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La Scomparsa di Riccardo Branchini: Un Enigma Irrisolto

La scomparsa di Riccardo Branchini, un 19enne di Acqualagna, nelle Marche, è avvolta nel mistero dal 12 ottobre 2024. Da allora, le ricerche del giovane non si sono mai fermate, ed anzi continuano tutt'ora non solo in Italia, ma anche in Europa.

Le Prime Indagini e le Ipotesi Iniziali

Le ricerche di Riccardo Branchini erano iniziate subito dopo l’allarme dato dalla madre che aveva cercato inutilmente di contattarlo. L’auto del giovane era stata ritrovata nei pressi della diga del Furlo. All’interno sono stati trovati gli abiti e gli effetti personali, compreso il portafoglio e il cellulare. Questo ritrovamento aveva inizialmente fatto pensare a un gesto estremo.

La macchina di Riccardo e tutti gli effetti personali, dai documenti ai soldi, erano stati lasciati nei pressi della diga del Furlo, il che lasciava intendere che avesse commesso un gesto estremo anche perché è stato pure trovato un biglietto che aveva indirizzato ad un amico con su scritto "buona vita". Tutto lasciava intendere che bisognava cercare in quella diga, al punto tale che ne avevamo addirittura chiesto lo svuotamento e si era proceduto con sommozzatori e con macchinari sofisticati alla sua ricerca. Ma nulla era emerso.

Si era anche affacciata l’ipotesi, a un certo punto, di svuotare la diga, ma poi non se ne era fatto più nulla. Il bacino idrico è stato sin dalle prime ore scandagliato dai sommozzatori senza esito. Poi la richiesta della famiglia di svuotarla per raggiungere i punti più impervi dove la corrente trascina giù. Ma non c'è stata l'autorizzazione delle autorità e si è proceduto con un robot, poi fagocitato dai fanghi. Infine la ricerca con il sonar di ultima generazione.

La Lettera e gli Indizi

Nella sua stanza è stata trovata una lettera che ora è sotto sequestro, una specie di addio. Non conosco il contenuto del biglietto, ma so che sembrava un saluto. In una tasca laterale del borsone che Riccardo aveva restituito all’amico Davide è stato trovato un bigliettino con su scritto “buona vita” e una singolare scatola di fiammiferi Guitar. Poi gli appelli alla trasmissione “Chi l'ha visto?”.

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Riccardo Branchini ha lasciato una lettera di addio alla sua famiglia “ma il contenuto al suo interno è coperto da segreto istruttorio”. La conferma arriva al Ducato dalla capo di gabinetto della Prefettura di Pesaro, Patrizia Savarese. Si tratta di un documento mai comparso sulla stampa. E neanche al programma Chi l’ha visto? dove il caso del giovane 19enne di Acqualagna, scomparso alla Gola del Furlo nella notte tra il 12 e il 13 ottobre, trova spazio ogni mercoledì.

Le Nuove Piste e le Indagini Tecnologiche

Tuttavia, alcuni elementi non quadravano, per esempio il fatto che avesse portato con sé gli occhiali da vista e lenti a contatto, che non sono state trovate in casa. La perizia tecnica sui dispositivi elettronici regala più di una speranza. La convinzione: «Riccardo è ancora vivo ma in pericolo» All’interno sono stati trovati gli abiti e gli effetti personali, compreso il portafoglio e il cellulare.

Secondo l'avvocato della famiglia, Elena Fabbri, nuove analisi sui dispositivi elettronici di Riccardo hanno rivelato che il giovane potrebbe aver pianificato una fuga. Dall'analisi dei dispositivi sono state trovate ricerche fatte due giorni prima della scomparsa: Riccardo non cercava come togliersi la vita bensì tutta una serie di indirizzi in Italia e all'estero nonché treni, aerei, bus e ostelli che sembrava quasi organizzare una fuga.

In più, l'avvocata Fabbri ha prodotto un tracciamento dell'auto trovata alla diga. Non è andata diretta da casa al Furlo, ma ha compiuto vari giri come se Riccardo dovesse aspettare e farsi recuperare da qualcuno. Una sorta di depistaggio quello della diga.

Le Ricerche in Italia e in Europa

Le ricerche proseguono anche fuori dall'Italia? "Le ricerche sono anche in Europa. Noi abbiamo necessità di sapere che sta bene. Se poi non vuole tornare a casa è libero di fare le proprie scelte perché ormai è maggiorenne, ma abbiamo paura che se anche inizialmente questa idea è partita autonomamente sia in qualche modo cambiata successivamente e lui potrebbe essersi ritrovato in situazioni spiacevoli".

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Le speranze non sono mai state perse anche perché le segnalazioni sono arrivate continuamente da tutta Italia ma anche dall'Europa. Con tanto di segnalazioni in Svizzera.

Tra le persone che dicono di aver visto Branchini fuori dai confini italiani c’è anche Michela Arrigoni. La donna, che vive a Lugano, in Svizzera, ha raccontato a Il Ducato di aver dato un passaggio a un ragazzo che potrebbe essere Riccardo. Sono abbastanza sicura che fosse lui. Sono andata alla polizia per fare la segnalazione ma in Svizzera non risulta scomparso e quindi non ho potuto fare niente”.

Appelli e Segnalazioni

I genitori, i parenti e gli amici di Riccardo sperano ancora di poterlo riabbracciare e ricevere un segnale, una certezza che sia vivo. Continuano in Italia e in Europa le ricerche di Riccardo Branchini, il 20enne scomparso da Acqualagna, in provincia di Pesaro-Urbino, il 12 ottobre scorso dopo essersi allontanato in macchina.

Il 14 aprile 2025, Riccardo ha compiuto 20 anni. "Vorrei dedicare a mio figlio un pensiero e un augurio per i suoi vent’anni che compirà oggi, lunedì 14 aprile”. È un augurio speciale, emotivo e di speranza quello di Tommaso Branchini verso il figlio Riccardo, scomparso ad Acqualagna lo scorso 12 ottobre. Riccardo sappi che ti ho amato in ogni momento del tuo percorso e posso dire con certezza che hai dato un senso alla mia vita: ti ho visto crescere e diventare forte, l’unico mio desiderio è quello di riabbracciarti, riaverti qui vicino a me e donarti tutto l’amore che un genitore può dare. Riccardo ti aspettiamo!

Mamma Federica rimane convinta che Riccardo non sia solo. “Credo che qualcuno lo abbia aiutato ad andare via, magari conosciuto online”, “Forse attraverso il dark web”, aggiunge papà Tommaso.

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La fiducia di ritrovarlo c'è. E le ricerche ora proseguiranno ancora piu convinte.

Il Ruolo dei Social Media e delle Trasmissioni Televisive

Del caso di Riccardo, che ha appassionato e ancora tiene con il fiato sospeso tutta Italia, tornerà ad occuparsi, mercoledì 23 aprile alle 21.20, la trasmissione ‘Chi l’ha visto’. Federica, la madre, vive nella stanza di Riccardo. Dorme nel suo letto, stringe i suoi cuscini e continua ogni giorno a condividere le foto del figlio su tutti i gruppi social italiani e stranieri.

Nel corso della trasmissione “Chi l’ha visto?” andata in onda mercoledì, la madre, Federica Pambianchi, ha commentato alcuni post che il figlio aveva pubblicato sui social, interrogandosi sul loro significato, che potrebbe fornire indicazioni sulle ragioni della scomparsa o quantomeno sullo stato d’animo del ragazzo nel periodo precedente la sparizione.

Ed è proprio sul mondo virtuale frequentato da Riccardo che si sta concentrando l’attenzione. Si attendono le analisi sugli strumenti informatici, che la Procura della Repubblica di Urbino ha posto sotto sequestro dal giorno della scomparsa. Potrebbero difatti emergere i contenuti delle chat del ragazzo, che usava diversi nickname, come “Branco”, “Branca”, “Brancoz”, “Richi”. Il legale della famiglia, Elena Fabbri, ha ipotizzato che il giovane possa essere stato irretito da qualcuno sul web e invita chi avesse chattato con lui a contattarla.

La Situazione Attuale

Quasi 6 mesi esatti di silenzi, ipotesi, indagini e dolore. Mezzo anno è trascorso dalla notte del 13 ottobre 2024, quando Riccardo Branchini, 19 anni, è scomparso lasciandosi alle spalle soltanto indizi enigmatici, una lettera criptica, un borsone con un messaggio inquietante, e una famiglia che non ha mai smesso di cercarlo. Sei mesi dopo, dunque, il caso di Riccardo Branchini è ancora un enigma. Non ci sono prove, non ci sono corpi, non ci sono certezze.

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