Albergo Atene Riccione

 

Trentino: Itinerari Turistici Indimenticabili

Paradiso degli escursionisti, meta d'elezione per gli sciatori e sogno per gli amanti delle due ruote: è il Trentino-Alto Adige. Due province autonome che costituiscono, insieme, una regione decisamente atipica: la prima a prevalenza italiana, l'altra di lingua tedesca. Tradizioni che si incontrano (e scontrano), ma un'unità di paesaggi mozzafiato che la rende irrinunciabile in ogni momento dell'anno. In Italia, ovunque si decida di andare, si trovano sempre infinite bellezze da ammirare ed apprezzare.

Un Road Trip di 10 Giorni tra Natura e Storia

In questo road-trip di 10 giorni in Trentino Alto-Adige ci lasceremo alle spalle la routine quotidiana per immergerci nella natura più incontaminata, tra strade tortuose e panorami mozzafiato. Questo road trip di 10 giorni è solo un assaggio di tutto ciò che il Trentino ha da offrire. Il nostro viaggio inizia nella città di Trento, il capoluogo della regione. Se avete prenotato un’auto a noleggio per intraprendere questo viaggio, recatevi subito presso l’ufficio di noleggio e sbrigate le pratiche di ritiro. Passate quindi presso il vostro alloggio per posare i bagagli e fare il check-in, viaggiare leggeri è sempre una buona idea! Una ricca colazione nella vivace atmosfera cittadina ci darà le energie necessarie ad affrontare il primo giorno di viaggio.

Le Tappe Imperdibili del Tuo Viaggio

Da Trento, la città degli affreschi e dei portici, ci avventureremo lungo un percorso che toccherà luoghi iconici come il suggestivo Lago di Tovel, le spettacolari Cascate del Saent in Val di Rabbi e i rinomati Giardini di Castel Trauttmansdorff. Il nostro viaggio proseguirà verso il Lago di Braies e la Malga Fojedöra, per poi raggiungere la Marmolada e la Terrazza di Punta Rocca, da cui godremo di una vista panoramica spettacolare. Le Pale di San Martino, con la Baita Segantini, saranno un’altra tappa imperdibile del nostro itinerario, che ci porterà allo stesso tempo a visitare Cavalese, una delle località più importanti della regione.

Itinerario Dettagliato: Giorno per Giorno

Giorno 1: Trento e il Lago di Tenno

Ci dirigiamo dunque verso il tranquillo Lago di Tenno, una perla incastonata tra le montagne che incanta con le sue acque turchesi. A seconda della stagione, le esperienze potranno essere molto diverse tra loro: quando l’acqua è più bassa è possibile fare il giro del lago agevolmente in circa 50 minuti, passando per un ponte sospeso molto emozionante. Proseguendo la nostra escursione, raggiungiamo Riva del Garda, una località rinomata per il suo incantevole affaccio sulle sponde del Lago di Garda. A seconda delle tempistiche, potrete pranzare o cenare in uno dei tanti ristoranti affacciati sul lago alla scoperta delle tradizioni culinarie locali. Per la nostra permanenza a Trento abbiamo scelto di rivolgerci a “DOLOMIA best home” , dei professionisti dell’accoglienza che gestiscono con passione diversi alloggi nella città di Trento e dintorni. Inoltre, se viaggiate con dei bimbi piccoli, potrete richiedere un alloggio dotato di lettino per bambini. E gli animali sono ammessi!

Giorno 2: Lago di Tovel, Caldes e Ossana

Dopo una sostanziosa colazione a Trento, partiamo verso una delle meraviglie naturali più affascinanti della Val di Non: il Lago di Tovel. In passato tinto di rosso dalla fioritura dell’alga Tovellia, ormai scomparsa, è un gioiello alpino famoso per i suoi colori mutevoli. Una bellissima passeggiata intorno al lago è sinonimo di pace e tranquillità, quanto più che, con una piccola deviazione, avremo la possibilità di visitare una bellissima cascata! Se siete appassionati di trekking vi consigliamo un sentiero spettacolare che porta alla Malga Tuena, dove vi sarà possibile pranzare grazie alle delizie che troverete in malga. Il percorso parte dalle rive del lago e, seguendo la segnaletica, arriverete alla malga attraversando un bellissimo bosco e dei verdi prati. Lasciato il lago di Tovel, ci dirigiamo verso Caldes, un incantevole borgo termale situato in una splendida valle verdeggiante. Sarà un vero tuffo nel passato grazie alle sue stradine acciottolate, le antiche chiese e la sua atmosfera tranquilla. Qui è possibile visitare rapidamente un piccolo castello che, seppur modesto, è in grado di regalare qualche emozione, in particolare la piccola cappella esterna affrescata. Continuiamo il nostro percorso verso Ossana, un autentico scrigno di storia alpina. È considerato uno dei borghi più belli di tutta la regione e ce ne accorgeremo immediatamente passeggiando tra le sue stradine tortuose e ammirando gli antichi edifici pieni di storia. Per concludere la giornata, ci godiamo una cena tradizionale in uno dei tanti ristoranti locali. Qui possiamo assaporare le delizie della cucina trentina e condividere le nostre esperienze di viaggio.

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Giorno 3: Santuario di San Romedio e Canyon Rio Sass

Parcheggiamo a Sanzeno e ci incamminiamo lungo lo spettacolare sentiero scavato nella roccia che si snoda attraverso uno splendido canyon, tra boschi rigogliosi e panorami mozzafiato. Dopo circa 50 minuti di cammino, una brevissima salita ci porta al cospetto dell’imponente eremo incastonato nella roccia, un luogo sacro che trasuda storia e spiritualità. Percorrendo tutti gli scalini del santuario fino in cima, potremo ammirare dall’alto lo sperone di roccia di 90 metri su cui è costruito. Importante sapere che, appena fuori dalla struttura, in un’area appositamente protetta, è possibile osservare (con un po’ di fortuna) Bruno, l’orso ospite del Santuario di San Romedio sin dal 2013. Per chi ama le emozioni più intense, un’alternativa avvincente per il pomeriggio è l’esplorazione del Canyon Rio Sass. Da Fondo, ci dirigiamo verso questa meraviglia naturale che ci offre un’avventura unica tra pareti rocciose e corsi d’acqua cristallina. Per passare la notte facciamo rotta verso Bolzano. Una cena all’insegna della gastronomia locale sancirà la fine di questa splendida giornata, non senza prima effettuare una passeggiata digestiva alla timida scoperta dell’architettura di Bolzano e delle sue eleganti piazze ricche di storia.

Giorno 4: Merano e Bolzano

Sveglia! Facciamo rotta verso Merano, a circa 30 minuti di distanza da Bolzano. I Giardini di Castel Trauttmansdorff sono un vero e proprio paradiso botanico che si estende su una superficie di 12 ettari, proponendo una varietà incredibile di piante provenienti da tutto il mondo. Un’esplosione di colori e profumi che danno vita a 80 diversi ambienti botanici, tra giardini tematici, laghetti e terrazze panoramiche. Viste le tantissime attività presenti, compresi degli interessantissimi percorsi didattici per i più piccoli, la visita ai giardini può richiedere anche più di 5 ore di tempo! Il fascino di questo luogo, perfettamente curato e sapientemente organizzato, è in grado di regalare stupore e sorrisi per molte ore. Dopo aver carpito tutti i segreti della botanica, facciamo ritorno a Bolzano. Se siete appassionati di arte, o semplicemente avete voglia di vedere qualcosa di unico, il nostro suggerimento è quello di fare una visita alla Chiesa dei Domenicani. È ora di fare un tuffo nel passato remoto: andiamo a fare visita all’uomo “più vecchio” del mondo presso il Museo Archeologico dell’Alto Adige! La storia di questo nostro simpatico antenato dagli occhi marroni ebbe inizio 5.300 anni fa quando, per cause a noi sconosciute, rimase vittima di una freccia scoccata da una distanza di circa 100 metri che lo colpì ad una spalla. Il ghiaccio ha poi fatto il resto, fungendo da capsula del tempo fino al 1991, anno della sua scoperta. Questa, non solo ci consentì di studiarne il dna e quindi le sue origini (Medio Oriente) e predisposizioni genetiche, ma ci permise anche di progredire moltissimo nella comprensione della cultura del tempo. Dopo questa bella lezione di storia, possiamo finalmente pensare alla cena! Siamo dunque arrivati a metà del nostro viaggio, finora decisamente rilassante. Ma non preoccupatevi, da domani si inizia a faticare. Ci aspettano grandi avventure e tante camminate all’insegna del Trentino più autentico e selvaggio.

Giorno 5: Passo Gardena e Rifugio Puez

Come dicevamo qualche riga fa, oggi si fa sul serio. Dopo aver ammirato i tesori artistici e architettonici di Bolzano, oggi ci immergiamo nella bellezza selvaggia delle Dolomiti. Ci dirigiamo dunque a Passo Gardena, a 2.121 metri di altitudine, luogo di partenza del nostro sentiero. Da qui dovremo seguire le indicazioni del percorso 2, un sentiero che si snoda tra rocce e ghiaie, in grado di regalare scorci sempre nuovi sulle montagne circostanti. Dopo un centinaio di metri d’ascesa raggiungiamo il Rifugio Jimmy. Da qui il sentiero sale più ripido verso la Forcella Cier, che raggiungeremo dopo circa un’ora di cammino. Dalla Forcella Cier il sentiero prosegue con una leggera discesa, prima di tornare a salire verso la Forcella de Crespeina, che raggiungeremo dopo circa 30 minuti. Da qui, il nostro consiglio è quello di fare una deviazione sul sentiero 2A che, in circa un’ora, ci porterà alla cima del Sas Ciampac. Dalla cima prenderemo a scendere verso la Forcella de Ciampei, dove ci ricongiungeremo con il nostro sentiero originario. Finalmente, dopo altri 40 minuti di cammino, raggiungiamo il Rifugio Puez. Ci accoglie un’atmosfera calda e accogliente, tipica dei rifugi di montagna. Il primo pomeriggio è dedicato al relax, ce lo meritiamo! Ricaricate le energie, siamo pronti per tornare al punto di partenza. In serata, probabilmente, non avremo le forze per fare altro.

Giorno 6: Lago di Braies e Malga Fojedöra

La nostra prima destinazione di giornata prevede circa un’ora e mezza di viaggio: non troppo, ma nemmeno troppo poco. Questo lago è in grado offrire un’esperienza da sogno in qualunque stagione decidiate di visitarlo. D’estate potrete ammirare i colori vivaci della natura riflessi nelle limpide acque, d’inverno sarete catturati da un paesaggio immacolato, decorato da splendide luminarie natalizie. Tutto intorno al lago, un florilegio di vette alpine spettacolari. Il consiglio che vi diamo è quello di prenotare il parcheggio il giorno prima. Dopo un consiglio, aggiungiamo un piccolo avvertimento. La bellezza di questo lago attrae per ovvi motivi moltissimi turisti da ogni parte del mondo. Proprio dalla sponda occidentale del lago di Braies è possibile incamminarsi verso la Malga Fojedora, un alpeggio situato a circa 2.118 metri di altitudine, a circa 3 ore di cammino dal lago. Il tratto iniziale di questa passeggiata costeggia il lago fino ad arrivare ad una bella spiaggetta. Da qui inizieremo a salire dolcemente seguendo la comodissima forestale numero 19, che ci permetterà di attraversare la Val Foresta fino a raggiungere Malga Foresta (circa 30 minuti). Se il tempo e le energie non vi mancano, allora dovete proseguire. Il sentiero diventa improvvisamente più impegnativo e soprattutto molto più ripido. Nulla di pericoloso, ma indubbiamente molto faticoso. Anche se vi sembrerà di non arrivare mai, prima o poi, seppur stremati, avvisterete la malga.

Giorno 7: Marmolada e Punta Rocca

L’ottavo giorno di viaggio ci porta alla scoperta del più celebre gruppo montuoso di tutte le Alpi, la Marmolada. Una volta raggiunta Malga Ciapèla, una comoda funivia sarà in grado di portarci in cima a Punta Rocca (m. 3265), dove potremo ammirare uno dei panorami più spettacolari al mondo. Lungo la funivia avremo la possibilità di effettuare delle tappe intermedie. È il museo più alto d’Europa e in estate offre la possibilità di esplorare gallerie e camminamenti usati in tempo di guerra seguendo una piccola ferrata. Sulla Marmolada ci sono molti percorsi che ci porteranno a camminare su ghiacciai e sentieri mozzafiato. A proposito di ghiacciai, il cambiamento climatico ha fatto sì che negli ultimi anni quello della marmolada (stessa sorte di quasi tutti i ghiacciai alpini) si sia ritirato quasi per metà. Ogni anno perde circa 5 ettari di profondità e il processo pare inarrestabile.

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Giorno 8: Pale di San Martino e Baita Segantini

Dopo averle ammirate da lontano nella giornata di ieri, quest’oggi ci spingiamo fin sotto le Pale di San Martino. Questa incredibile formazione montuosa non ha bisogno di presentazioni. Per gustarne la vista al meglio, percorreremo uno dei sentieri più belli della zona, il trekking del Cristo Pensante. Ci dirigiamo dunque al Passo Rolle, da dove seguiamo le indicazioni per la Capanna Cervino e la Baita Segantini, una delle mete più celebri delle dolomiti. Dalla Baita Segantini proseguiamo verso la statua del Cristo Pensante, poco prima della cima del monte Castellazzo. Una volta giunti in cima, ci si apre un panorama a dir poco unico. Per ridiscendere al punto di partenza potremo ripercorrere la strada effettuata all’andata, oppure, se siete più preparati, potremo imboccare una delle “scorciatoie” che riportano direttamente al Passo Rolle. Se non siete ancora sazi di avventura, il punto informazioni vi offrirà tutto il materiale e i consigli migliori per spendere il resto della giornata immersi nella natura incontrastata del parco.

Giorno 9: Cavalese e Trento

In mattinata possiamo goderci ancora un po’ la tranquillità dei dintorni di Cavalese, percorrendo uno dei tanti sentieri che si snodano tra boschi e vallate incontaminate. Una volta arrivati a Trento facciamo visita al MUSE - Museo della Scienza, un’istituzione moderna e interattiva che offre un viaggio attraverso la storia della scienza e della tecnologia. Qui possiamo ammirare tantissime esposizioni, interagire con gli esperimenti e scoprire i segreti della natura e dell’universo.

Giorno 10: Arrivederci Trentino

Il tempo stringe, la partenza è vicina. Ne approfittiamo per fare un giro per le strade del centro storico di Trento, passeggiando tra antichi portici, eleganti piazze e chiese piene di storia. Concludiamo il nostro viaggio in Trentino con una cena d’addio, certamente amara per la tristezza di dover ripartire da un luogo tanto magico quanto accogliente. Sono stati 10 giorni indimenticabili che certamente porteremo nel cuore per sempre. Non ci resta che augurarvi buon viaggio e… al prossimo road trip!

Enogastronomia Trentina: Un Viaggio nel Gusto

Finora abbiamo ammirato splendide architetture, calpestato ghiacciai millenari, nuotato dentro laghi fiabeschi. Abbiamo faticato, riso e scherzato. La cucina del Trentino Alto-Adige risente delle influenze culinarie delle regioni limitrofe, in particolare di quella altoatesina, di tradizione tipicamente austriaca. Le patate sono alla base di moltissimi piatti tipici, come ad esempio i tortei di patate, delle squisite polpette di patate grattugiate e fritte, consumate come antipasto o come secondo. Sono considerate il piatto più tipico delle valli di Non, Sole e Fiemme. Un altro piatto tipicamente trentino è la minestra da orz, una zuppa d’orzo tipica della tradizione contadina, nonché una delle zuppe più gustose d’Italia! Tra i tanti salumi tipici della regione, quello che vi consigliamo di provare è la Mortandela, che non troverete altrove. È un salame costituito dalle parti nobili del maiale, poi avvolto in farina di grano saraceno. Una delle più grandi tradizioni culinarie del Trentino è costituita dai formaggi. A Cavalese non potrete non assaggiare il Caprino di Cavalese, un formaggio di capra rinomato in tutta Italia, che qui potrete gustare nel suo sapore più autentico. Altri formaggi tipici della zona sono il Val di Fiemme, il Dolomiti e il Fontal.

I Vini del Trentino

La regione è il bengodi degli amanti del buon bere e della buona cucina. Qui si può godere di una doppia tradizione gastronomica: quella trentina e quella altoatesina che si contaminano da secoli a vicenda. Tutti prodotti da gustare nel corso di un soggiorno sulle Dolomiti. Il Trentino produce vini eccellenti, tra cui il Trento Doc, per il Trentino, e il Gewürztraminer e il Pinot noir, per l’Alto Adige. Sono tre i vitigni autoctoni del Trentino: Nosiola, Marzemino e Teroldego. Nella Valle dell’Adige in particolare e sui pendii delle montagne che la costeggiano ma anche nelle aree pianeggianti e collinari attorno a Trento e Bolzano il livello qualitativo dei vini è alto. Qui c’è un clima perfetto per quei vitigni che prediligono le zone fredde, come il Sauvignon e il Pinot Nero appunto. Appiano è il comune con il più esteso e vario patrimonio vitivinicolo di tutto il Trentino. La concentrazione di vitigni di eccellenza ne fa una delle aree più vocate d’Italia. Merita una visita la cantina dove avviene la lavorazione e trasformazione delle uve.

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Trentino: Natura, Sport e Relax

Simbolo di questa terra sono le Dolomiti, vette di roccia chiara che si innalzano verso cieli azzurrissimi. Zaino in spalla e in marcia, lungo itinerari di uno o più giorni. La Regione offre infinite possibilità per gli amanti del trekking. I sentieri sono ben segnati e lungo i percorsi sono presenti rifugi e bivacchi attrezzati, dove poter passare la notte. Il territorio è veramente molto vario. Molti sono inoltre i Parchi Naturali, che offrono la possibilità di scoprire la ricca flora e fauna di montagna e che organizzano anche attività per bambini e famiglie. I principali parchi del Trentino sono Adamello Brenta, Paneveggio-Pale di San Martino e Stelvio, mentre nel territorio dell'Alto Adige si trovano quelli delle Puez Odle, delle Tre Cime, del Gruppo di Tessa, il parco di Fanes-Sennes-Braies e il Vedrette di Ries-Aurina. Tutta la regione è inoltre ricca di laghi, molti dei quali balneabili, per un momento di relax: nuotare circondati da montagne, un'esperienza da provare! Anche gli amanti delle due ruote a pedali non rimarranno delusi: la rete delle piste ciclabili che attraversa tutta la Regione, è molto estesa.

Tabella dei Parchi Naturali del Trentino-Alto Adige

Parco Naturale Territorio
Adamello Brenta Trentino
Paneveggio-Pale di San Martino Trentino
Stelvio Trentino
Puez Odle Alto Adige
Tre Cime Alto Adige
Gruppo di Tessa Alto Adige
Fanes-Sennes-Braies Alto Adige
Vedrette di Ries-Aurina Alto Adige

Borghi Incantevoli del Trentino

Mentre percorri la strada che da Riva del Garda porta al lago di Tenno, ad un tratto, su uno sperone di roccia, vedrai comparire un gruppo di case in pietra abbarbicate: è Canale di Tenno, piccolo borgo medievale non lontano dal più blasonato Lago di Garda. Da lontano, sullo sfondo di rocce e montagne, Canale di Tenno sembra un quadro. Uno squarcio remoto, fuori dal tempo. Ballatoi affacciati su viuzze silenziose, volte a botte, sottopassi e gerani che colorano le finestre: un borgo silenzioso, fatto di pietra, legno e ferro, da scoprire passo dopo passo. È la meta ideale se vuoi concederti un weekend a ritmo lento: tra una passeggiata al lago di Tenno ed un’escursione in montagna, lasciati sedurre dalla tradizionale carne salada e fasoi, un piatto tipico di questa zona.

Case di pietra e legno, adagiate dolcemente su una terrazza verde, ai piedi delle Dolomiti. A quarantacinque minuti di auto da Trento, San Lorenzo in Banale si trova all'ingresso della Val d’Ambiez, considerata la porta d’accesso alle Dolomiti di Brenta, ideale per immergersi nella natura, passeggiando tra alpeggi e sentieri di montagna. Prenditi il tuo tempo, vivi le giornate a ritmo lento, assaporandone ogni attimo. Qui puoi farlo. Accogliente: è questa la prima cosa che ti viene in mente quando visiti Rango, a metà strada tra il lago di Garda e Madonna di Campiglio. Tutto questo è scritto nella sua storia. Oggi Rango (frazione del comune di Bleggio Superiore) è un borgo dal fascino rurale, ma un tempo era un crocevia fondamentale della “via Imperiale”, percorsa da mercanti, pellegrini e pastori con le loro greggi, che si fermavano nel borgo in cerca di ristoro.

Prova a chiudere gli occhi per un momento e immagina un piccolo borgo tra le Dolomiti, con grandi fienili in legno, una chiesetta con il campanile stretto e dalla punta aguzza, circondata da prati verdi e montagne altissime. Del resto sei nel regno di Laurino, re dei nani, che per conquistare la principessa Similde ricoprì le rocciose cime del Catinaccio di un bellissimo manto di rose rosse, le stesse che puoi vedere ogni sera al tramonto, quando l’enrosadira tinge di rosso le montagne. Con i piedi a bagno nel lago e la testa tra le nuvole: è così Bondone, il paese dei carbonai, dal 2018 tra i Borghi più belli d’Italia. Fino a cinquant’anni fa, Bondone era il paese dei carbonai, che partivano per la montagna ad inizio primavera, portando con sé tutta la famiglia, e tornavano in paese solo ad autunno inoltrato, lasciando le case disabitate. Otto mesi di duro lavoro, per fronteggiare l’inverno. Oggi Bondone è un bellissimo borgo, punto di riferimento ideale per un weekend di sport, nella rilassante cornice naturale della Rete di Riserve della Valle del Chiese. Se poi vieni ad agosto, non perderti le giornate di “Bondone in Strada”, festival internazionale degli artisti di strada.

Lo sai che in Trentino c’è un posto dove si parla un’antica lingua, che resiste ormai indomita solo in poche zone d’Italia? Stiamo parlando di Lusérn (Luserna, in italiano), uno dei Borghi più Belli d’Italia, arroccato tra le montagne dell’Alpe Cimbra. Qui si parla ancora il cimbro, una lingua importata in epoca medievale da popolazioni di origine tedesca. Oggi Lusérn è considerata una meta strategica per chi pratica l’escursionismo in estate, visto che dal centro del paese si dipartono diversi itinerari di trekking. Ma ciò che rende questo borgo unico, sono le sue tradizioni, così diverse da quelle degli altri paesi. Entrato nel 2021 nella lista dei Borghi più Belli d’Italia, questo villaggio del Trentino è famoso per aver dato i natali al celebre statista Alcide De Gasperi, padre fondatore dell’Unione Europea. A ricordarlo c’è la casa museo nel centro del paese e il Giardino d’Europa, un inno colorato ai valori dell’Unione Europea.

Cosa Vedere in Trentino in Tre Giorni

Come puoi immaginare, tre giorni per vedere il Trentino sono veramente pochissimi: tra montagne, laghi, boschi, castelli e musei non basterebbe una vita per scoprirlo tutto. Ma veniamo ai nostri consigli su cosa vedere in Trentino in tre giorni. Abbiamo ipotizzato Trento come base di partenza, e abbiamo pensato a luoghi che puoi raggiungere impiegando al massimo un’ora e mezza di auto o poco più, in modo da poter partire al mattino e rientrare la sera, a meno che tu non decida di fare una vacanza itinerante e fermarti a dormire sul posto. Nel Parco Naturale Adamello Brenta, tra i laghi più belli d’Italia c’è il Lago di Molveno. Parti da Andalo e raggiungi a piedi Cima Paganella: si tratta di una delle escursioni più panoramiche della zona. Ti aspettano sentieri di montagna e una vista panoramica a 360° sul Trentino. Fai un giro del Lago di Molveno in mountain bike, oppure concediti un momento di adrenalina facendo parapendio, il lago e le Dolomiti ti regaleranno uno dei voli più emozionanti di sempre. Nel Parco Faunistico di Spormaggiore abitano l’orso bruno delle Alpi, la lince, il gufo reale, la volpe e il gatto selvatico ognuno nel suo habitat ideale.

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