Val Canali: Escursioni e Sentieri nel Cuore delle Dolomiti
In Trentino, la Val Canali si distingue come una gemma nascosta, un luogo dove la natura incontaminata regna sovrana. Con le Pale di San Martino a fare da sfondo, questa valle offre un'esperienza indimenticabile per chi cerca tranquillità e bellezza.
Un Paradiso Naturale nel Primiero
Per scoprire la Val Canali, bisogna recarsi nel Trentino orientale, nel comune di Primiero San Martino di Castrozza. Entrando in valle, il primo spettacolo che vi aspetta è il laghetto Welsperg, un po’ il simbolo di questo piccolo paradiso. Poco distante si trova il Palù Grant, la grande palude, che è un biotopo di grande interesse naturalistico. Il Parco di Paneveggio dedica molta attenzione all’ecosistema di quest’area umida e ciò ha permesso di ricreare l’habitat adatto alla vita degli anfibi e delle trote.
Vicino al laghetto sorge Villa Welsperg, un tempo residenza dei Conti Welsperg, e oggi sede dell’Ente Parco. La villa ospita il centro visitatori, la biblioteca e un piccolo museo naturale. È immersa in un bellissimo giardino, ai bordi di un grande prato che sfuma in una piccola torbiera.
All’inizio della valle, posto sulla sinistra della strada statale che porta al passo Cereda, si possono ammirare le rovine di un antico castello, tuttora di proprietà dei conti Welsperg. Con ogni probabilità però il maniero fu edificato nel 1200 come roccaforte per il controllo delle vie di transito del fondovalle del Primiero.
Escursioni per Tutti i Gusti
Le escursioni in Val Canali sono davvero suggestive. Si può scegliere tra itinerari facilissimi e percorsi molto impegnativi. Ecco alcune opzioni:
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- Sentiero Naturalistico Villa Welsperg: Un percorso adatto anche a famiglie con bambini e passeggino, che si snoda tra il laghetto e la villa. È un sentiero a tema dedicato alla biodiversità.
- Percorso Gastronomico: Un itinerario nel fondovalle che ha come mete i locali in cui potrete gustare i prodotti tipici del Primiero, immersi nella bellezza della Val Canali. I più frequentati sono il Cant del Gal, i Piereni e la caratteristica malga Canali.
- Rifugio Treviso: Il sentiero, che non ha mai pendenze elevate, è alla portata di tutti. Si cammina in mezzo al bosco, costeggiando il torrente Canali, e si arriva in un punto panoramico dal quale si ammirano le Pale di San Martino.
- Rifugio Pradidali: L’ultima meta è riservata agli escursionisti esperti. È il rifugio Pradidali, situato nel cuore delle Pale di San Martino.
Tabella delle Escursioni Consigliate
Escursione | Difficoltà | Caratteristiche |
---|---|---|
Sentiero Naturalistico Villa Welsperg | Facile | Adatto a famiglie, percorso didattico sulla biodiversità |
Percorso Gastronomico | Facile | Visita a ristoranti e malghe con prodotti tipici |
Rifugio Treviso | Media | Sentiero nel bosco, vista panoramica sulle Pale di San Martino |
Rifugio Pradidali | Difficile | Escursione impegnativa nel cuore delle Pale di San Martino |
Rifugio Petina | Media | Si raggiunge con una camminata di circa un’ora e mezza su strada asfaltata. |
Malghe Fossetta da Passo Cereda | Media | L’itinerario è abbastanza breve, come lunghezza sono 7.5 km con uno sviluppo di 550 mt di dislivello. |
Il Sentiero delle Muse Fedaie
Villa Welsperg, la sede del Parco Naturale di Paneveggio - Pale di San Martino, è il punto di partenza del nostro itinerario. Dopo aver passeggiato accanto alla costruzione, ci troveremo ad un bivio. Dopo aver camminato accanto all’orto botanico e al fienile, ci dirigeremo a grandi passi verso gli alberi. I primi che incontreremo saranno gli abeti bianchi che circondano la prima installazione, dedicata a Mnemosyne dea greca della Memoria, figlia di Urano e Gea. Qui la presenza di una finestra di legno ci fa intuire che la natura, qui davvero meravigliosa, ha bisogno anche di essere contemplata in pace, senza fretta né velocità, per ricordarla sempre. Solo così si potrà entrare in completa sintonia con essa!
Si continua poi, di nuovo nell’ombreggiato e fresco boschetto, lungo il sentiero liscio e levigato sino ad arrivare alla seconda stazione, intitolata a Talia (musa mitologica figlia di Mnemosyne e Zeus) e contornata da stupendi abeti rossi (quelli che, nella foresta di Paneveggio, sono diventati famosi per aver dato vita ai violini Stradivari). I vetri variopinti ricordano i colori dei boschi: il verde dei prati e delle foglie (quante sfumature ce ne sono!) e il marrone del legno e della terra. Galatea invece ci aspetta poco oltre: la ninfa del mare (figlia di Nereo e Doride) ci lascia vedere un branco di pecore di razza italiana, tra cui magari possiamo provare a riconoscere quella timida di Lamon, ancora allevata sulle Dolomiti con l’antico metodo della transumanza.
Nonostante il deciso ostruzionismo dei più piccini, bisognerà continuare: tornati sui nostri passi sino alla stazione di Galatea, dovremo percorrere ancora pochi metri per arrivare alle rive del magnifico laghetto Welsperg. Il lago, piccolo e davvero pittoresco, lascia subito intuire che ci troviamo dinanzi ad un luogo davvero bucolico. Sono molto quelli che pescano e non è raro incontrare rane e rospi intenti a saltellare. Indugiate: il paesaggio qui è davvero quanto di più bello si possa riuscire a immaginare e non potrà davvero uscire né dalla vostra mente, né dal vostro cuore.
Al laghetto Welsperg si trova uno degli ingressi al Sentiero delle Muse Fedaie (gli altri sono - come abbiamo fatto noi a Villa Welsperg e all’incrocio con la strada per Chalet Piereni). L’itinerario continua quindi fiancheggiando la strada asfaltata (ma, ovviamente, lungo un tracciato appositamente dedicato) arrivando all’installazione delle Najadi, le ninfe che presiedono e controllano tutte le acque dolci.
E così non poteva che essere il momento di provare la coinvolgente esperienza del barefooting, ossia camminare a piedi nudi per cogliere le diversità dei terreni e dei materiali. Sassi, legnetti, muschio: liscio, ruvido, morbido oppure duro.
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Ormai siamo quasi arrivati alla fine del nostro percorso (o almeno della parte facile “passegginabile“) e Artemide, divinità della caccia e degli animali selvatici, della foresta e dei campi, è pronta a salutarci. Non potevamo che incontrare dei cavalli, sui quali naturalmente si potrà salire. E chi infatti potrà trattenere i più piccini dal farlo?
Escursione ad Anello al Rifugio Treviso
Il rifugio Treviso è certamente il rifugio più semplice da raggiungere tra quelli della catena delle Pale di San Martino: ci si arriva infatti con una breve escursione che dal parcheggio del Cant del Gal, in Val Canali. In questa escursione proponiamo un giro ad anello che passa proprio per il rifugio Treviso e prosegue all’interno del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino, fino alla zona chiamata “Campigol d’Oltro”.
Da Fiera di Primiero si segue la statale 347 che porta al Passo Cereda finché si imbocca una strada sulla sinistra che segnala la Val Canali. Si supera il lago Welsperg e si raggiunge il parcheggio del Cant del Gal a quota 1180 metri, dove possiamo lasciare l’auto. Attorno a noi svettano imponenti cime vertiginose del gruppo delle Pale di San Martino: cima Sedole e cima Lastei alla nostra sinistra, cima d’Oltro e il Sass d’Ortiga alla nostra destra.
Cominciamo quindi a salire con una serie di tornanti, ora con una pendenza più decisa del dolce tratto precedente, inoltrandoci nel fitto bosco di larici che circonda il rifugio Treviso fino a raggiungerlo, a 1631 metri di quota.
Dopo una sosta al rifugio, per scendere, abbiamo un paio di opzioni. Possiamo ripercorrere a ritroso il sentiero 707 (opzione più semplice, consigliata alle famiglie). Se invece vogliamo fare un’escursione ad anello, possiamo seguire il sentiero 718 che parte proprio dietro il rifugio Treviso incontrando dopo pochi metri l’attacco della ferrata del Canalone.
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L’itinerario ad anello qui proposto non è adatto ai bambini più piccoli, nel tratto che dal rifugio scende alla Val Canali per la variante del sentiero 711. Alle famiglie consigliamo di salire al rifugio Treviso e poi scendere per il medesimo sentiero dell’andata, cioè il numero 707.
Dove Mangiare in Val Canali
Una delle caratteristiche della val Canali è che ci sono moltissimi ristoranti, agriturismi e malghe dove poter assaporare i prodotti tipici della zona immersi nelle Dolomiti delle Pale di San Martino e delle Dolomiti Bellunesi. Tra i più famosi ci sono "Cant del Gal", i "Piereni" e la caratteristica malga Canali.
Allo chalet Piereni si può pernottare in curate stanza arredate in stile montano oppure gustare ottimi piatti con materie prime di qualità, a prevalenza locale.
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