Turista Per Sempre: Mega Storia di un Sogno a Portata di Gratta e Vinci
Sogni di vivere sempre in vacanza? Se la dea bendata decide di assisterti, puoi realizzare questo tuo sogno con Mega Turista per Sempre. Con questo articolo inauguriamo una nuova rubrica sul mondo dei Gratta e Vinci, segui il nostro blog per essere sempre informato.
Mega Turista per Sempre: Come Funziona
Il premio principale prevede:
- 200.000 euro subito
- 15.000 euro al mese per 20 anni
- Una “buonuscita” finale di 100.000 euro
In media, il Mega Turista per Sempre viene vinto una volta ogni 3 mesi e la possibilità di vincita è 1 su 4,5 milioni di biglietti venduti. In compenso per i premi minori ai 500 euro la possibilità di vincita è 1 su 9.
Il regolamento Gratta & Vinci Turista per sempre descrive, all’insegna della trasparenza, quali sono le probabilità di vincita del massimo premio: ce n’è una su 4 milioni e 560mila. Quindi coglierla vuol proprio dire che la dea Fortuna ha volto lo sguardo verso di te. Le altre vincite del Turista per sempre vanno da 5 a 50mila euro, e sono ovviamente molto più facili da centrare.
Dal Decreto direttoriale 2012/1157 del 13 gennaio 2012 che ha istituito il gioco, si deduce che sono stati stampati 34.560.000 biglietti (per un valore di 345,6 milioni di euro) e che sono previsti premi per 257,75 milioni, pari al 74,6% della raccolta. Il margine del banco, nel caso tutti i tagliandi siano venduti e tutti i premi incassati, è del 25,4% circa.
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Vi sono infatti ben 11.551.218 biglietti che prevedono una vincita: vuol dire che si ha quasi una probabilità su 3 di trovare un biglietto che paga.
Cosa Fare in Caso di Vincita
Supponiamo che la dea bendata abbia posato il suo sguardo benevolo su di te e ti abbia fatto vincere. Come comportarsi in questi casi? Non capita certo tutti i giorni di fare vincite con diversi zero.
Vincite tra 501 e 10.000 euro
Se la vincita è compresa tra 501 e 10.000 euro, la procedura è diversa. Per prima cosa porta il biglietto in un punto autorizzato e scegli il metodo di pagamento con il quale intendi riscuotere la vincita. Puoi optare per l’assegno circolare presso un’Agenzia di Intesa Sanpaolo o il bonifico bancario oppure postale.
Vincite superiori ai 10.000 euro
In alternativa puoi recarti presso una filiale della Banca Intesa Sanpaolo S.p.a che invierà il biglietto vincente all’ufficio pagamenti di Lotterie Nazionali.
Il Mega Turista per sempre è un Gratta e vinci e, in quanto tale, il premio deve essere reclamato entro e non oltre i 45 giorni.
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La cosa migliore è acquistare il biglietto presso un rivenditore di fiducia e farsi accompagnare da una persona. Altra regola d’oro: non sbandierare ai 4 venti di avere vinto, altrimenti rischi di attirare l’attenzione di ladri e malintenzionati o di veder spuntare dal nulla amici e parenti di cui avevi perso le tracce.
La Storia del Gratta e Vinci
Vi sono dei giochi, nella storia ludica italiana, che hanno avuto un impatto non trascurabile tra il pubblico del nostro paese. Dopo le classiche lotterie (appuntamenti immancabili che saltuariamente rendevano miliardario qualche fortunato avventore), a sbancare nell'immaginario collettivo è stato il Totocalcio, capace di catalizzare l'attenzione e far sognare milioni di italiani a partire dagli anni '40, abbinandolo allo sport più seguito dagli italiani.
Con il lotto (e le sue varianti) sempre in auge ma diffuso in misura non eccezionale, negli anni '90 lo Stato Italiano ha coniato un tipo di lotteria istantanea, che permettesse di conoscere immediatamente il risultato della propria giocata e l'eventuale vincita. Niente più attesa, quindi, dell'estrazione dei numeri della lotteria o del lotto, o della disputa della domenica della Serie A.
Il meccanismo era (ed è) semplicissimo: occorre grattare un tagliando su cui sono nascosti dei simboli. Nel 1994, gli allora Monopoli di Stato pubblicano La Fontana della Fortuna, un tagliando in cui lo scopo è quello di scoprire il maggior numero di Fontane di Trevi. Il primo Gratta e Vinci emesso costa 2.000 lire, e permette di vincere sino a 100 milioni con un singolo biglietto.
Di anno in anno, appaiono dei restyling e delle variazioni grafiche dei ticket, il cui scopo (quello di trovare i simboli vincenti) non cambia; muta solo il tema del biglietto. Il 2004 è un anno chiave: il grande successo dei Gratta e Vinci viene ancor più enfatizzato grazie allo slogan "Ti piace vincere facile?" divenuto in poco tempo un tormentone semantico della nostra lingua, ancor oggi usato per sottolineare come possa essere facile vincere qualcosa con poco sforzo.
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Giocare ai Gratta e Vinci è semplicissimo. Qualora la si centrasse, si otterrà un premio che potrà essere subito pagato in contanti dall'esercente che ci ha venduto il biglietto.
I Gratta e Vinci, nel corso del tempo, sono sbarcati anche online: è possibile infatti, nei siti dei concessionari di Giochi a distanza, acquistare i biglietti direttamente dal proprio pc o dal proprio smartphone, scalando il denaro dal proprio conto gioco.
I premi di fascia bassa sono pagabili direttamente dall'esercizio in cui si è comprato il tagliando; quelli di fascia media sono prenotabili e liquidabili nei giorni successivi tramite assegno circolare o bonifico bancario; per i fortunati che dovessero conquistare un premio di fascia alta, le opzioni sono quelle di presentarsi o presso l’ufficio premi di Lotterie Nazionali S.r.l.
La prima fascia, quella bassa, viene accreditata istantaneamente sul conto gioco del giocatore; per quella alta il giocatore (come per le vincite "reali") dovrà presentarsi o presso l’ufficio premi di Lotterie Nazionali S.r.l.
Gratta e Vinci: Probabilità di Vincita e RTP
Ma con tutto il successo che ormai da 30 anni ha ottenuto questa formula di gioco, si può vincere davvero facilmente?
L'ADM riporta infatti che la probabilità media di vincita dei “Gratta e Vinci” è 1 su 3,6.
Ma più in generale, un numero importante che permette di capire quanto effettivamente sia conveniente giocare ai Gratta e Vinci è quello costituito dall'RTP, ovvero il ritorno sul pagamento ipotetico. Per il New Sette e Mezzo da 1€, la probabilità di vincita di premi superiori al costo della giocata è di 1 biglietto ogni 10,10.
Insomma, vincere al Gratta e Vinci è statisticamente difficile, e come se non bastasse il ritorno al giocatore è più basso rispetto a tanti altri giochi e lotterie.
Il Gioco d'Azzardo: Un Approccio Consapevole
In tempi di recessione c'è un settore che non conosce crisi: il gioco, che dà corpo al desiderio di cancellare i problemi con una vincita. Nei primi 10 mesi del 2012 (gli ultimi per i quali ci siano dati disponibili), gli italiani si sono giocati 70 miliardi di euro, con un aumento di oltre il 10% rispetto ai 62 miliardi dello stesso periodo del 2011. Una parte di quei soldi sono tornati indietro sotto forma di vincite, ma oltre 14 miliardi sono stati il ricavo di chi in Italia opera nel settore del gioco, primo fra tutti lo Stato.
Non tutti i giochi sono uguali: se li consideriamo dal punto di vista del giocatore, alcuni offrono buone probabilità di vincita. Se partecipiamo a qualsiasi gioco in cui ci sia un banco, cioè un gestore (che sia un casinò fisico, un sito internet o un intermediario di qualsiasi genere), dobbiamo aspettarci che il totale dei premi assegnati ai giocatori sia inferiore di una certa percentuale a quanto complessivamente si è speso per giocare. Questa percentuale è il margine del banco e serve a pagare croupier e impiegati vari, tasse e bollette piuttosto che la gestione di un sito web e così via.
Sempre dal punto di vista del giocatore, un approccio consapevole al gioco deve quindi partire dalla constatazione che vincere è un fenomeno locale, una anomalia in un sistema concepito per fare vincere comunque il banco.
Certo, a volte capita che sia il giocatore a vincere, per un colpo di fortuna o, magari, in giochi dove conta anche la strategia, perché alla fortuna si è accompagnata anche l'abilità. Ma, come vedremo, non è questa la regola.
Possiamo decidere di uscire una sera a cena oppure di impegnare la stessa somma per tentare la fortuna: in quest'ultimo caso, persa la cifra - quella impegnabile senza conseguenze sulla vita quotidiana-, bisognerebbe smettere.
Per un giocatore consapevole un fattore fondamentale consiste nel saper valutare dal punto di vista matematico in quali giochi ha meno da perdere. «Escluderei i giochi pubblici, cioè lotterie, lotto e via dicendo», esordisce De Toffoli. E questo è già sorprendente.
I giochi pubblici sono quelli in cui lo Stato ha il guadagno più elevato, che agiscono come una sorta di tassa non dichiarata per cercare di far quadrare i bilanci del nostro Paese.
«Il motivo si capisce facilmente con un esempio. Prendiamo il lotto: la giocata più semplice è la puntata su un numero singolo su una sola ruota, per esempio il 10 su Torino. È chiaro che abbiamo 5 possibilità di vincere (perché 5 sono i numeri estratti) su 90 (il totale dei numeri), quindi 5 su 90, che equivale a 1 su 18. Però, se il nostro numero esce, veniamo pagati poco più di 11 volte la puntata (esattamente 11,232 volte, con le regole attuali), ossia molto meno delle 18 volte che rappresentano la vincita equa, cioè legata al fattore probabilità.
Facendo i conti, si vede che il margine di ciò che è chiamato banco (e che comprende lo Stato, la ricevitoria eccetera) è del 37,6%. Il margine a favore del banco rappresenta il guadagno statistico dei diversi giochi.
Per esempio, la roulette francese ha un margine del 2,7%: sul lungo periodo rende perciò ai giocatori il 97,3% di quanto giocano. È utile sottolineare che, sul lungo periodo, ogni euro giocato restituisce al massimo 97,3 centesimi (come abbiamo già detto, le vincite sono anomalie).
Trucchi e Rigioco: Come Funziona Realmente
Adesso immaginiamo di entrare in tabaccheria a comprare un biglietto: lo grattiamo e scopriamo di aver vinto 10 euro. Siamo in pari. La soddisfazione è scarsa, quindi decidiamo di darlo al tabaccaio in cambio di un altro biglietto. E proprio il rigioco fa la differenza. Quasi tutti i biglietti con le vincite più basse tornano in mano al rivenditore, trasformandosi in altri tagliandi finché si perde.
Supponendo (ottimisticamente) che solo il 50% degli italiani che con questo gioco vincono 10 o 20 euro li riconverta in biglietti fino a perdere, si scopre che altri 75 milioni spariscono dal montepremi, alzando il margine del gioco per il banco dal 25,4% al 47,3%.
I Pericoli del Gioco d'Azzardo: Dipendenza e Rovina
Oggi non ci sono solo i casinò "terrestri": ci si può giocare una fortuna 24 ore su 24 online, o perdere tutta la pensione alle slot machine del bar sotto casa. Non a caso, il gioco d'azzardo patologico, un disturbo comportamentale catalogato fra quelli ossessivo-compulsivi, è diventato più evidente, trasformandosi in un problema sanitario di grande rilevanza.
L'Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa calcola che 3 milioni di italiani siano a rischio di sviluppare una dipendenza dal gioco. E il rapporto Gioco & Giovani di Nomisma ha rilevato che ben il 5% dei giovani 16-19enni è "in situazione di criticità".
Tutti abbienti? No, l'industria del gioco coinvolge soprattutto le fasce più deboli: secondo i dati Eurispes il 47% degli indigenti, il 56% degli appartenenti al ceto medio-basso, il 66% dei disoccupati.
I sintomi della dipendenza sono facilmente identificabili: il giocatore aumenta sempre più la "dose" per ottenere lo stesso livello di eccitazione. Se tenta di smettere sviluppa i sintomi dell'astinenza: nervosismo, ansia, tremori.
Questo del "mordi e fuggi" si lega a un aspetto del gioco spesso trascurato, la ripetitività. Nel senso che alcuni giochi promettono un rendimento buono, come la roulette, ma spingono a fare molte giocate in un tempo breve. L'accanimento, però, porta alla rovina, tanto che i matematici hanno inventato il teorema della rovina del giocatore, il quale afferma che, anche in un gioco equo, se il nostro avversario ha una disponibilità di denaro superiore alla nostra siamo destinati a perdere.
Un esempio: giochiamo a testa o croce con un amico, puntando 1 euro ciascuno a ogni lancio della moneta. Chi vince prende i 2 euro. Il gioco è perfettamente equo: abbiamo entrambi il 50% di possibilità di vincere e non paghiamo alcuna tassa al banco. Però io ho a disposizione per il gioco 5 euro, il mio amico 20. È possibile allora dimostrare matematicamente che le sue probabilità di mandarmi sul lastrico sono molto più elevate delle mie.
Alternative al Turista per Sempre: New Turista per 10 Anni e New Turista per Sempre
Chi si fosse aggiudicato il premio massimo avrebbe vinto un vitalizio di 6.000€ al mese per un periodo di 20 anni; era previsto inoltre un bonus iniziale di 200.000€ nonché un premio finale di 100.000€. Il nome attribuito al nuovo uscito, piuttosto accattivante, aveva le sue ragioni d’essere.
New Turista per 10 anni è stato lanciato nel 2020, Il biglietto, raffigurante una spiaggio con sdraio e barche a vela sul mare, consta di due aree: I “NUMERI VINCENTI” con 3 simboli di barche a vela e “I TUOI NUMERI” dove si trovano 10 riquadri. È inoltre previsto un BONUS X2. Se ne I TUOI NUMERI vengono trovati una o più volte i NUMERI VINCENTI si vincono il premio o la somma dei premi corrispondenti. Se poi si trova il numero BONUS X2 il premio indicato è raddoppiato.
Anche New Turista per Sempre è stato lanciato nel luglio del 2020. Questa lotteria istantanea prevede due giochi riportati sul biglietto come GIOCO 1 e GIOCO 2. Nel primo si devono scoprire i NUMERI VINCENTI presenti sotto l’immagine di 4 barche a vela, i numeri nascosti dai 15 riquadri in cui è suddivisa la sezione “I TUOI NUMERI” e anche il numero BONUS X10 nascosto dall’immagine di una ciambella di salvataggio contenente due pile di monete d’oro. Il secondo gioco consiste nello scoprire gli importi nascosti dall’immagine di 5 paia di ciabatte infradito; se si trovano due importi uguali si vincerà tale importo.
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