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La Storia della Casa del Turista a Brindisi: Un Viaggio Attraverso i Secoli

Il complesso noto come Casa del Turista rappresenta uno dei fulcri storicamente più significativi della storia della città di Brindisi, nel quale si intersecano vari periodi storici. Così denominata con riferimento al suo utilizzo iniziale, destinato principalmente ad attività turistiche, è uno degli edifici comunali di più rilevante interesse storico-artistico della città.

Scavi Archeologici e Periodo Romano

Le successive campagne di scavo, condotte nella zona del giardino retrostante la Casa Del Turista dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici, hanno restituito importanti tracce di epoca medioevale ed ancor prima del periodo romano tra il II - III secolo d.C. Al primo periodo si fa risalire il sepolcreto riportato alla luce, composto da circa quaranta deposizioni in fossa terragna e in tomba a cassa rettangolare. Altri elementi di epoca romana si compongono da parti di muratura, malta e tegole, un piano di calpestio con scaglie di marmo e frammenti ceramici, blocchi squadrati di carparo, un canale di deflusso delle acque.

Nei saggi successivi furono scoperti i resti di una stratificazione di età tardo antica romana, con importanti strutture in opera cementizia, frammenti di ceramica e laterizio e monete in bronzo. Questi ultimi rinvenimenti sono stati associati a quelli condotti nel 1985 quando vennero riportati alla luce resti di un impianto termale di età imperiale (I - II secolo d.

Architettura e Manomissioni nel Tempo

L’attuale stabile si sviluppa su tre piani e sul prospetto principale sono facilmente identificabili le varie manomissioni che la struttura ha subito nel corso del tempo. Il complesso, articolato su tre livelli, reca sulla facciata i segni delle varie interpretazioni avute nel corso dei secoli.

Interessante è l’arco d’accesso sito al piano terreno, un arco a sesto acuto, monco del supporto sinistro, composto da conci bicromi, dove sulla chiave di volta si identifica una croce patente in rilievo, probabilmente dell’ordine dei Templari. L’arco d’accesso al piano terreno a sesto acuto, composto di conci bicromi e facente parte di una darsena porticata, reca nella chiave di volta una croce in rilievo, quasi certamente dell’ordine monastico-cavalleresco di San Giovanni, oggi di Malta che, subentrato nel possesso ai Templari, provvide, nel tempo, a progressivi ampliamenti del complesso che aveva funzione anche di magazzino per le merci in transito e di ospitalità per i pellegrini diretti o provenienti da Terra Santa.

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Durante il periodo invernale, le imbarcazioni erano custodite nella darsena per essere messe in mare in primavera e più precisamente, nel caso di Brindisi, il 27 aprile, giorno ritenuto quello dell’arrivo delle reliquie di san Teodoro, patrono della città. La data corrispondeva alla precedente celebrazione della dea Iside ed era scelta per invocare la protezione divina sui rischi della navigazione.

Il Ruolo dei Templari e dei Cavalieri di San Giovanni

Antiche fonti documentarie ci parlano inoltre di un altro edificio con darsena porticata voluto dai Cavalieri Templari e passato, dopo l’abrogazione del 1310 di quest’ordine, ai Cavalieri Giovanniti che sullo stesso sito edificarono una chiesa intitolata a S. Giovanni Elemosiniere, loro santo tutelare. Adiacente era la chiesa di San Giovanni, loro santo tutelare, di cui alcuni resti sono nel limitrofo palazzo Cocotò.

Nel Medioevo qui sorgeva una chiesetta in cui veniva ufficiato il rito greco e intitolata a S. Si segnala che anche durante il periodo autunnale e invernale i Volontari del TCI sono presenti per accogliere i Visitatori nei seguenti giorni e orari.

Attività Attuali e Visitatori

L’edificio ospita mostre permanenti e temporanee e una sala conferenza. Nell’anno in corso sono stati accolti 8.522 Visitatori, tutti turisti stranieri e italiani provenienti da varie regioni; ma, se consideriamo anche i brindisini, che non avevano avuto finora la possibilità di visitare il sito, il numero totale dall’inizio dell’adesione al programma diventa di circa 25.500 presenze. Durante le Giornate Europee del Patrimonio del 23 e 24 settembre 2017 i Volontari aderenti al programma “Aperti per Voi” del T.C.I.

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