Albergo Atene Riccione

 

Statistiche del Turismo e dei Viaggi in Italia

Il settore turistico italiano mostra uno scenario promettente per il 2024, con previsioni che indicano il raggiungimento di nuovi record in termini di presenze, arrivi e spesa turistica. Confindustria conferma la crescita del turismo italiano, rispetto ad altri settori dell’economia del paese.

Dati recenti dell’istituto di ricerca Demoskopika prevedono 65,8 milioni di arrivi e 266,1 milioni di pernottamenti per quest’anno, alle porte della stagione estiva. L’Italia infatti supera gli altri paesi per più bassa inflazione turistica.

Il turismo in Italia sta rapidamente riprendendo dopo la crisi legata alla pandemia di COVID-19, con una crescita decisiva anche nel 2024. Insieme all’aumento dei ricavi percepito dal comparto ricettivo, arrivano buone notizie per tutti gli ambiti affini, che garantiscono una ripresa quest’anno per diverse attività che operano intorno al turismo. Tuttavia anche questo ambito ha visto una spinta decisiva grazie alle piattaforme online. Il comparto del turismo oggi è sostenuto in grande parte dalla presenza di piattaforme online note di intermediazione.

Provenienza e Spesa dei Turisti

L’Italia, nonostante un complessivo aumento dei prezzi, rimane ancora la meta scelta da molti cittadini stranieri, tenendo presente che in altri paesi europei l’inflazione ha colpito maggiormente questo settore. Siamo, anzitutto, un paese decisamente “europa-centrico” sul piano della georeferenziazione degli arrivi: dall’Europa proviene la maggioranza assoluta dei viaggiatori stranieri (ben l’85% nel 2013) e dei relativi volumi di spesa (69% nel 2013). Seguono, a notevole distanza, l’America (9% di viaggiatori, 19% di spesa), l’Asia (4% di viaggiatori, 8% di spesa), l’Oceania e l’Africa (2% di viaggiatori, 4% di spesa).

Rispetto alla domanda estera, il graduale spostamento del baricentro del turismo internazionale dal Continente Europeo a quello Asiatico, che secondo le previsioni dell'UNWTO dovrebbe perdurare e accentuarsi nei prossimi anni, rappresenta una grande opportunità per l'Italia. La spesa media dei viaggiatori stranieri in arrivo dall'Asia è, infatti, di 1.200 euro - il triplo rispetto al dato complessivo. Analogo effetto moltiplicatore verrebbe generato da politiche di destagionalizzare dei flussi inbound e/o che ne favoriscano la permanenza per un numero maggiore di giorni.

Leggi anche: Viaggi al mare: statistiche italiane

Spesa Inbound e Outgoing

Per quanto riguarda la spesa turistica, è interessante confrontare i dati inbound (spesa dei turisti stranieri in Italia) e outgoing (spesa dei turisti italiani all'estero):

  • Spesa Inbound: Gli Stati Uniti rimangono al primo posto a livello mondiale, ma Spagna e Francia sono sempre più vicine. La Cina, con le regioni autonome di Macao e Hong Kong, ha una forte presenza nella top 10.
  • Spesa Outgoing: La Cina ha avuto una crescita impressionante, superando di gran lunga la spesa di Stati Uniti e Germania.

Sfide e Opportunità

Dall’altro lato della medaglia, troviamo una grande fetta di cittadini italiani che rinuncia alle vacanze, in parte a causa degli elevati prezzi per prenotazioni e trasporti. Dei 6,5 milioni di italiani che scelgono di non andare in vacanza questa estate, sono 3,7 milioni a motivare questa rinuncia alle ragioni economiche. Ci sono anche 7,7 milioni di italiani ancora indecisi, che non hanno prenotato e che sceglieranno più in là nell’estate se partire oppure no. Un dato interessante riguarda anche coloro che chiedono un prestito per poter andare in vacanza: rispetto allo scorso anno si registra un aumento del 9% da gennaio fino al momento attuale.

Come la domanda estera, anche l'offerta interna è, tuttavia, caratterizzata da "potenzialità inespresse", legate all'incapacità di valorizzare al meglio le immense risorse turistiche a nostra disposizione e il vantaggio che ne consegue rispetto ai principali competitor internazionali. Rispetto all’offerta interna, l'Italia ha tutte le carte in regola per affermare la propria leadership internazionale per capacità di attrazione turistica: i nostri assets culturali, paesaggistici, storici e naturalistici sono ineguagliabili, come certificano, tra gli altri, il primato assoluto per numero di siti UNESCO e la presenza costante di località italiane nelle classifiche delle migliori mete turistiche stilata da riviste e siti specializzati.

Trend Recenti e Previsioni

Secondo i dati provvisori dell’indagine “Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi”, il primo trimestre del 2025 evidenzia performance leggermente inferiori rispetto allo stesso periodo del 2024, anno che aveva fatto segnare valori record nei flussi turistici.

Le stime mensili degli arrivi e delle presenze evidenziano andamenti analoghi: a gennaio entrambe in aumento, in leggero calo a febbraio e con un calo più marcato a marzo, il mese più turistico del periodo in analisi, con il 36,2% delle presenze turistiche registrate nel trimestre.

Leggi anche: Informazioni utili per partire

Il 2024 ha registrato un avvio positivo, confermando il trend di crescita. Nei primi mesi dell'anno, per le vacanze invernali, circa 8,3 milioni di italiani hanno scelto la montagna, ma continua la tendenza ai soggiorni più brevi: 62% dei viaggiatori ha pernottato al massimo due notti; solo il 29% ha scelto soggiorni tra 3 e 5 giorni. Con l’arrivo della primavera, il desiderio di viaggiare resta forte nonostante le incertezze internazionali. Secondo il focus dell’Osservatorio Turismo Confcommercio, realizzato in collaborazione con SWG, dieci milioni di italiani sono partiti per le vacanze di Pasqua, mentre 8,5 milioni hanno in programma un viaggio per il ponte del 25 aprile. Anche l’estate 2024 si conferma positiva.

Dati Chiave del Turismo in Italia nel 2024

  • Turisti in Montagna (Inverno): Circa 8,3 milioni di italiani
  • Vacanze di Pasqua: 10 milioni di italiani in viaggio
  • Viaggi per il 25 Aprile: 8,5 milioni di italiani
  • Turisti Estivi (Giugno): Oltre 15 milioni di italiani

Secondo un’indagine condotta da Tecnè per Federalberghi, oltre 15 milioni di italiani hanno scelto il mese di giugno per le proprie vacanze, con 8,7 milioni di famiglie in viaggio con figli e nipoti. Il 90% di loro rimarrà in Italia, scegliendo prevalentemente il mare (68%), seguito da montagna (10,8%), città d'arte (10,7%) e laghi (3%). Per chi viaggerà all’estero, le mete più richieste sono le grandi capitali europee (53%), le crociere (25,3%) e le località di mare (14%).

Bene anche i dati di Ferragosto: dalle stime di Confcommercio saranno 13 milioni gli italiani in viaggio, con una spesa complessiva tra i 6,7 e i 7 miliardi di euro. Quest’anno la vacanza sarà ancora più "italiana": l’82% dei viaggiatori resterà infatti nel Bel Paese. Le regioni più gettonate: Emilia Romagna, Calabria, Sicilia, Campania, Puglia, Liguria e Toscana. Tra le destinazioni estere, le più richieste rimangono Grecia, Spagna e la costa mediterranea francese.

La tendenza positiva dell'estate 2024 è confermata anche dai dati di Fipe Confcommercio. Secondo l’analisi presentata nella tavola rotonda "Un'estate italiana: sfide e orizzonti del sistema turistico", svoltasi a Roma il 25 luglio scorso, il bilancio estivo ha evidenziato circa 215 milioni di presenze turistiche, con una crescita dell’1,6% rispetto al 2023. Il turismo internazionale è in crescita del 4%, mentre quello domestico registra un lieve calo dello 0,8%. Nel trimestre estivo (giugno-agosto 2024), i turisti hanno speso 11,7 miliardi di euro per la ristorazione, all’interno di una spesa complessiva di 62 miliardi.

Nel quarto trimestre 2024, le presenze turistiche in Italia sono cresciute dell’11,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, portando il totale annuo a 458,4 milioni, ovvero con un'ulteriore crescita (+2,5%) rispetto al precedente record registrato nel 2023. Grazie a questi numeri, l’Italia si posiziona al secondo posto tra i Paesi Ue per presenze turistiche, superando la Francia (450,1 milioni) e restando dietro solo alla Spagna (501,1 milioni), che ci precede anche per numero di visitatori stranieri (320,7 milioni).

Leggi anche: IA e il futuro del turismo

Passando ai dati del 2023, il settore turistico ha registrato un anno record, con oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze negli esercizi ricettivi. Rispetto al 2022, si è registrato un aumento di 16 milioni di arrivi (+13,4%) e 39 milioni di presenze (+9,5%). Se confrontati con il 2019, l’ultimo anno pre-pandemia, gli arrivi sono cresciuti di 3 milioni (+2,3%) e le presenze di 14,5 milioni (+3,3%). Inoltre, il turismo internazionale ha ripreso il sopravvento, rappresentando il 52,4% delle presenze totali e superando la clientela domestica, in controtendenza rispetto al biennio 2020-2022. Il 2022 aveva già segnato un importante ritorno alla normalità dopo due anni di pandemia, con una ripresa che ha permesso di recuperare 24 miliardi di euro di perdite accumulate nei periodi di restrizioni.

“Il turismo si conferma motore di sviluppo per creare ricchezza e nuova occupazione. Le previsioni sono incoraggianti anche per il 2025, resta però la preoccupazione per altri grandi settori, come l’automotive e l’abbigliamento, che potrebbero penalizzare la crescita economica", queste le parole del presidente Sangalli commentando i dati del focus su Natale, Capodanno ed Epifania 2025 dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con SWG.

Iniziative ed Eventi sul Turismo

Confcommercio ha in programma una serie di iniziative e progetti al fianco di uno dei settori più rappresentativi del nostro Paese. Di seguito l'elenco delle principali iniziative spiegate nel dettaglio.

Turismo delle Radici

Sono sei milioni gli italiani residenti all’estero, una cifra che sale a 80 milioni comprendendo nel novero anche oriundi e discendenti e addirittura a 260 milioni se si include nel totale anche gli affini con legami parentali, quanti parlano la nostra lingua o comunque si sentano particolarmente vicini alla nostra cultura, anche per motivi di lavoro. Sono cifre che fanno dell’Italia un caso pressoché unico al mondo e che il 2024, decretato “Anno delle radici italiane” dal Ministero degli Esteri, con tanto di specifico progetto inserito nel PNRR, permette di portare in primo piano.

Sentinelle del Mare

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una forte crescita dell'inquinamento marino, con effetti devastanti sulla biodiversità dei nostri mari. In risposta alle minacce che l'ambiente sta affrontando è nato Sentinelle del mare, un progetto ideato dall'Università di Bologna e sostenuto da Confcommercio, che coinvolge cittadini e turisti nel monitoraggio della biodiversità marina. Dopo l’entusiasmante stagione dell’estate 2019, con migliaia di schede di rilevazione raccolte in 51 località di 17 province in tutta Italia e decine di eventi organizzati. Nel 2024 il progetto è stato attivo dal 15 maggio al 15 settembre.

Bonus e Agevolazioni per il Settore Turistico

Sono tanti gli incentivi messi in campo dal governo per aiutare i settori più colpiti dalla crisi. Di seguito le principali misure riservate alle attività e agli operatori del turismo e affini.

  • Digitour: Credito d'imposta per agenzie di viaggio e tour operator per investimenti in sviluppo digitale.
  • Bonus per guide e accompagnatori turistici: Contributo fino a un massimo di 7.500 euro.
  • Resto al Sud: Incentivi per nuove realtà imprenditoriali e libero professionali nel Mezzogiorno, incluse attività legate al turismo.
  • Ifit - Incentivi finanziari per le imprese turistiche: Sostegno per interventi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture turistiche.
  • FRI-Tur: Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo. Domande aperte dal 1° luglio 2024 fino al 12 settembre 2024.
  • Bonus riqualificazioni: Credito d’imposta per le riqualificazioni per imprese che gestiscono strutture ricettive turistico-alberghiere, agrituristiche, termali e all'aria aperta.
  • Fondo per le imprese con attività di impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale: Contributo per interventi di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione.
  • Fondo per viaggiatori e operatori del settore turistico e ricettivo: Aiuti economici per sostenere i viaggiatori e gli operatori del settore colpiti dagli incendi del 2023 in Sicilia e Sardegna.
  • Bonus turismo agenzie di viaggio e tour operator: Contributi a fondo perduto per le imprese colpite dall'emergenza Covid.

Impatto della Pandemia

I dati Istat mostrano che il 2020 ha registrato un calo di oltre 63 miliardi di euro per il consumo turistico interno. Le limitazioni per contenere la pandemia e la paura di un possibile contagio hanno frenato i flussi turistici: le presenze si sono ridotte del 52,3%, con un blocco quasi totale tra aprile e maggio e una leggera ripresa per i mesi estivi.

Per quanto riguarda l'anno successivo, nel report Istat “Movimento turistico in Italia, gennaio-settembre 2021” notiamo un ritorno delle presenze turistiche, in particolare nel periodo estivo (luglio-settembre), con un giro di affari pari a 177 milioni, circa 29 milioni in meno rispetto al 2019. Siamo quindi ancora lontani dai numeri antecedenti l'emergenza sanitaria.

Passando invece al 2022, i viaggi dei residenti in Italia sono stati 54 milioni e 811mila, in aumento del 31,6% sull'anno precedente, ma ancora sotto i valori pre-pandemia (-23%). Secondo la ricerca, le vacanze di quattro o più notti tornano invece ai livelli del 2019, mentre quelle brevi (da una a tre notti) rimangono ancora ben lontane dalla situazione precedente al Covid. L'anno riesce a chiudere in bellezza: secondo un'indagine realizzata da ACS Marketing Solutions per Federalberghi sono stati oltre 17 milioni gli italiani in viaggio per le festività di fine anno: 12 milioni a Natale e 5 milioni e 400mila per Capodanno, per un giro d'affari superiore a 13 miliardi di euro.

TAG: #Turismo #Viaggi

Più utile per te: