Consigli di viaggio per il Giappone: Guida per turisti
Ciao a tutti! Finalmente il Giappone: la meta per il viaggio 2019 è il Paese del Sol Levante. Visitando il Giappone tra storia, cultura, modernità, tradizione. Giappone, un Paese sorprendente, intrigante, affascinante e misterioso.
La terra del Sol Levante… un viaggio in Giappone è senza dubbio un sogno nel cassetto per molte famiglie, spesso però frenate dal non sapere come poter organizzare un tipo di viaggio così con i bambini al seguito.
Vi racconto la Nostra esperienza di viaggio affinchè possiate trovare qualche info utile per l'organizzazione del vostro.
Preparazione del viaggio
Ho preparato il viaggio in dettaglio. Mi sono documentato sulle mete, scelto un itinerario di mio interesse e prenotato tutte le notti (utilizzando AirBnb e Booking). In Giappone è molto poco diffuso presentarsi in un hotel senza una prenotazione e, secondo me, vale la pena prenotare in anticipo. Ho acquistato la guida Lonely Planet (LP) che è molto utile per fini pratici, mentre un po’ scarna nella descrizione dei luoghi.
Meteo
Ero un po’ preoccupato perché Maggio è considerato un ottimo mese per visitare il Giappone, mentre Giugno è il mese più piovoso in assoluto: ho avuto una fortuna sfacciata perché è stato quasi sempre bello, con una sole notte e qualche ora della successiva mattina (quando tra l’altro ero in pullman) di pioggia. La temperatura è paragonabile a quella che abbiamo a Maggio in Italia, quindi piacevole senza essere eccessivamente caldo. La sera è leggermente più fresco che da noi.
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Itinerario
4 notti a Tokyo in famiglia (con 2 escursioni a Nikko e Kamakura), 2 giorni nella zona delle Alpi Giapponesi (Takayama, Shirakawa-go e Kanazawa) e 3 giorni a Kyoto (con escursione a Nara).
Trasporti
Se vi spostate in più città il JR Pass è semplicemente indispensabile, perché vi fa risparmiare centinaia di euro: io ho fatto l’abbonamento per 7 giorni pagando separatamente i 2 giorni di spostamenti a Tokyo. I treni sono eccezionali e frequentissimi: non ho mai riservato i posti a sedere per avere maggior flessibilità ma ho sempre trovato posto. Solo la zona di Shirakawa-go è raggiungibile esclusivamente in bus, che ho pagato separatamente.
Sono presenti in quasi tutte le stazioni ferroviarie e in alcune stazioni della metropolitana e sono estremamente comodi se viaggiate con il bagaglio.
All’interno del paese ci siamo spostati in treno e abbiamo preso il taxi qualche volta solo per spostamenti brevi in città. Bisogna sapere che il JRP non vale per tutte le metro, quindi alcuni biglietti vanno fatti separatamente. Dagli hotel si possono spedire i bagagli all’hotel successivo per un costo veramente minimo.
Portable Wifi
Sono stati i 60€ meglio spesi della mia vacanza: fondamentalmente per la possibilità di utilizzare il navigatore, molto utile per trovare ristoranti, attrazioni, alberghi, etc. Ad ogni modo considerate che molte vie non hanno nome in Giappone, e che gli indirizzi sono composti da città, quartiere e numero del blocco di edifici. Vi assicuro che orientarsi, soprattutto in città, non è sempre semplice.
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Alloggi
Dagli hotel si possono spedire i bagagli all’hotel successivo per un costo veramente minimo.
Cibo
Mio marito e mia figlia non possono mangiare crostacei ma non abbiamo avuto problemi: io immaginavo di trovare solo pesce in giro per i ristoranti invece abbiamo mangiato praticamente solo carne… buonissima! Pesce un paio di volte ma spiegando dell’allergia ci sapevano dire se potevamo prendere o meno quel piatto. Abbiamo quasi sempre optato per ristoranti, per cercare di riposare e far magiare per bene la bimba. Non abbiamo trovato quasi mai seggioloni ma spesso i tavolini sono a terra o su panche comode per i bambini di quella età.
Non abbiamo mai avuto problemi a trovare posti per pranzare/cenare ma siamo sempre andati molto presto (12-12:30 a pranzo e 19-19:30 a cena).
Consigli utili
- Bagni pubblici: mai avuto problemi a trovarne uno ed erano sempre puliti e in ordine. In genere era sempre disponibile un bagno disabili con fasciatoio: erano molto ampi tanto che ci entravamo in 3 più il passeggino! Così potevamo fare le cose con calma e comodamente. In alcuni ho trovato persino il microonde e il pesa bebè. Unica nota negativa: difficilmente ho trovato salviette per asciugare le mani o gli asciugamani elettrici… quindi se ti infastidisce uscire con le mani gocciolanti.. riempi lo zaino di fazzoletti o salviette asciugamano! Portatevene in abbondanza perchè anche nei supermercati è difficile trovare i fazzoletti tipo i nostri ‘tempo’. Quelli che si trovano sono super sottili tipo un velo..
- Farmaci: per fortuna a noi non sono serviti, ma ci siamo portati tutto sia per noi grandi che per la bimba. Avevamo letto che non era così facile farsi capire ed ottenere farmaci che servono e considerando che non parlano assolutamente in inglese, potrebbe effettivamente essere difficile!
- Lingua: se avete un amico che parla Giapponese, mettetelo in valigia ahhahaha. Una delle pochissime difficoltà che abbiamo avuto è la comunicazione. Non parlano una parola di inglese! Conoscono solo qualche parola, ma sono estremamente disponibili e cercano sempre di farsi capire. Spesso è utile avere il nome della vostra destinazione scritto in caratteri giapponesi.
Diario di viaggio: Itinerario dettagliato
Giorno 1: Tokyo - Harajuku, Shibuya, Shinjuku
Comincio la mia scoperta di Tokyo dal quartiere di Harajuku e, in particolare, dal tempio Meiji-jingu, uno dei più importanti della città. L’impatto è forte: ci sono botti di sakè prima dell’ingresso e poi, attraversando il torii, si aggiunge al complesso principale, in legno. Qui vengo a contatto con tutte le tradizioni legate al culto shintoista, come il bacino per il lavaggio delle mani, le tavolette di legno su cui scrivere un desiderio che si vuole sia esaudito o il grande incensario. Dopo la visita al tempio inizio il giro per il quartiere vero e proprio. Prendo Takeshita Dori, un’affollatissima strada piena di giovani appartenenti alle varie sottoculture. La prima cosa che colpisce in Giappone è il numero di distributori automatici di qualsiasi cosa: veramente uno ogni dieci passi. Mi sono documentato: ce n’è 1 ogni 23 persone, un numero abnorme! Da Takeshita Dori procedo per Cat Street, una stradina tortuosa con negozi un po’ stravaganti e Omote-sando, la Champs-Elysées di Tokyo, con tutte le più grandi boutique di moda. Non sono affatto un appassionato di shopping, ma la via è bellissima per gli appassionati di architettura moderna, visto che molti negozi sono stati progettati dai maggiori architetti contemporanei. Mi avvio a piedi verso Shibuya, quartiere poco distante, ma visto che si è fatta l’ora di pranzo mi fermo a mangiare qualcosa in un piccolo ristorantino specializzato in soba. Mangiare al bancone con bacchette e cucchiaio in mezzo agli impiegati giapponesi della zona mi fa veramente rendere conto di essere in Giappone e per una porzione abbondante di soba e un assaggio di tempura spendo meno di 7€! Arrivato a Shibuya si è subito risucchiati dal famoso Shibuya Crossing, considerato il più trafficato incrocio pedonale al mondo e in cui è possibile attraversare la strada anche in diagonale, dato che il traffico viene completamente bloccato. Piuttosto impressionante. Subito dietro l’incrocio comincia la via principale del quartiere, la Shibuya-Center Gai, che rispecchia ciò che l’italiano medio si aspetta di trovare a Tokyo: un mix di insegne al neon, musica a tutto volume sparato da ogni dove e tanta, tanta gente vestita nei modi più disparati e immaginabili. Mi faccio una full-immersion nella zona, che ti permette di assaporare la Tokyo più caratteristica, passando per la Spain-zaka e fermandomi alla famosa statua di Hachiko, che non vale assolutamente nulla se non per quello che rappresenta. Ne approfitto per cambiare il mio JRPass alla vicina stazione di Shibuya, facendolo attivare tra due giorni, e quindi mi dirigo verso lo Shibuya Hikarie un grattacielo in vetro molto avveniristico. Passo quindi a dare un’occhiata all’intrigante murales Mith of Tomorrow, che denuncia l’inutile violenza dell’esplosione dell’atomica con dei tratti che ricordano vagamente Guernica di Picasso. Per ultimo mi reco nella zona del Dogen-zaka, un quartiere ricco di love hotel e lontano dal turismo di massa dove scovo un tempietto davvero caratteristico.
Giorno 2: Tokyo - Asakusa, Ueno e Yanaka, Akihabara, Odaiba Tokyo Bay, Shibuya di notte
La giornata odierna comincia con i quartieri più periferici e, in particolare con Asakusa, dove arrivo dopo 1 ora di metro. Oggi l’abbonamento giornaliero è stato di vitale importanza. Ad Asakusa la prima fermata è il Tokyo Sky Tree, la torre a struttura indipendente più alta al mondo: impressionante! Il prezzo dell’ingresso (oltre 20€), la lunga fila (più di un’ora) e il fatto di aver già visto il panorama il giorno precedente mi fa desistere dal salire. Riprendo quindi la metro e arrivo al vicino Senso-ji, il maggiore tempio di Tokyo. Impiego quasi 2 ore per godermi a pieno l’intero complesso, tutto verniciato di rosso. Una viuzza di negozi di souvenir conduce al complesso principale, con un enorme lanterna di carta, anch’essa rossa, una pagoda a 5 piani e vari templi. Osservare la spiritualità dei giapponesi è estremamente affascinante e questo è certamente il luogo migliore per farlo a Tokyo: ci sono i messaggi della fortuna, le tavolette di legno su cui scrivere messaggi con i propri desideri, persone che cercano di far sì che il fumo dell’incenso venga a contatto con la loro pelle perché dovrebbe purificare l’anima… Conclusa la visita, ancora in metro, mi dirigo verso il vicino quartiere di Ueno. Vicino alla fermata della metro c’è il mercato all’aperto di Ameya-Yokocho, dove viene venduto di tutto, dal pesce (alcune specie stranissime!), agli ortaggi e ai vestiti. Nel complesso è piccolo ma piuttosto affascinante e vale la pena farci un salto. Nelle immediate vicinanze del mercato si estende il Parco di Ueno, uno dei maggiori polmoni verdi della città: al suo centro c’è uno stagno con le ninfee e un piccolo tempio (Benten-do). Dato che si era fatta l’ora di pranzo ho mangiato dei piccoli spiedini di carne con una birra comprati da una venditrice nelle vicinanze: buoni anche se davvero piccoli! Dopo aver riempito lo stomaco la mia esplorazione del parco continua passando dal tempietto di Kiyomizu Kannon-do, frequentato dalle donne che vogliono avere un figlio e dall’Ueno Tosho-gu preceduto da una piccola galleria di torii all’ingresso e rivestito di una piccola lamina d’oro: ho deciso di non visitare l’interno. Sono quindi uscito dal parco in Kototoi-dori per visitare il quartiere di Yanaka, uno dei quartieri più autentici di Tokyo. Questo quartiere non ha nessuna attrazione imperdibile ma ha un’atmosfera particolare, molto diversa dal resto della città. Ho fatto una splendida passeggiata tra gli edifici bassi e gli splendidi tempietti.
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Spesa complessiva
Ho speso 2000€ esatti per 11 giorni (9 in Giappone + 2 di viaggio) tutto compreso: non mi sono fatto mancare nulla (per esempio a cena, dove mi piace assaggiare la cucina locale) ma non ho neanche sperperato su nulla. Il Giappone ovviamente non è una destinazione economica. Considerate però che avendo viaggiato da solo per gli alloggi ho speso sicuramente di più che se fossi stato in 2 o più persone.
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