Bando TecnoNidi: Un'Opportunità per le Startup Innovative in Puglia
Il Bando Tecnonidi di Sistema Puglia è un'iniziativa promossa dalla Regione Puglia che offre sostegno finanziario per start up ad alto contenuto tecnologico. In questo articolo, esploreremo i vantaggi di questo bando, dai generosi finanziamenti a fondo perduto disponibili alla vastità delle categorie di spese ammissibili.
Il Bando Tecnonidi è un’iniziativa promossa dalla Regione Puglia attraverso l’agenzia Puglia Sviluppo, che si rivolge alle startup innovative e alle PMI innovative. Questo bando rappresenta un’opportunità unica di finanziamento per le imprese che intendono sviluppare progetti ad alto contenuto tecnologico. Tecnonidi prevede un’agevolazione finanziaria molto rilevante, concessa per metà a fondo perduto e per metà come prestito a tasso agevolato, per investimenti compresi tra 50 mila e 350 mila euro.
Obiettivi del Bando TecnoNidi
Il Bando Tecnonidi della Regione Puglia si configura come un’opportunità irrinunciabile per le imprese innovative che vogliono fare la differenza nel campo della manifattura sostenibile, della salute dell’uomo e dell’ambiente, delle comunità digitali, creative e inclusive. L’obiettivo è sostenere le piccole imprese che prevedono piani di investimento ad alto contenuto tecnologico in grado di contribuire alla crescita e allo sviluppo del territorio pugliese.
Aggiornamento 23/11/2023: Riparte il Bando TecnoNidi
In data 23/11/2023 La Regione Puglia annuncia - con il bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 104 del 23/11/2023 - la riapertura del bando TecnoNidi, parte integrante del nuovo ciclo di programmazione 2021-2027. Questo programma è dedicato a supportare startup tecnologiche e piccole imprese innovative nell’avviare o sviluppare in Puglia piani di investimento ad alto contenuto tecnologico.
Dettagli del Bando Tecnonidi 2023 aggiornato:
- Budget Progetto: Da 25.000 a 350.000 euro, con un massimo di 250.000 euro per i costi di investimento e 100.000 euro per i costi di funzionamento.
- Agevolazioni: Contributi a fondo perduto, prestiti rimborsabili a tasso agevolato per spese di investimento, e ulteriori contributi a fondo perduto per spese di gestione sostenute nei primi 12 mesi di attività.
- Apertura Bando: 23 novembre 2023.
- Modalità di Presentazione: Domanda preliminare in via telematica attraverso la procedura online disponibile su www.sistema.puglia.it/SistemaPuglia/tecnonidi
Per comprendere meglio come partecipare al bando TecnoNidi della regione Puglia prosegui la lettura della nostra guida! Non perdere l’opportunità di finanziare la tua startup con il Bando Tecnonidi.
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A chi si rivolge TecnoNidi?
Tecnonidi è un bando destinato alle startup innovative e PMI innovative che operano nel territorio della Regione Puglia e che intendono avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico in una delle aree di innovazione e delle “tecnologie chiave” abilitanti indicate dal bando.
Per poter partecipare al Bando Tecnonidi con la propria startup, le imprese devono rispettare una serie di condizioni specifiche al momento della presentazione della domanda preliminare:
- non devono essere quotate in borsa;
- non devono essere iscritte al registro delle imprese per più di cinque anni
- non devono aver distribuito utili
- non devono essere state costituite a seguito di fusione, o aver acquisito l’attività di un’altra impresa.
È fondamentale che le imprese rispettino i requisiti dimensionali di Piccola Impresa come delineati dalla legislazione europea, e che siano in pieno e libero esercizio dei propri diritti, senza essere sottoposte a liquidazione volontaria o procedure concorsuali. Queste specificità rendono il Bando Tecnonidi una misura mirata e selettiva, volta a sostenere le imprese con il maggiore potenziale innovativo e di crescita.
Requisiti per l’accesso al Bando TecnoNidi della Regione Puglia
Vediamo nel dettaglio i requisiti previsti del bando Tecnonidi. Per poter accedere a questa misura le aziende devono rispettare una serie di requisiti ben precisi. Innanzitutto, devono essere iscritte al registro delle imprese da non più di 5 anni.
Inoltre, devono rientrare in almeno una delle seguenti categorie:
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- Aziende iscritte al registro delle Startup innovative istituito ai sensi del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in Legge n. 221 del 18/12/2012;
- Aziende che hanno abbiano sostenuto costi di ricerca e sviluppo che rappresentino almeno il 10% del totale dei costi di esercizio in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell’aiuto oppure, nel caso di una start-up senza dati finanziari precedenti, nella revisione contabile dell’esercizio finanziario in corso, come certificato da un revisore dei conti esterno, ovvero poter dimostrare attraverso una valutazione eseguita da un esperto esterno, o attraverso la titolarità di 1 domanda pubblicata di brevetto che in un futuro prevedibile svilupperà prodotti, servizi o processi nuovi o sensibilmente migliorati rispetto allo stato dell’arte nel settore interessato e che comportano un rischio di insuccesso tecnologico o industriale;
- Aziende che dispongono del riconoscimento del Seal of excellence.
I progetti imprenditoriali proposti devono inoltre essere riconducibili a una delle aree di innovazione individuate dalle “Priorità tecnologiche ed alle tecnologie chiave abilitanti” (Kets), e di seguito riportate:
- Area manifattura sostenibile - aerospazio, beni strumentali, trasporti, altro nel settore manifatturiero (tessile e abbigliamento, mobili, chimica, ecc.);
- Area salute dell’uomo e dell’ambiente - agroalimentare, ambiente, energia sostenibile, farmaceutico medicale e salute;
- Area comunità digitali, creative e inclusive - industria culturale, innovazione sociale.
Questi requisiti garantiscono che il Bando Tecnonidi sia riservato a imprese innovative con un forte orientamento alla ricerca e sviluppo e un chiaro impegno in una delle aree di innovazione prioritarie per la Regione Puglia.
Cosa finanzia TecnoNidi 2024? I settori previsti dal bando
Il nuovo Bando Tecnonidi, così come quello precedente, finanzia progetti innovativi in diversi settori, con un focus particolare su tre aree di innovazione prioritaria. Ecco i settori specifici:
Manifattura sostenibile:
- Nuovi materiali
- Connettività avanzata
- Intelligenza artificiale
- Realtà Virtuale ed interfacce uomo-macchina avanzate
- Automazione e robotica
- Sensoristica
- Elettrificazione dei sistemi di propulsione
- Sistemi di propulsione ibridi e combustibili alternativi
- Connettività avanzata
- Connettività avanzata
- Intelligenza artificiale
- Realtà Virtuale ed interfacce uomo-macchina avanzate
- Tecnologie e applicazioni dei sistemi a guida autonoma e a pilotaggio remoto
- Tecnologie di fabbricazione aeronautica
- Microsatelliti e servizi spaziali
- Transizione ecologica
- Qualità, tracciabilità e sicurezza alimentare
- Nutraceutica
- Agricoltura intelligente
- Tutela delle produzioni locali
- Efficienza energetica negli edifici
- Eco-progettazione applicata ai mobili e agli elementi di arredo
- Casa intelligente e sicura
- Nuovi tessuti e applicazioni
- Sostenibilità ambientale e circolarità dei prodotti
Salute dell’uomo e dell’ambiente:
- Salute digitale
- Medicina predittiva, personalizzata e di precisione
- Diagnostica avanzata
- Sistemi medicali
- Tecnologie per la riabilitazione, l’invecchiamento attivo e ambient assisted living
- Telemedicina
- Dispositivi medici e farmaci innovativi
- Monitoraggio ambientale
- Recupero ambientale
- Recupero, riciclo e valorizzazione rifiuti
- Gestione intelligente dei sistemi energetici
- Tecnologie per l’energia e l’efficienza energetica
Comunità digitali, creative e inclusive:
- Fruizione eventi culturali
- Gestione intelligente dei beni culturali
- Turismo intelligente e sostenibile
- Sviluppo di nuovi contenuti e servizi innovativi connessi
- Logistica di ultimo miglio green
- Logistica intelligente
- Sicurezza informatica e privacy
- Cloud Computing
- Big data e data fusion
- Intelligenza artificiale
- Informatica sanitaria
- Open science
Questi sono i settori che il Bando Tecnonidi si prefigge di sostenere per contribuire alla crescita e allo sviluppo del territorio pugliese. Tuttavia, è importante sottolineare che alcuni settori sono esclusi dal bando, tra cui la pesca e l’acquacoltura, la produzione primaria di prodotti agricoli e il settore energetico. Per questo motivo, è fondamentale verificare attentamente l’ammissibilità del proprio progetto prima di presentare la domanda.
Le “Tecnologie chiave abilitanti” (Kets) del bando TecnoNidi
Le “Tecnologie chiave abilitanti” (Kets), come previsto dal Bando Tecnonidi 2023, sono quelle tecnologie identificate nell’Accordo di partenariato 2014-2020 per l’impiego dei fondi strutturali e di investimento europei, adottato dalla Commissione Europea il 29 ottobre 2014, e nel documento “Strategia regionale per la specializzazione intelligente” (Smart Puglia 2020).
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Queste tecnologie sono considerate fondamentali per l’innovazione e la crescita delle imprese. Ecco le Kets previste dal bando:
- Micro e nano elettronica
- Nanotecnologie
- Biotecnologie
- Materiali avanzati
- Produzione e trasformazione avanzata
Queste tecnologie rappresentano settori chiave per lo sviluppo di prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico.
Dotazione finanziaria TecnoNidi 2024
La dotazione finanziaria del nuovo Bando Tecnonidi è molto significativa e rappresenta un’opportunità importante per le startup e PMI innovative. La dotazione complessiva ammonta a 30 milioni di euro, suddivisi in due parti uguali. Infatti, 15 milioni di euro sono destinati alle sovvenzioni dirette, come previsto dall’Azione 1.5, mentre altri 15 milioni di euro sono riservati per i prestiti rimborsabili, in conformità con l’Azione 3.8.
Queste risorse finanziarie costituiscono lo strumento finanziario TecnoNidi, stabilito in conformità all’articolo 37 del Regolamento (UE) n. 1303/2013. Inoltre, la dotazione finanziaria potrebbe essere incrementata da eventuali ulteriori fondi che si rendessero disponibili in futuro. Questo rappresenta un ulteriore incentivo per le imprese innovative che stanno considerando di partecipare al bando.
Bando TecnoNidi: le agevolazioni
Il Bando Tecnonidi 2023 di Sistema Puglia e Regione Puglia offre una serie di agevolazioni molto interessanti per le startup innovative e le PMI innovative. Queste agevolazioni riguardano sia le spese per investimenti, che i costi di funzionamento. Tra le spese per investimenti rientrano, ad esempio, l’acquisto di macchinari e licenze di sfruttamento. Tra i costi di funzionamento, invece, rientrano le spese per il personale dipendente, la locazione di immobili e i servizi di consulenza.
Il piano imprenditoriale proposto per la richiesta delle agevolazioni dovrà prevedere la realizzazione di investimenti in attivi materiali ed immateriali per un importo minimo di 25.000 euro e massimo di 250.000. L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 50.000 e 350.000 euro, dei quali:
- massimo 250.000 euro destinati ai costi di investimento;
- massimo 100.000 euro destinati ai costi di funzionamento.
Le agevolazioni in conto esercizio ammontano all’80% delle spese di funzionamento ammissibili, fino a 80.000 euro. Le agevolazioni in conto impianti, invece, ammontano all’80% degli investimenti ammissibili, fino a 200.000 euro, e sono costituite da una sovvenzione a fondo perduto e un prestito rimborsabile.
Bando TecnoNidi: Fondo perduto fino all’80% per la tua startup
Uno degli aspetti più significativi del Bando Tecnonidi è la quota di finanziamento a fondo perduto. Questo significa che una parte considerevole del finanziamento non dovrà essere restituita, rappresentando un grande vantaggio per le startup e PMI innovative.
Tecnonidi prevede:
- l’80% dei costi di investimento ammissibili, per un importo non superiore a 200.000 euro, ripartito in pari quote di sovvenzione a fondo perduto e prestito rimborsabile. Questo si traduce in un 40% a fondo perduto e un 40% tramite prestito rimborsabile.
- l’80% delle spese di funzionamento ammissibili è concesso sotto forma di sovvenzione a fondo perduto, per un importo non superiore a 80.000 euro.
Questo livello di sostegno a fondo perduto del bando Tecnonidi, è una delle caratteristiche che rende questa misura particolarmente interessante e vantaggioso per le imprese innovative.
Spese ammissibili per il Bando TecnoNidi
Il Bando Tecnonidi offre una serie di agevolazioni su un ampio spettro di spese, che includono sia costi di funzionamento che investimenti.
Tra le spese di funzionamento ammissibili troviamo:
- Personale dipendente, con vincolo di subordinazione, limitatamente agli importi netti effettivamente corrisposti al dipendente;
- Spese di locazione di immobili derivanti da contratti registrati;
- Utenze di energia, acqua, riscaldamento, telefoniche e connettività;
- Premi per polizze assicurative riferiti all’esercizio dell’attività d’impresa;
- Canoni ed abbonamenti per l’accesso a banche dati, per servizi software, servizi “cloud”, servizi informativi, housing, registrazione di domini Internet, servizi di posizionamento sui motori di ricerca, acquisto di spazi per campagne di Web Marketing, Keywords Advertising, Social, Brand Awareness e Reputation;
- Servizi di personalizzazione di siti Internet acquisiti da impresa operante nel settore della produzione di software, consulenza informatica e attività connesse;
- Servizi di consulenza in materia di innovazione (ad es.: sostegno alla tutela e brevettazione);
- Servizi di sostegno all’innovazione (ad es.: test e certificazione dei prodotti);
- Servizi di consulenza finalizzati all’adozione ex novo di un sistema di gestione ambientale, di certificazione di prodotto, di gestione della responsabilità sociale d’impresa e di rendicontazione etico-sociale.
Opportunità per il turismo nel Salento con il MiniPia
Il turismo resta un fortissimo attrattore di investimenti su tutto il territorio salentino perché la Regione incentiva in particolar modo il recupero di masserie e palazzi storici, come il cinquecentesco “Morelli”, per il quale una coppia di imprenditori inglesi sta per presentare istanza di cofinanziamento (Minipia), per farne una struttura ricettiva d’alta gamma. Si tratta di un investimento da 3 milioni di euro e prevede la realizzazione di cinque suite per 15/20 posti letto.
Nel giro di pochi anni, tutti i più importanti palazzi storici in vendita sono stati acquisiti da privati prevalentemente provenienti da fuori regione e destinati alla ricettività di lusso, con conseguente impatto economico e anche sociale. L'apertura più recente in tal senso ha riguardato in estate Palazzo Zimara, in corso Libertini, di proprietà della famiglia lucana D’Angelo, con 18 suite per 40 posti letto, ristorante e wine bar. Un boutique hotel con i prodotti realizzati dalla “casa”. A febbraio poi, nella vicina via Palmieri, allo stesso fine è stato acquistato un altro palazzo storico per 800mila euro da due coniugi professionisti di origine polacca.
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