Stipendi dei Politici Italiani e Stranieri: Un Confronto Dettagliato
L'indennità dei parlamentari italiani è spesso al centro del dibattito pubblico, soprattutto in relazione agli stipendi dei colleghi europei e mondiali. Ma è davvero la più alta? Questo articolo analizza nel dettaglio la questione, confrontando cifre e benefit.
Stipendi dei Parlamentari Italiani: Una Panoramica
Secondo uno studio inglese, i parlamentari italiani percepiscono uno stipendio medio di oltre 120mila sterline annue. Tra stipendio, diaria, rimborso spese di soggiorno, budget per lo staff, rimborso per telefonate e spese informatiche, un parlamentare italiano può arrivare a guadagnare anche 16mila euro al mese.
Confronto con Altri Paesi Europei
In Francia, ad esempio, la retribuzione media mensile di un parlamentare è di circa 7mila euro lordi. Tanto per fare qualche raffronto, l’indennità dei parlamentari europei è di 6.200 euro, quella dei parlamentari britannici 6.350, quella dei francesi 7.100 euro e dei tedeschi 7.668 euro.
Una comparazione più precisa richiede un'analisi approfondita dei diversi regimi fiscali e previdenziali. Da una comparazione che tenga conto dei differenti regimi fiscali, l'ammontare netto dell'indennità erogata ai parlamentari italiani risulta in diversi casi inferiore a quello dei loro colleghi.
Il Numero dei Parlamentari
Oltre alla questione degli stipendi, l'Italia detiene un altro primato: siamo il Paese con più parlamentari al mondo. Sono quasi 1000 i parlamentari, 630 alla Camera e 315 al Senato (più i senatori a vita). Secondi solamente al Regno Unito.
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Tentativi di Razionalizzazione dei Costi
Il taglio agli sprechi e dei costi della politica a carico dei cittadini è una battaglia storica del MoVimento 5 Stelle ed è anche una priorità di questo governo. E dopo l’eliminazione dei vitalizi e il taglio alle pensioni d’oro ci apprestiamo a tagliare anche stipendi e numero dei parlamentari.
La Commissione Giovannini aveva avuto l'incarico dal governo Berlusconi e dalle presidenze di Camera e Senato, poi confermato dal premier Monti, e avrebbe dovuto rendere conto del monitoraggio comparativo il 31 dicembre scorso, preferendo poi, nei primi giorni del 2012, presentare solo un rapporto preliminare.
La Commissione Giovannini getta la spugna: impossibile - in base ai troppi paletti posti dal Parlamento - confrontare in maniera attendibile gli stipendi dei nostri onorevoli con quelli dei colleghi dei paesi stranieri più rappresentativi. Dunque, prosegue il documento, «nessun provvedimento può essere assunto dalla Commissione per i fini previsti dalla legge». La Commissione segnala quindi al Governo l'opportunità di riconsiderare la normativa vigente che «appare obbiettivamente di difficile (se non impossibile) applicazione».
Stipendi nel Mondo: L'Italia Primeggia?
Come ci informa una puntuale inchiesta di Monica Rubino su "Repubblica", in un confronto elaborato dall’Independent parliamentary authority (Ipsa) gli italiani guidano la classifica con un salario di 120.546 sterline, seguiti dall’Australia (117.805) e dagli Stati Uniti (114.660). Ma è in Europa che non temiamo confronti.
Secondo gli studi dell’Istat, dell’Fmi e dell’Ocse-Eurostat, un parlamentare italiano guadagna sei volte e mezzo un elettore medio e il 60 per cento in più della media dei parlamentari dell’Unione.
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Un deputato di Madrid potrebbe guardare in cagnesco il collega di Roma che per lo stesso mestiere viene pagato il 400% in più.
Dettaglio delle Indennità
Proviamo a fare i conti in tasca ai nostri onorevoli: l’indennità parlamentare è di 11.703 euro lordi (5.486 netti), cui dobbiamo aggiungere le spese per il soggiorno (4 mila euro), altre 4 mila per i portaborse, oltre mille euro per i trasferimenti da casa alla stazione o all’aeroporto e 2.500 per spese informatiche.
Va tenuto conto che i parlamentari viaggiano gratis in autostrada, in aereo e in treno (prima classe). L’assegno di fine mandato è di 46.814 euro per una legislatura ma arriva fino a 140.443 per tre legislature. E il vitalizio? Altro che abolito, come ripetono i parlamentari quando qualcuno glielo chiede. E’ pari a 2.486 euro al mese netti dopo i 65 con un mandato, quasi 5 mila dai 60 anni con due mandati, 7460 euro con tre. Ed è il triplo rispetto ai vitalizi europei.
La Proposta di Riduzione degli Stipendi
Chissà se questi numeri aiuteranno a rilanciare il dibattito sul tema della riduzione delle indennità parlamentari. Il tema è stato rilanciato da Luigi Di Maio in piena emergenza Covid, l’indomani della vittoria dei “si” al taglio delle poltrone. Ci è tornato ancora il 21 settembre scorso, chiamando il Parlamento “all’unità per dare un segnale a un Paese in ginocchio”.
“Questi dati - insiste l’eurodeputata M5S Sabrina Pignedoli - non possono essere più ignorati. Dopo il taglio del numero dei parlamentari bisogna passare alla fase due, quella della riduzione dello stipendio. Tutti i cittadini sono alle prese con il Coronavirus e stanno facendo sacrifici, è giusto che anche la classe politica dimostri sobrietà e dia un segnale di vicinanza al Paese. Il Movimento 5 Stelle ha già presentato una proposta di riduzione.
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Stipendi degli Europarlamentari
Bruxelles - Stipendio, e non solo. Anche rimborsi, benefit e qualche ‘extra’ in più. Innanzitutto una precisazione: tutti i deputati percepiscono lo stesso trattamento economico. Il presidente guadagna quanto un deputato semplice. Si tratta di un salario pari a 10.377,43 euro lordi al mese, che al netto si traduce in 8.089,63 euro, dopo aver detratto le imposte dell’Ue e i contributi assicurativi. Per qualcuno, a seconda del Paese membro di provenienza, l’assegno mensile potrebbe però cambiare.
In tal senso il regolamento del Parlamento prevede una indennità per spese generali pari a 4.950 euro al mese che consente ai deputati di coprire spese quali l’affitto di uffici nello Stato membro in cui sono eletti, forniture per ufficio, telefoni cellulari/abbonamenti di telefonia mobile e abbonamenti a Internet. Per ciascuno dei 720 deputati europei è inoltre garantita un’indennità giornaliera di 350 euro al giorno, nota anche come ‘indennità di soggiorno’, che copre l’alloggio, i pasti e le spese connesse per ogni giorno che un deputato si trova al Parlamento europeo in veste ufficiale.
Oltre allo stipendio, ai rimborsi e alle indennità i deputati europei hanno diritto al rimborso dei due terzi delle spese mediche sostenute. Mentre a fine mandato, hanno diritto a un’indennità transitoria, di importo equivalente a un mese di indennità per ogni anno di esercizio del mandato per un massimo di due anni.
Confronto tra Stipendi Italiani ed Europei
In Italia, ogni membro della Camera riceve una indennità lorda di 10.435 euro. In Germania, come dicevamo, dal 1° luglio 2023 la retribuzione mensile percepita dai membri del Bundestag, la camera bassa tedesca, è fissata in 10.591,70 euro lordi, leggermente più alta rispetto a quello dei membri della nostra Camera. I deputati, però, non ricevono pagamenti annuali aggiuntivi come i bonus per gli acquisti tecnologici che ricevono i nostri parlamentari. In compenso, possono contare su una diaria di 4.725,48 euro al mese, che copre sia le spese di soggiorno e quelle per l'esercizio del mandato.
In Francia, lo stipendio dei membri dell'Assemblea nazionale è di 7.605,70 euro mensili lordi, quasi 3mila euro in meno rispetto ai colleghi tedeschi e italiani. In aggiunta, ricevono un massimo di 1.579 per spese d'ufficio e di comunicazione (come le bollette del telefono) e un massimo di 1.200 euro per le spese di soggiorno a Parigi. Nella frugale Olanda i deputati incassano 8.889,89 euro lordi al mese, a cui aggiungere bonus di fine anno per un totale lordo di 10mila euro mensili. La diaria aggiuntiva si ferma a 3mila euro al mese, a cui aggiungere circa 400 euro per spese di trasporto.
Nei piani alti della classifica dei deputati meglio pagati troviamo poi l'Irlanda (circa 9mila euro mensili), seguita da Austria (8.755,80 euro al mese), Belgio (8.472,16), Danimarca (8.031), Finlandia (7.993) e Svezia (6.233). Bene anche la Grecia, con 5.135 euro mensili. Colpisce, in questa graduatoria, il caso spagnolo: i membri della Camera dei deputati di Madrid percepiscono appena 3.126,89 euro al mese (lordi). A questo stipendio va aggiunto un rimborso mensile per le spese di alloggio di 2.008,61 euro (per chi vive fuori Madrid) e una carta di credito con un tetto di 3000 euro (ma all’anno) per le spese di taxi.
Per capire, però, il reale peso delle retribuzioni dei deputati in giro per l'Ue, bisogna fare riferimento al contesto economico di ogni Stato membro. Un parametro di confronto può essere quello degli stipendi mesi mensili. Prendendo i dati dell'Eurostat in merito, relativi al 2021, scopriamo così che Fassino e i suoi colleghi guadagnano (considerando solo lo stipendio lordo base) quattro volte la retribuzione media italiana (circa 2.500 euro al mese). In Germania, il rapporto è 3 a 1, come nei Paesi Bassi. In Francia, Belgio e Finlandia di 2 a 1. Altrove, la differenza tra parlamentari e comuni cittadini è ancora meno marcata: in Lussemburgo e Romania stipendi di deputati e paghe medie quasi equivalgono.
Tabella Comparativa (Valori Lordi Mensili)
Paese | Stipendio Lordo Mensile (Euro) |
---|---|
Italia | 10.435 |
Germania | 10.591,70 |
Francia | 7.605,70 |
Spagna | 3.126,89 |
Olanda | 8.889,89 |
Difficoltà nel Confronto
Rispondere con precisione a questa domanda è tutt’altro che semplice: c’entrano le voci che si aggiungono alle indennità e i diversi sistemi previdenziali e di tassazione. Sulla base di questi numeri sembra corretto dire che i deputati italiani siano tra i più pagati. La Camera dei deputati aveva inoltre sollevato alcuni dubbi sui tentativi di fare confronti sulle retribuzioni. «È difficile fare un raffronto tra importi lordi, che risentono di regimi fiscali e previdenziali non sempre pienamente confrontabili», aveva sottolineato la Camera nel 2016 in una nota.