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Porto Turistico di Campomarino: Informazioni e Aggiornamenti

Il Porto turistico Marina di Santa Cristina è situato a Campomarino Lido. La struttura oggi porta un nuovo nome in onore della patrona Santa Cristina. Grazie agli interventi finanziati dal Comune di Campomarino, la struttura è tornata funzionante. Infatti, tali interventi hanno consentito di risolvere il problema dell’insabbiamento per via dei fondali bassi e di seguire tutte le prescrizioni per la sicurezza. Il settore della diportistica continua ad avere il suo rilievo, nonostante la crisi economica. Il porto turistico ha complessivamente 500 posti barca.

Questione di Competenze e Chiusura Temporanea

Questione di competenze, il Comune di Campomarino ha revocato l’ordinanza dello scorso 6 maggio sul porto turistico Marina di Santa Cristina, per lasciare il compito alla Capitaneria di Porto di Termoli, che ha disciplinato la temporanea Interdizione del Canale di Accesso. La Capitaneria di Porto di Termoli ha emanato l’ordinanza n. 014-2025, decretando la temporanea chiusura del canale di accesso al porto turistico “Marina di Santa Cristina” di Campomarino a causa di fenomeni di insabbiamento.

Il provvedimento, in vigore dal giorno della sua pubblicazione fino al completamento dei lavori di ripristino, mira a garantire la sicurezza della navigazione e la pubblica incolumità. La decisione è stata presa a seguito di una segnalazione del Comune di Campomarino, ente concessionario del porto turistico, che ha evidenziato l’accumulo di sedimenti lungo il canale, impedendo l’ingresso e l’uscita delle unità navali.

Il Comune ha avviato l’iter amministrativo necessario per l’esecuzione dei lavori di rimozione e spostamento dei materiali accumulati, con l’obiettivo di ripristinare le condizioni di navigabilità. Prima di iniziare gli interventi di dragaggio, l’amministrazione comunale dovrà fornire alla Capitaneria di Porto la documentazione tecnica ed autorizzativa prevista, così da consentire l’emissione di un’ulteriore ordinanza disciplinante le modalità operative dei lavori. Al termine delle attività, sarà necessaria una certificazione firmata da un tecnico abilitato per attestare il ripristino delle batimetrie conformi alla documentazione nautica.

Da Porto dei Sogni a Simbolo di Occasioni Mancate

Da sogno turistico a simbolo di occasioni mancate: il porto turistico Marina di Santa Cristina di Campomarino finisce di nuovo sotto i riflettori. Questa volta non per un’inaugurazione o per la promozione di nuove rotte nautiche, ma per un’ordinanza di chiusura imposta a seguito di un sopralluogo della Capitaneria di Porto di Termoli, alla presenza anche dei Carabinieri. La struttura, a pochi passi dall’estate, è stata dichiarata non sicura: fondali insabbiati, ormeggi compromessi e assenza di requisiti minimi per la navigabilità. Una situazione che, prima ancora dell’intervento delle autorità, era già stata denunciata dagli stessi diportisti.

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Non solo: due solleciti erano arrivati in Municipio, gestore della struttura, secondo quanto si apprende in mabienti istituzionali. Il primo già a metà marzo, l’altro lo scorso 30 aprile. Nessuna risposta concreta tuttavia era arrivata, nè erano state prese decisioni per porre rimedio, almeno parzialmente, alle criticità rilevate.

E così, a seguito dell’ispezione di ieri, oggi il Comune ha dovuto formalizzare l’ordinanza n. 2, che dispone la chiusura del porto turistico dal 12 al 26 maggio (per ora), con divieto di accesso a chiunque. Il provvedimento cita la necessità di manutenzione ordinaria e straordinaria, inclusa la ripulitura della canalina e la verifica degli ormeggi. Ma la sensazione, tra gli operatori, è che si tratti di un nuovo colpo alla già fragile credibilità della struttura.

Storia e Problemi del Porto Turistico

I problemi, d’altronde, non sono nuovi. La storia del porto turistico affonda le radici nei primi anni ’80, quando prese forma l’idea di realizzare una marina capace di valorizzare la vocazione turistica del Basso Molise. Dopo decenni di lavori a fasi alterne, la struttura fu inaugurata nel 2000, seppur incompleta, con la promessa di raggiungere una capienza di 700 posti barca. In realtà ne furono resi disponibili poco più di 200. Negli anni successivi, tra gestioni poco trasparenti e mancanza di fondi, l’opera finì nel dimenticatoio. Intitolata nel 2012 a Santa Cristina, patrona di Campomarino, la “marina” è stata più volte oggetto di polemiche e tentativi di rilancio, quasi mai andati in porto.

Nel 2024, un primo segnale di risveglio: la Capitaneria autorizza interventi di dragaggio per rimuovere i sedimenti che impediscono l’ingresso delle imbarcazioni. Ma i lavori si rivelano insufficienti o comunque non risolutivi. A marzo 2025 sono i diportisti stessi, esasperati, a denunciare pubblicamente le condizioni “disastrose” della struttura. Alcuni raccontano di non riuscire nemmeno a uscire in mare, bloccati dai fondali in secca e da ormeggi deteriorati. È in questo clima che arriva il sopralluogo di ieri. I militari della Capitaneria e i Carabinieri si presentano alla Marina di Santa Cristina e riscontrano direttamente quanto già segnalato: la struttura non è più sicura. Non solo per chi ormeggia, ma anche per chi opera. La decisione è immediata, oltre a essere un passaggio obbligatorio per l’amministrazione: si chiude tutto.

Misure di Sicurezza e Chiusura

Le gravi carenze in materia di sicurezza sono responsabili della oggettiva impossibilità di garantire un accesso sicuro alla struttura e la tenuta degli ormeggi. Il responsabile del Servizio Urbanistica del Comune, Teberino Liberato, ha firmato l’ordinanza che impedisce accesso a veicoli, imbarcazioni e pedoni in tutta l’area oggetto della concessione demaniale. Il provvedimento si fonda sulla necessità di effettuare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, tra cui la pulizia della canalina di accesso e il controllo delle strutture di ormeggio.

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“Le operazioni non consentono l’utilizzo del porto in condizioni di sicurezza - si legge nell’ordinanza - sia per gli operatori degli interventi che per i fruitori”.

Preoccupazioni per il Turismo

La chiusura, in un periodo strategico per la ripartenza del turismo nautico e balneare, solleva non poche preoccupazioni. Il porto turistico rappresenta un’infrastruttura fondamentale per l’economia locale e per l’offerta turistica del litorale molisano. Non è escluso che la tempistica ristretta e le criticità riscontrate possano allungare i tempi di riapertura, con effetti concreti su presenze e attività della stagione estiva ormai alle porte.

L’ordinanza è stata trasmessa alla Prefettura, alla Capitaneria di Porto, ai Carabinieri e alla Regione Molise, ed è già pubblicata sull’Albo Pretorio.

Alternativa Turistica: Torre Moline

Ad un chilometro dal Grand Hotel dei Cavalieri, a Campomarino di Maruggio, si trova il porticciolo turistico Torre Moline. Qui è possibile noleggiare barche, intraprendere corsi di avvio alla vela oppure fare escursioni in barca.

Incastonato in uno dei più suggestivi e incontaminati tratti della costa pugliese, Torre Moline con annesso ristorante, bar e tabaccheria rappresenta un esclusivo attracco nel quale sostare.

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Eccellenza, sicurezza e comfort sono garantiti grazie ad una sinergia di competenza e professionalità. Localizzato in un’ottima posizione geografica, Torre Moline è agevolmente connesso alla rete viaria, ferroviaria e aeroportuale e rappresenta un punto di partenza ideale per diverse località turistiche italiane e internazionali.

Il porto di Campomarino di Maruggio è l’ unico porto che si trova sulla costa da Porto Cesareo a Taranto. Si divide in due aree: il porto peschereccio e il porto turistico; al centro si trova la zona riservata al bar-ristorante.

Gli ambienti del ristorante di Torre Moline sono suggestivi, confortevoli e ideali per gustare la tipica cucina pugliese rivisitata da mani esperte. La cucina del ristorante, espressione dell’antica arte culinaria pugliese, è prettamente di mare. Pesce, verdure, formaggi e frutta rappresentano il patrimonio alimentare del posto. Le pietanze sono semplici, delicate, genuine e gustose, ma anche ricche di profumi e sapori grazie alla creatività degli chef. Lido dei Cavalieri a pochi passi.

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