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La Scomparsa di Riccardo Branchini: Un Caso Seguito da "Chi l'ha Visto?"

La scomparsa di Riccardo Branchini, un ventenne di Acqualagna, avvenuta nella notte del 13 ottobre dell'anno scorso, continua a suscitare interrogativi e speranze. Il caso è stato più volte trattato dalla trasmissione "Chi l'ha visto?", nel tentativo di raccogliere informazioni utili al suo ritrovamento.

Segnalazioni e Testimonianze

Ai carabinieri di Sassoferrato è stata segnalata la presenza di una persona somigliante a Riccardo Branchini durante una festa. Il parroco don Umberto Rotili ha confermato di aver ricevuto la segnalazione che il ragazzo scomparso al Furlo era presente in piazza Matteotti. Il parroco ha lanciato un appello sui social media: «Se qualcuno di voi pensa di averlo visto e riconosciuto, mi faccia sapere perché stiamo cercando di aiutare la famiglia a ritrovarlo».

Una signora svizzera ha testimoniato a “Chi l'ha visto” di aver riconosciuto Riccardo nel ragazzo a cui aveva dato un passaggio fino a Lugano. Avrebbe spiegato di essere diretto in Irlanda o in Olanda. La donna ricorda che Riccardo “aveva un pantalone scuro, nero, e una felpa marroncina, color senape”. A lei avrebbe detto di essere diretto in Irlanda o in Olanda.

La Reazione della Famiglia

Federica, la mamma di Riccardo, ha espresso un sussulto di speranza alla notizia di un possibile avvistamento a Sassoferrato: «Magari fosse che qualcuno ha visto Riccardo. Ho un tuffo al cuore. Tornerei a vivere». I nonni, in occasione del ventesimo compleanno di Riccardo, hanno lanciato un accorato appello: «Oggi Riccardo compie 20 anni gli facciamo gli auguri sperando che ci possa far avere qualche segnale. Sono passati sei mesi dalla sua scomparsa dopo aver lasciato l’auto con gli effetti personali alla diga del Furlo senza alcuna traccia».

Sulla Rete ci sono video in lingua tedesca con l’appello disperato della mamma. Dopo avergli dato un passaggio l’ha lasciato a Lugano, vicino al palazzo di vetro e, prima di salutarsi, il giovane le ha chiesto di fare un selfie spiegando che voleva avere le foto di chi ha incontrato nel suo viaggio. Una testimonianza che farebbe pensare che effettivamente Riccardo si sia allontanato volontariamente da casa e allontanando l’ipotesi peggiore.

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Indagini e Ipotesi

Inizialmente, le ricerche si sono concentrate sulla diga del Furlo, dove era stata ritrovata l'auto di Riccardo con i suoi effetti personali. Erano stati utilizzati robot di ultimissima generazione per scandagliare il cono più profondo del lago con l’ausilio di sonar e videocamere. Nonostante le approfondite ricerche, non sono state trovate tracce del ragazzo.

L’avvocatessa della famiglia, Elena Fabbri, ha riferito un particolare importante: «Riccardo non è andato diretto alla diga del Furlo, forse aspettava qualcuno» nella piena convinzione che il ragazzo era vivo forse rimasto vittima di una non meglio specificata trappola. Le ricerche del giovane non si sono mai fermate, ed anzi continuano tutt'ora non solo in Italia, ma anche in Europa, proprio a seguito delle ulteriori analisi che sono state condotte negli ultimi mesi. Riccardo, dunque, secondo le ultime novità, non si sarebbe suicidato, come si pensava all'inizio di questa vicenda, ma sarebbe ancora vivo.

Dall'analisi dei dispositivi sono state trovate ricerche fatte due giorni prima della scomparsa: Riccardo non cercava come togliersi la vita bensì tutta una serie di indirizzi in Italia e all'estero nonché treni, aerei, bus e ostelli che sembrava quasi organizzare una fuga. Coincide con quello che ci dice il satellitare. Non si reca direttamente alla diga, dove la macchina verrà ritrovata, ma va prima in un parcheggio, poi si sposta ancora come se aspettasse qualcuno e infine si dirige al Furlo.

Tentativi di Truffa e Segnalazioni Errate

Nel corso della trasmissione è stata rivelata anche un tentativo di truffa subito dai genitori del giovane. Scrive che ha visto il giovane ad Amsterdam e invia una foto. Iniziano i sospetti “non sapeva in che quartiere non ricordava dove la foto era stata scattata”. Poi la richiesta di soldi “se volevo le informazioni avrei dovuto aiutarla, cioè dandole dei soldi in scambio di informazioni. Io ho preso tempo - spiega - , quindi ho continuato a fare le domande e poi lei a un certo punto mi ha bloccato”. A scoprire chi c’è dietro al profilo di Sonia Davis è la giornalista di ‘Chi l’ha visto?’, Marina Borrometi: la fotografia è stata rubata. Sonia Davis è in realtà una giovane texana uccisa lo scorso anno dal fidanzato. La foto del profilo è rubata. Come probabilmente la foto di Riccardo che la donna ha mandato alla madre è una ricostruzione con intelligenza artificiale.

Le Ultime Ore di Riccardo

“Non entrate nella mia stanza”. È l’ultima frase che Riccardo Branchini ha detto ai familiari prima di sparire nel nulla. Nel servizio vengono ricostruite le ultime ore del giovane e per la prima volta parlano gli amici. Raccontano che nell’ultimo viaggio insieme, “Riccardo aveva dei momenti in cui preferiva stare da solo. Abbiamo cercato di parlarci e chiedere perché. Lui ha detto che si sentiva messo da parte. Poi ne abbiamo parlato e pensavamo fosse risolto. Stavamo provando a integrarlo più di quanto facessimo prima”.

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Gli amici raccontano che insieme, nella giornata di sabato, hanno donato il sangue, dettaglio finora non emerso. Poi la cena al ristorante greco, a Urbino. Alle 23:25 circa, Riccardo è rientrato a casa. Alle 23:45 circa, Davide insieme con Noemi sono andati a casa di Riccardo per riprendere un borsone. A 00:15 circa, una telecamera riprende il diciannovenne uscire di casa a bordo dell’auto della mamma. La stessa è stata trovata il giorno dopo all’altezza della diga della Gola del Furlo.

La Convinzione dell'Avvocata Fabbri

Oggi l'avvocata della famiglia, Elena Fabbri, ha una convinzione che deriva dalla radiografia del cellulare, computer e dispositivi che utilizzava Riccardo. «Sulla base delle attività tecniche effettuate, ritengo che Riccardo sia vivo. La mia idea trova conforto nelle perizie che sono state condotte fino ad ora, ma anche dalle ricerche che Riccardo ha compiuto poco prima di allontanarsi. Ricerche su autonoleggi, treni, bus ma anche su città italiane e straniere. Sono anche certa che sia stato aiutato, dai tracciati satellitari dell'auto che è stata dissequestrata. Si è mosso più volte, stava aspettando qualcuno. Tuttavia, temo fortemente che ad oggi Riccardo sia in pericolo, si sia fidato delle persone sbagliate e sia caduto in una trappola. Abbiamo bisogno dell'intervento e delle segnalazioni di chiunque possa vederlo».

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