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Comacchio e le Valli: Un Tesoro da Scoprire nel Parco del Delta del Po

Lì dove le acque del Po incontrano il Mar Adriatico, formando l’intreccio di lagune del Delta del Po in Emilia-Romagna, si possono scoprire mille storie di genti, borghi e terre, che si mescolano con l’unicità della natura. Visitare Comacchio, il territorio delle sue Valli e dintorni, permette di andare alla scoperta di un intrigante insieme di “terre d’acqua” e di importanti testimonianze storiche, di cui lo storico borgo ferrarese è la perla più preziosa da scoprire! Scoprite i mille perché vi invito a visitare in modo lento, questo magico territorio!

Con questo articolo vi condivido la mia esperienza, i consigli sui luoghi e le cose imperdibili da vedere e fare a Comacchio e dintorni in 1 giorno fra centro storico, canali, ponti, le Valli di Comacchio e i suoi 7 lidi balneari, immersi nel Parco Regionale del Delta del Po.

Perché Visitare Comacchio e Dintorni

Se ancora vi rimane qualche dubbio sul perché vi invito a visitare Comacchio e dintorni, dovete sapere anche che:

  • Nel 1999, il Parco del Delta del Po è stato inserito nel sito UNESCO “Ferrara, città del Rinascimento, e il suo delta del Po”.
  • Nel 2015 il Parco del Delta del Po ha ottenuto il riconoscimento di Riserva della Biosfera del Programma MaB UNESCO.

Un Borgo Marinaro Ricco di Storia

Nel caso di Comacchio, in particolare, vi accorgerete quanto questo affascinante borgo marinaro abbia ereditato le leggende e le testimonianze storiche legate al grande porto etrusco di Spina. La sua storia più recente e la sua conformazione urbanistica, lo vede svilupparsi su 13 dossi sabbiosi delle valli di Comacchio, rievocando così le poderose opere di bonifica, effettuate dal 1865 sino agli anni ‘60 dello scorso secolo.

Cosa Vedere e Fare a Comacchio

L’essere città di acque, canali, ponti e di pesca (le anguille e le saline di Comacchio insegnano), hanno reso Comacchio una meta ambita per chi ama unire la scoperta di un centro di grande appeal storico, con le camminate a piedi o in bici nella natura. O, ancora, la navigazione in barca o in batana, alla scoperta del delicato e splendido ecosistema delle Valli di Comacchio.

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Il Centro Storico: Un Intreccio di Ponti e Canali

Passeggiando per le strade e i vicoli che costeggiano i canali, attraversando il ritmico saliscendi dei ponti e ponticelli in mattoni che ne guadano le sponde, ci si imbatte in scorci e riflessi di luce sulle acque, che riescono a catturare gli occhi e l’anima! L’eleganza delle architetture di ponti e palazzi e la semplicità delle casette colorate che si riflettono sulle acque, è un mix quasi ipnotico, un dipinto vivente che muta ad ogni istante, e di cui voi stessi ne diverrete parte!

Una poesia in cui anche il silenzio, o il “sibilo del vento” che trasporta il profumo salmastro delle vicine valli, il vociare sonnacchioso di persone che discutono sedute ad un bar, diventano la trama preziosa di una storia, in cui la gente di Comacchio mostra con calore e pudicizia la fierezza e l’orgoglio di appartenere ad una terra difficile, ma di una bellezza unica. È questa la Comacchio di cui mi sono innamorata all’istante, è questa la Comacchio che vi invito a vedere e vivere, in modo lento, lasciandovi catturare dalle emozioni che sgorgano libere.

I Ponti Iconici di Comacchio

Fra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII, divenendo possedimento dello Stato della Chiesa, a Comacchio iniziano ad essere realizzati edifici religiosi e civili di una certa importanza, come il Duomo di San Cassiano, la Chiesa del Santo Rosario e la Chiesa del Carmine, il porticato dei Cappuccini, la Loggia del Grano, il ponte degli Sbirri, il famoso Trepponti e l’Antica Pescheria.

Il Monumentale Treponti

Fra i ponti più particolari e iconici di Comacchio, c’è sicuramente il Treponti. Realizzato per volere del cardinale Giovan Battista Pallotta su progetto di Luca Danese, fu denominato inizialmente come Ponte Pentarco, per avere la volta portante sostenuta da cinque arcate di diversa grandezza.

Al di sotto della struttura in laterizi e pietra d’Istria, scorrono ancora oggi cinque canali: il canale Pallotta, esterno alla città, il canale di S. Agostino sud, la Fossa di S. Pietro e i canali di Borgo e della Pescheria, che immettono nel centro storico. Da Treponti si diramano cinque rampe di scale che collegano le rive dei rispettivi canali.

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Due di queste scalinate portano verso l’esterno della città, mentre altre tre sono rivolte verso il centro storico di Comacchio. Treponti, chiamato oggi anche ponte Pallotta, è stato più volte rimaneggiato nel tempo. Nel 1695 vennero ad esempio aggiunte due piccole torri, realizzate a scopo difensivo, poste sulla parte più alta delle due rampe di scale ai lati del Canale Pallotta.

Il Ponte delle Carceri o degli Sbirri

Costruito fra il 1631 e 1635 per volontà del Cardinale Pallotta dallo stesso architetto Luca Danese, il Ponte degli Sbirri deve il suo appellativo alle vicine carceri. Lo trovate ubicato alla fine del Canale della Pescheria, quasi a “sfidare” la bellezza del dirimpettaio “Treponti”.

Con le sue arcate in mattoni e la superficie in pietra d’Istria, il Ponte degli sbirri si sviluppa su tre arcate, che sovrappassano il canale del Vescovo, e due altri canali che si protendono, l’una verso il Canale della Pescheria e l’altra verso il Canale del Vecchio Ospedale.

Uno vero e proprio “snodo idraulico cittadino” contornato dagli edifici e i monumenti più belli della città di Comacchio: il Museo del Delta Antico, ospitato nel settecentesco Ospedale degli Infermi, la Pescheria e il Palazzo Bellini.

Altri Ponti da Non Perdere

  • Ponte di San Pietro - E’ uno dei ponti più antichi e meglio conservati fra quelli che potrete vedere sui canali di Comacchio. Realizzato in laterizio prende il nome dell’antico e splendido Quartiere di San Pietro. Sulle sue due sponde si snodano le casette colorate più belle di Comacchio.
  • Ponte dei Sisti - Realizzato in mattoni e ad arcata unica nel XVIII secolo, collega fra di loro la via Agatopisto e la via Buonafede.
  • Canale del Carmine e i Ponti del Carmine - Lungo questo Canale è possibile ammirare tre ponti, Il Ponte del Teatro, Il Ponte del Carmine, opposto all’omonima chiesa e il Ponte Pizzetti rasente alla Chiesa del Carmine.

Il Museo del Delta Antico: Un Viaggio nella Storia

Fra i luoghi imperdibili da visitare a Comacchio c’è sicuramente il Museo del Delta Antico. Il Museo, ospitato nel Settecentesco Ospedale degli Infermi, offre a ciascun visitatore la “chiave” per leggere l’evoluzione storica del territorio dell’antico delta del Po e il ruolo di Comacchio in tale contesto. Al suo interno sono esposti circa 2000 reperti archeologici, un vero e proprio viaggio nel tempo, che va dall’epoca protostorica sino al Medioevo del comacchiese.

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Vista la notevole importanza e la bellezza del “contenuto e del contenitore” - esposizione museale e palazzo neoclassico che lo ospita - sono certa che resterete sorpresi oltre ogni aspettativa nel visitarlo.

L'Ospedale degli Infermi: Una Cornice di Pregio

Il Museo occupa gli spazi un tempo adibiti a luogo di cura dell’antico Ospedale degli Infermi di Comacchio, costruzione in stile Neoclassico fatta edificare dal comune di Comacchio, tra 1778 e il 1784, su espressa richiesta dell’allora Papa, Clemente XIV. Il progetto della porzione frontale e del corpo dell’edificio, vennero realizzati dall’architetto veneziano Antonio Foschini mentre, la parte posteriore del complesso e il completamento delle opere avviate dall’architetto Foschini, si devono all’architetto ferrarese Gaetano Genta.

La magnifica costruzione dell’Ospedale degli Infermi, realizzata in mattoni rossi e Pietra d’Istria, si contraddistingue da un imponente ingresso impreziosito da quattro colonne e da due campanili a vela, quasi a sottolineare la sacralità dei luoghi.

Alla fine, gli interventi di recupero effettuati fra il 1997 e il 2013, hanno restituito alla fruizione del pubblico gli eleganti e luminosi ambienti della costruzione originale. Dal marzo 2017 poi, l’ex edificio dell’Ospedale degli Infermi è lo scrigno che racchiude i preziosi reperti archeologici del Museo del Delta Antico.

Cosa Troverete al Museo

Personalmente, ho molto apprezzato, oltre alla qualità dei reperti archeologici esposti e all’efficacia della grafica e le didascalie esplicative a corredo, l’interattività multimediale di cui alcune sezioni sono dotate. Di grande importanza, per i portatori di handicap, sono anche i dispositivi tattili e olfattivi presenti, come quelli presenti nel banco “la storia tra le mani”, che permettono di “esplorare sensorialmente” il Museo del Delta Antico.

Gli ambienti museali, ampi e molto luminosi, si articolano su due piani e ricomprendono 4 sezioni tematiche in cui viene “raccontata la storia di acqua e di terra di Comacchio e dintorni”, attraverso i reperti esposti:

  • La sezione dedicata alle Trasformazioni del Territorio
  • La sezione dell’Età del bronzo finale e prima di Spina
  • La sezione dell’Età arcaica e classica collegata all’antica città etrusca di Spina
  • La sezione dedicata all’ Età romana e i reperti riconducibili al ritrovamento, nel 1981, della nave romana con l’intero suo carico a Comacchio
  • La sezione dell’Età altomedievale a Comacchio e dintorni

La Nave Romana di Comacchio

I reperti e il carico della nave romana sono sicuramente la sezione più intrigante e completa dell’esposizione museale. Rinvenuta pressoché intatta nel 1981, la nave romana, presumibilmente, fece naufragio vicino Comacchio tra 19 e il 12 a.C.

I sedimenti presenti sul fondo del delta del Po hanno permesso la conservazione e il rinvenimento del carico trasportato, dando così modo agli archeologi di ricostruire fedelmente le consuetudini di quel periodo storico. Fra le suppellettili e gli oggetti di diversa provenienza, spiccano 102 pani di piombo di diversa pezzatura.

Le Valli di Comacchio: Un Paradiso Naturalistico

Le Valli di Comacchio, per la loro particolare biodiversità all’interno del Parco del Delta del Po, sono state inserite fra i Siti d’Interesse Comunitario e le Zona di Protezione Speciale. Trattandosi di una delle zone umide più grandi ed importanti dell’intera Europa, le Valli di Comacchio sono state inserite anche fra le Zone Umide di importanza internazionale, secondo i dettami della Convenzione di Ramsar.

Qui si trovano oltre 300 specie di uccelli come i fenicotteri, il cavaliere d’Italia, la garzetta, l’airone cenerino e il martin pescatore.

Escursioni in Batana

Il mio consiglio però è di prendere parte a un’escursione su una batana, le tradizionali barche da pesca in legno. È certamente un po’ più costosa ma ne vale la pena, soprattutto all’ora del tramonto, quando le bellezze naturalistiche si tingono di colori davvero straordinari.

Un percorso storico-naturalistico, a bordo dell’unica imbarcazione autorizzata dal Parco del Delta, che consente di cogliere, tra natura e storia, gli aspetti unici della Valle. Circondati da centinaia di uccelli acquatici, fra cui i fenicotteri, navigherete nell’antico paleoalveo del Po, accompagnati da una esperta guida ambientale, alla scoperta dei luoghi di pesca e di un ambiente insolito e suggestivo.

L’escursione prevede la sosta e la visita a vecchie Stazioni da Pesca, dove potrete vedere le strutture e gli arredi originali dei casoni, le attrezzature legate alla vita dei Vallanti (i pescatori delle Valli), nonché un impianto da pesca tradizionale (Lavoriero) fedelmente ricostruito con canna palustre.

Bike & Boat

"Bike & Boat" è un bellissimo itinerario che alterna la barca alla bicicletta, lungo un percorso ad anello che dal mare porta alle Valli e a Comacchio. Navigando e pedalando in ambienti naturali unici al mondo, incontreremo i fenicotteri presenti da anni in colonie numerosissime e la ricca avifauna che popola questi luoghi. L'escursione comprende la visita al Museo della Manifattura dei Marinati.

Accompagnati dalle nostre guide ambientali, in bicicletta percorrete sentieri e argini, incontrando la Torre Rossa, antica costruzione difensiva, e arrivando sino al vecchio impianto di lavorazione. Il percorso prevedere la visita a una piccola mostra sull'attività di raccolta del sale.

La Salina di Comacchio

Merita una visita anche la Salina di Comacchio. È formata da canali, dossi, specchi d'acqua e bacini per l’accumulo delle acque marine, l’evaporazione e la cristallizzazione del sale: in questo particolarissimo ambiente, estremo per l’alta concentrazione di sale nelle acque circostanti, particolarissima è la vegetazione e ricchissima è la presenza di avifauna acquatica.

Casa Museo Remo Brindisi

Poco lontano, al Lido di Spina, si trova la Casa Museo Remo Brindisi. All'interno si possono ammirare opere di Segantini, Modigliani, Boccioni, De Chirico, Severini, Casorati, Sironi, Fontana, Rotella e Manzoni. La Casa Museo di Remo Brindisi è visitabile solo con visite guidate. Gli orari variano a secondo della stagione.

Consigli Utili per la Visita

Quando Andare

Il periodo migliore per visitare Comacchio va da aprile a metà ottobre. In particolare, per chi ama i sapori marinari, i primi due weekend di ottobre sono dedicati alla sagra dell’anguilla con degustazioni e spettacoli di strada.

Come Arrivare

Il mezzo più comodo per raggiungere Comacchio è l’auto. Se preferisci i mezzi pubblici, il treno non è un’opzione comoda perché a Comacchio non c’è stazione. La stazione ferroviaria più vicina è quella di Ferrara e da qui puoi prendere un autobus di linea che collega Ferrara a Comacchio. Se arrivi in aereo gli aeroporti più vicini sono quello di Bologna e Venezia e da qui puoi noleggiare un auto.

Dove Mangiare

Per pranzo abbiamo fatto sosta presso "Il Bettolino di Foce" un ristorantino tipico situato in un antico casale accanto alle valli da pesca. Come potete immaginare il piatto tipico qui è l'anguilla, servita in vari modi, ma anche il pesce dell'Adriatico. A cena, invece, da non perdere il Ristorante "Al Cantinon" in centro a Comacchio, un ambiente davvero tipico dove vengono serviti ottimi piatti di pesce.

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