Monte Inici: Escursioni e Sentieri alla Scoperta del Golfo di Castellammare
Il Golfo di Castellammare offre molto più che semplici vacanze al mare. Grazie al suo entroterra montuoso, è possibile intraprendere escursioni su sentieri che conducono a luoghi naturali di straordinaria bellezza.
Sentieri nella Riserva dello Zingaro
Nella Riserva dello Zingaro è facile innamorarsi dei sentieri per il trekking. In questo luogo affascinante della Sicilia, si passa in pochi minuti di cammino dall’austerità delle coste rocciose alle alture panoramiche. I sentieri solcano un territorio dominato dalla macchia mediterranea e popolato da specie animali, alcune anche rare. I sentieri partono sia da Scopello che da altre località, come San Vito Lo Capo. È possibile scegliere tra percorsi facili, adatti ai principianti, oppure intraprendere percorsi di media e grande difficoltà.
Il Fascino del Monte Inici
Non è necessario cercare sentieri di trekking lontani per vivere emozioni intense. Basta volgere lo sguardo verso le alture di Castellammare del Golfo per ammirare il Monte Inici. La sua vetta raggiunge quota 1064 metri, offrendo percorsi montani che conducono a belvedere sul mare del golfo.
Itinerari sul Monte Inici e Dintorni
L’itinerario prevede di partire dal versante settentrionale del Monte Scorace, ricoperto dall’omonimo Bosco che occupa una vasta area di circa 750 ettari, per risalire le falde dell’antistante imponente massiccio di Inici. La flora del Bosco di Scorace è rappresentata da sugheri, cipressi, lecci, pini e querce dalle grandi dimensioni, che si alternano ad agavi, cespugli di ginestre, di erbe aromatiche, di mirtilli e more; e poi ancora: erica, corbezzolo, e pungitopo e, nella stagione primaverile, un’immensità di variopinte distese di fiori. In autunno, invece, il bosco regala molte varietà di miceti: dai comuni prataioli alle mazze di tamburo, fino al pregiato porcino. Nel mese di ottobre, per tradizione, i ristoranti della zona cucinano ottime ricette tipiche a base di funghi.
Il bosco offre l’habitat ideale anche per alcune specie di piccoli mammiferi che vi hanno costruito la loro tana: la lepre, il pettirosso, l’istrice ed il coniglio.
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Si prosegue alla volta del Castello di Inici, che si presume sia stato costruito tra XVII e il XVIII sec.d.C.. Nel 1580 il territorio su cui sorge fu donato ai Gesuiti che ne fecero il centro di un vasto e assai redditizio latifondo. Il sentiero si conclude a quota 500 m. s.l.m. lungo elenco di nomi comuni di funghi che è possibile incontrare passeggiando per il bosco: mazza di tamburo, amanita cesarea, prataioli di diversa specie, violetta, la pericolosa amanita falloide, russule, lattari e tantissimi altri, oltre a fiorellini di campo variopinti.
Il bosco è dotato di una fitta rete di sentieri corredati di tabelle indicative in legno, in parte consunte, che guidano i visitatori nell’escursione.
Viene indicato un laghetto collinare immerso tra le piante a circa 630 m.
Sul monte Inici si trova l’interessante, maestosa mole di una struttura rurale fortificata, detta baglio o castello, costruita, secondo la tradizione, nel sito della mitica città di Inico. Il primo nucleo risale probabilmente al secolo VIII ma le strutture vennero ampliate ed ingrandite nel corso dei secoli fino ad assumere nel secolo XVII l’assetto attuale ad opera dei Gesuiti ai quali fu donato il feudo su cui insiste il baglio, assieme alla chiesetta della Madonna della Mendola, costruita intorno al 1574.
Monte Bonifato e la Riserva Naturale Bosco di Alcamo
Anche le pendici del Monte Bonifato attraggono da anni gli amanti del trekking, che conoscono le virtù paesaggistiche di quest’altura e della Riserva Naturale Bosco di Alcamo. Questi luoghi naturali si trovano nell’entroterra di Alcamo e offrono sentieri per tutte le difficoltà.
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Il Bosco di Lisciandrini e le "Orghe Nere"
Il bosco di Lisciandrini, con la sua gola mozzafiato e le prospettive sul monte Inici ed il mare di Castellammare del Golfo, offre degli spunti per delle passeggiate nella natura davvero uniche. Passando per i silenzi di questo polmone verde al sottofondo del torrente che scorre nella gola per poi sfociare nella baia di Guidaloca, nel mare di Scopello. Ma prima di finire il suo “viaggio” per le campagne della provincia di Trapani questo corso d’acqua attraversa il canyon ai piedi del massiccio, formando le cosiddette “orghe nere”, profonde forre tra le pareti rocciose dove la luce del sole arriva a malapena. Regalando un suggestivo gioco di ombre ed oscurità. Da qui il nome di “orghe nere”.
Per raggiungere il torrente bisogna percorrere lo stretto sentiero che dal bosco di Lisciandrini scende nel cuore del vallone, entrando in una autentica oasi naturalistica, immergendosi nel sottofondo del corso d’acqua che scorre tra le rocce, tra piccole cascate e le vasche dove si formano le “orghe nere”.
La discesa nel canyon, decisamente emozionante, è caratterizzata da eccezionali prospettive, con meravigliosi panorami dominati dalla montagna di Inici. Un’escursione di quelle che non si dimenticano, ma dove bisogna prestare attenzione, soprattutto nei tratti maggiormente pendenti, procedendo con cautela, meglio se con l’ausilio di bastoncini. Come ovvio, bisogna indossare gli scarponcini da trekking che assicurano maggiore sicurezza e aderenza al terreno. Una volta arrivati a destinazione, si resta letteralmente rapiti dalle bellezza del posto. Un luogo quasi magico, avvolgente, a tratti quasi surreale, con le imponenti pareti rocciose dei due promontori che si incontrano proprio nel letto del corso d’acqua. Il periodo ideale per immergersi in questo piccolo paradiso di pace e tranquillità, è sicuramente la primavera, dopo le piogge invernali che assicurano una buona portata d’acqua nel torrente.
Pizzo Merio e la Regina della Pace
Risalendo invece nel versante Est del promontorio, percorrendo i sentieri del bosco di Lisciandrini, si arriva a pizzo Merio. Nella cima del promontorio si trova anche una piccola immagine della Madonna, la Regina della Pace, immersa nei silenzi di questa piana a 400 metri di altezza. Dove gli unici suoni sono quelli del fruscio degli alberi mossi dal vento. Anche qui i colori ed i panorami regnano sovrani, con le prospettive che a Nord si aprono verso il mare di Scopello, Castellammare del Golfo e le coste palermitane mentre ad Ovest la scena è dominata da Monte Sparagio, la cima più alta della provincia di Trapani con i suoi 1110 metri di altezza. Il lato di Levante è invece chiuso dalla montagna di Inici, che arriva alla quota di 1.064 metri. Una visuale che a Sud si proietta invece verso altri promontori, a partire da Pispisa e Monte Barbaro, con il tempo Segesta e l’area archeologica. Terre, insomma, ricche di storia, mito e fascino. Dove ogni angolo nasconde tesori tutti da scoprire. A volte nel cuore di un gola, dove trova il posto che davvero non ti aspetti.
Eventi e Iniziative sul Monte Inici
Numerose iniziative mirano a promuovere la conoscenza, il rispetto e la fruizione sicura del massiccio del Monte Inici.
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I Tesori di Monte Inici
Due giorni intensi dedicati alla scoperta della montagna con iniziative musicali, culturali, degustazioni, giochi per bambini ed escursioni, con lo scopo di portare alla conoscenza, al rispetto ed alla fruizione in sicurezza del massiccio. Iniziative che prevedono lo svelamento di un plastico, mostre fotografiche e videoproiezioni nel corso di un convegno. La sera escursioni in notturna e pernottamento in tenda in montagna. Escursioni a cavallo, in mountain bike, speleotrekking, degustazioni ed anche l’esperienza della mungitura della mucca, nella piccola fattoria didattica. Giochi popolari, dimostrazioni di soccorso cinofilo, reading poetico, teleferiche e zipline per bambini.
«La valorizzazione della montagna passa dalla sua conoscenza e per questo promuoviamo il massiccio Inici, sito di interesse comunitario ricco di elementi naturalistici e storici di rara bellezza, portando a scoprirne i luoghi, i sentieri, le grotte, attraverso percorsi guidati da esperti conoscitori e fruitori - afferma il sindaco Nicolò Rizzo -, quali i collaboratori del G.E.I, del C.A.I, dell’associazione Amici della Terra, gli esperti forestali. Intendiamo portare avanti un progetto di sviluppo territoriale che conduca alla salvaguardia, valorizzazione e fruizione di monte Inici.
Altre zone di interesse
La provincia settentrionale di Trapani è territorio carsico con interessanti morfologie di superficie ed ipogei. Numerosi rilievi sono meta di escursioni panoramiche di aspetto mediterraneo con spunti di interesse scientifico e culturale tra cui fossili e rocce del mesozoico e flora e fauna endemica.
- **Monte Scorace:** Il Monte Scorace, 642 m, è un'alta collina arrotondata che si eleva in provincia di Trapani tra Bruca e Buseto Palizzolo. I versanti di questo rilievo sono coperti da una delle più importanti aree verdi della provincia di trapani: il Bosco di Scorace. Il bosco è un esteso residuo di vegetazione naturale termofila il cui strato arboreo è rappresentato soprattutto dalla quercia da sughero (Quercus suber).
- **Monte Barbaro:** Sulla cima di Monte Barbaro era la città elima di Segesta di cui è stata riportata alla luce la porzione occidentale unitamente a buona parte del sistema difensivo. Ai piedi del monte è il tempio dorico di Segesta del IV secolo a.c. stranamente costruito da un popolo non greco che aveva anche un'altra religione.
Flora e Fauna del Bosco di Scorace
La flora del Bosco di Scorace è ricca e variegata. La vegetazione naturale termofila è rappresentata principalmente dalla quercia da sughero (Quercus suber). Molto apprezzato è il corbezzolo (Arbutus unedo), con i suoi fiori bianchi e frutti rosso-aranciati. Coesiste anche un rimboschimento di pinacee forestali, soprattutto pino d'Aleppo (Pinus halepensis).
Il bosco offre l'habitat ideale per diverse specie di piccoli mammiferi, come la lepre, il pettirosso, l'istrice e il coniglio.
Luogo | Altitudine Massima | Caratteristiche Principali |
---|---|---|
Monte Inici | 1064 m | Sentieri montani, belvedere sul mare, struttura rurale fortificata |
Riserva dello Zingaro | Variabile | Sentieri costieri, calette di ciottoli, macchia mediterranea |
Monte Scorace | 642 m | Bosco di Scorace, querce da sughero, corbezzolo |
Monte Bonifato | Variabile | Riserva Naturale Bosco di Alcamo, sentieri di diverse difficoltà |
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