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Le Gemme Nascoste d'Italia: Alla Scoperta delle Isole Meno Turistiche

Con l’arrivo della primavera e dell’estate il richiamo del mare si fa sempre più forte. Passare un weekend o qualche giorno su un’isola, spesso, significa staccarsi dalla quotidianità e dai luoghi della routine. Tuttavia, potrebbe essere sempre più difficile trovare dei luoghi tranquilli e non eccessivamente affollati. Scopri, allora quali sono le piccole isole non turistiche in Italia, per un viaggio in totale serenità e silenzio.

Palmarola

Al largo delle coste del Lazio, fra l’Arcipelago Pontino, si trova Palmarola. Questa meraviglia naturale si distingue per le sue acque cristalline e le formazioni rocciose che si ergono maestose dal mare. L’isola si trova a circa 10 chilometri dalla celebre Ponza ed è lunga solo 3 chilometri.

Ciò che colpisce di Palmarola è il suo ambiente totalmente selvaggio e incontaminato. L’acqua è splendida, ma ci sono pochissime spiagge sabbiose. Troverai unicamente grotte, calette e rocce scoscese che si tuffano in acque cristalline. Molto particolare anche la vegetazione che cresce sull’isola: il nome, infatti, prende il nome dall’unica specie di palma autoctona che esiste in Europa.

Giannutri

Nell'arcipelago Toscano, a sud dell'Isola del Giglio, si nasconde Giannutri, un'isola che incanta per la sua natura selvaggia e la storia millenaria. Nonostante la sua vicinanza alla nota Isola d'Elba, Giannutri rimane una delle isole non turistiche da visitare in Italia, un vero gioiello per chi cerca tranquillità e bellezze naturali incontaminate.

Giannutri è accessibile via mare con traghetti e imbarcazioni private che partono principalmente da Porto Santo Stefano. L'isola è un paradiso per subacquei, grazie ai suoi fondali ricchi di vita marina. In superficie, le rovine di una villa romana risalenti al II secolo d.C e il faro offrono un tuffo nella storia.

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Marettimo

Al largo della Sicilia occidentale, Marettimo è la più remota delle Isole Egadi e si distingue per il suo carattere selvaggio e autentico. Meno turistica di Favignana, Marettimo è l’isola più selvaggia e incontaminata delle isole Egadi, oltre che la più lontana dalla Sicilia e quindi la più difficile da raggiungere. Conosciuta da pochi, in quanto è fuori dai radar turistici, è una meta da considerare, dato che il suo centro abitato è tranquillo e baciato dal sole.

Per raggiungere Marettimo si può partire da Trapani o da Favignana. L'isola è una meta meravigliosa per gli amanti del trekking, con sentieri che si snodano in altura, boschi e viste panoramiche sul mare. Oltre alle spiagge sabbiose raggiungibili a piedi, poi, troverai anche alcune cale che possono essere visitate solo via mare.

Il suo nome di origine greca, Hierà Nésos, vuol dire “isola sacra”. Quello con cui la conosciamo oggi però deriva dal latino Maritima, probabilmente per l’abbondante presenza sull’isola del timo selvatico. Ha una superficie di 12,3 kmq e conta appena 680 abitanti. Domina l’isola il Monte Falcone con i 686 m sul livello del mare.

Gli amanti del trekking vorranno salire sulla cima più alta dell’isola oppure percorrere sentieri immersi nella macchia mediterranea, come il sentiero di Punta Troia che in circa un’ora e mezza di cammino lungo la costa vi porterà in cima a un promontorio su cui sorge un castello normanno del XVII secolo. Vicino al centro abitato, composto da casette bianche che si specchiano nel porticciolo, si trovano sulla costa est due spiagge cittadine raggiungibili a piedi, Scalo Vecchio e Scalo Nuovo, situate in corrispondenza del porto vecchio a nord e del porto nuovo a sud.

Ma le spiagge più belle sono Cala Bianca, con sabbia bianca e coste altissime che scendono a strapiombo verso il mare, e Praia dei Nacchi con ciottoli e acque trasparenti. Se siete disposti a fare un po’ di fatica per arrivare alle spiagge più affascinanti, andate a Zotta Muletti, raggiungibile in un’ora e mezza di cammino all’ombra della pineta, la spiaggia del Cretazzo per cui ci vogliono quasi due ore di cammino e Cala Nera, situata sotto il faro di Punta Libeccio, raggiungibile soltanto a nuoto tuffandosi dagli scogli.

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Con un giro dell’isola in barca, inoltre, noterete le numerosissime grotte emerse e sommerse che si dice siano più di 400, scavate dalle onde e dai fenomeni carsici che frastagliano la costa dell’isola. Tra le più belle ci sono la Grotta del Cammello, la Grotta Perciata, la Grotta del Tuono, la Grotta Presepe e la Grotta della Bombarda.

Alicudi

L'isola di Alicudi, parte dell'arcipelago delle Eolie a nord della Sicilia, è una meta che incarna perfettamente l'idea di isola non turistica. Ma cosa rende Alicudi un luogo così unico? Coste rocciose, sentieri ricchi di fiori e tanta natura incontaminata: probabilmente sono questi gli elementi che la rendono una delle migliori isole italiane da visitare.

Per raggiungere Alicudi è necessario prendere un aliscafo o una nave da Milazzo o dagli altri porti delle Eolie. L'assenza di strade e veicoli motorizzati preserva l'atmosfera di tranquillità che avvolge l'isola; qui, i sentieri sterrati e le scalinate in pietra sono gli unici modi per spostarsi. L’isola, infatti, è fatta da piccole contrade dove si trovano case e chiesette in stile totalmente mediterraneo.

Linosa

Al centro del mar Mediterraneo, tra la Sicilia e la Tunisia, sorge Linosa, un'isola di origine vulcanica che fa parte, insieme a Lampedusa e Lampione, dell'arcipelago delle Pelagie (dal greco Pelaghià, Isole d'alto mare). Linosa, situata tra la Sicilia e Lampedusa, è un'isola vulcanica dell'arcipelago delle Pelagie che stupisce per i suoi paesaggi “lunari” e la biodiversità marina.

Splendida e selvaggia, nera di roccia lavica, con le sue coste alte e piene di insenature e con i suoi vulcani spenti, Linosa è una delle isole meno note e affollate d’Italia, perfetta per trascorrere una vacanza in piena tranquillità. Questo isolotto ancora oggi mantiene una bellezza selvaggia che lo rende uno dei tesori nascosti in Italia.

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L'isola è raggiungibile via mare con partenze da Porto Empedocle. Linosa costituisce la sommità di un cono vulcanico, ormai spento da quasi 2000 anni, le cui falde si immergono in mare fino a circa 100 m di profondità. L'isola ha una forma quasi circolare al cui centro si trova ancora il cratere principale, la cosiddetta Fossa del Cappellano, sovrastato da altri tre coni: il Monte Vulcano (195 m), il Monte Rosso (186 m), il Monte Nero (107 m) e alle pendici di questo, un più piccolo cratere di 50 m. L'attività vulcanica è cessata da molto tempo, ma le antiche colate laviche hanno conferito al paesaggio il caratteristico colore grigio-bruno.

Una volta arrivati, si possono visitare i crateri spenti, le scogliere nere e delle spiagge di sabbia fine. Linosa è particolarmente apprezzata dagli amanti del birdwatching e del nuoto, grazie alla presenza di specie rare e di fondali ricchi di vita marina. L'ospitalità è offerta da piccole strutture ricettive che garantiscono un'accoglienza familiare e genuina. Il centro abitato di Linosa è caratterizzato da graziose costruzioni dai colori pastello che si raccolgono intorno al piccolo porto, da cui partono le escursioni a piedi, alla conquista delle vette, o in barca.

Per gli amanti del mare, i fondali rocciosi sono frequentati dai subacquei per la ricchezza della fauna ittica. Per chi vuole semplicemente rilassarsi in spiaggia, Linosa alterna spiagge di sabbia vulcanica a costoni di roccia, lambiti da acque turchesi e trasparenti. Cala Pozzolana di Ponente è una bellissima spiaggia, meta spesso delle tartarughe Caretta Caretta che qui depongono le uova. Da non perdere Punta Beppe Tuccio, un piccolo promontorio che insieme ad isolotti minori crea una piccola laguna. Ancora, Grotta del Greco, sul versante orientale dell’isola, Cala Pozzolana di Levante e Punta Calcarella sul versante meridionale sono altre bellissime spiagge di Linosa.

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