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Pena Sospesa: Cosa Significa e Come Funziona

Normalmente, una sentenza di condanna penale è un provvedimento che prevede la possibilità di una esecuzione forzata. Ciò significa che quando diviene effettivamente esecutiva (dopo i 3 gradi di giudizio), trova esecuzione attraverso la conduzione in carcere del soggetto interessato ad opera delle forze dell’ordine.

A volte, la condanna viene pronunciata con “sospensione condizionale”, e quindi la pena non avrà una effettiva esecuzione, ma resterà sospesa per il periodo stabilito dalla legge. In particolar modo per coloro che per la prima volta affrontano quali imputati le aule di Giustizia - per reati non eccessivamente gravi.

Valutazione Temporale

Il tema della pena sospesa è trattato nell’art. 163 del Codice Penale, che ci dice:

Nel pronunciare sentenza di condanna alla reclusione o all'arresto per un tempo non superiore a due anni, ovvero a pena pecuniaria che sia equivalente ad una pena privativa della libertà personale per un tempo non superiore, nel complesso, a due anni, il giudice può ordinare che l'esecuzione della pena rimanga sospesa per il termine di cinque anni se la condanna è per delitto e di due anni se la condanna è per contravvenzione.

Un Giudice, quindi, cercando di semplificare, quando condanna un imputato ad una pena non superiore ai 2 anni, riferita perciò ad un fatto non di estrema gravità, può ordinare che questa resti sospesa:

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  • per 5 anni, se si tratta di una condanna per delitto
  • per 2 anni, se si tratta di una condanna per contravvenzione

Alla scadenza del periodo stabilito, se il condannato non ha commesso altri reati, la pena si può considerare completamente estinta.

Valutazione della Personalità

Oltre all’aspetto quantitativo della pena, il Giudice deve valutare anche la personalità dell’imputato, formulando un giudizio prognostico positivo: analizzando le circostanze che hanno portato il soggetto a compiere un reato, è necessario ritenere che non ne commetterà altri in futuro.

E’ chiaro quindi che sono quasi sempre i condannati al loro primo reato a beneficiare della pena sospesa, e come dicevamo, la scelta di non mandarli in carcere può risultare utile al loro recupero e reinserimento, facendogli evitare un’esperienza difficile che potrebbe peggiorare la situazione.

Viene sottolineato anche, che La sospensione condizionale della pena non può essere concessa:

  1. a chi ha riportato una precedente condanna a pena detentiva per delitto, anche se è intervenuta la riabilitazione né al delinquente o contravventore abituale o professionale;
  2. allorché alla pena inflitta deve essere aggiunta una misura di sicurezza personale perché il reo è persona che la legge presume socialmente pericolosa

Generalmente la pena sospesa può essere concessa solo una volta, ma può succedere che la somma tra la prima e la seconda sospensione non superi i termini temporali previsti dalla legge, e venga così concessa nuovamente.

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Quali regole devono essere rispettate durante la pena sospesa?

Ci dobbiamo ricordare che, una pena sospesa rappresenta un beneficio concesso in base a determinate caratteristiche, come abbiamo visto, e non un diritto del condannato.

Anche se non sconterà effettivamente un periodo in carcere, non viene cancellato il reato che ha commesso e deve rimediare ai danni che ha causato. La sospensione condizionale della pena può essere subordinata all'adempimento dell'obbligo delle restituzioni, al pagamento della somma liquidata a titolo di risarcimento del danno o provvisoriamente assegnata sull'ammontare di esso e alla pubblicazione della sentenza a titolo di riparazione del danno; può altresì essere subordinata, salvo che la legge disponga altrimenti, all'eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato, ovvero, se il condannato non si oppone, alla prestazione di attività non retribuita a favore della collettività per un tempo determinato comunque non superiore alla durata della pena sospesa, secondo le modalità indicate dal giudice nella sentenza di condanna.

La sospensione riguarda sia la pena principale, sia quella accessoria, ma non elimina l’obbligo al risarcimento danni alla persona offesa, che ne abbia fatto richiesta in tribunale. A quello del risarcimento disposto come immediatamente esecutivo dal Giudice in favore del danneggiato da reato che si è costituito parte civile nel processo.

Come sottolineato più volte, lo scopo della pena sospesa è quello di favorire il recupero di un soggetto che ha commesso un reato minore e che non risulta pericoloso per la società, quindi risarcire i danni fa parte del processo di reinserimento, per fare comprendere a pieno le conseguenze di un comportamento deviato.

Diversamente da quanto accade in caso di Riabilitazione Penale, con la sospensione della pena il beneficiario può vivere liberamente la propria vita rispettando le leggi, senza essere “macchiato” sul casellario giudiziario, quindi senza essere ostacolato in caso di concessione di licenze o autorizzazioni per svolgere attività lavorative.

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Il condannato potrebbe essere costretto all’adempimento di ulteriori obblighi, come ad esempio un’eventuale prestazione di attività non retribuita, utile alla collettività.

In quali casi può essere revocata la pena sospesa?

Alcuni comportamenti potrebbero portare alla revoca della pena sospesa, in particolare:

  • se il condannato commette un delitto o contravvenzione della stessa indole, per il quale viene inflitta una pena detentiva
  • se il condannato non adempie agli obblighi che gli sono stati imposti
  • se il condannato riporta un’altra condanna per delitto anteriormente commesso, che assieme a quella sospesa, superi i termini temporali previsti dalla legge.

In caso di revoca, il soggetto dovrà scontare entrambe le condanne.

Se, invece, il soggetto non commette nessun reato e fa fede a quanto gli è stato richiesto, la pena sospesa si estingue entro i termini stabiliti. La sua vita può continuare senza avere nessuna conseguenza, e questo significa che la riabilitazione a una vita sociale corretta ha avuto gli esiti positivi sperati.

Estinzione del reato

Chi ottiene il beneficio della pena sospesa, significa innanzitutto che è stato condannato per avere commesso un reato. Detto ciò, la sospensione non può cancellare eventuali “macchie” sulla fedina penale. L’unico vantaggio, possibile grazie alla riforma del Casellario, è la non visibilità della condanna sul casellario giudiziale richiesto dai privati, al contrario sarà sempre visibile per l’autorità giudiziaria e per la Pubblica Amministrazione. È possibile verificarne il contenuto chiedendo la visura dello stesso.

Di certo, il soggetto non può dichiararsi incensurato.

Una volta trascorsi 2 o 5 anni dal passaggio in giudicato della condanna sospesa, è possibile chiedere l’estinzione del reato, se non vengono commessi illeciti e se sono stati rispettati tutti gli obblighi previsti.

Proprio a partire da tale momento i privati non potranno più vedere la condanna.

Inoltre, secondo in recente orientamento della giurisprudenza, in seguito all’estinzione del reato ai sensi dell’art. 167 c.p. “Se, nei termini stabiliti, il condannato non commette un delitto, ovvero una contravvenzione della stessa indole, e adempie gli obblighi impostigli, il reato è estinto.”, il bonus è ripristinato e quindi è possibile ottenere nuovamente il beneficio anche oltre i limiti sanciti dall’art. 163 c.p.

Differenza tra pena sospesa e riabilitazione

Va precisato che esistono delle differenze tra la procedura che abbiamo analizzato fino ad ora e la cosiddetta riabilitazione penale.

Nel primo caso si estingue solo il reato e non gli effetti penali, quindi la condanna non verrà eseguita ma è possibile valutare eventuali effetti negativi, quali la recidiva.

Con la riabilitazione, invece, l’estinzione riguarda sia il reato che gli effetti penali, difatti i condannati con pena condizionalmente sospesa mirano ad ottenere la riabilitazione anche se il reato è estinto, dato che comporta vantaggi ulteriori.

Si può chiedere il passaporto?

Se è stata concessa la pena sospesa semplice, ovvero senza dovere risarcire la persona offesa, l’interessato non ha alcun problema a richiedere o rinnovare il passaporto.

La situazione è diversa, invece, se la sospensione è condizionata al risarcimento del danno, in quanto non si potrà ottenere il documento prima di avere pagato l’indennizzo.

Ad ogni modo, per avere informazioni più dettagliate ed una analisi approfondita del singolo caso, vi invitiamo a contattare l’avvocato più idoneo, effettuando una ricerca nel nostro portale.

Riabilitazione e casellario

Le condanne per le quali sia stata concessa e non revocata la riabilitazione non sono riportate nel certificato richiesto dall’interessato.

Tuttavia, ma con la riforma Orlando del 2017 e l’introduzione del c.d. certificato selettivo la P.A. può venire a conoscenza anche dei reati riabilitati.

La Cassazione, per di più, ha precisato anche di recente che la riabilitazione non comporta la cancellazione della sentenza di condanna dal casellario nemmeno per ragioni di privacy.

A che serve la fedina penale pulita?

La fedina penale ha una validità di 6 mesi e viene rilasciata dal casellario giudiziario per un’infinità di motivi.

Questi possono però essere comunque ottenute con una semplice richiesta presentata presso la Procura competente ai sensi dell’art. 335 c.p.p.

Domande frequenti sulla Riabilitazione Penale

Quali sono i requisiti per la riabilitazione?

  1. il decorso di un certo periodo di tempo (almeno 3 anni dall’espiazione/estinzione della pena);
  2. la buona condotta;
  3. la non sottoposizione a misure di sicurezza;
  4. il pagamento delle spese processuali e l’adempimento delle obbligazioni civili derivanti dal reato.

A chi va presentata la richiesta di riabilitazione?

Al Tribunale di Sorveglianza del luogo di residenza

Quali sono gli effetti della riabilitazione?

La riabilitazione estingue tutte le pene accessorie del reato, nonché ogni altro effetto penale della condanna.

Le condanne col beneficio della non menzione risultano dal casellario?

Se il giudice ha concesso il beneficio della “non menzione” (art. 175 c.p.), nel certificato del casellario giudiziale richiesto dai privati la relativa condanna o pronuncia penale verrà omessa.

In passato, peraltro, anche la pubblica Amministrazione poteva accedere all’elenco completo dei precedenti, ma con la riforma Orlando del 2017 e l’introduzione del c.d. certificato selettivo la P.A. può venire a conoscenza anche dei reati riabilitati.

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