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Requisiti per diventare professore di italiano per stranieri

L’insegnante di italiano per stranieri è un professionista specializzato nell’insegnamento della lingua italiana come L2 (lingua seconda) o LS (lingua straniera). Diventare insegnante di italiano per stranieri rappresenta un’opportunità stimolante e in continua crescita, grazie alla crescente domanda di apprendimento della nostra lingua sia in Italia che all’estero.

L’insegnamento dell’italiano L2 (come lingua seconda) richiede competenze specifiche e percorsi formativi mirati, fondamentali per trasmettere non solo le regole grammaticali ma anche la ricchezza culturale del nostro Paese. In questa guida esploreremo i requisiti, i corsi consigliati e i percorsi didattici più indicati per chi desidera intraprendere questa carriera, con un focus su come iniziare a insegnare italiano agli stranieri in modo efficace e professionale.

Percorsi per insegnare italiano a stranieri

E’ possibile insegnare italiano a stranieri intraprendendo un percorso universitario apposito, facendo un Master o prendendo una Certificazione in didattica dell’italiano a stranieri (d’italiano L2). Quest’ultimo risulta il percorso più immediato e sbrigativo, e anche quello più conveniente dal punto di vista finanziario. In questo articolo faremo chiarezza sui titoli richiesti e sui vari sbocchi lavorativi sia in Italia che all’estero.

Quando si parla d’italiano a stranieri si parla d’”italiano L2” (lingua seconda). L’insegnante d’italiano L2 ha competenze specifiche. Non basta essere madrelingua. L’insegnante d’italiano a stranieri è una figura sempre più richiesta sia in Italia che all’estero, grazie all’interesse sempre crescente degli stranieri nei confronti della lingua e della cultura italiana e a causa dei flussi migratori indirizzati verso il nostro paese.

Profili professionali e sbocchi lavorativi

  • docente di italiano lingua non materna nelle scuole statali in Italia e all’estero (classe di concorso A-23, “Lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti)”)
  • docente di italiano lingua non materna in scuole ed enti privati, centri territoriali (CPIA) ed altre istituzioni culturali o umanitarie, in Italia e all’estero, anche con mansioni organizzative e direttive di corsi di lingua e cultura italiana.

Corsi di laurea specifici

Il consorzio Icon offre un Corso di laurea triennale online in Lingua e cultura italiana per stranieri. Lo studio prevede 360 moduli didattici relativi alla lingua e alla cultura italiana, dalla filosofia alla letteratura, dalla musica al cinema e alla storia dell’arte. Il Corso di laurea crea figure professionali in grado di applicare un’ottima conoscenza della lingua e della cultura italiana a un’ampia gamma di lavori: l’insegnamento dell’italiano all’estero, il turismo, l’editoria culturale.

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L’Università Tor Vergata di Roma offre un corso di laurea in lingua e cultura italiana a stranieri per l’accoglienza e l’internazionalizzazione. Il Corso di Studio, in modalità prevalentemente a distanza, mira a formare studenti, italiani e stranieri, ma anche lavoratori studenti già operanti, in Italia come all’estero, nei settori della formazione, dell’accoglienza, della promozione culturale, dei processi di internazionalizzazione, nell’ambito della didattica della lingua e della cultura italiana a stranieri.

Master in didattica dell’italiano a stranieri

Di master universitari per insegnare italiano agli stranieri ne esistono diversi.

  • L’Università degli Studi Roma Tor Vergata offre un Master della durata di un anno, rivolto a chi è in possesso di una laurea in materie umanistiche.
  • L’Università di Macerata offre un master simile interamente online.
  • La Ca’ Foscari di Venezia presenta una doppia offerta formativa: un Master di primo livello in “Didattica e promozione della lingua e cultura italiane a stranieri”; un Master di secondo livello “Progettazione avanzata dell’insegnamento della lingua e cultura italiana a stranieri”. Tutti e due i percorsi sono online in modalità asincrona.
  • L’Università degli Studi di Milano offre un Master di primo livello, della durata di un anno, suddiviso in 500 ore di lezione frontale e 200 ore di tirocinio.
  • Anche l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano offre un Master di primo livello in Didattica dell’Italiano L2 della durata di un anno. I moduli sono sia in presenza che a distanza.
  • La Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova (Dipartimento i Romanistica) ha attivato per l’ottavo anno consecutivo il “Master di 2° livello in Didattica dell’italiano come L2”. Il Master punta a sistematizzare ed approfondire le conoscenze e le competenze sulla lingua e cultura italiana curando la formazione di una solida preparazione teorica generale e di una buona sensibilità applicativa.

Certificazioni d’italiano L2

Il percorso più veloce e meno dispendioso in termini di tempi, energie e denaro sono le Certificazioni d’italiano L2.

Le certificazioni d’italiano L2 (o certificazioni per l’insegnamento dell’italiano a stranieri) sono tre e nonostante siano erogate da 3 enti diversi, sono perfettamente equivalenti:

  • La Certificazione CEDILS, certificazione didattica dell’italiano L2 e Ls dell’Università Ca’ Foscari di Venezia;
  • La Certificazione DITALS (di Ditals I livello e Ditals II livello) dell’Università per Stranieri di Siena;
  • La Certificazione DILS-PG (di Dils-pg I livello e Dils-pg II livello) dell’Università per Stranieri di Perugia;

Le 3 certificazioni sono state riconosciute dal Miur come Titoli di specializzazione in italiano L2 e danno diritto ad un punteggio di 3 punti nelle Gps e 3,75 punti in tutte le classi di concorso.

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Quale certificazione acquisire?

La scelta di una specifica Certificazione glottodidattica dell’italiano L2 dipende molto dai requisiti in possesso da parte del candidato. Se si è incerti sul percorso da intraprendere si può richiedere una consulenza, indicando titolo di studio ed eventuale esperienza di insegnamento.

Classe di concorso A-23: Lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti)

Sotto un punto di vista generale, l’insegnamento della lingua Italiana agli stranieri è una possibilità che viene concessa ad un’ampia fetta di candidati, i quali devono tuttavia rispondere a dei requisiti di base fondamentale. Parliamo ovviamente di utenti esclusivamente Laureati in ambito umanistico (percorso Magistrale), ed in possesso di un titolo di specializzazione in Italiano L2, sempre specificati all’interno del DM.

Ovviamente, trattandosi di una classe di concorso regolare come moltissime altre, ci si aspetterebbe di poter insegnare nelle normalissime scuole pubbliche disseminate per tutto il territorio Italiano. Nello specifico, l’insegnante di Italiano per stranieri viene spesso inserito all’interno dei contesti CPIA, ossia Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti. Si tratta di centri studio specializzati, che mettono in piedi dei veri e propri percorsi di apprendimento per l’istruzione della lingua Italiana agli stranieri regolarmente registrati nel nostro Paese.

Uno dei grandi punti di interesse, quando si parla di classe di concorso A23, riguarda proprio i requisiti ed i titoli di accesso. Si tratta di informazioni di carattere fondamentale, che definiscono il percorso necessario al fine di raggiungere il proprio obiettivo di insegnare Italiano agli stranieri.

Generalmente, quando si sigla un contratto con una scuola privata o un CPIA, si parla sempre di contratto di collaborazione.

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Indirizzi e percorsi per l'insegnamento dell’italiano L2

Certificazioni e master per la didattica dell'italiano come seconda lingua

Le certificazioni in didattica dell'Italiano come L2 rappresentano titoli culturali e opportunità formative interessanti che attestano la competenza didattica nel campo dell’insegnamento dell’italiano a stranieri e garantiscono un certo grado di omologazione anche al di fuori dei percorsi formativi specifici.

Le più note certificazioni in didattica dell’italiano a stranieri sono fondamentalmente tre:

  • La certificazione DILS-PG (di I e II livello) dell’Università per Stranieri di Perugia (le cui prove d’esame vengono valutate dal CVCL)
  • La certificazione DITALS (di I e II livello) dell’Università per Stranieri di Siena (le cui prove d’esame vengono valutate dal Centro Ditals)
  • La Certificazione CEDILS dell’Università Ca’ Foscari di Venezia (le cui prove d’esame vengono valutate dal Laboratorio ITALS)

Sono numerosi anche i master che mirano a fornire una preparazione teorica e operativa legata a specifiche competenze professionali richieste a chi insegna ad apprendenti stranieri. Alcuni sono di primo, altri di secondo livello, ma in genere la durata è di un anno accademico (1.500 ore) e rilasciano 60 CFU.

Il master ha lo scopo di formare sul piano glottodidattico profili professionali adatti all'insegnamento e alla promozione della lingua e della cultura italiane a stranieri, sia in Italia sia all'estero. A seconda dell’università che li organizza, i piani di studio si possono diversificare sia verso la didattica dell'italiano a stranieri in Italia (percorso L2), sia verso la didattica dell’italiano all'estero (percorso LS).

Insegnare nei CPIA

I CPIA (Centri Provinciali per l’istruzione per gli adulti) sono stati istituiti con il D.P.R. n. 263 del 29 ottobre 2012 (implementato poi dalle linee guida del Decreto interministeriale del 13 marzo 2015). Costituiscono una tipologia di istituzione scolastica autonoma dotata di un proprio organico e di uno specifico assetto didattico e organizzativo.

I CPIA erogano i seguenti percorsi:

  • I livello finalizzati al conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione
  • II livello finalizzati al conseguimento del diploma di istruzione tecnica, professionale e artistica
  • Alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana finalizzati al conseguimento di un titolo attestante il raggiungimento di un livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue elaborato dal Consiglio d’Europa

L’accesso all'insegnamento nei CPIA è lo stesso delle altre istituzioni scolastiche. Insegnano nei percorsi di Alfabetizzazione gli insegnanti, abilitati e non, di scuola primaria.

Con l’istituzione della classe di concorso A023, a ciascun CPIA sono stati assegnati 2 posti italiano L2. La classe di concorso A023 è stata istituita nel 2016 ed il MIUR con il D.M. 92 del 25 febbraio 2016, Disposizioni per il riconoscimento dei titoli di specializzazione in Italiano Lingua 2, individua i criteri per il riconoscimento dei titoli conseguiti entro l'anno accademico 2015/2016 ai fini dell’utilizzo del personale docente in compiti connessi all'insegnamento dell’italiano lingua seconda (Italiano L2).

Insegnare nelle scuole di italiano a stranieri o nelle associazioni

Per insegnare nelle scuole di italiano a stranieri o nelle associazioni occorre prendere contatti con il legale rappresentante e presentare un curriculum vitae dal quale possono essere desunti i titoli specifici e le competenze nel campo dell’insegnamento dell’italiano a stranieri.

Nuove disposizioni del Dl Scuola e Sport (2024)

Un insegnante di italiano per gli studenti stranieri in classe a partire dall’anno scolastico 2025/2026: è quello che prevede il decreto legge Sport e Scuola in fase di conversione. Con le disposizioni del decreto Scuola dal 2025 sarà possibile assegnare un insegnante di italiano alle classi in cui siano presenti studenti stranieri ma a determinate condizioni.

L’articolo 11 “Misure per l’integrazione scolastica degli alunni stranieri” del testo approvato alla camera della legge di conversione del decreto Scuola stabilisce che con decreto del ministro dell’Istruzione e del Merito nei limiti delle risorse di organico disponibili a livello nazionale “può essere disposta l’assegnazione di un docente dedicato all’insegnamento dell’italiano per stranieri per le classi aventi un numero di studenti stranieri, che si iscrivono per la prima volta al sistema nazionale di istruzione ovvero che non sono in possesso di competenze linguistiche di base nella lingua italiana almeno pari al livello A2 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER), pari o superiore al 20 per cento degli studenti della classe”.

Le condizioni perché un insegnante di italiano per studenti stranieri venga assegnato alla classe sono, quindi, che all’interno della stessa vi sia un numero di studenti con un livello della lingua italiana che non sia almeno A2 del 20 per cento. Non solo il decreto stabilisce, sempre al medesimo articolo comma 2, che per accertare le competenze di italiano degli studenti stranieri e per la predisposizione dei Pdp, i Piani didattici personalizzati, le scuole possono avvalersi dell’aiuto dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA), con cui possono stipulare accordi.

L’insegnante di italiano per stranieri viene inserito nelle classi a partire dall’anno scolastico 2025/2026 e da quello stesso anno, sempre secondo il decreto Scuola e Sport, le istituzioni scolastiche “promuovono attività di potenziamento didattico in orario extracurricolare a valere sulle risorse di cui al Programma nazionale «PN Scuola e competenze 2021-2027».

Sono assegnati alle classi con studenti stranieri dal 2025 gli insegnanti di italiano che abbiano i requisiti per insegnare con la classe di concorso “A-23 Lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti)”. Pertanto un insegnante di italiano nella scuola secondaria di primo o secondo grado, per esempio, deve avere dei crediti specifici per accedere anche alla classe di concorso A-23.

Chi sono i potenziali studenti di italiano L2?

Insegnare l’italiano come lingua straniera significa rivolgersi a un pubblico che non ha l’italiano come lingua madre. Analizzando con attenzione i potenziali studenti non solo capisci se il mercato è abbastanza grande da darti la possibilità di lavorare, ma anche quali studi, competenze ed esperienze ti aiutano a raggiungere il tuo obiettivo.

I potenziali studenti a cui insegnare l’italiano come L2, sono tutti quelli che hanno un interesse, un bisogno o semplicemente voglia di imparare la lingua italiana. Ecco un elenco (forse non esaustivo) degli studenti di italiano L2 in Italia e all’estero:

  • Studenti, ricercatori e professori provenienti dall’estero che frequentano l’università in Italia
  • Professionisti e lavoratori che lavorano con o per aziende italiane
  • Adulti e bambini stranieri che vivono in Italia che hanno bisogno della lingua per stabilirsi e integrarsi nella società italiana
  • Appassionati della lingua e della cultura italiana
  • Studenti delle scuole italiane all’estero
  • Discendenti di Italiani che vivono all’estero e che vogliono ritrovare le origini

In base al tipo di studente che vuoi raggiungere ci saranno dei percorsi di specializzazione e delle esperienze che ti prepareranno al meglio al tuo ruolo di insegnante di italiano come L2.

Italiano L2: i corsi di laurea

Per tutti gli amanti della didattica dell’italiano come seconda lingua ci sono tre università che sono il punto di riferimento:

  • Università per Stranieri di Perugia
  • Università per Stranieri di Siena
  • Università Ca' Foscari di Venezia

Questi atenei offrono dei percorsi di laurea e post-laurea appositi per chi si vuole occupare di didattica dell’italiano L2. Attualmente, anche altre università offrono percorsi di laurea per chi vuole trasmettere la lingua e cultura italiana a non madrelingua, ovvero tenere corsi di italiano per stranieri a milano o roma. Tra queste troviamo l’Università di Bologna, l’Università di Milano, l’Università di Roma Tre e molte altre.

In linea generale, ti puoi scrivere a qualunque università che offra una laurea in lettere e materie affini e poi cercare master per la didattica dell’italiano L2 e altre specializzazioni e corsi post-laurea.

Italiano come L2: le certificazioni per insegnare a tutti

Alcune certificazioni di lingua italiana ti danno le basi per capire la didattica! Anche chi non vuole insegnare a scuola o non è di lingua madre italiana può cercare di specializzarsi tramite una delle certificazioni riconosciute della didattica dell’italiano come L2.

Online troverai una grande offerta di corsi e percorsi per specializzarti nell’italiano come L2, ma il nostro consiglio è quello di affidarti a uno dei titoli di specializzazione in italiano L2 riconosciuti dal Miur.

Il Cedils prevede un unico livello ed è rilasciato dall’Università Ca’ Foscari di Bologna e l’esame si svolge online.

Il Ditals dell’Università di Siena, prevede tre livelli: quello base ti offre una panoramica dell’insegnamento dell’italiano L2 ed è aperto anche ad aspiranti insegnanti di italiano non madrelingua che abbiano almeno un B2. Salendo di livello ci sono certificazioni sempre più avanzate fino al livello II, che come abbiamo visto è utile per il concorso pubblico a scuola.

Anche il Dils Pg dell’Università per Stranieri di Perugia è organizzato in livelli. Il primo livello è aperto a insegnanti madrelingua e non madrelingua italiana che hanno da poco iniziato a insegnare. Il Dils Pg di secondo livello è aperto a insegnanti che hanno già esperienza consolidata ed è riconosciuto dal Miur come punteggio per la scuola.

Anche se non è obbligatorio avere una certificazione di italiano come L2 per lavorare nel privato, molte scuole e studenti apprezzano queste specializzazioni.

Italiano L2: come insegnare e come fare esperienza

Non basta la teoria per insegnare italiano come L2, devi anche fare pratica! Una volta capito chi sono i tuoi potenziali studenti e quali titoli ti servono per poter iniziare a dare lezioni di italiano come L2, devi iniziare a fare esperienza in questo ambito.

Qualunque sia il tuo obiettivo, lavorare all’estero o in Italia, insegnare agli adulti o ai bambini, lavorare a scuola o per privati, dovrai poter dimostrare ai tuoi potenziali studenti e datori di lavoro che sai come insegnare.

Avere un titolo di studio, che sia la laurea o i titoli di specializzazione per insegnare italiano L2, non basta, devi anche coltivare delle qualità che si dimostreranno fondamentali nel tuo lavoro: pazienza, flessibilità, metodo, empatia.

La pedagogia si basa su uno scambio costante con i propri studenti, quindi, è importante per diventare insegnante di italiano L2, imparare a comunicare con i tuoi studenti.

Se tieni a mente lo studente e il motivo per cui segue le tue lezioni di italiano L2, allora avrai un ottimo punto di partenza per poter applicare le metodologie didattiche studiate.

Imparerai a scegliere delle risorse didattiche adatte, usando non solo libri e schede didattiche, ma preparando anche attività divertenti e originali, come le canzoni italiane didattizzate. Osservando nuovamente come si comporta lo studente, adatterai il materiale alle sue esigenze. In teoria, sembra tutto semplice, ma come mettere in pratica tutto questo?

Con o senza titoli esiste un unico modo per iniziare a fare esperienza come insegnante di italiano L2: trovare studenti!

Potresti fare esperienza come volontario presso associazioni, centri per il doposcuola, enti per l’accoglienza dei cittadini stranieri. Qui potrai imparare a gestire adulti e bambini che devono arrivare al livello A2.

Per lavorare con studenti stranieri che aspirano a un livello B2, il minimo richiesto per i corsi universitari, lavoratori o professionisti che cercano lezioni intermedie e avanzate, dovresti contattare delle scuole di lingua specializzate nell’italiano L2. Tieni presente, però, che queste scuole richiedono in genere esperienza e titoli specifici.

Esiste un modo per iniziare subito a insegnare a studenti di tutti i livelli e di ogni età: dare lezioni private di italiano L2. Ci sono molti siti, come Superprof, che ti mettono in contatto con gli studenti: è un ottimo modo per fare esperienza e iniziare a trasmettere la tua passione per la lingua e la cultura italiana aiutando i tuoi studenti a raggiungere i loro obiettivi.

TAG: #Stranieri #Italiano #Italia

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