La Nascita di Gardaland: Storia di un Sogno Italiano
Il 19 luglio 1975, Gardaland apriva i battenti sulle rive del Lago di Garda, dando il via a una storia imprenditoriale che avrebbe portato l’Italia tra le eccellenze mondiali dell’intrattenimento. “A tutti i ragazzi del mondo… siano i benvenuti in questa terra di fantasia.” Con queste parole, Livio Furini accoglieva i primi visitatori del suo sogno diventato realtà.
Gardaland oggi non è solo un parco divertimenti: è la prova concreta che il talento, quando incontra visione e tenacia, può competere con i grandi del mondo. Gardaland è stato, per molti, un sogno di bambino negli anni Settanta, un luogo quasi mitologico. In quegli anni, quando l’Italia stava crescendo economicamente e le autostrade collegavano sempre di più il Paese, Gardaland rappresentava una porta verso il futuro, un’idea di divertimento che stava emergendo.
Ma era una mini-vetrina: in fondo a pagina 5 del «Corriere d’Informazione», edizione pomeridiana del «Corriere della Sera», in un riquadro diviso in due sezioni, Per chi resta in città e Per chi va fuori Milano. A restituire la misura degli inizi in sordina di Gardaland, però, è la data di quella prima pubblicazione: venerdì 23 giugno 1978. Cioè quasi tre anni dopo l’inaugurazione del parco, che avvenne il 19 luglio 1975, ovviamente un sabato.
L'Idea Geniale di Livio Furini
Tutto nasce dall’intuizione di Livio Furini, classe 1932, originario di Legnago, in provincia di Verona. Immaginate un imprenditore veneto, Livio Furini, che a metà degli anni ’70 si trova negli Stati Uniti. Primogenito di una famiglia numerosa e figlio di un panettiere, Furini cresce coltivando la musica - studia al Conservatorio di Bolzano - ma si ritrova ben presto immerso nel mondo del lavoro.
Fa mille mestieri, apre il primo supermercato sul Lago di Garda e, passo dopo passo, costruisce il suo profilo da imprenditore. Nel 1971, durante un viaggio in California, visita Disneyland e ne rimane profondamente colpito. Per Furini, quella fu la prima vera immersione nel mondo dei parchi divertimento a tema. Rimane letteralmente folgorato dai parchi divertimento Disney, vere e proprie cittadelle della fantasia, e dai vivaci luna park americani, brulicanti di attrazioni e gioia.
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Più che affascinato, è ispirato. Tornato in Italia, comincia a coltivare l’idea di creare una “Città dei Divertimenti” tutta italiana. Non si limita a sognarla: ne disegna personalmente la pianta, immagina attrazioni, progetta un castello incantato e persino la mascotte, un drago verde e sorridente che battezzerà con il nome di Prezzemolo. Il nome Gardaland fu scelto per evocare fin da subito il legame con il territorio, unendo il fascino naturale del Lago di Garda a un concetto internazionale di intrattenimento.
I Primi Anni e le Sfide Iniziali
E furono tre anni di sudore, lacrime e sangue per l’imprenditore veronese Livio Furini e gli altri (pochi, un pugno di amici) fondatori di Gardaland. Tra loro Giorgio Tauber, classe 1941, veronese pure lui: dopo averlo diretto per 20 anni, passò la mano nel 1995 per creare una società di ideazione, progettazione, realizzazione e gestione di parchi a tema.
Quelle stagioni Tauber le ricorda bene: «I primi cinque anni furono i più difficoltosi, era tutto gestito in modo molto artigianale. Poi, dal 1980, cominciammo ad avere le idee più chiare su quella che stava diventando la nostra vera dimensione». La sua scelta ricade su un luogo incantevole, le sponde del Lago di Garda. Un’area che, all’epoca, non aveva ancora un’attrazione di tale portata, ma che si prestava perfettamente, con il suo paesaggio mozzafiato e la sua vocazione turistica.
Il progetto di Furini, però, è ambizioso, anzi, per molti è visionario al limite della follia. Costruire un parco divertimenti così grande e strutturato in Italia è un’impresa mai tentata prima. Livio Furini non si arrende di fronte allo scetticismo. Sa che per trasformare il suo sogno in realtà ha bisogno di menti brillanti, mani esperte e tanti soldi (L’investimento iniziale fu di 200 milioni di lire). Si circonda di collaboratori fidati e professionisti di vari settori. In questa fase cruciale, il supporto di figure come Cesare Tiziani, che diventerà il primo direttore generale del parco, sono fondamentali.
I soci furono numerosi (circa quaranta) e venne creata una società per azioni. Le sfide sono enormi: dalla ricerca dei finanziamenti, non facili da ottenere per un’iniziativa così “esotica”, alla progettazione delle attrazioni, dalla gestione della burocrazia italiana, notoriamente complessa, alla creazione di un team in grado di costruire e poi gestire un parco di quelle dimensioni.
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L'Apertura e il Successo Iniziale
Con il supporto di imprenditori locali e un investimento iniziale di 200 milioni di lire, Gardaland apre nel 1975 tra Lazise e Castelnuovo del Garda. Dopo anni di intenso lavoro, sacrifici e il superamento di innumerevoli ostacoli, il sogno di Livio Furini si concretizza. Il 19 luglio 1975, Gardaland apre finalmente i suoi cancelli al pubblico. È un successo immediato. La gente accorre numerosa, curiosa di scoprire questo nuovo mondo di divertimento.
Il parco, all’inizio, è semplice e artigianale, ma conquista subito il pubblico. All’apertura, Gardaland offriva già un ricco assortimento di attrazioni che stupivano i visitatori. Tra le prime e più iconiche, c’erano il Colorado Boat, un’emozionante discesa tra le rapide; i Tronchi, per un viaggio rinfrescante sull’acqua; il Trenino della Miniera, che portava i visitatori attraverso scenari suggestivi; e il Super Splash, per un divertimento assicurato.
Non mancavano poi giostre più tradizionali ma sempre amate, come la ruota panoramica e le immancabili tazze rotanti. E parlando di icone, non possiamo dimenticare la celebre mascotte di Gardaland: Prezzemolo. Nato contestualmente all’apertura del parco nel 1975, a difesa del Castello simbolo di Gardaland e varco d’accesso al parco, Prezzemolo apparve inizialmente come un draghetto verde dalle lunghe orecchie. Con gli anni, questo simpatico drago verde ha conquistato il cuore di milioni di persone.
In pochi anni diventa una meta amata da famiglie di tutta Italia, e comincia la sua inarrestabile ascesa. Nel 1993, Gardaland indisse un concorso per rendere la sua mascotte più attuale. Quel concorso fu vinto da Lorenzo De Pretto, un giovane e talentuoso fumettista veneto, che possiamo considerare a tutti gli effetti il “papà” di Prezzemolo così come lo conosciamo ancora oggi.
L'Evoluzione e l'Espansione di Gardaland
L’elenco di un anno dopo, tratto da un articolo del 12 ottobre 1979, era già più ricco, con biglietto d’ingresso fissato a 1.500 lire (mentre oggi gli adulti pagano 45 euro, con riduzioni a 39 per bambini fino a 10 anni e over 60). Articolo che comparve non più sul «Corriere d’Informazione», bensì sul «Corriere della Sera», destinato finalmente a un pubblico nazionale. E si era alle soglie dei dorati anni Ottanta, quando l’Italia girò pagina per tuffarsi in quello che è stato definito l’ultimo decennio felice delle nostre vite.
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Pure Gardaland svoltò per sempre, diventando meta imperdibile almeno una volta nella vita (ma anche tante, a seconda del puntiglio dei bambini e dell’animo spensierato dei genitori). Nel tempo, Gardaland si è trasformato da parco tematico a vera e propria destinazione turistica, con un’offerta che si è ampliata anno dopo anno.
Negli anni, Gardaland ha continuato a innovare, introducendo nuove aree tematiche e ampliando l’esperienza del parco con hotel a tema, acquari e attrazioni ispirate al mondo del cinema. L’apertura del Gardaland Hotel, seguita poi dall’Adventure Hotel e dal Magic Hotel, ha reso possibile vivere l’avventura anche di notte, con stanze ispirate a pirati, cavalieri e regni incantati.
Dopo il successo dei primi anni, a partire dal 1984 Gardaland accelera considerevolmente il suo percorso di crescita che lo porterà negli anni a farsi spazio nella lista dei principali parchi di divertimento al mondo, attraverso l'introduzione di tante nuove attrazioni, grandiose per dimensioni ma anche per impatto scenografico. Consolidata la sua posizione tra i 'grandi' a livello non solo europeo ma anche mondiale, nel 2005 Gardaland viene annoverato dalla prestigiosa rivista Forbes al quinto posto tra i migliori parchi divertimento al mondo!
L’amministratore delegato e vice president di Gardaland Resort, Stefano Cigarini commenta con soddisfazione il traguardo: “Gardaland è lo specchio dell’evoluzione del tempo libero e della società italiana. Un tempo si arrivava con le cartine stradali sul cruscotto mentre oggi il Parco si raggiunge con il navigatore, con le app si prenotano le attrazioni, si vivono esperienze immersive che si condividono in tempo reale sui social.
Oggi un Parco moderno non può essere pensato solo per i più piccoli, ma deve saper coinvolgere l’intera famiglia. Sempre più spesso, infatti, un bambino visita il Parco accompagnato da due/tre adulti. Un’evoluzione continua, che ha saputo coniugare innovazione e coerenza con la missione originaria: offrire esperienze di intrattenimento accessibili a tutte le età, dai visitatori della Generazione X ai bambini e ragazzi della Generazione Alpha.
“In questi 50 anni abbiamo accolto circa 100 milioni di visitatori - come se ogni italiano fosse venuto quasi due volte - ma soprattutto hanno lavorato a Gardaland oltre 50 mila persone: in tantissimi hanno contribuito a costruire quella che oggi è la prima attrazione turistica italiana”. E conclude: “Gardaland ha segnato la storia del costume, della società e del tempo libero in Italia. Ci sono luoghi e aziende che entrano a far parte dell’immaginario collettivo, e Gardaland è uno di questi. Quando si vuole promettere divertimento, si dice: ‘Ti porto a Gardaland’. si intende dire “ti sto portando nel luogo per eccellenza del divertimento”. Ognuno conserva un ricordo legato al Parco: un’esperienza vissuta con amici, con la propria compagna o con i figli.
Tappe Fondamentali nella Storia di Gardaland
- 1975: Apertura di Gardaland con attrazioni a tema avventura e fiabe.
- 1987: Inaugurazione de "La Valle dei Re", la prima grande attrazione tematica.
- 2001: Apertura di Fantasy Kingdom, un'area di 12.000 mq dedicata ai bambini.
- 2004: Arrivo del Gardaland Hotel, trasformando il parco in un resort.
- 2006: Gardaland entra a far parte di Merlin Entertainments.
- 2008: Inaugurazione di Gardaland SEA LIFE Aquarium.
- 2011: Apertura di "Raptor: un volo da brivido", le montagne russe alate.
- 2019: Inaugurazione del Magic Hotel.
- 2021: Apertura del 1° LEGOLAND® Water Park in Europa.
- 2022: Inaugurazione di Jumanji - The Adventure.
- 2025: Gardaland festeggia il suo 50° Anniversario.
Gardaland Oggi
Oggi si estende su oltre 445.000 metri quadrati, accoglie più di 3 milioni di visitatori l’anno e rappresenta il parco a tema con il più alto fatturato in Italia. Dal 2006 è parte del gruppo britannico Merlin Entertainments, terzo operatore mondiale nel settore del divertimento, che ne ha valorizzato le potenzialità internazionali senza snaturarne l’anima fortemente Made in Italy.
Il SEA LIFE Aquarium, inaugurato nel 2008, ha portato la scoperta del mondo marino nel cuore del parco, con oltre 5.000 creature acquatiche e un tunnel subacqueo che fa vivere l’esperienza unica di camminare “sotto” gli squali. Nel 2023 Gardaland ha lanciato “Jumanji - The Adventure”, la prima attrazione al mondo ispirata al celebre film. È una dark ride immersiva con veicoli autonomi, scenari dinamici e un coinvolgimento sensoriale totale, che dimostra come il parco sia sempre attento a rinnovarsi, mantenendo alta l’attenzione verso le nuove generazioni.
Per celebrare l’occasione, Gardaland ha proposto nuove attrazioni e spettacoli a tema, mostre temporanee dedicate alla storia del parco, con bozzetti originali, video d’epoca e memorabilia che raccontano l’evoluzione di un luogo che ha saputo restare fedele a sé stesso, pur reinventandosi ogni anno. Oggi, Gardaland è molto più di un parco: è un pezzo di cultura popolare italiana. Un punto di riferimento per intere generazioni, un luogo dove i ricordi si intrecciano all’adrenalina e alla meraviglia.
E forse la magia più grande è proprio questa: sapere che dietro ogni giostra, ogni spettacolo, ogni risata, c’è il sogno ostinato di un italiano che, con una matita e un’idea, ha saputo creare un mondo. E qui si conclude la nostra storia di oggi con Livio Furini che ha raggiunto il suo obiettivo, dimostrando a tutti che la sua visione non era affatto folle, ma semplicemente in anticipo sui tempi.
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