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Le Regioni più Turistiche d'Italia: Una Classifica Dettagliata

Il turismo rappresenta una risorsa fondamentale per l'economia nazionale italiana, con un impatto significativo su diversi settori, in particolare quello manifatturiero e dei servizi. Nel 2023, l'Italia ha registrato un nuovo record nel settore turistico, superando i livelli pre-pandemici del 2019.

L'Offerta Ricettiva in Italia

Nel 2023, in Italia, si contano 229.531 esercizi ricettivi (alberghieri ed extra-alberghieri), con più di 5,2 milioni di posti letto. Nello specifico, si rilevano 32.194 alberghi, con 2,2 milioni di posti letto. Rispetto al 2022, si registra una leggera flessione sia degli esercizi (-0,7 per cento) sia dei posti letto (-0,4 per cento). Il numero degli esercizi extra-alberghieri è pari a 197.337 unità, in crescita del 2,7 per cento rispetto al 2022, con circa tre milioni di posti letto (+0,5 per cento rispetto all’anno precedente).

Flussi Turistici in Crescita

Nel 2023, i flussi dei clienti negli esercizi ricettivi continuano a crescere, superando i volumi registrati nel 2019: si contano 447,2 milioni di presenze totali (+8,5 per cento rispetto al 2022) e 133,6 milioni gli arrivi (+12,8 per cento). Gli incrementi delle presenze sono di gran lunga più elevati per i clienti non residenti in Italia (+16,5 per cento) che per i residenti in Italia (+1,0 per cento).

Nel 2023, il turismo in Italia, con 133,6 milioni di arrivi e 447,2 milioni di presenze registrate negli esercizi ricettivi, ha raggiunto un nuovo record, superando quello raggiunto nel 2019, con 131,4 milioni di arrivi e 436,7 milioni di presenze.

La domanda turistica espressa dalla popolazione residente assume valori simili a quelli del 2022: i viaggi effettuati sul territorio nazionale, per motivi di vacanza e di lavoro, sono 41,2 milioni valore stabile rispetto all’anno precedente, ma ancora inferiore a quello pre-pandemico (-24 per cento circa rispetto al 2019).

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Le vacanze ammontano a oltre 38,1 milioni e rappresentano il 92,5 per cento del totale dei viaggi (95,3 per cento dei pernottamenti). Le vacanze lunghe (4 notti e più), che costituiscono il 50,2 per cento dei viaggi e l’80 per cento circa dei pernottamenti, superano i 20,6 milioni, valore sostanzialmente stabile, rispetto al 2022. Al contrario, le vacanze brevi (1-3 notti), che nel 2022 avevano registrato un notevole aumento, nel 2023 diminuiscono, rispetto al 2019 (17,5 milioni; -29,3 per cento). Invariato anche il segmento dei viaggi per motivi di lavoro, che rappresenta il 7,5 per cento degli spostamenti.

Le Regioni Più Visitate d'Italia nel 2023

Nel 2023, le regioni in cui si registra il maggior numero di presenze turistiche (di residenti e non residenti) sono: Veneto, Trentino-Alto Adige/Sudtirol, Toscana, Lazio e Lombardia.

Per quanto riguarda il complesso dei viaggi, le regioni più visitate dai residenti in Italia sono Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Lazio e Campania, ospitanti, complessivamente, il 53,2 per cento dei flussi turistici, con quote che variano tra il 6,8 per cento della Campania e l’11,6 per cento della Toscana. Quest’ultima regione è la meta privilegiata per le vacanze (11,6 per cento) sia lunghe (9,9 per cento) sia brevi (13,7 per cento).

Permangono forti differenze nella propensione a viaggiare per turismo: la popolazione residente al Sud e nelle Isole viaggia meno, rispetto alla popolazione residente nelle altre regioni italiane.

Nord-Est: Leader nella Capacità Ricettiva

Nel 2023, il Nord-est è la ripartizione con la maggiore capacità ricettiva, con quasi 1,8 milioni di posti letto (34,6 per cento del totale nazionale); seguono, ben distanziate, le ripartizioni del Mezzogiorno e del Centro, con circa 1,3 milioni di posti letto ciascuna (rispettivamente, il 25,5 per cento e il 24,0 per cento del totale nazionale). Il Nord-est è la ripartizione con il più elevato numero di posti letto per mille abitanti (156,0); tutte le sue regioni superano il numero di posti letto per mille abitanti rilevato a livello nazionale (88,3). Il Nord-ovest registra il valore più basso tra le ripartizioni (52,1), con l’eccezione della Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste che, con 453,5 posti letto per mille abitanti, occupa il primo posto nella graduatoria delle regioni italiane.

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Turismo e Social Media: Quali Regioni Promuovono Meglio il Turismo Online?

Il Friuli-Venezia Giulia è la Regione più social d’Italia per quanto riguarda la promozione del turismo, seguita dalla Provincia autonoma di Trento e dall’Abruzzo.

Prendendo in considerazione i primi 5 mesi del 2025, ossia il periodo che va da gennaio a maggio, il Friuli raggiunge un punteggio di 72 nel Social Index, indice proprietario dell’Osservatorio. Gli altri due enti sul podio si attestano a 66 (Trento) e 64 (Abruzzo). A chiudere la top 5 sono la Provincia autonoma di Bolzano, con 61 punti, e la Puglia, con 60.

Questi territori, spiega la ricerca, “si distinguono per una strategia digitale organica, capaci di coniugare qualità dei contenuti, dialogo con gli utenti e costanza nella narrazione dei propri paesaggi, eventi e identità locali”.

Classifica delle Regioni Italiane per Numero di Follower sui Social Media

Subito dietro l’altra Provincia autonoma del Trentino-Alto Adige, quella di Trento, con 944.826 follower. A chiudere il podio la Regione Toscana, con 909.766. Scorrendo questa speciale classifica troviamo poi al quarto posto la Regione Marche (663.826 follower), al quinto la Sicilia (641.919) e al sesto il Friuli-Venezia Giulia (559.796). Subito dietro il Veneto (535.413), la Puglia (492.884), l’Emilia-Romagna (415.364) e, al decimo posto, il Lazio (413.525).

  • Marche primeggiano su X, mentre la Sicilia su Pinterest. Notevole quest’ultimo caso, che unisce contenuti video dinamici, paesaggi immersivi e una narrazione partecipativa che coinvolge la comunità.
  • Instagram: la più seguita è la Provincia autonoma di Trento con 380.313 follower, mentre il miglior engagement per post è della Regione Liguria con 2.359 interazioni medie per post.
  • Nonostante una generale disaffezione verso X da parte di molte Regioni (15 su 23 risultano inattive), il Lazio dimostra come la tempestività e l’utilizzo del canale in chiave informativa possano ancora generare attenzione.
  • YouTube: il canale più seguito è quello della Provincia autonoma di Bolzano con 17.500 iscritti.
  • Pinterest: nell’ultimo social preso in considerazione il profilo più seguito è quello della Regione Sicilia, con 5.400 follower.

“Questa edizione del Social Index Turismo conferma una tendenza ormai strutturale: le Regioni italiane che ottengono risultati rilevanti nella promozione turistica digitale sono quelle che hanno compreso la funzione strategica dei social media non solo come vetrina, ma come strumento di dialogo, posizionamento e narrazione territoriale”, dice Sandro Giorgetti, presidente dell’Osservatorio Digitale.

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Il Turismo DOP come Motore di Sviluppo Locale

In un panorama turistico sempre più orientato alla qualità e alla sostenibilità, il Turismo DOP si afferma come uno dei principali motori di sviluppo locale in Italia. Il Turismo DOP non è semplicemente turismo gastronomico: è un modello integrato che coinvolge la produzione agroalimentare certificata, la narrazione culturale, la sostenibilità ambientale e l’accoglienza turistica.

Il Rapporto evidenzia come le regioni ai vertici della classifica abbiano saputo costruire nel tempo un’infrastruttura efficiente che combina la forza delle filiere agricole certificate con quella di una rete turistica ben organizzata. L’integrazione tra cibo, cultura e paesaggio rende l’esperienza del turista unica e memorabile, trasformando un semplice viaggio in un percorso di scoperta sensoriale e identitaria.

Tra le regioni più virtuose spicca l’Emilia-Romagna, che si posiziona al terzo posto nella classifica nazionale, dopo Veneto e Toscana. L’Emilia-Romagna conta 44 prodotti certificati DOP e IGP, che rappresentano un patrimonio inestimabile sia dal punto di vista economico che culturale.

Il nodo principale riguarda l’assenza o la debolezza dei Consorzi di tutela, che in molti casi non sono ancora pienamente operativi o non riescono a svolgere una funzione di coordinamento efficace.

Il Sud Italia ha tutte le carte in regola per diventare un protagonista del Turismo DOP: biodiversità, tradizioni culinarie millenarie, paesaggi unici, ricchezza storica e culturale.

Per farlo è essenziale rafforzare i Consorzi, coinvolgere attivamente le comunità locali, incentivare la formazione professionale e promuovere reti tra territori. Il Turismo DOP si conferma come un segmento chiave per il futuro del turismo italiano. Non si tratta solo di attrarre visitatori, ma di generare valore duraturo, sostenibile e distribuito.

Il Settore Extra-Alberghiero in Crescita

Il settore extra-alberghiero si riferisce a tutte quelle strutture ricettive che offrono alloggio ai turisti, ma non rientrano nella categoria degli alberghi tradizionali. Questo settore include una vasta gamma di tipologie di alloggio che possono variare in termini di servizi, dimensioni e caratteristiche. Ebbene, proprio questo settore ha registrato una crescita notevole nel 2023, con un aumento degli arrivi del 16,9% e delle presenze dell’11%, con incrementi significativi soprattutto nel Lazio (+31,5%), Sicilia (+25,2%), Campania (+22,8%) e Lombardia (+22,3%).

Nel dettaglio, il settore alberghiero, che comprende hotel, resort, e altre strutture simili, ha accolto nel 2023 il maggior afflusso di turisti in Italia. Queste cifre indicano una crescente preferenza per soggiorni più flessibili, autentici e spesso più economici rispetto agli hotel tradizionali.

Ripartizione dei Turisti Stranieri e Domestici

Il report Istat conferma, nel 2023, una netta ripresa della componente estera di turisti in Italia, con numeri che hanno superato le presenze domestiche. Dopo l’intervallo pandemico e immediatamente post-pandemico, i turisti stranieri sono tornati in massa nel Bel Paese, rappresentando il 52,4% delle presenze negli esercizi ricettivi.

Le regioni italiane che hanno attirato il maggior numero di turisti stranieri nel 2023 sono state quelle tradizionalmente più conosciute e apprezzate per il loro patrimonio culturale, naturale e artistico.

  • Bolzano, questa provincia autonoma ha registrato la percentuale più alta di turisti stranieri, con un impressionante 70,6%.
  • Veneto, con il 69,3% delle presenze turistiche rappresentate da stranieri, il Veneto continua ad essere una delle destinazioni più amate.
  • Lazio, con Roma come epicentro del turismo culturale e storico, ha visto il 64,2% delle sue presenze turistiche provenire dall’estero.
  • Lombardia, e in particolare Milano, ha registrato una quota del 62% di turisti stranieri.
  • Campania, che si distingue nel panorama del Mezzogiorno per una significativa presenza di turisti stranieri.

Contrariamente al Nord, invece, il Mezzogiorno d’Italia ha visto una prevalenza di turisti domestici, ad eccezione della Campania. Regioni come Molise, Abruzzo, Marche, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna e Puglia hanno registrato oltre il 69% delle presenze turistiche da parte di clienti italiani.

Impatto Economico del Turismo

Le spese sostenute dai visitatori internazionali per alloggi, ristoranti, attrazioni turistiche, shopping e trasporti hanno generato un impulso economico notevole. Inoltre, la crescente domanda ha incentivato gli investimenti nel settore dell’ospitalità e dei servizi turistici. Molte strutture ricettive hanno investito in ristrutturazioni e ampliamenti, mentre nuove imprese turistiche sono nate per soddisfare le esigenze dei visitatori.

Questi dati quindi sottolineano la resilienza del settore turistico italiano e la sua capacità di adattarsi e prosperare anche dopo momenti difficili, come quello pandemico appunto.

Tabella riassuntiva delle regioni con il maggior numero di presenze turistiche nel 2023

Regione Presenze turistiche
Veneto Massimo numero di presenze
Trentino-Alto Adige Elevato numero di presenze
Toscana Notevole afflusso turistico
Lazio Importante meta turistica
Lombardia Significativo numero di presenze

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