Itinerari turistici nel Portogallo del Nord
Il Portogallo del Nord, una regione ricca di sorpreseIl nostro viaggio in Portogallo è un ritorno. Visitammo Lisbona e i suoi dintorni nel 2008, solo per pochi giorni, ma sufficienti per innamorarci. Per la nostra seconda, ma non ultima, volta in Lusitania visiteremo la città di Porto (Oporto) con il fiume Douro e la regione del Minho (nord occidentale). Inoltre, faremo un salto in Galizia (Spagna) a Santiago de Compostela. Siamo animati dalla nostra solita curiosità e dal forte desiderio di rivedere l’oceano, dove i nostri pensieri possano liberarsi, sulle fredde acque, verso orizzonti lontani.
In realtà vedremo poco l’oceano, viaggeremo in lungo e in largo tra boschi e colline, e attraverseremo fiumi e paesi (e città) dove il tempo sembra essersi fermato in cartoline a colori.
Porto: un tesoro da scoprire
Arrivati al Hotel Tuela Porto (prenotato con booking 109 euro 2 notti camera doppia con colazione), dobbiamo attendere che la camera sia pronta così, indossate scarpe comode, partiamo alla scoperta di Porto. Acquistiamo alla “macchinetta” due tessere Andante valide per le zone centrali, ciascuna al costo di euro 0,50 + 3,45, validità per 24 ore dalla prima convalida utilizzabili su moltissimi mezzi pubblici (metro, bus, funicolari). All’uscita dalla metro vediamo una delle splendide chiese di Porto ricoperta da azulejos bianchi e azzurri, questa meravigliosa visione ci fa immediatamente e inesorabilmente cambiare la prima impressione un poco negativa che avevamo avuto sulla città.
Facciamo una visita, purtroppo solo dall’esterno, al famoso mercato di Bolhao, è domenica ed è ovviamente chiuso. Torniamo in zona hotel, visitiamo la bellissima moderna Casa da Musica, poi pranziamo in una churrasqueria frequentata solo da portoghesi. Con 25 euro in due, mangeremo degli ottimi e abbondanti piatti di carne e pesce. Finalmente alle 13,00 ci danno la camera, doccia veloce e torniamo in città.
I punti salienti di Porto
Il primo posto che desideriamo visitare è la Torre dos Clèrigos. Vogliamo dall’alto renderci conto di come è fatta la città e soprattutto, dove si trova il fiume Douro. Prendiamo di nuovo la metro verso il centro. La metropolitana di Porto, così come quella di Lisbona, è uno spettacolo. Le sue stazioni sono nuove, grandi, e alcune anche belle. La segnaletica e chiara e il sistema dei biglietti è semplice da capire e da usare. Inoltre se hai un momento di esitazione, sicuramente un addetto arriverà in tuo soccorso per aiutarti. I treni e le stazioni sono presidiati da guardie private, ciò contribuisce a dare un grande senso di sicurezza, ma bisogna sempre tenere gli occhi aperti: i borseggiatori, soprattutto sugli autobus, non vanno certo in vacanza!
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Scendiamo alla fermata Sao Bento. Quasi correndo, raggiungiamo la chiesa Dos Clèrigos dove acquistiamo i biglietti (2 euro cad) per salire sulla torre lungo una scala ripida, stretta e soffocante. Giunti in cima, vediamo finalmente il fiume (poco) d’oro, e in lontananza intravediamo l’oceano. Scattiamo qualche foto, poi scendiamo dalla torre, per raggiungere il fiume. Dalla Se’ (la Cattedrale), attraverso i vicoli, i tetti e le ripide scale della Ribeira, il bellissimo antico quartiere di Porto, scendiamo sul lungo fiume, pieno di locali e negozi dove seduti su una panchina, accanto a distinti vecchietti portoghesi, ci godiamo il placido fluire dell’acqua verso l’oceano.
Uno sguardo alle nostre spalle ci fa rendere conto di come le case della Ribeira siano, talvolta costruite una sopra il tetto dell’altra. In tutta la città, e in questo quartiere in particolare, si alternano abitazioni molto ben ristrutturate, ad altre fatiscenti o addirittura ridotte a cumuli di macerie di ciò che un tempo erano case.
Dalla Ribeira attraversiamo più volte il bel ponte Dom Luis I che unisce Porto a Vila Nova de Gaia. E’ in ferro stile Eiffel, a due piani: al piano fiume passano automobili e pedoni, al piano alto, metro e pedoni. Con la nostra tessera Andante, prendiamo la funicolare Guindais che dal piano basso del Dom Luis I ci porta a Batalha. Da lì andiamo a visitare la bella stazione dei treni di Sao Bento, con il suo atrio decorato con azulejos.
La sera cena in un centro commerciale vicino al nostro hotel, che ha un intero piano con tavole calde per tutti i gusti, ceniamo al Vitaminas: due insalate di pasta (buonissime) e acqua solo euro 12,50.
Vila Nova de Gaia e le cantine del Porto
Ci rechiamo così a Vila Nova de Gaia, il paese sulla sponda sinistra del Douro, dove si trovano tutte le cantine del famoso vino Porto. Nel primo ufficio turistico che incontriamo acquistiamo i biglietti del costo di soli 10 euro cad, validi per una gita sul Douro in barca, durata 50 minuti, e per una visita con degustazione a una famosa cantina di Porto.
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Infatti ci accorgeremo per nostra gioia, che qui tutto è “muito barato” cioè molto economico! Nonostante il tempo brutto la mini crociera sarà bellissima e altrettanto bella e anche molto interessante sarà la visita alla cantina Ramos Pinto. Alla Ramos Pinto dopo la degustazione di due buoni bicchieri di Porto, dopo aver compilato un questionario di gradimento e ci regaleranno un posacenere ricordo. Comincia a piovere copiosamente e noi abbiamo lasciato impermeabile e ombrello in hotel! Cerchiamo tutti i mezzi (economici) possibili per tornare in zona hotel senza fare la doccia, così prendiamo anche il vecchio tram elettrico di Porto.L’Elettrico di Porto non è bello come quello di Lisbona. I tram elettrici qui erano stati dismessi, solo recentemente li hanno reintrodotti per i turisti e si capisce!
Foz do Douro e l'oceano
Lasciata la libreria, prendiamo un autobus in direzione Foz do Douro (più semplicemente Foz). Vogliamo vedere l’oceano, anche se piove e fa freddo. In circa mezz’ora raggiungiamo la Praia dos ingleses che è quasi deserta, il mare é in tempesta e da’ un sensazione bellissima, scattiamo qualche foto e poi torniamo in albergo al caldo.
Braga e il Santuario del Bom Jesus
Dopo colazione, con l’autobus 601 (biglietto a bordo 1 corsa euro 1,50) ci dirigiamo verso l’aeroporto. E’ proprio dal finestrino di questo bus, che scorgiamo, increduli, tra alti e moderni palazzoni, un serio signore in abiti tradizionali che guida il suo carretto tirato da un mulo. Quest’immagine è emblematica del Portogallo che noi conosciamo, un paese dove solida tradizione e modernità convivono, apparentemente senza contrasti.
Prendiamo la strada per Braga e per il Monte Bom Jesus, dove si trova il nostro hotel prenotato con booking (una doppia per 1 notte con colazione euro 60, compreso ingresso in un centro benessere). L’hotel Do Lago si trova proprio in cima al monte, in mezzo al bosco, in una zona attrezzata per pic nic e gite familiari. Il santuario e il monte sono raggiungibili in auto, a piedi attraverso un bel sentiero oppure con un elevador. Quando arriviamo, alle 11,00 è ancora presto, e non c’è molta gente, ma nel corso della giornata arrivano tante persone: devoti, famiglie, turisti e gitanti che affollano il luogo con modi rispettosi e rilassati. In generale abbiamo notato che i portoghesi non sono chiacchieroni, anzi sono di poche parole e non alzano mai la voce.
La cosa più bella che vediamo qui, motivo della nostra visita, è la famosa scalinata barocca, parte finale del sentiero che dal basso porta al santuario. Confermiamo ciò che dice la nostra guida: il momento migliore per vederla non è durante il giorno, in piena luce accecante, ma alla mattina o alla sera, quando la luce si fa più tenue e i colori sono più saturi. La sera scendiamo a Braga, che dista pochi chilometri, per la cena.
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Guimarães: la culla del Portogallo
La mattina scendiamo dal monte verso Guimarães, attraversando profumatissimi boschi di pini e eucalipti. Le strade che percorreremo, sia in Portogallo che in Galizia, spesso saranno così, un continuo serpeggiante saliscendi tra boschi. Guimarães ci è stata consigliata da una turista argentina conosciuta a Porto che l’ha definita “Muy hermosa”. Effettivamente è molto bella.
Il suo centro storico è interamente ben ristrutturato, diversamente da quello di Porto. Probabilmente sarà dovuto al fatto che, come segnalato dalla nostra guida, si tratta di una città con un discreto tenore di vita. Passeggiamo un po’ per le vie e le piazze e visitiamo il Castello (entrata gratuita) poi, inondati da uno splendido sole, partiamo per la Spagna.
Il fiume Minho e Valença do Minho
Dopo il confine visitiamo velocemente Moncao, poi ci fermiamo a Valenca do Minho, un piccolo borgo circondato da mura difensive, affacciato sul fiume Minho che segna il confine con la Spagna. Questa cittadina ha una particolarità: è piena di negozi di biancheria per la casa, di buona qualità e a buon prezzo e per questo motivo è meta commerciale di tanti spagnoli che l’affollano numerosi durante il giorno. Per mangiare attraversiamo di nuovo il fiume Minho sull’ennesimo, ma bellissimo, ponte stile Eiffel che unisce Valenca alla graziosa cittadina spagnola di Tui. E’ proprio a Tui che ci concederemo per l’ultima volta piatti tipici galiziani.
Amarante e il fiume Tàmega
Arriviamo al bivio per Castello de Paiva e attraversiamo il ponte incuriositi da una enorme statua con le fattezze di Angelo. Scopriamo che si tratta di un memoriale a ricordo di un assurdo incidente avvenuto nel 2001, in cui a causa del crollo del ponte sul fiume (che collegava Entre-os-rios a Castello de Paiva) persero la vita 53 persone.
Torniamo sulla riva opposta e prendiamo la strada per Amarante, una piccola cittadina sul fiume Tàmega. Giunti in Amarante, parcheggiamo gratuitamente, nei pressi della Chiesa di San Goncalo, che secondo la tradizione locale è il Santo protettore dei matrimoni e finalmente pranziamo, senza infamia e senza lode, in un locale sulla piazza della chiesa stessa.