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Lunga Escursione con Bivacco: Consigli e Preparazione

Il trekking è un'attività meravigliosa che permette di scoprire un luogo nuovo con lentezza, apprezzandone ogni dettaglio. Questo articolo offre consigli pratici per chi si avvicina per la prima volta a un trekking di più giorni, dalla pianificazione all'ultimo chilometro.

Preparazione

Dove Andare

La parte più difficile è decidere dove andare. Ci sono migliaia di trekking in tutto il mondo, ma il mio consiglio è di sceglierne uno che sia relativamente accessibile. Come prima esperienza, non sapendo come andrà o se avrai l’attrezzatura adeguata, è meglio essere sicuri di poter trovare il supporto se necessario. Quindi un percorso con facile accesso a negozi, mezzi di trasporto e aiuti di vario genere è l’ideale. Insomma, non sceglierei di attraversare il deserto del Gobi come prima esperienza.

Il Percorso

Dopo aver deciso dove andare bisogna pianificare il percorso: quanti giorni ci vogliono, quanto chilometri al giorno bisogna camminare, dove dormire (rifugi, campeggi, B&B, ecc.), dove rifornirsi di cibo, eccetera. Per i percorsi più conosciuti sono disponibili guide e informazioni online con consigli su tutti questi aspetti, mentre per i percorsi meno conosciuti bisognerà organizzarsi da soli. Per fare ciò è utile saper leggere una cartina, con la quale si potranno calcolare le distanze, i dislivelli e pianificare le tappe. Insomma, la cartina è uno strumento fondamentale.

Cosa Portare

Una volta che il percorso è pianificato bisogna pensare all’attrezzatura, e trovare il giusto compromesso tra peso e necessità. Assolutamente niente di superfluo. Ecco una lista di quello che porto di solito.

  • Zaino: Fondamentale per portarsi dietro tutto il necessario. Le dimensioni sono determinate della lunghezza del percorso, dai 35-40 litri per trekking più corti ai 65-70 per quelli più lunghi. Deve avere un ottimo supporto sia sugli spallacci che sulla cintura, e deve calzare bene sulla schiena della persona che lo porta.
  • Scarponi: Insieme allo zaino sono la cosa più importante. Possono essere alti o bassi a seconda del terreno e delle abitudini personali, anche se personalmente preferisco avere un buon supporto per le caviglie (specialmente se ho lo zaino molto pesante). Poi possono essere resistenti all’acqua oppure no, a seconda delle condizioni meteo. È fondamentale che vengano usati prima di partire, per essere sicuri che siano della misura giusta e per evitare spiacevoli sorprese come le vesciche.
  • Calze: Vanno a braccetto con le scarpe. È importantissimo che i piedi restino sempre asciutti, per evitare che si formino vesciche. Io porto sempre tre paia di calze, così da poterle cambiare regolarmente durante il giorno e da averne sempre un paio asciutte da poter usare.
  • Tenda: Solo se decidi di stare in campeggio o bivaccare in alta montagna. Lungo alcuni percorsi è inevitabile dover stare in tenda, mentre altri offrono più opzioni per il pernottamento. In caso ti serva una tenda devi assicurarti che questa sia abbastanza leggera da poterla portare comodamente nello zaino. Ci sono molti modelli leggeri ed economici sul mercato, perfetti per questo tipo di utilizzo.
  • Sacco a pelo e materassino: Anche questi sono necessari solo se decidi di stare in tenda. Per quanto riguarda il sacco a pelo bisogna capire in che stagione verrà utilizzato: più pesante è, più adatto sarà a temperature più rigide. Ma ricordati che lo devi portare in spalla: i sacchi a pelo in piumino sono più leggeri e occupano meno spazio, ma non funzionano molto bene in climi umidi, mentre quelli sintetici tendono a pesare un po’ di più. Per quanto riguarda il materassino, invece, si può scegliere tra gli autogonfianti (più ingombranti e pesanti) e quelli gonfiabili a bocca (più piccoli e leggeri).
  • Fornelletto, pentole e gas: Altri accessori da campeggio. Devono essere piccoli e leggeri, in più dovrai pianificare i tuoi pasti in modo da ridurre al minimo i tempi di cottura e la pulizia. Io consiglio cibo disidratato tipo zuppe o risotti ai quali bisogna solo aggiungere acqua.
  • Borraccia: Di solito porto una borraccia da un litro, o a volte una sacca per l’acqua di quelle col tubo. Consiglio inoltre di portare un filtro o delle compresse sterilizzanti, così da poter riempire la borraccia lungo il cammino.
  • Vestiti: È consentito solo l’indispensabile. Giacca e pantaloni impermeabili, giacca pesante, pile e giacca leggera, pantaloni da trekking (quelli con la cerniera che si trasformano in pantaloncini corti sono un’ottima idea), due magliette (una da indossare e una di scorta), leggings e maglietta a maniche lunghe (per dormire e in caso di emergenza). L’idea è di portare il meno possibile e lavare i vestiti lungo il trekking, quindi evitare il cotone e favorire materiali che si asciugano in fretta.
  • Igiene personale: Spazzolino, dentifricio e crema viso. Nient’altro. Niente deodorante o altre cose inutili, ma ricordati la crema solare e il gel sanificante per le mani. Un piccolo asciugamano può essere utile nel caso voglia lavarti in un torrente (senza sapone, mi raccomando!).
  • Kit primo soccorso: Non deve contenere un ospedale intero, ma solo medicine personali, bende, disinfettante e altre piccole cose per curare lesioni minori.
  • Torcia frontale: Fondamentale per andare in bagno nel bel mezzo della notte o per partire presto la mattina. Ricordati le pile di scorta, o un caricatore portatile se la batteria è ricaricabile.
  • Varie ed eventuali: Cappello di lana e guanti se fa freddo, cappello con visiera se c’è il sole. Antizanzare se necessario.
  • Extra: Ne è concesso solo uno, quindi pensa bene a cosa portare (io consiglio un libro).
  • Facoltativo: Telefono cellulare. Se vuoi davvero immergerti nella natura allora non portarlo, ma assicurati di avere un modo di contattare i soccorsi in caso di emergenza.

Questo è lo stretto indispensabile, ma ti assicuro che ci starà tutto nello zaino… forse. Dopo i primi trekking fare le valigie diventerà molto più semplice, saprai cosa ti servirà e cosa no, ed eviterai di lasciare a casa cose importanti o di portare cose inutili.

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Il Cammino

Adesso che è tutto pianificato, l’unica cosa che resta da fare è partire e godersi il cammino. Quello spazio di tempo tra quando si lascia la propria casa e quando effettivamente si comincia a camminare può essere difficile: riuscirò a completare il trekking? E se non trovassi un posto per dormire? Troverò abbastanza acqua per riempire la borraccia? Il mio consiglio è di essere flessibili. Un trekking fa sempre più paura prima di cominciarlo, quando non si sa come andrà a finire, ma ti assicuro che tutto si risolverà una volta che comincerai a camminare. Porta una cartina per vedere dove sono collocati i paesi con i punti di rifornimento, i campeggi e le fonti d’acqua. Dopo i primi chilometri comincerai a familiarizzare con l’area circostante, il sentiero e il terreno, e tutto diventerà più facile e più familiare. Dopo i primi due giorni ti abituerai a camminare con uno zaino pesante sulle spalle, le gambe smetteranno di fare male, saprai organizzare lo zaino ad occhi chiusi e comincerai a trovare la tua routine. Finché un giorno, proprio quando comincerai a sentirti davvero a tuo agio, sarà già tutto finito. Ma ti resterà il ricordo di un’esperienza unica, e la consapevolezza di potercela fare. Quella che poteva sembrare la sfida più grande della tua vita adesso potrebbe diventare la tua normale vacanza estiva.

Bivacco

Un bivacco può essere molte cose, una notte sotto le stelle con gli amici, un riparo di emergenza per attendere il miglioramento del meteo in una grande salita alpina o, una notte in un rifugio senza assistenza. Nel corso degli anni sono state create moltissime alternative per proteggersi durante la notte, pensando nello specifico alle diverse situazioni e alle possibilità di contenere quanto più possibile il peso. I bivacchi come questo in Trentino, sono spesso situati lungo vie o percorsi di trekking classici. Non c´è una differenza netta tra campeggio e bivacco.

A livello legislativo è importante notare che il bivacco notturno (inteso come una sola notte, passata all’aperto nella propria tenda, montata al tramonto e smontata all’alba) è consentito praticamente ovunque ad eccezione di parchi naturali e zone a tutela speciale. Spesso sia nelle alpi che in altri ambienti (Patagonia, Karakorum, Himalaya) la neve non manca e può divenire essa stessa un riparo. In alcune zone (parchi e riserve naturali in primis) è espressamente vietato e, ad eccezione di motivi collegati ad un’emergenza dovrete pagare una multa.

Per godere appieno di questa esperienza è necessario avere attrezzatura adeguata e un minimo di pianificazione.

Preparazione Fisica Specifica

Alla base di tutto, il grande e temibile segreto: ogni sport è uno sport a sé, e in quanto tale va allenato. Puoi essere un fenomeno nella vasca olimpionica: non sei mai andato in montagna? Soffrirai. Puoi essere il re del campo da calcio: non sei mai andato in montagna? Soffrirai. Quindi cammina. Cammina più che puoi. Trova il tempo di camminare tutti i giorni. Dovrai salire le montagne.

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Anzi: una stagione di fermo (piove? Pratichi altri sport? Il modo migliore per farlo è programmare, per gli 8-10 weekend precedenti il trekking, delle escursioni di dislivello crescente. A livello di prestazione, invece, l’ideale è di puntare a fare una media di 500 metri di dislivello all’ora, con zaino leggero in spalla. Significa che a pieno carico e nell’ambito del trekking lungo, ne farai 300/400 al massimo.

Lungi da noi istigare a correre lungo i sentieri, anzi, i trekking lunghi sono belli proprio per la loro lentezza. La prestazione in salita però è anche un ottimo indicatore della forma fisica in cui ti trovi. Trovati un percorso che ti piace o che ti è comodo, e fallo una volta all’anno. Ultima cosa: ricordati che quei dislivelli in salita dovrai anche scenderli. Infine, una cosa molto utile dei trekking preparatori è che ti abituerai all’attrezzatura.

Inizio col dire che se sei di quelli che “non mi serve allenare la forza perché cammino, o corro, o faccio bici, o calcetto”… non hai capito nulla. La forza è la più importante capacità che tu possa allenare, sempre. Cerca di fare allenamenti che tengano attivo il cervello. In montagna ci sono continuamente pericoli da evitare, massi da schivare, radici che fuoriescono e così via.

Certo, vorrai partire con un peso vicino al tuo peso forma - cioè, con meno massa grassa in eccesso, che ti toccherebbe comunque scarrozzare su e giù per valli e versanti. Ma ti conviene arrivare alla partenza “bello carico”: avrai tutto il tempo per perdere peso (i trekking lunghi, da questo punto di vista, sono fenomenali). Per quanto riguarda l’idratazione, conviene fare come ti consigliano quando doni il sangue: inizia a bere molto già la settimana prima della donazione.

Preparazione Psicologica

Al di là di alcuni luoghi speciali del pianeta, in genere le tappe di un trekking lungo hanno una certa uniformità tra loro. Lungo la Translagorai perdi il conto delle forcelle da scavallare. Attraversando l’Islanda, le piane di deserto vulcanico raggiungono livelli di monotonia indescrivibile. Sulla Traversata Carnica l’alternanza del grigio e del verde ti sembreranno eterni.

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Se sei già un grafomane, nessun problema: sai quello che devi fare. Se invece per te il quaderno è al massimo quello che trovi in bivacco (o in vetta ai monti), ti consiglio caldamente di prendere appunti durante il trekking. Pensieri, fatti, odori, visuali… vale tutto. L’esperienza è potente quando contiene tutti gli elementi che deve avere. L’esaltazione, il successo, la fatica, i contrattempi superati, le vittorie giornaliere. La tappa finita, la cima scalata, e via dicendo. Ma anche la noia, la ripetitività, e quella “zona” nella quale entri quando il camminare si fa ipnotico, hai gli occhi puntati davanti a te, e tutto il resto è dentro i tuoi pensieri (o nell’assenza degli stessi).

Stare 24 ore su 24 con qualcuno può essere la cosa più bella o la più brutta che possa capitarti. Non basta essere buoni amici, bisogna avere il giusto feeling. Testatevi prima di partire: un trekking di 4-5 giorni basterà a capire se siate compatibili o meno con questo tipo di esperienza.

Equipaggiamento

A seconda di quanto dura il tuo viaggio, devi valutare che bisogni potresti riscontrare durante il tuo cammino. Dalla necessità di mangiare a quella di dormire, il tuo zaino dovrà contenere tutto ciò che ti serve per soddisfare l’esigenza del momento. Controlla l’eventuale presenza di punti di ristoro, la possibilità di dormire in bivacchi, casere o rifugi o l’eventualità di un bivacco notturno tendato. Pioverà? Troverai sorgenti d’acqua durante il tuo cammino?

Zaini da Trekking

Per un’attività giornaliera, la misura ideale degli zaini da trekking va dai 15 ai 20 litri. In particolare, gli zaini da trekking per più giorni devono essere particolarmente capienti e resistenti, impermeabili e adatti a trasportare tutto l’occorrente.

Bastoncini da Trekking

L’uso dei bastoncini da trekking viene spesso sottovalutato. In realtà, i bastoncini da trekking hanno una funzione molto importante. Il loro compito è quello di redistribuire il peso ed allentare il carico su ginocchia e caviglie. La redistribuzione del peso, inoltre, non è importante solo in situazioni in cui è uno zaino ad appesantirti. I bastoncini da trekking devono essere comodi e facili da trasportare. Ti consigliamo quindi dei bastoncini da trekking pieghevoli, richiudili in pochi centimetri e trasportabili facilmente all’interno di uno zaino.

Abbigliamento Trekking

Funzionalità è la parola chiave per la scelta dell’abbigliamento con cui affrontare e vivere un’escursione. Quota, stagione e condizioni meteo sono la triade di requisiti sulla base dei quali devi decidere il tuo abbigliamento. Per un abbigliamento trekking che si rispetti, consigliamo una maglietta traspirante, in grado di far traspirare all’esterno il sudore e di mantenere la pelle asciutta. Quando si tratta di abbigliamento trekking e cosa portare, la giaccia antivento e antipioggia è spesso indispensabile. Non si sa mai come possono cambiare le condizioni atmosferiche, nemmeno se l’escursione dura solo una giornata.

Per l’abbigliamento trekking è necessario qualcosa di tecnico. I pantaloni devono essere di un tessuto in grado di creare isolamento termico ed impermeabilità. Devono, tuttavia, possedere anche una buona capacità traspirante per non consentire al sudore di condensarsi sulle gambe.

Scarpe da Trekking

Le scarpe da trekking sono davvero molto importanti. I piedi, infatti, sono una delle parti del nostro corpo che dobbiamo proteggere al meglio e che hanno bisogno di un certo livello di comfort. Le scarpe da trekking possono essere di vario tipo. Se hai intenzione di svolgere un percorso abbastanza lineare, puoi utilizzare delle scarpe da trekking leggere di tipo low-cut, cioè con caviglia scoperta.

Kit da Bagno

Stare via per più giorni significa dover organizzare il proprio kit da bagno. Salviette intime, dentifricio e quant’altro dovranno essere organizzati nelle giuste dosi all’interno di contenitori di piccola ma funzionale misura.

Cibo e Acqua

Cibo e acqua sono molto importanti. Dovrai organizzare il tuo zaino in modo tale da arrivare all’ultimo giorno senza nemmeno una briciola ma con la pancia piena. La prima cosa a cui pensare sono risorse idriche. Come dicevamo è importante studiare il percorso e considerare l’eventuale presenza di fonti affidabili. In montagna non si accendono fuochi! Quindi abbandona l’idea di ritrovarti con dei marshmallow su di un falò.

Opta quindi per cibi che ti permetteranno di avere una dieta il più possibile variegata e nutriente, avvolti nella pellicola o in una confezione facile da appallottolare e gettare nella tua borsetta porta rifiuti.

Attrezzatura per Dormire

La tenda è la prima cosa che viene in mente ma, prima di parlare del tipo di tenda, è bene fare una precisazione su dove potrai montarla. Cosa significa? Significa che non puoi accamparti dove vuoi, ma dovrai documentarti sulle regole in vigore nella Regione in cui andrai a fare trekking. Esistono, infatti, aree attrezzate, bivacchi o casere dove passare la notte.

Leggerezza, protezione e areazione sono le cose fondamentali di cui tener conto. Deve essere facile da montare e non deve occupare tanto spazio.

Consigli aggiuntivi

  • Cibo e acqua: Porta con te tutto il cibo necessario, preferibilmente alimenti leggeri e facili da preparare.
  • Abbigliamento: Vestiario adatto al clima, con capi caldi e impermeabili.
  • Rispetto per l’ambiente: I bivacchi sono spesso situati in ambienti naturali delicati.
  • Comportamento nel bivacco: Se trovi altre persone, mantieni un comportamento rispettoso.
  • Sicurezza: Segui sempre le norme di sicurezza, specialmente per quanto riguarda l’uso di fornelli e fiamme libere.
  • Informare qualcuno: Lascia sempre detto a qualcuno dove intendi andare e quanto prevedi di restare.

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