Albergo Atene Riccione

 

Osterie Romane: Un Viaggio Autentico tra i Sapori della Tradizione

Roma si evolve, va alla ricerca di gusti esotici, internazionali, lontani, ma se c'è una cucina che non passa mai di moda e che rappresenterà la Capitale nei secoli dei secoli, quella è la cucina della tradizione, quella che un tempo portavano in tavola le nonne e le mamme ma che, ad oggi sta divenendo un bene raro. Roma ha bisogno di trattorie serie. Sembra un paradosso parlare così della città regina di piatti ‘must’ tradizionali, come amatriciana, carbonara, cacio e pepe. Ma il problema si pone, per un banale ed evidente motivo: le trattorie/osterie capitoline assecondano - spesso e volentieri - una “non cultura” del prodotto. Non solo, è frequente convinzione che un piatto opulento, saturo di condimenti, con materie prime dozzinali, possa rappresentare al meglio i dettami tradizionali. Per questo, vogliamo portarvi alla scoperta di 10 trattorie romane doc, non contemporanee, non rivisitate, ma tradizionali.

Per dirla alla romana, la sòla (o la fregatura) è sempre in agguato, soprattutto se vi trovate intorno a Piazza Navona, Piazza di Spagna o Trastevere. A Roma, molto più che altrove, bisogna fare molta attenzione quando si sceglie un posto dove andare a mangiare. Con quest’articolo (che verrà integrato continuamente) mi auguro che riuscirete ad assaggiare tutti i piatti tipici della cucina tipica romana, ben fatti, ad un prezzo onesto e senza prendere fregature.

Una Selezione di Osterie Autentiche a Roma

La classifica di Tripadvisor “Travellers’ Choice Awards 2022”, che ha appena messo Roma al primo posto tra le migliori mete per il 2022 è, appunto, una classifica. Le trattorie doc di Roma, non troppo rivisitate, anzi spesso tradizionali, insomma le trattorie di una volta, restano un passaggio obbligato per chi vuole scoprire la grande bellezza dalla prospettiva della tavola. Ecco allora 32 tra le migliori trattorie di Roma, suddivise per quartieri, da Roma Centro a Trastevere. Con indirizzi, numeri di telefono, menu, prezzi medi, voti e riconoscimenti per il migliore rapporto qualità prezzo. Perché mangiare di gusto spendendo il giusto è il mantra per gli amanti del buon cibo che hanno eletto Roma a loro città ideale.

Trattorie nel Cuore di Roma

Nel centro di Roma ci sono migliaia di trattorie tipiche, ma tra quelle più autentiche e storiche si nascondono un gran numero di “trappole per turisti”. Una trattoria romana autentica, con prezzi abbastanza ragionevoli, tavoli all’aperto e nel pieno centro storico di Roma, richiede una caccia approfondita. Per esempio, a un minuto dalla fontana di Campo de’ Fiori, dove la trappola per turisti è una piaga che rasenta la bestialità, c’è questa chicca introdotta da indaffarate signore che fanno la pasta in casa davanti alla finestra.

Armando al Pantheon

Nella capitale vetrina per turisti di passaggio, esiste un posto dove la romanità, quella affettuosa, “de na vorta”, è rimasta immutata. L’entrata di Armando si può scorgere dalla piazza del Pantheon, luogo invaso arbitrariamente da fast food e processioni guidate da una bandierina alzata. Ma basta girare l’angolo per sentirsi accolti nel dehors o in una piccola sala con pochi tavoli e una cucina a vista, dove c’è sempre una gricia al dente che salta in padella. Servizio spiccio ma garbato come nello stile della casa. Per cenare seduti a tavola si deve prenotare, gli spazi angusti non consentono a molti di fermarsi con più calma.

Leggi anche: Design Efficace per Brochure Turistiche

Nel menù i primi della tradizione sono protagonisti, dall’amatriciana alla carbonara, poi rigatoni con la pajata e fettuccine con le regaje (interiora) di pollo (tutti 16 euro). Armando al Pantheon, un nome una garanzia. Il ristorante nato nel 1961 da Armando Gargioli e noto in tutta Roma. Nel menù protagoniste le specialità della cucina romana eseguite nella loro pura ed essenziale forma e realizzate con materie di prima qualità. Dalla stracciatella alla romana alle fettuccine con "regaje" di pollo, dai rigatori con la pajata all'abbacchio alla scottadito, alla trippa di Armando.

Hosteria Grappolo D’Oro

In Piazza della Cancelleria, non lontano da Campo de’ Fiori e Piazza Navona, c’è un altro indirizzo di riferimento per chi vuole andare a colpo sicuro nella sua scelta: l’Hosteria Grappolo d’ Oro. Una roccaforte del gusto, con la sua cucina del territorio, fatta di ricette e cotture tradizionali, dove i prodotti di stagione sono protagonisti, in sintonia con la filosofia slow food. Un ambiente semplice, ma sofisticato quanto basta, che lascia parlare i veri protagonisti della proposta: i piatti.

Osteria delle Coppelle

“La tradizione di Roma in un ambiente familiare“: così ama descriversi l’Osteria delle Coppelle, il cui nome richiama l’omonima piazza dove sorge, accanto a un’immancabile nasone, la fontanella pubblica per eccellenza della città di Roma. Un piccolo salotto a cielo aperto, anche cocktail bar, che un po’ in tutte le stagioni si anima, attirando gli amanti del buon cibo e della convivialità, anche solo per un aperitivo o una serata musicale.

Poldo e Gianna

La storia di Poldo e Gianna Osteria inizia negli anni ’90 del Novecento con i nonni di Leopoldo Scarnecchia, attuale proprietario insieme al padre Nicola. Il ricordo di nonna Gianna in cucina e nonno Poldo fra i tavoli è ancora vivo in questo locale nascosto in un vicolo del Campo Marzio, a due passi dal Parlamento. Una cucina semplice di ispirazione romana, ma allo stesso tempo all’avanguardia, con tecniche moderne come la cottura a bassa temperatura e il sous vide, che mantengono l’integrità del prodotto ed esaltano i sapori genuini, ottenuti da prodotti di stagione.

Hostaria da Pietro

Questo il luogo ideale per chi è alla ricerca del locale dove la tradizione resiste nella modernità. Un ambiente in cui il legno è protagonista e sentirsi a casa non è difficile. L’osteria è sì vicina a via del Corso, ma allo stesso tempo lontana dal caos.

Leggi anche: Trattorie tradizionali nel cuore di Roma

Osteria dell’ingegno

Dal 1997 l’Osteria dell’ingegno, in Piazza di Pietra, nei pressi del Pantheon, è punto di riferimento per gli amanti della buona cucina, con un’aggiunta di estro e creatività. Il locale si trova in uno slargo che è chiuso, su una facciata, dai resti del Tempio di Adriano. Era inizialmente un wine bar, poi trasformatosi in una trattoria moderna dedicata alla cucina italiana, con un dehor che è senza dubbio un punto di forza, insieme l’artistico arredamento interno, ricco di quadri dalle tinte calde.

Matricianella

Una storica insegna a conduzione familiare, fondata nel 1957 da una famiglia di Amatrice: di qui il nome “Matricianella“, che era anche il nomignolo di una bimba cui il fondatore dedicò il locale di via del Leone, vicino al largo della Fontanella Borghese. Una trattoria dove la cucina romana rispetta ricette e cotture tradizionali, facendo leva su prodotti freschi di stagione, provenienti per lo più da realtà locali e piccoli allevatori.

Cesare al Pellegrino

Lo scorso marzo 2023 ha riaperto Settimio al Pellegrino, ribattezzato “Da Cesare al Pellegrino”. Un’istituzione, una trattoria storica in zona Campo de’ Fiori, che aveva chiuso lasciando nello sconcerto generazioni di clienti, affezionati a Mario e Teresa e affranti per la perdita di un pezzo di storia gastronomica della città.

La Quercia

Restiamo in zona Campo de’ Fiori, per scoprire una trattoria che si trova in piazza della Quercia, che prende il nome dalla chiesa di S. Maria della Quercia che qui sorge, davanti a un grande albero di quercia, che si trova proprio di fronte alla trattoria, in armonia e continuità con il dehor esterno. Una location ideale per chi cerca riparo da ogni tipo di chiasso, rifugiandosi in un luogo silenzioso, caloroso e accogliente.

Trattoria Lilli

Non lontano da via dei Coronari, secondo la CNN tra le dieci strade più belle del mondo, c’è Lilli, una trattoria che da decenni propone cucina romana. Un rifugio sicuro tra la miriade di insegne turistiche, il cui nome deriva da Loredana, detta Lilli, che aprì i battenti dell’osteria nel 1969.

Leggi anche: Visitare l'Altopiano dei Sette Comuni

Tesori Nascosti a Trastevere

Trastevere è piena di trattorie, ma spesso quelle che sembrano più tradizionali sono in realtà trappole per turisti. Ecco alcune eccezioni:

La Cisterna da Carlone

Inauguro questa rassegna sui ristoranti tipici più buoni con una trattoria storica nel cuore di Trastevere. La Cisterna da Carlone si trova in vicoletto e ha i tavoli sia all’aperto che al chiuso. È una trattoria genuina, con piatti super abbondati: vi consiglio caldamente di prendere una porzione di pasta in due se volete uscirne vivi.

Trattoria Nannarella

La Trattoria Nannarella è un’osteria storica di Trastevere, e si trova proprio in Piazza San Callisto, a due passi da Santa Maria in Trastevere. Ha diverse sale interne e uno spazio fuori che viene utilizzato anche in inverno, chiuso da una veranda e con i funghi che riscaldano. Non si può prenotare ma la coda scorre abbastanza veloce, soprattutto se ci andate presto.

Da Teo

Affacciato sulla meraviglia trasteverina di piazza dei Ponziani, Da Teo è una bella trattoria nel quartiere tra i più trafficati di Roma. Qui si viene per mangiare sia all’aperto, quando la stagione lo consente, che all’interno, tra tavoli semplici allestiti con bottiglie di vino, quinto quarto, pasta fresca e carciofi fritti.

Il Duca

Di trattoriole Trastevere è piena, e quanto più le si vede spiccare per le tovaglie a quadretti rossi, l’oste camuffato da cameriere -magari intento ad attirare i clienti per strada- tanto più le si deve fuggire perché sono falsi storici. Il Duca, due passi da piazza Trilussa, è l’eccezione. A iniziare dall’ambientazione: grandi travi in legno con casseruole in rame pendenti, archi in mattoni rossi, bottiglie alle pareti, pezzi vintage sparsi qua e là.

Osteria der Belli

Un po’ nascosto, tra i vicoli del Trastevere più genuino, è un tuffo nelle cucine delle nostre mamme e nonne. Atmosfera autentica, senza artefatti, per chi ama la semplicità. Niente menù cartaceo; l’elenco dei piatti viene snocciolato al momento dall’oste Massimo Conti.

Scoperte Gastronomiche in Altre Zone di Roma

Lo Scopettaro

Tra le trattorie più antiche di Roma, Lo Scopettaro rappresenta la culla dei sapori più antichi della nostra città. Conosciuto a tutti per la qualità degli ingredienti utilizzati per la preparazione dei piatti e la bontà delle sue ricette, questo ristorante accende le papille gustative permettendo di gustare i grandi classici preparati a regola d’arte. Porzioni abbondanti, sapori tradizionali, attenzione rivolta ai clienti, rappresentano il tris vincente che da anni conquista tutti gli avventori di questo locale.

Trecca

Nata dalla volontà di due giovani fratelli di riportare in primo piano la tradizionale cucina romana, Trecca, in zona Ostiense, è il posto dove i bucatini all'Amatriciana, la coda alla vaccinara, la trippa alla romana, i rigatoni alla carbonara le polpette al sugo sono protagonisti assoluti.

Osteria Fratelli Mori

Dal 2004 in via dei Conciatori (zona Piramide), l'Osteria Fratelli Mori è la tipica trattoria romana accogliente, dove, davvero, ti senti come a casa. Una famiglia, composta da mamma Giuliana e dai figli Alessandro e Francesco, che porta in tavola la tradizione romana casalinga, familiare, buona.

Sora Lella

Con una storia alle spalle che affascina e incuriosisce tanto quanto il suo menù, Sora Lella da oltre settant’anni attira a sé clienti provenienti da ogni dove. In questo locale, dapprima noto per essere appartenuto alla mitica Elena Fabrizi, altresì detta Sora Lella, scorre il sangue tipico trasteverino e qui è possibile respirare un’antica romanità non improvvisata.

Checchino dal 1887

Aperto nel lontanissimo 1887, nella zona di fronte al mattatoio di Roma (che venne costruito pochi anni dopo l’apertura), Checchino oggi è ancora gestito dalla stessa famiglia, siamo arrivati in ultima battuta alla sesta generazione. Qua si mangiano piatti che ormai è molto difficile trovare altrove (qui ve ne abbiamo parlato) in un posto che offre praticamente una fotografia di quella che era una Roma ben diversa da quella che conosciamo oggi.

L'Avvolgibile

Adriano Baldassarre, chef stellato di Tordomatto, è tornato, da un po', nel suo Appio Latino, quartiere dove è nato e cresciuto, per aprire una vera trattoria romana. Lui che di trattoria contemporanea proprio non vuole sentir parlare, ha aperto - alla fine del 2018 - L'Avvolgibile.

Hostaria da Enzo

L’Hostaria da Enzo è la classica trattoria romana vecchio stile con le tovaglie a quadretti bianchi e rossi. Non aspettatevi arredi fancy o alla moda, ma un ottimo e ampio menù della tradizione. I gestori sono molto simpatici, i piatti abbondanti e la cucina è buona.

Ar Grottino der Traslocatore

Ci spostiamo adesso a Garbatella, per una trattoria storica con il nome più bello di sempre. Ar grottino der traslocatore è una trattoria tipica aperta sin dagli anni ’60 a Roma. I primi sono sicuramente il loro piatto forte e le porzioni sono enormi: parliamo di minimo 2 etti di pasta, che vi consiglio di dividere in due, se non volete morire.

Il Quagliaro

Anche Il Quagliaro è una trattoria super-storica, esiste dal 1958, ed è uno di quei posti che stanno veramente sparendo dalle città. E’ famosa soprattutto per le quaglie appunto (e dove le mangiate le quaglie al ristorante al giorno d’oggi??) cotte in un padella nel forno a legna, servite con olive, funghetti e pane bruscato.

Trattoria dell’Omo

Tra le trattorie tipiche di Roma, la Trattoria dell’Omo è sicuramente una delle mie preferite. Da fuori nun je date na lira, come si dice dalle mie parti, ma una volta dentro apprezzerete molto la cucina e l’accoglienza romana verace. In questa trattoria spartana a gestione familiare (madre e padre sui 75/80 anni e figlio sui 45/50) si mangia molto bene e si spende veramente poco (intorno ai 25 euro).

Trattoria Perilli

In questo caso parliamo di una vera e propria istituzione: la Trattoria Perilli è aperta dal 1911! Una trattoria con pochi coperti (circa 50) e una cucina romana impeccabile. I proprietari sono originari di Amatrice e i piatti della tradizione (carbonara, amatriciana e cacio e pepe) sono tutti buonissimi.

Ristorante Pommidoro

Usciamo dal centro storico per spostarci nel quartiere di S.Lorenzo, quello dove si trova anche l’Università La Sapienza. Il Ristorante Pommidoro è sempre stato qui, da ben da 120 anni. Questa trattoria tipica romana è a gestione familiare ed era un luogo molto caro ad intellettuali e letterati come Pasolini e Moravia.

Osteria Palmira

Mica male la promessa di essere una “vera osteria romana”: da Osteria Palmira si trovano tanti piatti e tanti coperti, in un clima semplice e informale. Il locale è dedicato alla ristoratrice Nonna Palmira, come si evince dal nome, originaria di Amatrice.

Osteria Bonelli

Situata fuori da rotte inflazionate, tra Torre Maura e Torre Spaccata, questa realtà propone un lavoro serio e filologico. Non aspettatevi colpi d’ala esagerati. Schiettezza ai fornelli, seguendo la legge del mercato. L’ambiente è amorevolmente spartano, caloroso, sempre affollato da ‘aficionados’ di quartiere (la prenotazione è obbligatoria!). Ampi tavoloni in legno, tovaglie di carta e un servizio tanto celere quanto disponibile e cordiale. Il menu è appuntato su una lavagna “mobile” che trotta ad alta velocità da un coperto all’altro. I piatti ruotano giornalmente in base alla spesa fatta al mercato e alla consequenziale stagionalità dei prodotti. Altro pregio dell’osteria, risiede nella premura per per il “DIY” (do it yourself) ben fatto, e per un’attenzione non banale a cotture e condimenti.

Osteria ultra verace e popolare, animatissima e rumorosa, che manderà in estasi gli amanti della romanità pungente. Si trova dalle parti dell’Acquedotto romano e offre molti classici della romanità e piatti più arguti frutto del ricettario di casa. Con una spesa media di circa 25 euro a persona (vino incluso), quella di Bonelli è una storia che va vissuta e raccontata.

Piatti Tipici da Non Perdere

  • Tonnarelli alla gricia: sontuosi e avvolgenti.
  • Tagliatelle all’uovo: tuffate in un intenso e setoso sugo di coda alla vaccinara “comme il faut”.
  • Bollito in bianco: un classico.
  • Coniglio alla cacciatora: succulento.
  • Carne di cavallo (giovedì): interpretata dal saporoso diaframma equino alla griglia.

Idem i primi piatti, realizzati a regola d’arte. Tra le portate principali, poniamo l’accento sull’ottimo Bollito in bianco, o sul succulento Coniglio alla cacciatora. Il giovedì, è facile trovare in lavagna la Carne di cavallo - usanza quasi dimenticata - interpretata dal saporoso diaframma equino alla griglia. Abbiamo riscontrato solo qualche défaillance sul capitolo dolci: a tratti troppo zuccherini e con un’incomprensibile prevalenza di ricette campane e non laziali in carta.

TAG: #Turistiche #Turisti #Roma

Più utile per te: