Mai Visto o Mai Usato: Significato e Implicazioni
L'espressione "mai visto o mai usato" si riferisce a qualcosa di completamente nuovo, intatto e non ancora adoperato. Questo concetto trova applicazione in diversi contesti, dalle descrizioni di prodotti in vendita alle espressioni idiomatiche della lingua italiana. Analizziamo più da vicino il significato, le sfumature e le implicazioni di questa espressione.
Significato e Sinonimi
Quando si parla di qualcosa "mai visto o mai usato", si sottolinea la sua condizione di assoluta novità. In questo senso, l'espressione può essere considerata sinonimo di "nuovo".
- Nuovo: Indica qualcosa che non è stato precedentemente adoperato o che è stato fabbricato di recente.
Contesti d'Uso
L'espressione "mai visto o mai usato" può essere impiegata in diversi contesti, tra cui:
- Annunci di vendita: Per evidenziare la condizione di un prodotto come nuovo e mai utilizzato.
- Descrizioni di oggetti: Per sottolineare che un oggetto è intatto e non ha subito alcun tipo di usura.
- Espressioni idiomatiche: Per indicare qualcosa di inusuale o sorprendente.
Ad esempio, nel contesto della vendita di un orologio, "nuovo o mai indossato" può sottintendere condizioni simili, ma con la potenziale differenza che un orologio "nuovo" potrebbe avere la garanzia ancora da datare, mentre uno "mai indossato" potrebbe avere la garanzia già datata.
Implicazioni Legali: La Clausola "Visto e Piaciuto"
Nel contesto delle vendite, la clausola "visto e piaciuto" è spesso utilizzata per escludere la garanzia per vizi. Tuttavia, la sua efficacia è oggetto di discussione, soprattutto in relazione ai vizi occulti.
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La clausola "visto e piaciuto" ha lo scopo di accertare consensualmente la presa visione ad opera del consumatore della cosa venduta ed esonera il venditore dalla garanzia per vizi di quest’ultima limitatamente a quelli riconoscibili con la normale diligenza e non taciuti in mala fede, sicché, anche in considerazione dei principi fondamentali della buona fede e dell’equità del sinallagma contrattuale, essa non può riferirsi ai vizi occulti emersi dopo i normali controlli eseguiti anteriormente all’acquisto.
La giurisprudenza prevalente ritiene che la clausola "visto e piaciuto" non sia sufficiente per escludere la garanzia per vizi occulti, ovvero quelli che si manifestano solo dopo l'acquisto e che non erano facilmente riscontrabili al momento della vendita. La Corte di Cassazione ha chiarito che tale clausola si riferisce solo ai vizi facilmente riscontrabili dall'acquirente a un primo esame.
Inoltre, escludere la garanzia per vizi occulti tramite la clausola "visto e piaciuto" potrebbe determinare uno squilibrio ingiustificato del sinallagma contrattuale, violando i principi di buona fede ed equità.
Evoluzione del Linguaggio: Participi Passati
È interessante notare come la lingua italiana evolva nel tempo, con alcune forme che tendono a prevalere su altre. Ad esempio, nel caso dei participi passati di alcuni verbi, si assiste a una progressiva eliminazione delle forme deboli in -uto a favore delle forme forti.
Per quanto riguarda i participi passati di "vedere" e "perdere", si osserva che:
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- Veduto: È una forma in declino, quasi uscita dall'uso.
- Perduto: Mantiene una sua vitalità, senza forti restrizioni d'uso rispetto a "perso".
Questa tendenza riflette l'evoluzione naturale della lingua, in cui alcune forme diventano obsolete mentre altre si consolidano nell'uso comune.
Tabella Riassuntiva: Clausola "Visto e Piaciuto"
Aspetto | Dettagli |
---|---|
Efficacia | Dubbia per vizi occulti |
Vizi coperti | Solo vizi facilmente riscontrabili |
Principi violati | Buona fede, equità contrattuale |
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