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Supermercati Italiani e Stranieri: Un Confronto

Un elenco delle maggiori e più importanti catene di supermercati italiane ed estere, operative sia attraverso il franchising che unicamente a conduzione diretta. Lista sempre aggiornata anche con nuovi gruppi e brand emergenti, innovativi e promettenti nel settore dei supermercati e della GDO.

Principali Catene di Supermercati in Italia

  • Coop: Insegna di cooperative nata in Italia nel 1967, assieme a Conad è ad oggi una delle catene di supermercati più capillare sul territorio italiano, con una copertura quasi totale. Ad oggi Coop conta centinaia di supermercati e minimarket su tutto il territorio. Lo sviluppo avviene anche attraverso il franchising con l’insegna Coop Alleanza 3.0.
  • Conad: Insegna italiana nata nel 1962 e ad oggi tra le catene di supermercati, alimentari di prossimità ed ipermercati più capillari sul territorio nazionale. Ad oggi la rete conta oltre 3.000 supermercati in Italia sotto a diverse insegne, a seconda della localizzazione e della metratura del negozio.
  • Esselunga: Altra catena di supermercati italiana, nata nel 1957. Ad oggi Esselunga è una delle catene di supermercati più efficienti in proporzione a fatturato, vendite e punti vendita aperti. Ad oggi la catena conta oltre 160 supermercati fisici, offrendo anche il servizio e-commerce per la spesa online con il portale Esselunga A Casa.
  • Pam: Brand fondato in Italia nel 1958, e ad oggi tra le più note catene di supermercati italiani. Il Gruppo Pam è ad oggi presente in Italia con oltre 1.000 supermercati, ipermercati, nonché negozi alimentari di prossimità.
  • Crai: Catena di supermercati nata in Italia nel 1973 con particolare focus su prodotti made in Italy ed eccellenze locali. Ad oggi la rete conta oltre 3.000 market in Italia, con supermercati e minimarket sia a conduzione diretta che in franchising.
  • Iper: Iper “La grande i” è una catena italiana di supermercati ed ipermercati oggi attiva solamente in Italia. Il marchio viene fondato nel 1974 da Marco Brunelli ed è di proprietà del Gruppo Finiper. Iper basa la sua strategia su prezzi con convenienza garantita oltre che su una vasta gamma di articoli direttamente prodotti.
  • Eurospin: Rete di supermercati italiana fondata nel 1993. Ad oggi l’insegna Eurospin è presente oltre che in Italia anche in Slovenia e Croazia. Eurospin ha iniziato la propria espansione attraverso l’apertura di punti vendita in franchising, aprendone solo successivamente a conduzione diretta. Oggi in Italia vi sono oltre 1.000 supermercati Eurospin.
  • VéGé: Cooperativa italiana multi insegna della DGO costituita nel 1959. Ad oggi al gruppo VéGé appartengono diverse insegne e catene di supermercati note in Italia. Citiamo tra queste alcune delle insegne di catene di supermercati ad oggi più note ed importanti in Italia, come Bennet, Sidis, Migross, Decò, ecc.
  • Selex: Gruppo fondato in Italia nel 1964 e ad oggi presente sul territorio nazionale con diverse catene di supermercati sotto sotto a brand differenti, tra cui tra i più noti troviamo ad esempio Famila, DPiù, Il Gigante, Alì Supermercati, A&O, ecc.
  • Sun: Gruppo italiano ad oggi proprietario di diverse insegne e catene di supermercati in Italia tra cui Dem, Il Castoro, Supermercato Gulliver, Tigre, ecc.
  • Agorà: Altro gruppo italiano proprietario di diverse insegne di catene di supermercati ad oggi diffusi in Italia tra cui Tigros, Iperal, Gruppo Poli e Sogegross.
  • Despar Italia: Gruppo fondato in Italia nel 1959 e ad oggi presente con diverse insegne e catene operative nel settore dei supermercati, tra cui Eurospar, Interspar, Despar.
  • Eataly: Eataly è una catena di supermercati, generalmente di medie e grandi dimensioni, specializzati nella vendita e nella distribuzione di generi alimentari tipici italiani. Eataly è stata fondata nel 2002 ad Alba da Oscar Farinetti ed il primo punto vendita è stato aperto a Torino nel 2007. Oggi la catena è diffusa in Italia ed a livello internazionale. Eataly apre e gestisce direttamente i propri punti vendita e ad oggi non utilizza il franchising.

Catene di Supermercati Internazionali Presenti in Italia

  • Lidl Italia: Nota catena di supermercati e discount ad oggi presente in tutta Italia con una delle coperture più capillari nel settore. Il brand è stato fondato in Germania nel 1992 ed è diffuso in tutto Europa. Ad oggi Lidl ha aperto oltre 10.000 supermercati in tutto il mondo.
  • Carrefour Italia: Catena di supermercati ed ipermercati nata in Francia nel 1993, e ad oggi presente anche in Italia. Carrefour è una delle catene di supermercati più importanti a livello Europeo, con presenza in 30 Paesi, primariamente in Europa, Asia, Africa, Argentina e Brasile.
  • Aldi: Catena di supermercati fondata in Germania nel 2018, ad oggi uno dei pochi player del settore presenti in Italia e provenienti dall’estero.
  • Rewe: Gruppo fondato in Germania nel 1994, e ad oggi presente in Italia con l’insegna di supermercati Penny Market. Assieme a Lidl, Aldi e Carrefour è uno dei pochi player esteri ad essere presente anche in Italia con una catena di supermercati.
  • Penny Market: Penny Market è una catena tedesca di supermercati e discount, presente in Europa con oltre 3.000 punti vendita ed appartiene al gruppo Rewe. Penny Market è stata fondata nel 1973.

Altre Catene Internazionali

  • 7-Eleven: Si tratta di una catena di supermercati e minimarket nata nel 1927 in Texas e ad oggi assente in Italia, ma tra le più note e diffuse all’estero, presente in 18 Paesi e con una posizione di leadership in Asia. La rete di 7-Eleven è composta da supermercati aperti 24H su 24, aperti sia attraverso la conduzione diretta che tramite il rapporto di franchising.
  • Auchan: Catena di supermercati ed ipermercati nata in Francia nel 1961, nonché una delle primarie aziende della GDO a livello internazionale. Nel 2019 le attività italiane sono state rilevate da Conad, con un investimento di un miliardo di euro. L’insegna Auchan conta ancora oltre 100 punti vendita in Italia.
  • Walmart: Rete di supermercati prima per fatturato all’estero, appartenente all’omonima multinazionale statunitense. Fondata nel 1962 è ad oggi la più grande catena al mondo nel settore della GDO, con oltre 11.000 negozi in 27 Paesi.
  • Tesco: Azienda britannica con una catena di supermercati e negozi di generi alimentari attiva a livello internazionale. Tesco è uno dei più importanti player europei del settore, con una catena di punti vendita che supera i 6.800 supermercati nel mondo.
  • Costco: Costco è una grande catena americana di ipermercati all’ingrosso. Dal 2015 è stata definita come la seconda catena commerciale americana e mondiale. Nell’ottobre del 2007 era la prima azienda mondiale per quantità di vino venduto. Costco è stata fondata nel 1976 a Seattle, Stati Uniti. I supermercati Costco sono noti per la vendita di prodotti all’ingrosso, ovvero in grandi quantità, per i prezzi concorrenziali, e per la vendita riservata ai tesserati / associati. Costco conta circa 600 punti vendita tra Stati Uniti ed Estero (tra cui Canada, Messico, Regno Unito, Giappone, Corea del Sud, ed altri), ma non è oggi presente in Italia / Europa.

Performance e Redditività

Da un’analisi di Mediobanca sui principali gruppi italiani e stranieri della grande distribuzione, il rapporto tra le vendite del 2015 e i metri quadri di negozi premia Esselunga. Con un valore di 15.730 euro, Esselunga fa meglio di colossi come Walmart, Tesco, Mercadona o Ahold. Comparando la redditività dei soli negozi nazionali, Esselunga spicca con i suoi 15.730 euro. Ahold è seconda con 12.775 euro, la britannica Tesco terza con 12.050 euro.

Anche in termini di redditività l’Italia dei supermercati dà lezioni. Nel 2015 il ritorno sugli investimenti (roi) a livello internazionale è pari al 12,2%. Lidl Italia ha il valore migliore in assoluto: 23,7%. Seconda, con il 20,6%, è Eurospin.

“Anche il raffronto internazionale dei tempi di rotazione del magazzino mette in luce le performance molto positive di Lidl Italia (16 giorni), Eurospin (19)ed Esselunga (20 giorni) - scrivono gli esperti di Mediobanca -, mentre si collocano al di sopra della media internazionale (30 giorni) l’aggregato delle Coop (34 giorni), il Gruppo Pam (37 giorni) e Iper-Unes (50 giorni). Tra i gruppi internazionali, quelli più efficienti sono la spagnola Mercadona (13 giorni), l’olandese Ahold e la britannica Tesco (16 giorni), la statunitense Kroger (20 giorni) e la belga Delhaize (22 giorni)”.

Discount in Crescita

Tra il 2011 e il 2015 i gruppi italiani che vendono di più sono i discount: Eurospin e Lidl crescono alla stessa velocità, +42,9% il primo, + 43% il secondo, mentre le catene francesi perdono terreno (-9,3% Carrefour, -19,6% Auchan). Esselunga incrementa il fatturato dell’11,6%, Iper-Unes del 7%, mentre le coop restano stabili.

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La forza dei discount sta nella velocità con cui muovono le merci a magazzino e pagano i fornitori. Eurospin, inoltre, con un costo del personale che è la metà della media della gdo italiana (5,8% contro il 13% complessivo) ha un fatturato per addetto, pari a 623mila euro, che è circa il doppio dei 328mila di Esselunga.

Il Mercato Europeo

Nell’insieme, le prime dieci catene rappresentano il 15,2% del mercato europeo. In particolare: il Gruppo Schwartz è al 5,3% ed è leader nei discount; Edeka e Aldi hanno il 3,5% ciascuno mentre Rewe è al 2,9%. Tuttavia, i piccoli supermercati detengono ancora la quota di mercato più grande: 42%, rispetto al 34% degli ipermercati e al 25% dei discount.

Confronto con i Principali Paesi Europei

Le prospettive di crescita del mercato italiano del grocery sono più modeste rispetto a quelle dei principali Paesi europei. Prima della pandemia, le previsioni per l’Italia indicavano fino al 2023 un’espansione media annua dell’1,7% rispetto al 2,8% del Regno Unito e al 2,9% della Germania.

Anche la quota di vendite on-line, prima dell’accelerazione impressa dalla pandemia, vedeva l’Italia giungere al 2023 con una quota del 3%, lontana da Regno Unito (7,9%) e Francia (6%).

Il mercato italiano è molto frammentato: il fatturato dei primi tre retailer rappresenta circa il 42% del mercato rispetto al 61% della Germania, al 59% del Regno Unito e al 56% della Francia.

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La capacità dei gruppi della Gdo italiana di traslare sui prezzi allo scaffale gli incrementi di quelli di acquisto appare la più contenuta nel contesto europeo. La ‘price transmission’ rilevata dall’Eurostat è pari al 10% in Italia, al 19% in Spagna, al 48% in Germania e al 68% nel Regno Unito.

Gli operatori italiani sono oggi chiamati a differenziare l’offerta dando maggior valore all’esperienza di acquisto (termini di scelta, comodità, piacevolezza e appagamento), a proporre un miglior rapporto qualità-prezzo e ad acquisire un’adeguata dimensione aziendale.

Effetti del Lockdown sulla Gdo Italiana

Durante il recente lockdown al comparto della Gdo è stata inibita solo la vendita di alcuni generi non alimentari. La Gdo italiana ha dovuto fronteggiare una fase di intensa attività, provocata dalla chiusura di tutte le attività dell’H0.Re.Ca e dalla diffusione di atteggiamenti di accumulazione dei consumatori. Fino a tutta la prima metà di aprile 2020 le vendite della Gdo hanno segnato incrementi attorno al 10%, con punte del 30% per il confezionato.

Le grandi superfici sono state associate dai consumatori a maggiore affollamento e lunghe attese all’ingresso, con conseguente preferenza per esercizi di più contenute dimensioni e di prossimità, raggiungibili a piedi.

L’e-commerce nella Gdo Alimentare Italiana

Prosegue l’incremento dell’e-commerce alimentare in Italia, con un tasso di crescita stimato al 39% nel 2019 e un giro d’affari pari a 1,6 miliardi di euro. Nell’ambito dell’e-commerce complessivo, si tratta del comparto a maggior crescita, con un’incidenza dell’1% sul totale delle vendite retail nel settore alimentare e del 5% della domanda e-commerce italiana (pari complessivamente a 31,5 miliardi nel 2019, +15% rispetto al 2018).

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Secondo le rilevazioni Nielsen, il peso dell’e-commerce nella grande distribuzione organizzata si è attestato nel 2018 all’1,6% delle vendite, in crescita del 27,7% nel primo quadrimestre del 2019.

Gli acquisti online di prodotti alimentari da supermercato hanno raggiunto nel 2019 un valore di 476 milioni di euro con un incremento di oltre il 45% rispetto all’anno precedente.

Oltre alle catene di supermercati, si stanno affermando operatori che agiscono esclusivamente online (Prime Now di Amazon) o in forma di partnership come quella tra Unes e Prime Now e quella tra Supermercato24 e le principali insegne della Gdo (Coop, Conad, Esselunga, Carrefour, Lidl, Famila, Bennet, Pam, Eurospin), per la consegna a domicilio della spesa online.

Anche a livello internazionale si registrano forme di integrazione tra la Gdo e i giganti dell’e-commerce e del web (Amazon-Whole Foods Market, Auchan-Alibaba, Carrefour-Tencent, Carrefour-Google, WalMart-Google).

Principali Operatori Internazionali

L’aggregato di 23 tra i principali gruppi internazionali ha chiuso il 2018 con ricavi pari a 1.474 miliardi di euro, in crescita del 2,6% sul 2017.

Il gruppo WalMart è di gran lunga il maggiore con un fatturato 2018 pari a 445,7 mld di euro, davanti alla connazionale Kroger (105,8 miliardi), alla francese Carrefour (76 miliardi), alla britannica Tesco (71,4 miliardi), alla statunitense Target (65 mld).

Mediamente il 22% delle vendite è realizzato in punti vendita esteri. L’olandese Ahold Delhaize segna la maggiore proiezione internazionale pari al 77,4%, seguono i due gruppi francesi Auchan (64,7%), con importanti presidi in Cina, Italia e Russia, e Carrefour (53,1%), presente soprattutto in Europa.

A parte WalMart che è molto attiva in Messico e presente in Europa nel Regno Unito attraverso Asda, le altre catene statunitensi operano solo sul mercato domestico, così come la tedesca Edeka, la britannica J Sainsbury, la canadese Loblaw e la spagnola Mercadona.

Osservando le vendite per metro quadro, la britannica J Sainsbury mostra il dato migliore con oltre 13.700 euro per metro quadro, seguita da due gruppi australiani: Westfarmers e Woolworths con circa 10.000 euro.

Tabella Comparativa: Fatturato e ROI di Alcune Catene

Catena Fatturato (2015) ROI (2015)
Esselunga 7,2 miliardi € 16%
Coop 10,9 miliardi € (aggregato) 2,6%
Lidl Italia N/A 23,7%
Eurospin N/A 20,6%
Ahold 38,2 miliardi € 13,9%
Tesco 74,2 miliardi € 4,9%

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