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Praga: Consigli e Novità per un Viaggio Indimenticabile

Praga, una delle città europee più affascinanti, offre un'esperienza unica ai suoi visitatori. Per godere appieno di questa meta, è importante essere preparati su diversi aspetti, dal clima alle precauzioni sanitarie.

Clima di Praga: Cosa Aspettarsi

Praga si trova in una zona di transizione tra il clima marittimo e quello continentale, caratterizzata da estati calde e piovose, inverni freddi e nevosi e, in generale, da condizioni meteorologiche variabili. Il clima è caratterizzato da cambiamenti estremi, e se d'estate a volte si superano i 35°C, d'inverno si può arrivare anche a -20°C. In una tipica giornata estiva a Praga la colonnina di mercurio può segnare da circa 12°C fino a 22°C. Da dicembre a febbraio le temperature precipitano.

In questa regione non esiste una stagione secca, ma nel periodo che va da gennaio a marzo le precipitazioni totali (che in questi mesi consistono soprattutto in neve) sono meno di un terzo di quelle che si registrano durante la stagione più umida, da giugno ad agosto. E comunque a gennaio la media dei giorni 'piovosi' (circa due su cinque) è la stessa dei mesi estivi. Le lunghe, calde e assolate giornate estive spesso sono interrotte da temporali improvvisi e violenti.

Salute e Sicurezza: Prepararsi al Viaggio

Dal punto di vista sanitario, la Repubblica Ceca rappresenta una meta molto sicura: al di là di qualche problema di natura gastrica, insomma, non dovreste avere difficoltà di natura sanitaria. La vostra salute in viaggio dipenderà dalla preparazione precedente la partenza, dall’attenzione che presterete una volta giunti a destinazione e da come affronterete i problemi medici e le emergenze che dovessero verificarsi.

Vaccinazioni Consigliate

Per visitare la Repubblica Ceca non sono necessarie vaccinazioni preliminari. Tuttavia, prima di intraprendere qualunque viaggio, è opportuno verificare l’aggiornamento delle vaccinazioni di routine, così come previste dal vigente Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale e in particolare:

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  • Difterite/tetano/pertosse in tutti i viaggiatori. Dopo il ciclo primario in età infantile si consiglia un richiamo ogni 10 anni. Prima della partenza è consigliato un richiamo nel caso in cui queste vaccinazioni siano scadute o prossime alla scadenza.
  • Influenza nei viaggiatori di età superiore ai 65 anni.
  • Epatite A e B, pneumococco, meningococco, morbillo/parotite/rosolia, varicella, influenza, Haemophilus influenzae tipo B nei gruppi a rischio.
  • Vaccinazioni dell'infanzia e dell'adolescenza.

Encefalite da zecche: Il vaccino è consigliato a chi fa trekking o frequenta zone endemiche, in particolare in zone rurali. Viene somministrato in tre dosi: la seconda 1-3 mesi dopo la prima (anticipabile a 15 giorni se necessario), e la terza 5-12 mesi dopo la seconda.

Assistenza Sanitaria

L’assistenza sanitaria a Praga e Brno è generalmente di buon livello e le probabilità di trovare un medico che parli inglese sono elevate. Tenete comunque conto che, al di fuori dei principali centri, pochi medici parlano inglese. In tutte le città più grandi si trova una polyklinika (centro medico), ma è raro che gli stranieri si rivolgano a queste strutture. La professionalità dei medici, le attrezzature e gli standard igienici degli ospedali pubblici sono più che sufficienti per affrontare praticamente tutte le patologie.

Rischi Ambientali e Come Affrontarli

Acqua

L’acqua dei rubinetti delle case, degli hotel e dei ristoranti è sicura pressoché ovunque nella Repubblica Ceca. Non bevete l’acqua dei fiumi o dei laghi, poiché potrebbe contenere batteri pericolosi; quindi, se prevedete di fare lunghe escursioni in zone dove si è costretti ad attingere l’acqua dai corsi naturali, dovete imparare a depurarla. Il modo migliore per sterilizzare l’acqua è farla bollire per almeno un minuto (tre minuti oltre i 2000 m). Le soluzioni iodate sono la sostanza chimica migliore per la purificazione dell’acqua, anche se ne è sconsigliato l’uso in gravidanza e alle persone con problemi alla tiroide; in alternativa si può utilizzare il cloro. Anche i filtri per l’acqua risultano efficaci nel tenere lontani i microbi (con barriera chimica come lo iodio e pori di dimensioni inferiori a quattro micron).

Calore

Collasso da calore: La disidratazione è la causa principale del collasso da calore, di cui i principali sintomi sono emicrania, capogiri e spossatezza. Nel momento in cui si avverte lo stimolo della sete, la disidratazione è già in atto: cercate di bere molta acqua in modo tale da produrre un’urina chiara e limpida. In caso di collasso da calore occorre reintegrare i liquidi persi con acqua e/o succhi di frutta. Le compresse di sali minerali reperibili in commercio possono essere di aiuto. È altrettanto importante riequilibrare la temperatura corporea con acqua fredda e ventilatori. La prevenzione consiste nell’evitare di compiere attività motoria nelle ore più calde in zone a elevata umidità ambientale.

Colpo di calore: Il collasso da calore è il precursore del più serio colpo di calore: in questo caso viene colpito il meccanismo della sudorazione, con un eccessivo innalzamento della temperatura corporea, comportamento irrazionale e convulsioni, ed eventualmente anche perdita di conoscenza e morte, per cui è essenziale il ricovero in ospedale. L’intervento d’urgenza consiste nello spostare all’ombra la persona colpita, coprirla con un lenzuolo e un asciugamano umido e farle vento continuamente. Se possibile, è consigliabile ricorrere con urgenza a fleboclisi di soluzioni elettrolitiche per reintegrare i liquidi perduti.

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Cibo

La contaminazione del cibo da parte di microbi è un fatto possibile, e può essere causata dall’uomo (personale di cucina), dagli insetti (mosche) o dall’ambiente (terra e acqua). Inoltre la crescita batterica, favorita dal clima caldo, è rapida nel cibo anche dopo la preparazione. Sono pertanto necessarie alcune precauzioni per evitare l’ingestione di microbi che potrebbero causare disturbi.

Ipotermia

L’ipotermia è l’abbassamento della temperatura corporea legato alla permanenza al freddo. L’ipotermia acuta può manifestarsi in breve tempo dopo un improvviso calo della temperatura. L’ipotermia cronica è causata da un calo graduale della temperatura nel giro di alcune ore.

L’ipotermia è accompagnata dall’insorgere dei seguenti sintomi: spossatezza, insensibilità cutanea (particolarmente delle dita dei piedi e delle mani), brividi, difficoltà di parola, comportamento irrazionale e violento, letargia, tendenza a barcollare, vista annebbiata e crampi muscolari. Spesso l'irrazionalità si manifesta allorché il malato afferma di avere caldo e di volersi svestire.

Per combattere l’ipotermia è innanzitutto necessario mettersi al riparo dal vento e/o dalla pioggia, togliersi gli abiti umidi e indossare vestiti asciutti e caldi. Si consiglia di bere liquidi caldi (niente alcol) e di mangiare cibo facilmente digeribile ad alto contenuto energetico. Tali accorgimenti potrebbero essere sufficienti nelle fasi precoci di ipotermia, ma se lo stadio è più avanzato può essere utile distendersi accanto al soggetto colpito in un sacco a pelo caldo al fine di trasmettergli calore.

Zanzare e Zecche

Le punture di zanzara, per quanto non siano portatrici di malattie, sono unvero e proprio flagello, in estate, nelle zone situate attorno ai laghi e ai fiumi e possono comunque provocare irritazioni e infezioni locali. In città la loro presenza e il rischio sono decisamente inferiori. Applicate repellenti sulla pelle scoperta. Molto efficaci sono quelli a base di dietiltoluamide o DEET (OFF!® 7%, 15% di DEET), anche se da usare con cautela perché in alta quantità potrebbero essere tossici per i bambini. Ugualmente indicati sono quelli contenenti icaridina (Autan ®, 10% o 20% di principio attivo), anch’essi controindicati per i bambini piccoli.

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Le zecche rappresentano sempre un rischio lontano dalle aree urbane. Vanno rimosse con le pinzette, afferrandole per la testa e tirando delicatamente verso l’alto; evitate di afferrarle per la parte posteriore del corpo, altrimenti il contenuto dell’intestino potrebbe riversarsi nella vostra pelle, aumentando il rischio di infezione. Cospargere la zona colpita con sostanze chimiche è sconsigliato e non serve ad allontanare le zecche.

Serpenti

L’unico serpente velenoso presente in Repubblica Ceca è lo zmije (vipera), ma è poco comune; il siero antivipera è facilmente reperibile. Il morso dello zmije è raramente mortale, tranne che in presenza di allergie al veleno, nel qual caso diventa pericolosissimo. Il serpente è riconoscibile da una linea nera ondulata che corre lungo il dorso grigio. Per evitarne i morsi non camminate scalzi e non mettete le mani in buchi e fessure. Ricordate inoltre che nel 50% dei casi i serpenti velenosi non iniettano il veleno.

Date per scontato che i serpenti siano tutti velenosi e non cercate mai di prenderli. Se attraversate a piedi aree note per la presenza di serpenti, indossate scarponi e pantaloni lunghi. Se venite morsi da un serpente, non lasciatevi prendere dal panico. Immobilizzate l’arto colpito steccandolo e bendandolo - esercitando una forte pressione - come per una frattura. L’uso del laccio emostatico e la suzione del veleno sono pratiche sconsigliate. Anche l’uso di sieri antiofidici può essere più pericoloso che benefico. Cercate subito l’aiuto di un medico e rimanete sotto osservazione.

Salute Femminile in Viaggio

Articoli Sanitari

Nella Repubblica Ceca si trovano facilmente tutti gli articoli sanitari.

Candidosi Vaginale

Caldo, umidità e antibiotici possono contribuire all’insorgenza di questo disturbo, che si cura con creme oppure ovuli antimicotici, sul genere del clotrimazolo (Gyno-Canesten®). In alternativa si può assumere un’unica compressa di fluconazolo (Diflucan®).

Gravidanza

Normalmente è possibile viaggiare durante la gravidanza, tenendo presente alcune precauzioni importanti. Prima di partire sarebbe meglio farsi visitare accuratamente. Il periodo migliore per mettersi in viaggio è quello tra la sedicesima e la ventottesima settimana, quando il rischio di problemi collegati alla gravidanza è minimo e le donne si sentono generalmente bene. I periodi più rischiosi per viaggiare sono le prime 12 settimane della gravidanza, quando maggiore è il pericolo di aborto, e le settimane successive alla trentesima, quando potrebbe verificarsi un innalzamento della pressione arteriosa con il conseguente rischio di parto prematuro. La maggior parte delle compagnie aeree non accetta a bordo le passeggere oltre la trentottesima settimana. Comunque nelle ultime settimane di gravidanza i voli a lungo raggio possono essere molto faticosi. Prendete nota di alcune informazioni importanti, come il gruppo sanguigno, che potranno esservi utili qualora doveste essere sottoposte a trattamento sanitario mentre vi trovate all’estero. Controllate che la polizza di viaggio copra anche le spese per un eventuale parto e l’assistenza postnatale.

La diarrea del viaggiatore può portare velocemente alla disidratazione e causare un inadeguato flusso di sangue alla placenta. Gran parte dei farmaci utilizzati per curare i diversi tipi di diarrea sono sconsigliati in gravidanza; l’unico considerato sicuro è l’azitromicina. Infezioni delle vie urinarie Possono essere aggravate dalla disidratazione o da lunghi viaggi in autobus senza soste; bevete molto e portatevi un antibiotico per curarle (ciprofloxacina-Ciproxin®).

Viaggiare con i Bambini

Animali

Qualunque morso, graffio o leccatura di un animale dovrebbe essere immediatamente pulito a fondo; se c’è la possibilità che l’animale sia infetto dalla rabbia, rivolgetevi immediatamente a un medico.

Cibo e Acqua

Ricordate di evitare cibo e acqua che possano essere contaminati. In caso di attacchi di vomito o diarrea, è particolarmente importante provvedere a reintegrare accuratamente i liquidi e i sali perduti. Potrebbe essere utile portare con sé sostanze per preparare soluzioni reidratanti da sciogliere nell’acqua dopo averla fatta bollire.

Farmaci

I repellenti per insetti devono essere applicati in concentrazioni e quantità ridotte. La normale temperatura corporea è di 37°C; un aumento di più di 2°C equivale a febbre alta. Ricordate di portare con voi un termometro digitale o a cristalli liquidi. Le pulsazioni normali di un adulto vanno da 60 a 100 battiti al minuto (per i bambini da 80 a 100 e per i neonati da 100 a 140). In linea di massima, le pulsazioni aumentano di circa 20 battiti al minuto per ogni grado di temperatura in più.

Anche la respirazione è un indicatore dello stato di salute. Contate il numero di respiri al minuto: tra 12 e 20 è normale per adulti e ragazzi (fino a 30 per i bambini e fino a 40 per i neonati). Chi ha la febbre alta o gravi malattie respiratorie respira più in fretta del normale.

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