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Val Lavizzara: Escursioni tra Natura, Storia e Cultura

La Val Lavizzara, situata nel cuore della Vallemaggia, offre un'esperienza unica per gli amanti della natura e della storia. Questo articolo vi guiderà attraverso alcuni dei principali luoghi di interesse e sentieri escursionistici di questa incantevole valle.

Un Itinerario alla Scoperta della Val Lavizzara

In questo articolo troverete un itinerario di un giorno che comprende la visita di alcuni dei principali luoghi di interesse compresi tra l’imbocco della valle principale e la Valle Lavizzara. Data la varietà dei suoi paesaggi e il gran numero di incantevoli villaggi servirebbero settimane per visitarla tutta. A darle il nome è proprio uno di questi fiumi, la Maggia, che nasce sotto il Pizzo Cristallina per sfociare nel Lago Maggiore, ad Ascona.

Raggiungere la Vallemaggia in auto è molto semplice, dal momento che vi basterà seguire le indicazioni per Locarno da cui dista solo pochi chilometri. La strada che costeggia il fiume è un susseguirsi di piccoli e pittoreschi borghetti: Lodano, Coglio, Giumaglio, Someo, Boschetto.

Brontallo: Un Villaggio Fermo nel Tempo

Poco dopo il bivio, cattura la nostra attenzione un paesino abbarbicato a metà montagna e decidiamo di raggiungerlo. Brontallo è un piccolo villaggio in cui il tempo sembra essersi fermato. Brontallo colpisce per l’ordine del suo tessuto urbano, che segue la difficile conformazione del territorio su cui sorge. Le abitazioni sorgono una accanto all’altra e sempre addossate alla montagna, mentre le aree più pianeggianti sono state adibite all’agricoltura, che dava sostentamento ai suoi abitanti.

Mogno: Architettura e Tradizione

Riprendiamo la strada principale e andiamo sempre più su, fermandoci nel penultimo dei paesi della Valle Lavizzara: Mogno. Si tratta di un minuscolo abitato, un gruzzolo di baite circondate dai boschi a un’altitudine di 1180 m. Proprio di fronte alla moderna chiesa, e in forte contrasto con essa, si trova la “Tórbada da Mugn”, un’antica torba risalente al 1651 che venne abbattuta dalla valanga e subito ricostruita.

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Il nucleo di Mogno con, in primo piano, la chiesa di San Giovanni Battista progettata da Mario Botta e consacrata il 25.06.1996.

Peccia: Un Tuffo nel Passato

Nel nucleo di Peccia sorge uno degli edifici più antichi del Cantone Ticino, del I-III sec. d.C. Lungo la strada cantonale nel nucleo di Peccia (Comune di Lavizzara).

Escursioni in Val Lavizzara: Trekking e Sentieri

Dal paradiso geologico e della storia geologica del Campolungo, scendendo dall’Alpe Pianascio in Val Lavizzara si entra nel regno della “pietra viva” e dei suoi sentieri di pietra. Il nome stesso della valle, anticamente “La- vizarie” e “communitas lavigierie”, richiama il “laveggio” a testimonianza dell’antica industria della pietra ollare. Lo gneiss locale o il pregiato marmo bianco si ritrovano in monumenti profani e sacri, fra tutti la chiesa di Mogno, mentre la pietra delle macine trasformava in farina la segale negli storici mulini di Fusio.

Itinerario verso il Pizzo Cristallina

Risalita tutta la valle del Fiume Maggia (Val Lavizzara e Val Sambuco nella sua parte superiore), lascio l’auto a quasi 2300 metri di quota, presso il Lago Scuro, piccolo specchio d’acqua posizionato ai piedi della grande diga che origina il Lago del Narèt. Oggi ho in programma il giro del Pizzo Cristallina.

Preso lo stradello sterrato che contorna il lato sud del Lago Scuro, salgo al grande Lago del Narèt (q. 2342 m.), noto come “Sentiero Cristallina”, che collega Bignasco, in Valle Maggia, ad Airolo nella Val Bedretto.

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Dal Lago Scuro si sale al vicino ampio Lago del Narèt percorso un tratto della sponda del quale si devia in una valletta pervenendo velocemente al Lago del Corbo, con vista sulla punta del Pizzo Cristallina. Il percorso diviene poi meno identificabile, raggiunge il Lago Cristallina e, risale il fianco della dorsale del Sasso Nero per raggiungerne la sommità. Si continua guadagnando quota su terreno sempre più aspro.

Superato un passaggio tra due bacini arrivo ad un bivio. Potrei svoltare in salita a sinistra tagliando leggermente il percorso, semplificandolo anche un po’, ma preferisco continuare ancora un poco lungo la riva del Lago del Narèt. In tal modo, seguendo lo stradello fino al suo termine, arrivo a toccare il bel Lago del Corbo (q. Risalgo la valletta rimanendo a fianco del piccolo corso d’acqua che poi è il tratto iniziale del Fiume Maggia. Passo a fianco del piccolo ma incantevole Lago Cristallina (q.

Superata una dorsale, mi appare all’orizzonte la Bocchetta del Lago Nero, selletta posta tra la Cima delle Donne e il Pizzo del Ghiacciaio di Sasso Nero. Con una ripida discesa terminale pervengo alla Bocchetta (q. Calo in direzione del lago per poi traversare al di sopra della sua sponda ovest, in parte con un po’ di esposizione. Raggiunto l’angolo più occidentale del bel bacino dall’intenso colore scuro, in corrispondenza del costone sud della Cima delle Donne, il sentiero compie un deciso cambio di direzione e puntando a nord-ovest arriva ad incontrare il sentiero 59 (q.

Risalgo presso un laghetto poi fino al Passo di Cristallina (q. 2566 m.), a due passi dall’omonima Capanna dalla imponente e moderna sagoma già visibile da tempo. Perdo quota alle pendici del Pizzo Gararesc. Mentre scendo nella Val Torta il percorso diviene più morbido. Le rocce e le pietraie lasciano pian piano posto agli spazi erbosi.

Così, attraverso un corso d’acqua e compio la faticosa ascesa al passo. Anche perché la stanchezza inizia a farsi sentire. Poco prima del valico incontro un ex edificio militare in legno, poi su ad affrontare lo strappo finale e, finalmente, eccomi al Passo del Narèt (q.

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Informazioni Utili per l'Escursione

CarteCN: 1:25’000 1252, Ambrì-PiottaCN 1:25’000 1272, Pizzo Campo Tencia

Partenza / Arrivo: Passo Vanit (2138 m) / Peccia (840 m)

Mezzi Pubblici

L’Alpe Campolungo, da dove si possono raggiungere il Passo Vanit, la Cap. Leìt SAT e il Passo Campolungo, è raggiungibile in 40 min a piedi (1.7 km, +230 m) dalla stazione della funivia Rodi - Tremorgio, situata a prossimità della Cap. Tremorgio (1850 m).

Peccia (fermata Peccia, Paese) è raggiungibile con l’autopostale, linea B334 Bignasco, Posta - Peccia, Paese, a sua volta collegata con la linea B315 Locarno, Stazione - Cavergno, Paese. È possibile terminare l’escursione anche a Fusio, Paese, da dove parte l’autopostale B334 per Peccia, Paese e Bignasco, Posta.

Lunghezza / Tempi

  • Giornico - Chironico: 4.3 km / 2h00
  • Chironico - Nivo: 1.8 km / 0h35
  • Nivo - Balma: 3.4 km / 1h00
  • Balma - Faido: 2.7 km / 0h45
  • Variante Chiggiogna: 2 km / 0h35

Capanne

  • Cap. Leìt SAT (2257 m)
  • Cap.

Accesso

Da Locarno (Svizzera) percorrere tutta la Val Maggia e tutta la Val Lavizzara, superare Fusio e, su percorso più stretto, il Lago del Sambuco per continuare fino al punto di scollinamento che precede la breve discesa al Lago Scuro. Possibilità di Proseguire in auto fin sopra la diga del Lago del Narèt riducendo appena lunghezza e dislivello.

Trasporti pubblici

Autopostale - linea Bignasco-Fusio Paese dopo il quale bisogna proseguire a piedi per molti km; più opportuno utilizzare la linea Bignasco-San Carlo ed effettuare in funivia il collegamento con Robiei (attenzione agli orari!) da cui si può iniziare l’escursione salendo a Cortino per poi collegarsi al percorso descritto prima del Lago Sfundau.

Avvertenze

Bella e panoramica escursione in tipico ambiente di alta montagna, piuttosto aspro e severo, fra vallate di origine glaciale. La presenza di pietraie a tratti instabili, alcuni punti esposti parzialmente attrezzati e i possibili problemi di orientamento in particolare nella zona a monte del Lago del Corbo richiedono esperienza e passo sicuro.

Il punto di partenza può essere alzato di alcune decine di metri raggiungendo con l’auto la sommità della diga del Narèt risparmiando qualche minuto e alcune decine di metri di dislivello.

L’escursione non può essere accorciata se non puntando, una volta sulla sponda del Lago del Narèt, direttamente alla dorsale del Sasso Nero e alla Bocchetta del Lago Nero, eliminando il passaggio dal Lago del Corbo. La stessa modifica la si può eseguire per ridurre i problemi di orientamento seguendo, in tal modo, il sentiero maggiormente segnalato.

Volendo allungare l’itinerario o utilizzando i mezzi pubblici si può avviare l’escursione da Robiei (necessario utilizzare la funivia per salire e scendere con attenzione agli orari delle corse oppure programmare la suddivisione dell’itinerario in un trekking di due giorni).

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