Albergo Atene Riccione

 

Viaggiare con bambini di 1 anno: Consigli utili

Ricevo spesso domande in merito ad una vacanza con bimbi piccoli e ricordo perfettamente il messaggio di Anna che, qualche tempo fa, mi chiedeva consigli per viaggiare con un neonato. Mi fa molto piacere ricevere queste richieste d’aiuto, ma credo che ognuno di noi debba fare le proprie valutazioni, considerando prima di tutto il piccolo viaggiatore che ci accompagnerà. 🙂 L’argomento è molto dibattuto tanto che anche Lonely Planet ha ben pensato di dedicare una guida all’argomento: Viaggiare con i bambini. L’arte della vacanza formato famiglia. Io durante un pranzo ne ho parlato con Marina, prima di tutto una cara amica e per lavoro psicologa infantile, e insieme abbiamo pensato di realizzare la pagina che stai leggendo con la speranza che possa esserti utile. Lascio quindi la parola alla Dottoressa Marina Graziani. 🙂

Viaggiare con bambini piccoli all’estero e non

“Dottoressa vorrei regalare a mio figlio un viaggio in Giappone, ma ho paura di fare il passo più lungo della gamba, mi può aiutare?” È la prima volta che ricevo una richiesta di questo tipo. Più frequenti infatti sono i colloqui con genitori amareggiati che affermano di aver dovuto abbandonare la passione per i viaggi all’arrivo del primo bebè. Inizio così a riflettere con loro.

La mia domanda, in questi casi è sempre la stessa: “Come mai questa rinuncia? Non credete di fare un regalo meraviglioso a vostro figlio portandolo con voi a scoprire il Mondo?“. La maggior parte degli ex viaggiatori non mi dà risposta, rimane spiazzata ed inizia a chiedermi consigli su come poter viaggiare coi propri figli e ritrovare il benessere dato dal viaggio.

Nella richiesta dei genitori pronti a regalarsi un viaggio col figlio in Giappone ho trovato invece tutto il desiderio di non rinunciare alla loro passione, anzi hanno colto tutta l’importanza che un’esperienza di questo tipo possa avere per un bambino piccolo (nel caso specifico 3 anni). Hanno chiesto consigli sia sull’aspetto organizzativo (pasti, sonnellini, voli e transiti in aeroporto), ma poi si sono soffermati sull’aspetto emotivo, soprattutto sul cosa possa lasciare questa esperienza al bimbo. Ho assistito i due genitori nella fase di preparazione del viaggio perché comunque le paure erano molte e del tutto comprensibili.

Sono una psicologa e mi piace viaggiare, per questo motivo mi trovo qui a scrivere, in modo che questi consigli possano raggiungere più persone possibili e non fermino le mamme e i papà viaggiatori e sognatori! Vorrei rivivere con te il colloquio che ho avuto con questi genitori: se stai leggendo probabilmente anche tu vorresti organizzare un viaggio con dei bambini.

Leggi anche: Partenze Immediata da Torino

Vacanze con bimbi piccoli: aspetti organizzativi

Gli aspetti organizzativi, in un primo momento, danno maggiore preoccupazione. Come dar da mangiare al bimbo? Come fargli fare il pisolino? Come non stancarlo eccessivamente? Come comportarsi in caso di malattia?

Credo che questi siano paure / dubbi legittimi, ma che non devono in alcun modo annullare la partenza. Il bambino è un essere umano, esattamente come noi adulti, e quindi è in grado di adattarsi a tutte le situazioni. Potrai organizzarti in base al luogo dove ti troverai: il bambino non avrà problemi ad addormentarsi se ha sonno e non avrà problemi a mangiare anche se non si troverà in un ristorante.

Spaventano anche le ore in aereo: ovviamente più sono e più preoccupano i genitori. Basta l’accortezza di scegliere voli comodi per i bambini, ad esempio in orario pisolino oppure voli notturni. Se però il bimbo non dorme in aereo non è necessario allarmarsi: porta con te del cibo, qualche giochini o un cartone animato da guardare su un tablet.

Partendo dal presupposto che dal mio punto di vista, anche se si viaggia soli, è bene tutelarsi con un’assicurazione viaggio, lo è ancora di più se con te c’è un pargoletto indifeso. Con questi genitori abbiamo poi ragionato sulla salute del bimbo in viaggio. Rispetto alle partenze in solitaria ovviamente bisognerà valutare le strutture mediche con maggiore attenzione: quanto distano dal nostro alloggio, di che livello sono e possibilmente se si è in viaggio con bambini piccoli, scegliere posti che non richiedono vaccinazioni particolari. Ricorda che avendo stipulato un’assicurazione sanitaria potrai affidarti a questa per qualsiasi necessità per le cure all’estero.

Comprensibile che all’inizio anche solo l’idea di affrontare un viaggio con un bambino possa destabilizzarti: non fermarti alle prime paure e insicurezze! Anche quando hai affrontato il tuo primo viaggio all’estero avevi paure e dubbi, ma era anche tanta la voglia di scoprire il mondo. Ora che sei genitore dove è finita questa voglia? Se siete una coppia che ama viaggiare perché smettere?

Leggi anche: Mediavalle Viaggi: la tua vacanza ideale

Superati gli aspetti organizzativi, c’è tutto il momento preliminare. L’attesa, lo scoprire il luogo che si andrà a visitare. Se il bimbo ha 3 anni o più la sua curiosità va alimentata ogni giorno. Libri, documentari, foto tutto ciò che si può reperire della prossima meta. È tutto ciò che già fai quando organizzi un nuovo viaggio: niente di diverso, niente di nuovo, niente di strano!

Come scegliere la meta

Facciamo però un passo indietro: come scegli la meta? Questa domanda me la sono posta io, non questi genitori che avevano nel Giappone la meta già prestabilita. Occorre sicuramente considerare l’età del bambino, ma allo stesso tempo non annullare i propri desideri. Dai 3 anni in poi è però importante coinvolgere il bimbo in questa decisione facendolo appassionare al viaggio. Anche lui, come te, tornerà a casa arricchito da una serie di ricordi ed esperienze.

Mi ricollego a una frase di questi due genitori: “Dottoressa, tutta questa fatica, ma il nostro bambino non ricorderà nulla!“. Come dargli torto? Effettivamente il bambino non ricorderà nulla del viaggio intrapreso con i genitori, se non delle foto che terrà per sé. Questo ovviamente è quello che crediamo. Nella realtà il bambino andrà a immagazzinare una serie di odori, colori, sensazioni che altro non saranno che ottimi stimoli per la formazione della sua identità futura.

Come genitore chiediti cosa ti blocca: tuo figlio non può essere un impedimento! Se hai sempre amato viaggiare, puoi continuare a farlo! Sicuramente andrai incontro a delle difficoltà organizzative ed emotive… ma quando viaggiavi senza bambini a seguito non hai mai vissuto momenti di sconforto? È sempre andato tutto bene o un imprevisto ti ha fatto trascorrere qualche brutta mezza giornata? La stessa cosa può accadere con un bambino. Ma perché allarmarsi? Gestirai la situazione, chiedendoti il perché di questo momento di disagio, valuterai i bisogni del bambino e tornerai a vivere il viaggio in piena tranquillità.

Quello che ho consigliato a questi genitori e che credo sia importante per tutti i genitori che hanno la voglia di intraprendere un viaggio coi figli è di programmare il viaggio ascoltando le richieste e le esigenze di tutti i componenti della famiglia. Concludo questo articoletto sottolineando come l’esperienza del viaggio sia una grande risorsa per la famiglia in quanto ne rafforza i legami, andando a vivere situazioni che allargano i ricordi in comune.

Leggi anche: Avventure organizzate a Padova

Viaggiare è un’esperienza che rende tutti più felici, sia i grandi sia i più piccoli. Quindi cosa aspetti? Regala un viaggio di famiglia al tuo bambino, te ne sarà grato tutta la vita!

Consigli dei pediatri italiani per viaggiare con un neonato

In prossimità delle vacanze estive i pediatri della Società Italiana di Neonatologia ci forniscono qualche semplice ed utile consiglio per scegliere al meglio la meta.

Come viaggiare con un neonato in auto

I neonati, contrariamente a ciò che si pensa, possono affrontare ogni tipo di viaggio, purché si presentino le condizioni necessarie al loro comfort. E' comunque preferibile differirlo, se possibile, dopo la prima decina di giorni di vita, periodo nel quale alcune condizioni (avvio dell'allattamento, calo ponderale, eventuale ittero...) potrebbero essere talvolta da monitorare, col supporto del pediatra scelto.

I neonati possono viaggiare in auto, se condizioni climatiche favorevoli sono garantite all'interno dell'abitacolo. è meglio quindi viaggiare nelle ore più temperate della giornata e posizionare l'auto all'ombra.

E' importante rispettare tutte le regole del Codice della Strada - Art. 172, per un viaggio in assoluta sicurezza! Il neonato deve essere alloggiato nel suo "ovetto", conforme alla normativa europea, opportunamente fissato al sedile e sempre rispettandone le regole di installazione (fino ai 9 chili di peso del bambino, il seggiolino deve essere installato obbligatoriamente in senso contrario a quello di marcia). Ciò perché, in caso di urto, la struttura scheletrica e muscolare ancora poco sviluppata del bambino rischia di subire danni maggiori da parte della cintura di sicurezza, piuttosto che contro lo schienale della navicella.

E' vietato posizionarli sul sedile anteriore per gli effetti potenzialmente lesivi dell' airbag; il posto più sicuro per il bambino è il sedile centrale posteriore, più riparato in caso di urto sia frontale che laterale. I dispositivi più recenti sono contrassegnati dalla sigla ECE R44-03 e per legge, sono gli unici che possono essere venduti nei negozi.

Alcuni consigli importanti

  1. In auto non abusare con l'aria condizionata, ma posizionarla a temperature non molto inferiori a quelle esterne e comunque non inferiori a 22-23 gradi.
  2. Occorre inoltre prevedere una sosta ogni due ore circa e ogni volta che deve essere alimentato; Attenzione non lasciarlo mai solo, poiché, ad esempio, la temperatura interna dell'auto potrebbe raggiungere livelli elevati e il piccolo potrebbe disidratarsi con facilità.

Treno o aereo?

Una soluzione comoda è sicuramente il treno poiché, anche se il neonato non occupa un posto a sedere e quindi potrà viaggiare in braccio alla mamma, c'è sicuramente più spazio per muoversi, per passeggiare e per collocare il passeggino o l'ovetto in caso di necessità.

Se strettamente necessario il neonato può anche prendere l'aereo (previo contatto con la Compagnia aerea per le indicazioni del caso), ma sarà sottoposto ad uno stress dovuto ad eventuali sbalzi di temperatura, di pressione, a luce e rumori che possono disturbarlo. Inoltre, specie in periodi epidemici per malattie respiratorie, la possibilità di contrarre infezioni respiratorie è sicuramente maggiore. La scelta migliore è quella di differire, se possibile, il viaggio in aereo ad età successive.

Dove andare con un neonato?

Non c'è differenza sulla tipologia del luogo da scegliere, va bene sia il mare che la montagna o la campagna per trascorrere le vacanze con un neonato di poche settimane. Nel caso di una vacanza al mare è fondamentale garantire al neonato le condizioni climatiche più adatte, che implicano l'uscire nelle ore più fresche, l'essere posto in ambienti temperati e arieggiati, non essere mai esposto direttamente ai raggi solari, soprattutto nelle ore centrali della giornata.

Occorre tenere a mente che il neonato risulta particolarmente vulnerabile in caso di temperature troppo elevate e fortemente a rischio di disidratazione, rilevabile attraverso una scarsa emissione di urine (pannolino spesso asciutto), secchezza delle mucose, avvallamento della fontanella anteriore, irritabilità o sopore, talvolta alterazioni della temperatura corporea.

E' bene ricordare che una corretta dieta lattea, soprattutto se attuata con latte materno, soddisfa tutti i bisogni non solo calorici, ma anche di liquidi necessari a mantenere un adeguato equilibrio idroelettrolitico del neonato. Non occorre quindi somministrare altri liquidi, compresa l'acqua. E' preferibile, se lo si vede inquieto, proporgli il seno più frequentemente.

E' meglio evitare luoghi troppo isolati (o troppo affollati) e scarsamente sicuri per il bebè, ove il bisogno di una consultazione pediatrica diventi difficile o impossibile. L'ideale è scegliere spiagge "a misura di bambino", stabilimenti ben attrezzati per la tranquillità dei genitori e la salvaguardia dei piccoli.

E' possibile anche la scelta di una località montana, ma sempre con le dovute precauzioni. Le temperature, che in estate sono generalmente più miti che in città, sono assolutamente idonee ad una vacanza con un piccolo di poche settimane. Tuttavia, è preferibile che non si tratti di periodi così brevi da non permettere quei fisiologici adattamenti richiesti dal cambio di altitudine e dunque di pressione atmosferica. Altezze elevate sono comunque sconsigliabili. (superiori a 2000/2500 mt)

E' sconsigliabile anche effettuare gite con bambini di poche settimane troppo lunghe ed impegnative passeggiate. Ricordare che il neonato non ha una struttura ossea e muscolare adatta ad essere trasportato "a spalla", cosa invece stimolante per i bambini più grandicelli.

La campagna infine è la destinazione ideale: il bambino, che dorme ancora per la maggior parte del tempo, ha bisogno di un ritmo regolare e la campagna offre un clima temperato e tutta la calma che si possa desiderare, evitando se si può aree in prossimità di stagni e stalle, nelle quali vi sia una concentrazione eccessiva di insetti così detti "ematofagi" (cioè che si nutrono di sangue) quali zanzare e pappataci, potenziali portatori di malattie anche gravi.

Un luogo a misura di bimbo

Una volta arrivati nel luogo prescelto è bene accertarsi che tutto ciò che ci circonda sia attrezzato e a misura di bambino. E' importante informarsi in anticipo circa pediatri, farmacie, guardia medica e tutto quello di cui potremmo avere improvvisamente bisogno per dei piccoli inconvenienti che possano presentarsi durante il soggiorno.

L'ambiente in cui viviamo col neonato, che sia appartamento oppure albergo, deve essere igienicamente conforme ad accoglierlo e non deve essere né troppo caldo, né troppo freddo . A tal proposito dobbiamo ricordarci di fare un uso consapevole del condizionatore domestico. Non è controindicato, ma è importante adottare alcune precauzioni, quali la pulizia dei filtri prima dell'utilizzo dopo una lunga pausa; la temperatura, come già detto, dovrebbe essere mantenuta non molto inferiore a quella esterna e comunque non inferiore a 22-23 gradi; è importante non dirigere le bocchette dell'aria direttamente sul bambino, ma indirizzarle verso l'alto.

Il condizionatore non solo rinfresca, ma deumidifica l'aria riducendone il contenuto di vapore acqueo. Attenzione dunque a non ridurre eccessivamente l'umidità, cosa che potrebbe comportare una secchezza eccessiva delle mucose.

Cosa mettere in valigia

Per i climi caldi e soleggiati, indumenti chiari e leggeri, di fibre naturali, che lascino scoperti gli arti, un cappellino chiaro a falda ampia per proteggere il piccolo da eventuali congiuntiviti da esposizione solare ed un maglioncino in filo per tutelarlo dall'umidità delle ore serali: questo il bagaglio minimo indispensabile per l'abbigliamento del bebè.

E ancora salviette imbevute, una riserva di pannolini ed una copertina per proteggere il piccolo dall'aria condizionata e dei bavaglini (quelli usa e getta sono sicuramente più pratici) e detergenti antisettici per le suppellettili e gli oggetti che verranno in contatto con lui. Avere una piccola scorta di prodotti per la sua cura con se' poi non fa mai male.

Aldilà però di soluzione fisiologica per le narici e pomate contro gli arrossamenti della pelle, si può portare con sé un antipiretico (paracetamolo in gocce), ma mai prendere iniziative: solo il neonatologo/pediatra è in grado di prescrivere farmaci ad un bambino di poche settimane e va pertanto sempre consultato. Può essere utile confrontarsi con lui anche prima della partenza, per un ulteriore eventuale consiglio sulla gestione del piccolo.

Per prevenire le scottature, anche se è vero che la miglior prevenzione è una scarsa e mai diretta esposizione solare del neonato, da portare con se' e da utilizzare di tanto in tanto per le zone esposte, creme con filtro fisico, ovvero contenenti minerali quali ossido di zinco o titanio che riflettono i raggi solari impedendone la penetrazione, ad alto potere filtrante e non troppo untuose, per evitare l'occlusione dei pori.

Contro le punture d'insetto infine sono sconsigliati i fornelletti emanatori di sostanze potenzialmente tossiche e da evitare i prodotti repellenti da spruzzare sulla cute (quelle più efficaci, che contengono il Deet sono controindicate fino ai 12 anni). Anche sostanze profumate vanno evitate, perché possono essere un forte richiamo per gli insetti. La più corretta prevenzione, specie nelle ore serali, è quella fatta con metodi di barriera, quali zanzariere poste su culle, carrozzine e possibilmente anche alle finestre.

In linea di massima comunque è preferibile evitare le zone in cui sono presenti molti insetti, come località lacustri o tropicali.

Viaggiare in aereo con un neonato: consigli pratici

Innanzitutto, ci sono alcune variabili da considerare. Se hai necessità di portare con te latte e alimenti per neonati, ti suggerisco di rivolgerti all’aeroporto e verificare i loro requisiti per il trasporto dei liquidi. Limita il tempo da trascorrere in aeroporto grazie al check-in online. Il bagaglio deve essere essenziale e funzionale. Evita di portare troppe cose perché trolley e borsoni pesanti possono complicarti la vita con i bambini. Se tuo figlio non è ancora abituato a viaggiare in aereo, spiegagli come funziona.

Pensa che i bambini in aereo non siedono comodi come in auto e hanno delle regole da rispettare, ma in che altra occasione possono vedere le nuvole così da vicino e le case piccole piccole sotto di loro? Quante storie si possono inventare con un po’ di fantasia! La maggior parte dei bambini pensa che volare sia divertente, quindi vivi quest’esperienza come un’avventura!

Se sei una neo mamma e devi sopportare un viaggio lungo, puoi chiedere una culla alla compagnia aerea al momento della prenotazione (a pagamento). Questa viene agganciata alla parete della prima fila e regge un peso non superiore ai 12 chili. Cerca di scegliere un volo con orari comodi al bambino. Spiegagli che prenderete l’aereo, mostraglielo quando passa alto nel cielo e fagli assaporare la gioia del volo prima di salire effettivamente a bordo di un aereo.

Quando proprio ti accorgi che non ne può più, fallo passeggiare avanti e indietro nel corridoio. Guarda fuori dal finestrino e raccontagli che cosa vedi. Porta delle caramelle o dei dolci. Tendenzialmente non amo farne mangiare troppi a mio figlio, ma il viaggio in aereo è un caso straordinario, che avviene di tanto in tanto e soprattutto con una durata limitata nel tempo. Tienilo in braccio e raccontagli una storia.

Consigli per viaggi in auto con neonati

Family Active! I tuoi amici e la tua famiglia non vedono l'ora di incontrare il tuo piccolo. Se non vivono vicino a te e per raggiungerli devi effettuare un viaggio lungo, pianificare in anticipo questa esperienza può renderla il più sicura, comoda e rilassante possibile. Leggi i nostri suggerimenti, che variano da argomenti come "per quanto tempo un neonato può stare all'interno di un seggiolino auto?" fino ai “giocattoli adatti per i viaggi in auto”.

Molti genitori vogliono sapere per quanto tempo un neonato può stare all'interno di un seggiolino auto. Il consiglio generale è che il tuo piccolo non deve stare/dormire nel seggiolino auto per più di due ore. Questo perché la posizione supina è ritenuta la migliore per la sua salute e in un seggiolino auto la posizione assunta non è completamente distesa. Per un neonato, è consigliabile limitare i viaggi in auto a 30 minuti per volta.

Un cuscino riduttore per seggiolino auto per neonato manterrà il tuo piccolo comodo e al sicuro. Utilizza un parasole o una tendina per finestrini per creare un'atmosfera ombreggiata e incoraggiare il tuo bambino a dormire. Utilizza una coperta per tenere il tuo bambino al caldo e comodo. Porta con te almeno un cambio di vestiti da utilizzare il caso di macchie.

Immagini dai colori vivaci possono essere attaccate al seggiolino auto in modo che il tuo piccolo le osservi e si diverta. Sapevi che quasi l'80% dei genitori installa il seggiolino auto in modo sbagliato? Prima di partire, verifica attentamente che il seggiolino sia fissato in modo continuo.

Molti genitori preferiscono viaggiare in momenti in cui il loro bambino solitamente dorme, sperando che si addormenti in auto. Ad esempio, potresti pensare di partire subito dopo il bagnetto per aumentare le possibilità di percorrere più strada mentre il tuo piccolo dorme. Controlla il tuo percorso prima di partire così potrai individuare i posti migliori per fermarti nel caso tu debba nutrire il tuo bambino.

Kit di pronto soccorso da viaggio per bambini

Qualunque sia la meta per la vacanza e il mezzo con cui la si raggiungerà, non dovrebbe mai mancare al seguito un piccolo kit di pronto soccorso.

  • Prodotti contro il mal d’auto. Stiamo parlando di un disturbo che interessa circa il 30% dei bambini fra i 3 e i 12 anni e che insorge per una maggiore sensibilità al movimento passivo. In caso il bambino ne soffra, si possono scegliere i braccialetti antinausea o i cerotti che vanno applicati dietro le orecchie.
  • Termometro. Meglio un prodotto digitale e resistente all’acqua se il bambino è già grandicello, o frontale a infrarossi se è neonato.
  • Cerotti e disinfettanti. Non potranno mancare nel vostro kit di pronto soccorso e serviranno per le piccole ferite. Trovate inoltre posto per una busta di ghiaccio istantaneo, utile in caso di botte o cadute.
  • Prodotti per insetti. Sarà bene portare con sé non solo un repellente contro gli insetti, un prodotto spray come questo, che deve essere applicato ogni 2 ore per avere un’efficace azione repellente.

Per problemi più seri, invece, quali infezioni virali o allergie, sarà opportuno consultare il proprio pediatra telefonicamente, evitando le autoprescrizioni.

TAG: #Viaggi

Più utile per te: