata nel quartiere e raggiungete poi l’Alfama, uno dei quartieri più antichi e autentici: murales, negozietti infrattati, bar dove ascoltare il fado e un altro punto panoramico sulla città e sul fiume.
Cosa visitare a Lisbona: extra se c’è tempo
Siete riusciti a visitare tutto in meno di 3 giorni o avete un po’ di tempo in più? Allora non perdetevi queste altre due meraviglie: Quartiere Belém: io lo definisco un quartiere da domenica, un posto dove fare una passeggiata vicino al fiume e magari visitare una o entrambe le attrazioni più importanti, il Museu Coleção Berardo, una galleria di arte contemporanea all’altezza di grandi nomi come il Tate Modern di Londra o il Guggenheim di Bilbao, e il Monasterio de los Jerónimos, un’opera di una bellezza disarmante costruita per celebrare le scoperte marittime di Vasco De Gama, nonché luogo dove proprio il grande navigatore è sepolto. A Belém si trova anche la famosa pasticceria Antiga Confeitaria de Belém, dove mangiare il dolce simbolo di Lisbona, il pastel de Belém o pastel de nata. Il migliore in città? Ve lo dico tra poco! Cristo Rei: un po’ a imitare il Cristo Redentor di Río de Janeiro, questo Cristo è stato costruito nel 1959 come omaggio a Dio per non aver fatto combattere il Portogallo durante la Seconda Guerra Mondiale. Si può salire all’interno con un ascensore. Immaginatevi che vista!
Dove mangiare a Lisbona
Ci tengo molto a questo argomento perché odio mangiare in ristoranti turistici, quelli dove cadono i vacanzieri sprovveduti o dove ci sono i cartelli con le immagini dei piatti. O Maravilhas, nel quartiere Alcântara: ci dovrete andare apposta, perché in questo quartiere non c’è granché da visitate, ma se siete appassionati di cucina non potete non fare questo sforzo. Questo è un classico ristorante portoghese dove incontrerete tutti i piatti della tradizione (provate l’arroz de pato). Enoteca LX: una vineria fornitissima, dove si accompagnano ottimi vini con salumi e formaggi locali. La curiosità? Questo ristorante del Barrio Alto è ospitato in un acquedotto medievale! Allo spareggio finale il celebre dolce della Antiga Confeitaria de Belém e quello di Manteigaria a Chiado. Il mio preferito? Quello di Manteigaria grazie a quel leggero retrogusto di cannella all’interno della crema che ha fatto la differenza. Ma mi piacerebbe sapere anche quale sarà il vostro! Infine, una rassicurazione per noi italiani: in Portogallo il caffè è buonissimo! State tranquilli, avrete il vostro espresso e non dovrete gesticolare per intimare il barista di farlo corto come noi pretendiamo.
Spero di avervi dato dei consigli utili per scappare il più possibile dal turismo di massa che, come sempre, si focalizza nelle solite tre strade del centro, e qualche informazione utile per cercare di vivere la città nel modo più autentico possibile.
Altre esperienze insolite a Lisbona
- Feira da Ladra: Il più antico e popolare mercato delle pulci di Lisbona, ideale per trovare souvenir e tesori nascosti.
- Manteigaria: Un'alternativa alla famosa pasticceria di Belém per gustare il delizioso "pastel de nata".
- Caffè vegano e negozio di prodotti locali: Un luogo cool per rilassarsi e gustare piatti freschi e artigianali.
- Cimitero di Prazeres: Un'opera d'arte con le tombe di famose personalità portoghesi.
- Torta al cioccolato di Landeau Chocolate: Da provare assolutamente!
- Bar panoramico in cima a un parcheggio nel Bairro Alto: Difficile da trovare ma con una vista mozzafiato.
- Museu Nacional do Azulejo: All'interno di un convento del XVI secolo, con un'impressionante collezione di piastrelle dipinte a mano.
Tabella riassuntiva dei luoghi insoliti di Lisbona
Luogo | Descrizione | Quartiere |
---|---|---|
Casa-Museo di Amália Rodrigues | Casa della regina del Fado, con arredi originali e oggetti personali. | Estrela |
Ospedale delle Bambole (Hospital de Bonecas) | Negozio storico che ripara bambole provenienti da tutto il mondo. | Praça da Figueira |
Casa do Alentejo | Palazzo moresco con interni in stile marocchino e decorazioni di azulejos. | Rua das Portas de Santo Antão |
Estufa Fria | Giardino botanico con serre fredde, calde e dolci. | Parque Eduardo VII |
LX Factory | Area culturale e creativa nata da edifici industriali dismessi. | Alcântara |
Mural das Portas do Sol | Murale che racconta la storia di Lisbona. | Alfama |