Planet Viaggi: Definizione di Viaggiatori Responsabili
Dopo gli studi per diventare operatore turistico, dal 1984 lavoro nel mondo delle agenzie di viaggio e tour operator. Ho "frequentato" tutti i settori che compongono questa professione: la costruzione del viaggio, la vendita e l'accompagnamento. Ho iniziato nel 2015 l'avventura a Planet Viaggi, con l'entusiasmo che da sempre metto in questa professione. Fin da bambina ho la passione per lo studio delle lingue... La tesi di laurea l'avevo fortemente voluta sul tema del turismo responsabile e per "toccare con mano" ero arrivata in Planet Viaggi Responsabili per uno stage, nel 2005! Ho lasciato l'amata Laguna per venire tra i colli veronesi e coltivare un sogno: un mondo migliore è possibile, anche partendo dal viaggio!
Ho dato inizio a questa avventura nel 1999 creando l'agenzia Planet Viaggi S.R.L. occupandomi immediatamente di creare un settore dedicato al Turismo Responsabile.
Abbiamo cominciato nel 2005, spinti dal desiderio di vivere in Africa, di fare della passione per il viaggio la nostra attività e di farlo in modo responsabile. Ci siamo trasferiti in Marocco, a Marrakech, dove viviamo tuttora, conquistati da quell'incredibile teatro all'aperto che è la piazza Djemaa El Fna, e abbiamo cominciato a viaggiare per esplorare il paese e conoscere i progetti di sviluppo locali; con più di cento viaggi all'attivo organizzati in collaborazione con Planet Viaggi Responsabili, abbiamo esteso le destinazioni di nostra competenza anche a Kenya e Turchia.
Per noi accompagnare dei viaggiatori significa soprattutto portare a conoscere i nostri amici locali... Gianni e Nancy si sono sposati nel 1996. Hanno 4 figli e come famiglia cercano di vivere quotidianamente la scelta preferenziale per i poveri. Rispettare un mondo che non ci appartiene e provare a comprenderlo attraverso la cultura e le tradizioni e allo stesso tempo mostrare il nostro modo di vivere.
Questa è la nostra idea di Turismo Etico: forse si allontana un pò dalla definizione classica, ma del resto non siamo così affezionati alle etichette! Fra Turismo Sostenibile e Responsabile c’è un collegamento reciproco da sempre, anche nella loro definizione. Archiviato con il 2017 l’Anno Internazionale del Turismo Sostenibile per lo Sviluppo, così dichiarato dall‘Assemblea generale delle Nazioni Unite, rimane sempre acceso l’interesse e l’opportunità di promuovere in ambito turistico ed ambientale, una politica volta a garantire lo sviluppo eco sostenibile e responsabile che da esso si genera.
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Turismo Sostenibile e Responsabile: Definizioni e Principi
Il Turismo è un settore del terziario, ma anche una delle più importanti industrie esistenti al mondo, capace di generare un indotto economico che può riversarsi sulle comunità locali in termini di integrazione sociale e benessere economico. Tenendo conto però che nessuna Attività umana è senza impatti, anche lo sviluppo turistico, la sua diffusione ed il rapporto fra Turisti e popolazioni, genera un impatto a 360 gradi sull’Ambiente e le comunità locali.
Proprio per limitare gli impatti derivati dall’Industria turistica (meglio sarebbe forse definirli “danni”), la Comunità Internazionale è giunta quindi ad introdurre una politica di programmazione che mira allo Sviluppo Sostenibile del Turismo ed alla divulgazione di una sorta di “Codice Etico di base”, mirato alla conoscenza ed applicazione di un Turismo Responsabile da parte di Turisti e Viaggiatori: prevenire è meglio che curare …
Cosa è il Turismo Sostenibile
Il WTO, ha fornito una definizione di Sviluppo del Turismo Sostenibile, che ricomprende i concetti dello sviluppo sostenibile espressi in ambito di Agenda 21 per il “settore dei viaggi e turismo” e ne contestualizza la relativa sostenibilità sociale, ambientale ed economica.
Una lettura ancor più chiara a mio parere però, la ha fornita il WWF scrivendo … Per ottenere uno sviluppo delle società umane che sia sostenibile è necessario che:
- l’intervento umano sia limitato entro le capacità di carico dei sistemi naturali conservandone la loro vitalità e la loro resilienza;
- il progresso tecnologico per la produzione di beni e servizi venga indirizzato all’incremento dell’efficienza piuttosto che all’incremento del flusso di energia e materie prime;
- i livelli di prelievo delle risorse non rinnovabili ecceda le loro capacità rigenerative;
- l’emissione di scarti e rifiuti (solidi, liquidi e gassosi) dovuti al metabolismo dei sistemi sociali non ecceda la capacità di assimilazione dei sistemi naturali.
Attraverso il turismo sostenibile, si cerca di ridurre l’impatto sull’ecosistema derivante dalle strutture ricettive, dai tour operator, dai mezzi di trasporto, dagli Itinerari e dai turisti stessi, i quali “preferibilmente” dovrebbero attuare scelte sostenibili nell’acquisto di “un prodotto turistico”. Rientrano a pieno titolo in questo segmento, tutte le attività e le strutture eco-friendly rispettose dell’ambiente, i viaggi a basso impatto ambientale e che operano scelte di Turismo Responsabile, le politiche di recupero di borghi e centri abbandonati, il Viaggiare come “cammino lento” … ma questi sono solo degli esempi!
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Cosa è il Turismo Responsabile
Il turismo responsabile è il turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori.
Questi principi sono attuabili seguendo le indicazioni contenute nel Vademecum dell’AITR che potete consultare qui: vademecum_aitr_2012.
Un’altra definizione che ben inquadra i concetti del Turismo Responsabile, è quella espressa nelle ” Carta di Qualità del Turismo Responsabile del WWF in Italia”, dove potrete leggere: WWF definisce “Turismo Responsabile” quelle attività che permettono nell’esperienza turistica di acquisire la consapevolezza che è necessario tutelare l’ambiente naturale e le culture locali e di costituire, nell’esperienza turistica personale, uno strumento diretto di evoluzione dell’economia virtuosa del turismo nei luoghi di destinazione.
Aspetti fondamentali dell’attività che WWF riconosce sono il rispetto e la diffusione di conoscenza della biodiversità in tutte le sue espressioni, nonché del valore del paesaggio e degli elementi locali del territorio e infine la ricerca di processi e strumenti che minimizzino l’impatto del turismo sull’ambiente, aumentando al contempo i benefici socio-economici e le ricadute positive, in termini di conservazione e tutela delle risorse naturali, per le comunità ospitanti. Strumenti privilegiati per l’organizzazione di attività rispondenti a questa idea sono gli strumenti educativi e conoscitivi delle Linee guida educative e della carta di qualità del WWF.
Come spesso mi capita di scrivere, “Viaggiare è un’attitudine dell’anima” e a maggiore ragione “Viaggiare Responsabile è il solo modo di incontrare davvero il Mondo e le Culture, rispettando nell’ambiente se stessi ed i Paesi che si visitano”, un Codice di Viaggio che rende eticamente sostenibile approcciare le culture locali e gli ecosistemi!
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Consigli pratici per viaggi responsabili e sostenibili
In molti pensano che Viaggiare in ottica Responsabile equivalga solo a Viaggiare zaino in spalla o a dovere spendere cifre da capogiro: niente di tutto questo! Un Viaggio Responsabile può essere tranquillamente organizzato per un un classico „Fai Da te“, ma anche con un Tour Operator od una Associazione che proponga „Viaggi Etici“, avendo cura di organizzare in maniera puntuale le varie fasi sin dall’inizio.
In poche Tracce vi lascio un pro-memoria per Organizzare i Vostri Viaggi Responsabili e Sostenibili:
- Informatevi in modo consapevole dei luoghi che volete visitare, leggendo su Internet o sulle Guide, della loro Storia, delle loro tradizioni e consuetudini, della loro Economia;
- Pianificate un Itinerario ed i percorsi utilizzando il più possibile i mezzi locali di trasporto meno impattanti (bus, treno, trasporti fluviali, biciclette …), approfondendo la conoscenza su poche località anziché su tante, ma “mordi e fuggi”;
- Scegliete per quanto vi sarà possibile strutture Eco-Sostenibili o che attuano programmi di tutela ambientale;
- Visitate aree ad alto valore naturalistico e culturale;
- Scegliete tour operator e associazioni che organizzano viaggi “etici”: non è difficile! Un valido esempio lo potete trovare consultando Planet Viaggi, WWF Nature, Conscious Journeys, Viaggiare Libera e molti altri ancora;
- Viaggiate nei Paesi rispettando i costumi, la cultura, la religione e gli stili di vita del posto: è il modo più bello di conoscere il Mondo, arricchendo la propria Esperienza con l’ incontro ed il contatto con le diverse Culture, con la Gente e le Etnie del luogo, senza pregiudizi o preconcetti;
- Se volete portare qualcosa alla gente del posto, informatevi bene sulle loro necessità;
- Fate la scelta di scoprire le tradizioni culinarie locali: vi permetterà di scoprire ancor più da vicino la Cultura del Paese che visitate;
- Effettuate scelte atte a favorire l’economia e l’artigianato delle comunità locali;
- Condividete la vostra Esperienza in rete per fornire Informazioni.
Esiste un altro modo di viaggiare come vedete, un turismo diverso che fa della presa di coscienza Ambientale e Culturale un Valore aggiunto, un concetto che è possibile applicare al piccolo o al grande Viaggio e che rende la propria Esperienza più autentica.
Il Turismo genera una circolazione di ricchezza all’interno della società, ed una parte del suo flusso può e deve essere utilizzato nel percorso di conoscenza e conservazione dei saperi, delle produzioni e delle tradizioni locali, oltre che al sostegno della vocazione dei luoghi, della tutela e valorizzazione delle bellezze naturali, ambientali e paesaggistiche.
Il Turismo Sostenibile e Responsabile è insieme una grande sfida ma anche una immensa opportunità da cogliere, ciascuno per la propria parte!
Esempi di turismo sostenibile
Dove si può essere più “eco”? Potremmo pianificare un viaggio responsabile in uno dei Paesi che secondo l’Environmental performance index (Epi) sono i più rispettosi dell’ambiente. Sui 180 presi in esame nel 2016, i migliori 10 sono risultati, nell’ordine, Finlandia, Islanda, Svezia, Danimarca, Slovenia, Spagna, Portogallo, Estonia, Malta e Francia (l’Italia è solo 29esima). Per chi ama invece il turismo metropolitano, secondo il Sustainable cities index la città più eco del mondo è Francoforte, seguita da Londra, Copenhagen, Amsterdam, Rotterdam, Berlino, Seoul, Hong Kong, Madrid e Singapore.
Gli esempi di turismo sostenibile in Italia sono però moltissimi! Per gli amanti del trekking, c’è la gola di Gorropu. Imperdibile è il parco dei Nebrodi, grande area verde che si trova tra le province di Messina, Enna e Catania. Il Salento in bicicletta “si può fare”. Un esempio di itinerario sostenibile è quello che si sviluppa nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna: la meta è la cascata dell’Acquacheta, generata dal fiume omonimo che nasce sull’Appennino toscano in provincia di Firenze.
Fare ecoturismo nei grandi parchi e nelle aree verdi è relativamente facile. Ma si possono organizzare vacanze sostenibili e responsabili nelle città e nelle mete più gettonate del mondo?
Cuba, infatti, che per anni non si è potuta permettere i pesticidi, ha un ambiente naturale che favorisce le api: qui la moria del prezioso insetto non si è mai verificata, anzi. Nella Grande Mela non mancano certo i viaggiatori… ma si può fare turismo sostenibile a New York? L’offerta della città è così vasta, che la risposta non può essere che affermativa.
Il mezzo di trasporto “giusto” è fondamentale: come conferma anche l’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, quello più ecologico per i lunghi viaggi è il treno. Sempre più hotel e strutture turistiche in giro per il mondo hanno deciso di ridurre il proprio impatto e di certificare la propria attenzione all’ecologia.
L'impegno di AITR
L'AITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile, nasce nel 1998 al culmine di incontri tra diverse associazioni, protagoniste di una riflessione critica sul turismo di massa in Italia, sulle sue patologie, le mancanze di controllo, una sorta di neocolonialismo che lasciava sul territorio squilibri economici e sociali e danni ambientali che rimanevano a carico delle comunità locali. AITR associa tour operator, organizzazioni ambientaliste, ONG, associazioni culturali, cooperative, operatori dell’accoglienza e imprese di servizi.
Agenzie e Tour Operator associati ad AITR
- Africa Wild Truck: Tour operator con sede in Malawi, specializzato in viaggi di avventura e turismo responsabile in circuiti poco battuti, con esperienze di volontariato in Zambia, Mozambico, Tanzania e Botswana.
- RAM Viaggi Incontro: Agenzia con sede a Camogli, offre proposte di turismo responsabile in Italia e nel mondo, con particolare attenzione all'Asia. Organizza viaggi in piccoli gruppi, privilegiando il trasporto pubblico locale e alloggi a gestione familiare o comunitaria.
- Viaggi Solidali: Cooperativa sociale che opera dal 2004 come tour operator di turismo responsabile, offrendo vacanze su itinerari sperimentati che valorizzano le comunità locali e prevedono una formazione preliminare dei viaggiatori.
- Cooperativa Walden: Propone viaggi a piedi in piccoli gruppi in diverse destinazioni, promuovendo un turismo lento e sostenibile. Collabora con Viaggi Solidali per l'organizzazione tecnica dei viaggi.
- Jonas: Organizza vacanze sostenibili in bici, barca a vela e a piedi, con un basso impatto ambientale, offrendo pacchetti raggruppati in diversi stili di vita per soddisfare le esigenze dei viaggiatori.
- Four Seasons Natura e Cultura: Nata nel 1993, offre escursioni e progetti di educazione ambientale per scuole e aziende, promuovendo la scoperta di ambienti naturali e culturali.
- Planet Viaggi Responsabili: Si ispira a equità economica, tolleranza, rispetto, conoscenza, incontro e sostenibilità, rilanciando le economie dei paesi di destinazione e portando professionalità nelle associazioni con cui collabora.
Il Marocco: un esempio di turismo responsabile
Il clima del Marocco è perfettamente sintetizzato nella definizione del governatore francese Lyautey: “un paese freddo con il sole caldo!”. La latitudine africana, infatti, è più che compensata sia dall’orografia del paese, in maggior parte montuoso, sia dal clima prevalentemente secco, se non desertico.
Questo implica che ci sia una fortissima differenza tra le temperature al sole ed all’ombra, tra quelle invernali (inverni freddi ma brevi che durano da metà dicembre a metà febbraio) e quelle estive, tra quelle diurne e notturne e tra quelle in caso di bel tempo e di brutto tempo.
Precauzioni igieniche: In estate sono frequenti i disturbi gastro-intestinali dovuti al cibo ed al caldo. È consigliabile quindi seguire qualche precauzione igienica come bere acqua in bottiglie chiuse ed evitare di mangiare verdura cruda, frutti di mare e frutta non sbucciata, quindi sono anche da evitare le spremute d’arancia spesso allungate con l’acqua o con ghiaccio e in generale tutto ciò che può essere stato lavato con acqua e non cotto. Inoltre, bisognerebbe ridurre il consumo di bevande molto fredde soprattutto d’estate, e lunghe permanenze in ambienti con l’aria condizionata.
È sempre bene avere con sé una piccola farmacia da viaggio, che includa i medicinali che il viaggiatore è abituato ad assumere, oltre a disinfettanti intestinali, lozioni anti-insetti, creme solari ad alta protezione, cerotti, antisettici.
L'unità monetaria del Marocco è il dirham (DH, o MAD), suddiviso in 100 centesimi. Prima della partenza è consigliabile controllare il cambio. Per cambiare contante o per avere anticipi con la carta di credito è necessario rivolgersi alle banche o agli uffici di cambio autorizzati. Conservate la ricevuta per eventuali controlli. In tutto il Paese si possono trovare sportelli automatici dove prelevare contante con la propria carta di credito, purché abilitata ai prelievi dall’estero.
La corrente elettrica è erogata a 220V e le prese sono a due fori.
Prefisso dall’Italia: 00212+ il prefisso della località senza lo zero.
Telefonia: l'importazione temporanea e l'utilizzazione di telefoni mobili è autorizzata. Il Marocco fa parte del circuito GSM. Nelle zone montane e desertiche Maroc Télécom assicura una migliore copertura. Esistono ovunque teleboutique, con telefoni a moneta.
Tabella riassuntiva dei Paesi più eco-friendly (2016)
Posizione | Paese |
---|---|
1 | Finlandia |
2 | Islanda |
3 | Svezia |
4 | Danimarca |
5 | Slovenia |
6 | Spagna |
7 | Portogallo |
8 | Estonia |
9 | Malta |
10 | Francia |
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