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Trattato di Schengen: Storia, Funzionamento e Implicazioni

Lo spazio Schengen rappresenta uno degli avanzamenti più tangibili dell'Unione Europea, delineando una zona di libera circolazione in cui i controlli alle frontiere sono stati aboliti per tutti i viaggiatori, salvo circostanze eccezionali.

Composizione dello Spazio Schengen

Attualmente, lo spazio Schengen comprende 26 paesi. Di questi, 22 sono membri dell'Unione Europea, mentre quattro non lo sono: Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.

Paesi come Bulgaria, Cipro, Croazia e Romania non fanno ancora parte dello spazio Schengen, poiché il trattato non è ancora entrato in vigore per loro. Irlanda e Regno Unito, invece, hanno scelto di non aderire alla convenzione, esercitando la cosiddetta clausola di esclusione (opt-out).

Storia dello Spazio Schengen

L'area di libera circolazione è entrata progressivamente in vigore a partire dal 1985. In quella data fu raggiunto un accordo di massima da un gruppo di governi europei nella località lussemburghese di Schengen.

La prima soppressione effettiva dei controlli alle frontiere è arrivata nel 1996 tra Belgio, Germania, Spagna, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Portogallo.

Leggi anche: Riassunto del Trattato di Schengen

Cosa Prevede il Trattato

All’atto pratico, all’interno di questa zona i cittadini dell’Unione europea e quelli di paesi terzi possono spostarsi liberamente senza essere sottoposti a controlli alle frontiere. Di contro, un volo interno all’Ue che collega uno stato Schengen a uno stato non-Schengen è sottoposto a controlli alle frontiere.

La caduta delle frontiere interne ha per corollario il rafforzamento delle frontiere esterne dello spazio Schengen. Gli stati membri che si trovano ai suoi confini hanno dunque la responsabilità di organizzare controlli rigorosi alle frontiere e assegnare all’occorrenza visti di breve durata alle persone che vi fanno ingresso.

Cooperazione di Polizia

L’appartenenza a Schengen implica una cooperazione di polizia tra tutti i membri per combattere la criminalità organizzata o il terrorismo, attraverso una condivisione dei dati (per esempio con il sistema d’informazione condiviso Schengen, o Sis).

Una delle conseguenze di questa cooperazione è il cosiddetto “inseguimento transfrontaliero”, ovvero il diritto della polizia di inseguire un sospetto in un altro stato Schengen in caso di flagranza di reato per infrazioni gravi.

Controlli Eccezionali Permessi da Schengen

Anche se le frontiere interne dovrebbero esistere soltanto sulla carta, i membri dello spazio Schengen hanno comunque la possibilità di ristabilire controlli eccezionali e temporanei.

Leggi anche: Schengen: cosa significa la sospensione?

Questa decisione dev’essere giustificata da una “minaccia grave per l’ordine pubblico e la sicurezza interna” o da “gravi lacune relative al controllo delle frontiere esterne” che potrebbero mettere in pericolo “il funzionamento generale dello spazio Schengen”, come si legge nella documentazione della Commissione europea.

La Scelta della Germania e la Sospensione di Schengen

La decisione delle autorità tedesche di reintrodurre i controlli alle frontiere lungo il confine con l’Austria per opporsi al flusso di migranti sembra “a prima vista” corrispondere a questa regola, come ha sottolineato domenica sera la Commissione in un comunicato.

Prima dell’iniziativa di Berlino il ripristino temporaneo dei controlli frontalieri si era già verificato una ventina di volte dal 1995 e sei volte dal 2013. Tuttavia “è la prima volta che le frontiere vengono chiuse a causa della pressione migratoria”, ha precisato una fonte comunitaria.

Schengen e la Responsabilità dei Paesi di Confine

Con Schengen l’onere di controllare le frontiere viene spostato interamente sui paesi periferici, già variamente penalizzati dal progetto europeo, per tanti motivi sui quali qui non torno.

Schengen significa che l’onere di controllare la frontiera europea ricade sui soli paesi con frontiere esterne, cioè alle frontiere dell’Europa. E quali sono? Bè, diciamo che il cetriolo, secondo voi, a chi è rimasto? Eh già: a Grecia, Italia, e Spagna, i tre paesi maggiormente esposti verso l’unico confine “sensibile” in termini geopolitici, quello sudorientale, e in subordine (si vede molto bene) a Ungheria e Slovenia.

Leggi anche: Guida al Trattato di Schengen

Paesi Membri dello Spazio Schengen
Stato Membro UE Note
Austria
Belgio
Repubblica Ceca
Danimarca
Estonia
Finlandia
Francia
Germania
Grecia
Ungheria
Islanda No
Italia
Lettonia
Liechtenstein No
Lituania
Lussemburgo
Malta
Paesi Bassi
Norvegia No
Polonia
Portogallo
Slovacchia
Slovenia
Spagna
Svezia
Svizzera No

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