Il Caso di Valeria Pandolfo al Centro di "Chi l'ha Visto?"
“Chi l’ha visto?” continua a catalizzare l’attenzione degli spettatori con le sue incisive inchieste e le storie coinvolgenti che toccano le corde emotive del pubblico. Condotto da Federica Sciarelli, il programma in onda su Rai 3 è celebre per il suo ruolo nel portare alla luce casi irrisolti e misteri che coinvolgono scomparse, omicidi e inganni.
La Morte di Valeria Pandolfo: Un Mistero Irrisolto
Tra le vicende più discusse emerge una controversa e drammatica legata alla morte di Valeria Pandolfo, avvenuta a Prata Sannita nel maggio 2021. A distanza di dieci mesi dal suo decesso, si prova a riportare alla luce il caso, grazie alla trasmissione “Chi l’ha Visto?” di Rai3, condotta da Federica Sciarelli. La procura ha chiesto l’archiviazione del caso, ma la mamma e la sorella di Valeria Pandolfo non lo accettano e continuano a battersi per sapere cosa sia successo, puntando il dito proprio contro Marcus, il fidanzato.
Valeria Pandolfo è morta a maggio 2021: da allora, tanti sono stati i sospetti su Marcus Pota, il convivente. Per la giustizia il caso sarebbe chiuso, ma per la famiglia no. Senza risposte, affamata di verità e giustizia, Mirella Abela, madre di Valeria Pandolfo, la 40enne di Siracusa morta a Prata Sannita, in circostanze misteriose.
Chi Era Valeria Pandolfo?
Valeria Pandolfo, di Siracusa, era una donna di 40 anni che viveva la sua vita con semplicità, come una bambina. Valeria è una 40enne siracusana innamorata della vita e completamente “inghiottita” del mondo virtuale. Dietro quello schermo, Valeria, non era la donna di 40 anni come nei documenti ufficiali ma una bambina che amava giocare mostrando anche le sue fragilità dovute a un ritardo mentale di medio grado.
Sul web conduceva numerose dirette con i suoi followers durante la quale cantava le sue canzoni preferite e raccontava la sua vita. Una donna fragile, a detta di mamma Mirella, con problemi psichici di "medio grado" che però aveva sempre potuto contare sull'affetto della famiglia.
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L'Incontro con Marcus e il Trasferimento a Prata Sannita
Ad un certo punto, però, un uomo si introduce nella sua vita. Nel 2019 Inizia la conoscenza e la frequentazione con Marcus. Quando nel 2019 aveva conosciuto sui social Marcus, il suo futuro fidanzato, i familiari non avevano opposto resistenza. Si erano invece mostrati felici per lei, invitando l'uomo a raggiungerli in Sicilia per stare accanto alla 40enne.
Dopo essere arrivato a Siracusa, decide di portare via Valeria da Siracusa e dalla Sicilia senza consenso della sua famiglia. Come ha raccontato mamma Mirella, in un’intervista al quotidiano online SiracusaTimes, “A Valeria non viene fatto nessun trattamento sanitario obbligatorio, che le avrebbe consentito, in qualche modo, di non lasciare la città”. Il 4 maggio 2020 Valeria e Marcus lasciano Siracusa malgrado le restrizioni anti Covid.
Le Circostanze della Morte
Il 17 maggio 2021, Mirella legge in una chat con Marcus: “Valeria è morta questa mattina, ti volevo avvisare…se non ci credi ti faccio vedere il certificato”. Secondo quanto riportato nel servizio di “Chi l’ha Visto” pare che Marcus, il compagno di Valeria, nella prima mattinata del 17 maggio scorso, avrebbe chiamato il personale del 118 sotto richiesta della stessa Valeria che avrebbe accusato un forte malessere.
Marcus ha sempre spiegato che quel 17 maggio Valeria si sarebbe sentita male dal mattino presto, ma quando erano arrivati i soccorsi non avevano potuto fare altro che constatarne il decesso. Intanto, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un’inchiesta sul decesso della 40enne aretusea.
La versione di Marcus Pota è che la fidanzata si sarebbe sentita male quella mattina e che i soccorsi non hanno potuto far altro che constatarne il decesso a causa di un arresto cardiocircolatorio. La causa della morte, secondo l’autopsia, sarebbe un’aritmia cardiaca maligna.
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Le Accuse Contro Marcus Pota
La versione dei fatti dei familiari della donna, e in particolare della combattiva madre, sarebbe che sia stato lo stesso Marcus Pota a uccidere la sua fidanzata. Ci sarebbe poi una conversazione in chat in cui addirittura Marcus Pota avrebbe confessato di aver ucciso lui la fidanzata, avvelenandola con veleno per topi, circostanza che però non viene confermata da nessun atto d’indagine. Il compagno della vittima, Marcus, ha recentemente suscitato scalpore affermando in una chat di averla uccisa con del veleno per topi, dichiarazione che ha scatenato sconcerto e indignazione. Tuttavia, Marcus ora sostiene che si sia trattato semplicemente di uno scherzo di pessimo gusto.
A sorpresa spunta la testimonianza di una donna, dapprima spaventata dalle possibili ritorsioni di Marcus.
Le Indagini e le Incongruenze
Nel corso della telefonata, l'uomo avrebbe mostrato le mani annerite della donna, il volto e le braccia coperte di lividi non bene identificati. Secondo le prime ricostruzioni sul giorno del ritrovamento del cadavere, Marcus avrebbe chiamato il 118 durante le prime ore della mattinata, spiegando che la compagna "non respirava". Giunto sul posto, il personale medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso.
Dopo 10 minuti chiama il medico di base e lui riporta che Valeria era già morta da un po’ di ore, almeno 2, 3 ore. Dunque doveva essere morta anche quando Marcus chiama i soccorsi, ma lui nega: «È stata lei a dirmi di chiamare l’ambulanza! Era viva! La madre si deve dare una chiamata».
Il Nuovo Processo Contro Marcus Pota
Nel frattempo, nelle scorse settimane, si è aperto un nuovo processo nei confronti di Marcus Pota: l’accusa è di atti persecutori nei confronti di Mirella Abela. Sempre stando alle accuse, l’uomo messo foto e numero di telefono della madre della sua ex convivente su chat a sfondo sessuale. Oltre alla mamma di Valeria Pandolfo, nel mirino di Marcus Pota sarebbe finita anche l’altra figlia della donna.
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La puntata promette di portare alla luce nuove prove, documenti e immagini inedite su questo caso, fornendo ulteriori dettagli che potrebbero finalmente chiarire i contorni di questa tragica vicenda e svelare nuovi aspetti sull’accaduto.
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