Cittadinanza Italiana: Requisiti e Modalità di Acquisizione
La cittadinanza italiana è lo status giuridico che determina l'appartenenza di un individuo allo Stato italiano, riconoscendogli i conseguenti diritti civili e politici sulla base delle norme stabilite dall'ordinamento.
Esistono differenti vie per acquisire la cittadinanza italiana, che possono essere riassunte nei seguenti requisiti previsti dalla legislazione:
Modalità di Acquisizione della Cittadinanza Italiana
- Ius Sanguinis: Si parla di “ius sanguinis”, ovvero per discendenza diretta da almeno un genitore in possesso della cittadinanza italiana. Lo *ius sanguinis*, ovvero il diritto di sangue, in virtù del quale si acquisisce automaticamente la cittadinanza italiana per nascita da almeno un genitore in possesso di tale status. Questo requisito si applica indipendentemente dal luogo di nascita e riconosce la discendenza diretta da antenato italiano.
- Ius Soli: Per nascita sul territorio italiano: un bambino nato in Italia da genitori ignoti o apolidi o stranieri appartenenti a Stati la cui legislazione non preveda la trasmissione della cittadinanza dei genitori al figlio nato all’estero acquista la cittadinanza italiana. Lo *ius soli*, ovvero il diritto del suolo, che consente l'ottenimento della cittadinanza agli individui nati sul territorio nazionale da genitori stranieri o apolidi purché essi esprimano formale volontà di cittadinanza una volta compiuti 18 anni e abbiano risieduto in Italia ininterrottamente per almeno un decennio, dimostrando concretamente il proprio radicamento nel tessuto sociale e culturale italiano.
- Adozione di Minori: L'adozione di minori da parte di cittadini italiani, che attribuisce loro lo status di cittadinanza italiana in virtù del vincolo giuridico di filiazione instaurato.
- Matrimonio con Cittadino Italiano: Il matrimonio con cittadino italiano, che consente l'acquisizione della cittadinanza a seguito dell'unione coniugale come sancito dalla normativa vigente in tema di requisiti cittadinanza italiana.
- Residenza: La cittadinanza per residenza (c.d. naturalizzazione).
Requisiti Generali per la Richiesta di Cittadinanza Italiana
Per ottenere la cittadinanza italiana, è necessario soddisfare determinati requisiti stabiliti dalla legge italiana.
Di seguito elenco i principali requisiti per la richiesta di cittadiannza italiana:
- Residenza in Italia: È richiesta una residenza legale in Italia per un determinato periodo di tempo. Il periodo di residenza richiesto varia a seconda delle circostanze personali, ma in genere richiede almeno 10 anni di residenza legale continuativa per cittadini stranieri, con alcune eccezioni per casi particolari come i rifugiati o i coniugi di cittadini italiani.
- Conoscenza della lingua italiana: È richiesta una buona conoscenza della lingua italiana e si richiede di superare un esame di italiano a un livello di competenza linguistica stabilito dal Ministero dell'Interno.
- Integrazione nella società italiana: È necessario dimostrare di essere integrati nella società italiana, ad esempio attraverso una conoscenza della cultura, delle tradizioni e delle istituzioni italiane.
- Assenza di precedenti penali: Non devono esserci condanne penali in Italia o nel paese di origine per reati gravi.
- Rispetto delle leggi e dei valori italiani: È richiesta la dimostrazione del rispetto delle leggi italiane e dei valori democratici fondamentali.
Requisiti Specifici per Residenza
Per ottenere la cittadinanza italiana per residenza sono necessari i seguenti requisiti:
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- Residenza: Bisogna dimostrare di aver risieduto legalmente in Italia per un periodo continuativo di almeno 10 anni. Questo periodo può essere ridotto a 4 anni per i cittadini di origini italiane o se si è sposati con un cittadino italiano.
- Stato civile: Si deve essere maggiorenni e in uno stato civile che non sia la separazione, il divorzio o il vedovato.
- Conoscenza della lingua italiana: È necessario dimostrare una conoscenza adeguata della lingua italiana, sia scritta che parlata. Ciò può essere dimostrato attraverso l'esame di lingua italiana per la cittadinanza (CILS) o altre prove riconosciute.
- Integrazione sociale: Bisogna dimostrare di essere integrati nella società italiana, attraverso l'adesione alle norme e ai valori della Costituzione italiana, nonché la partecipazione attiva nella comunità locale.
- Sufficiente reddito: Si deve dimostrare di avere sufficiente reddito per mantenere sé stessi e i membri della propria famiglia senza dover ricorrere all'assistenza pubblica.
- Assenza di condanne penali: Non si devono avere condanne penali in Italia o all'estero per reati contro lo Stato, la pubblica amministrazione, l'ordine pubblico o la moralità sessuale.
- Conoscenza della Costituzione italiana: È richiesta una conoscenza di base della Costituzione italiana e dei principi fondamentali.
È importante notare che questi sono solo i requisiti generali e possono variare in base alla situazione individuale.
Requisiti Specifici per Matrimonio
I requisiti per ottenere la cittadinanza italiana attraverso il matrimonio sono:
- Matrimonio legalmente riconosciuto: Il matrimonio deve essere valido secondo la legge italiana e deve essere registrato presso l'autorità competente.
- Durata del matrimonio: È richiesto che il matrimonio sia durato almeno 2 anni prima di presentare la domanda di cittadinanza.
- Residenza in Italia: Il coniuge straniero deve dimostrare di aver risieduto legalmente in Italia per almeno 2 anni dal momento del matrimonio o di aver viaggiato regolarmente in Italia durante tale periodo.
- Conoscenza della lingua italiana: È richiesto superare un esame di lingua italiana a un livello minimo di competenza determinato dal Ministero dell'Interno La legge di conversione 1° dicembre 2018 n. 132 del D.L. 4 ottobre 2018, n. 113, prevede il requisito della conoscenza della lingua italiana per i richiedenti la cittadinanza italiana per matrimonio.
- Integrazione sociale: Il coniuge straniero deve dimostrare di essere integrato nella società italiana attraverso l'assolvimento dei doveri civici e il rispetto delle leggi italiane.
- Assenza di condanne penali: Non devono esserci condanne penali o procedimenti penali in corso in Italia o all'estero nei confronti del coniuge straniero per reati gravi.
Anche Per i familiari del cittadino Italiano e dunque europeo entro il 1° grado e per la concessione della cittadinanza italiana ai sensi degli articoli 5 e 9 è subordinata al possesso, da parte dell’interessato, di un’adeguata conoscenza della lingua italiana, non inferiore al livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER). A tal fine, i richiedenti, che non abbiano sottoscritto l’accordo di integrazione di cui all’articolo 4-bis del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, o che non siano titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo di cui all’articolo 9 del medesimo testo unico, sono tenuti, all’atto della presentazione dell’istanza, ad attestare il possesso di un titolo di studio rilasciato da un istituto di istruzione pubblico o paritario riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale o dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ovvero a produrre apposita certificazione rilasciata da un ente certificatore riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale o dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca”.
Cittadinanza Italiana Senza Reddito: È Possibile?
La richiesta della cittadinanza italiana senza reddito può essere una situazione complessa, in quanto l'assenza di un reddito può influire sulle possibilità di ottenere la cittadinanza. Tuttavia, ci sono alcune circostanze in cui è possibile presentare una richiesta di cittadinanza italiana anche senza reddito:
- Matrimonio con un cittadino italiano: Se sei sposato con un cittadino italiano, potresti essere idoneo per ottenere la cittadinanza italiana anche senza avere un reddito proprio. Sarà necessario dimostrare che il matrimonio è autentico e che la relazione è stabile e duratura.
- Discendenza italiana: Se hai antenati italiani diretti, potresti essere idoneo per ottenere la cittadinanza italiana mediante la via della discendenza. Sarà necessario dimostrare la tua ascendente italiana e seguire il processo di richiesta di cittadinanza previsto per questa via.
- Situazioni eccezionali: In alcune situazioni eccezionali, come casi di stato di bisogno, potrebbe essere possibile presentare una richiesta di cittadinanza italiana senza reddito. Tuttavia, queste situazioni sono valutate caso per caso e sarà necessario fornire documentazione dettagliata per dimostrare la propria situazione
I requisiti di reddito per la cittadinanza italiana sono elencati dal ministero dell'interno e del ministero del lavoro e delle politiche sociali e esposte a variazioni nell'arco del tempo
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La Residenza Obbligatoria nel Paese Italiano
Il Cittadino straniero che risiede in Italia e vuole richiedere e ottenere la cittadinanza italiana deve aver maturato il requisito di residenza in Italia. Dunque la residenza prolungata e continuativa sul territorio nazionale e richiesta tra i requisiti per la richiesta di cittadinanza italiana. Il cittadino straniero extra-UE o apolide può presentare domanda dopo 10 anni di residenza ininterrotta in Italia, comprovati da apposita certificazione anagrafica. A questo si aggiunge il requisito reddituale personale o familiare mediante la presentazione della dichiarazione dei redditi.
Per i cittadini dell'Unione Europea è sufficiente una residenza legale e continuativa di almeno 4 anni, anch'essa debitamente attestata dalle autorità competenti.
Cittadinanza Italiana: Requisiti Ufficiali
Quali requisiti deve avere il cittadino extracomunitario o comunitario per la richiesta di Cittadinanza italiana?
- residenza in Italia ininterrotta da almeno 10 anni cittadino extra UE.
- residenza in Italia ininterrotta di almeno 4 anni per il cittadino UE.
- redditi minimo sufficiente di € 8.263,31 per il singolo richiedente o di 11.362,05 con coniuge a carico e aumento di € 516,46 per ogni familiare o figlio a carico.
- certificazione della conoscenza della lingua italiana livello b1 del QCER oppure certificazione del titolo di studio riconosciuto dal ministero dell'istruzione e degli affari esteri.
- permesso di soggiorno o carta di soggiorno lungo soggiornante UE in corso di validità
- passaporto internazionale in corso di validità
- non aver commesso reati in Italia o all'estero
- non aver in corso procedimenti penali o condanne in attesa di convalida
- non avere debiti in corso o sanzioni penali civili o amministrativi
Questi sono i principali Requisiti per la cittadinanza italiana con disposizione del ministero dell'interno per la cittadinanza per stranieri.
Prima di tutto è molto importante essere in possesso di tutti i requisiti per la cittadinanza italiana per la presentazione per evitare il rigetto della domanda di cittadinanza italiana.
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Di conseguenza il ministero dell'interno consegnerà il K10 come codice identificativo della domanda di cittadinanza italiana in attesa della convocazione al giuramento di fedeltà alla repubblica italiana.
Infatti con in mano il decreto di concessione della cittadinanza italiana il Cittadino che ha fatto domanda per l'ottenimento della stessa avendo nel tempo ottenuto tutti i requisiti per la cittadinanza Italiana
Uno dei principali requisiti per la domanda di cittadinanza Italiana è l'avere la residenza in Italia prevista di 10 anni per il cittadino Extra UE e 4 se cittadino europeo.
Il reddito personale per la cittadinanza italiana è il secondo requisito per arrivare al giuramento. Infatti sulla base delle quote ministeriali la cittadinanza italiana requisiti dovranno essere prodotti redditi negli ultimi 3 anni prima della presentazione.
Ai redditi personali può essere integrato i redditi del marito o moglie o chi o il lavoratore che fa parte dello stesso nucleo familiare.
Tutti i requisiti per cittadinanza italiana devono corrispondere alla legge descritta dal ministero dell'interno per la cittadinanza italiana per stranieri e nessun requisito fondamentale può essere trascurato o assente.
Una buona condotta sarà sicuramente il percorso idoneo per evitare il rigetto della cittadinanza italiana.
Ingresso e Soggiorno in Italia per Cittadini Stranieri
I cittadini stranieri possono entrare sul nostro territorio per turismo, studio, ricongiungimento familiare e lavoro. Il cittadino straniero può entrare in Italia se è in grado di documentare il motivo e le condizioni del soggiorno, oltre alla disponibilità di mezzi sia per mantenersi durante il soggiorno sia per rientrare nel Paese di provenienza, tranne i casi di ingresso per motivi di lavoro. Non è ammesso in Italia chi non soddisfa questi requisiti, o è considerato una minaccia per la sicurezza nazionale o di uno dei Paesi con cui l'Italia ha siglato accordi per la libera circolazione delle persone tra le frontiere interne.
Per entrare in modo regolare in Italia è necessario il passaporto o altro documento di viaggio e il visto di ingresso (per visita e/o turismo, per lavoro, per studio e/o ricerca, per famiglia, etc.), che va richiesto all'ambasciata o ai consolati italiani nel Paese d'origine o di residenza stabile del cittadino straniero extracomunitario.
L'ingresso in Italia è consentito con visti per soggiorni di breve durata, validi fino a 3 mesi, e per soggiorni di lunga durata che comportano la concessione di un permesso di soggiorno (di lunga durata) con motivazione identica a quella del visto.
Il mancato rispetto di queste procedure, o una permanenza oltre i 3 mesi o il termine minore indicato eventualmente nel visto, pongono lo straniero nella condizione di irregolare, e ne comportano l'espulsione, salvi i casi di forza maggiore previsti dalla legge.
I cittadini stranieri espulsi non possono rientrare in Italia, tranne che abbiano un'autorizzazione speciale o sia terminato il divieto di ingresso. Non sono ammessi in Italia gli stranieri segnalati per gravi motivi di ordine pubblico e sicurezza nazionale, e di tutela delle relazioni internazionali.
Lo straniero che raggiunge in modo irregolare l'Italia viene respinto alla frontiera oppure, se già entrato nel territorio nazionale, viene espulso, a meno che non debba essere trattenuto in uno dei centri per l'immigrazione per accertarne identità e/o nazionalità.
L'ingresso in Italia per motivi di lavoro subordinato, anche stagionale, e di lavoro autonomo, deve avvenire nell'ambito delle quote di ingresso (articolo 21 T.U.) stabilite nei decreti periodici (di solito annuali), i cosiddetti 'decreti-flussi', emanati dal presidente del Consiglio dei ministri sulla base dei criteri indicati nel documento programmatico triennale sulle politiche dell'immigrazione (articolo 3).
Ai cittadini stranieri è richiesto di:
- essere in possesso di un passaporto o di altro documento di viaggio equivalente riconosciuto valido per l'attraversamento delle frontiere.
- dimostrare di disporre di mezzi finanziari sufficienti in relazione alla natura, alla durata prevista del soggiorno ed alle spese per il ritorno nel Paese di provenienza (o per il transito verso uno Stato terzo).
- non essere segnalati ai fini della non ammissione nel Sistema Informativo Schengen e non essere considerati pericolosi per l'ordine pubblico, la sicurezza nazionale o le relazioni internazionali di uno degli Stati contraenti, in base alle norme nazionali, o di altri Stati Schengen.
Al momento dell'ingresso in Italia, anche se in possesso del visto, le Autorità di frontiera sono autorizzate a richiedere nuovamente la dimostrazione dei requisiti previsti per l'ottenimento del visto stesso.
Ai sensi dell'articolo 5, comma 2 del T.U. Ai sensi dell'art. 2 D.P.R. numero 54/2002 il cittadino comunitario richiederà la carta di soggiorno, presso la Questura territorialmente competente, nel caso intenda soggiornare in Italia per più di tre mesi.
Novità Legislative in Materia di Cittadinanza
La normativa attuale sulla cittadinanza è disciplinata dalla legge n. 91 del 1992, che si basa primariamente sul principio dello ius sanguinis (trasmissione della cittadinanza per discendenza). L'articolo 1, comma 1, stabilisce che i nati all'estero in possesso di un'altra cittadinanza non acquisiscano automaticamente quella italiana. Questa preclusione si applica anche a coloro che sono nati all'estero prima dell'entrata in vigore della disposizione.
L'articolo 1, commi 1-bis e 1-ter introduce nuovi casi di acquisto "per beneficio di legge" e non "per nascita". Si stabilisce che il minore straniero o apolide, discendente da genitori cittadini italiani per nascita, diviene cittadino italiano se i genitori o il tutore dichiarano la volontà di acquisto. Richiede anche che, successivamente a tale dichiarazione, il minore risieda legalmente e continuativamente per almeno due anni in Italia, oppure che la dichiarazione di volontà sia presentata entro un anno dalla nascita o dalla data di riconoscimento/adozione da parte di un cittadino italiano.
L'articolo 1, comma 2 dispone che nelle controversie per l'accertamento della cittadinanza italiana, non siano ammessi come mezzi di prova il giuramento e la prova testimoniale, salvi i casi espressamente previsti dalla legge. L'articolo 1-bis, comma 1 prevede che lo straniero residente all'estero, discendente di un cittadino italiano e cittadino di uno stato di storica emigrazione italiana, possa entrare e soggiornare in Italia per lavoro subordinato al di fuori delle quote massime previste dal decreto flussi.
L'articolo 1-ter prevede che chi sia nato in Italia o vi abbia risieduto per almeno due anni continuativi, e abbia perduto la cittadinanza in applicazione di specifiche disposizioni della legge n.
