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Viaggi di Pellegrinaggio: Significato e Storia

I pellegrinaggi rappresentano una parte importante della vita spirituale, storica e culturale di molte società, fin dal Medioevo. Questa antica usanza, diffusa in molte culture e religioni, consiste nell’intraprendere un viaggio verso un luogo considerato sacro o significativo per motivi religiosi, spirituali o personali. Tale pratica simboleggia la ricerca interiore, la devozione, la penitenza o il ringraziamento.

Origini e Significato del Pellegrinaggio

La parola "pellegrinaggio" deriva dal latino peregrinus, ossia “straniero” o “viaggiatore”. Il pellegrino, prima di compiere il viaggio, doveva prepararsi con delle pratiche di purificazione, ritenute necessarie per arrivare ad un pentimento sincero. Il significato del pellegrinaggio trascende la semplice visita a una destinazione: rappresenta un percorso di crescita, riflessione e connessione più profonda con il divino, con se stessi o con la natura, attraverso il superamento di sfide fisiche ed emotive lungo il cammino.

Al giorno d’oggi i cristiani e gli appartenenti a quasi tutte le religioni del mondo intraprendono talvolta un pellegrinaggio: non si tratta di turismo, ma di viaggi molto speciali verso un luogo considerato sacro, intrapresi per motivi di culto, devozione o per penitenza.

Motivi del Pellegrinaggio

Perché si intraprendeva un pellegrinaggio nel Medioevo? Poteva servire ad adempiere un voto, o magari ad espiare un crimine commesso. Ancora più spesso si intraprendeva un pellegrinaggio per ottenere indulgenze per sé o per i propri cari, anche defunti. Talvolta un pellegrino partiva in cerca di una cura miracolosa, altre volte semplicemente per intraprendere un percorso di fede.

Nessuno di questi aspetti è esclusivamente inerente alla religione cristiana, che tuttavia, a partire almeno dal IV secolo d.C., iniziò a riconoscere nel pellegrinaggio una compiuta espressione di pietà religiosa.

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Le Mete Principali del Pellegrinaggio Medievale

Nel Medioevo, le mete principali dei pellegrinaggi erano:

  • La Terra Santa: Prevedeva la visita dei luoghi legati alla vita di Gesù, ovvero Betlemme, Nazareth e Gerusalemme.
  • Santiago di Compostela: Considerato il luogo di sepoltura dell’apostolo Giacomo di Zebedeo, cugino di Gesù.
  • Roma: Capitale della cristianità e città di sepoltura di San Pietro.

I due pellegrinaggi europei invece, percorrevano itinerari che nel corso del tempo sono diventati celebri. I più famosi sono il Cammino Francés per Santiago di Compostela e la via Francigena per Roma.

La Via Francigena

La via Francigena nacque per una necessità strategica dei Longobardi che, stabilitisi in Italia nel corso del VI secolo, avevano bisogno di collegare la loro città principale, Pavia, con i ducati meridionali di Spoleto e Benevento, circondati dai bizantini. Durante il dominio dei Longobardi questa era chiamata via di Monte Bardone e solo con l’inizio di quello franco si inizia a denominarla Via Francigena.

Roma e gli Anni Santi

A Roma, i pellegrini confluivano da ogni parte d'Europa per venerare le reliquie di Cristo e dei primi martiri cristiani. Fu solo dopo il 1300, anno in cui Bonifacio VIII proclamò il primo Anno Santo con la Bolla Antiquorum habet fida relatio emanata nel febbraio del 1300, che il pellegrinaggio verso Roma si rafforzò notevolmente. In questa ricorrenza il Papa concedeva l’indulgenza plenaria a tutti coloro che avessero fatto visita trenta volte, se erano romani, e quindici se erano stranieri, alle Basiliche di San Pietro e San Paolo fuori le mura, per tutta la durata dell’anno 1300. Quest’Anno Santo si sarebbe ripetuto in futuro ogni cento anni. Tra i pellegrini che si recarono a Roma per ottenere l’indulgenza ci fu anche Dante Alighieri.

Inizialmente due furono i poli di riferimento del pellegrinaggio giubilare: le tombe e le memorie degli apostoli Pietro e Paolo; successivamente, nel 1350 Urbano VI aggiunse la basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma, e Bonifacio IX per l'Anno Santo del 1390 ne estese l'obbligo anche a Santa Maria Maggiore, primo santuario mariano della cristianità occidentale. Furono queste le "basiliche patriarcali" nelle quali, dal Giubileo del 1500, si iniziò a ripetere in contemporanea, da parte di delegati papali, la cerimonia che il Pontefice compiva in San Pietro.

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Le Sfide del Pellegrinaggio

Nonostante la presenza di servizi espressamente dedicati al pellegrino, intraprendere un viaggio per Santiago de Compostela, Roma, o peggio ancora Gerusalemme, richiedeva tempo e denaro, oltre a comportare diversi rischi. In cambio di ciò, il pellegrino otteneva in primo luogo la possibilità di interventi miracolosi da parte dei santi, poiché alle reliquie conservate nei luoghi di pellegrinaggio venivano attribuiti poteri miracolosi.

Il Business delle Indulgenze

Attraverso le offerte, i pellegrini potevano poi ottenere indulgenze, i cui vantaggi non erano immediati, ma destinati all’aldilà: un’indulgenza consentiva alle anime dei defunti di trascorrere meno tempo nell’espiazione dei propri peccati.

I Simboli del Pellegrino

Per questo motivo, il pellegrinaggio doveva essere innanzi tutto riconoscibile: un pellegrino indossava una “divisa” speciale, spesso contraddistinta da larghi cappelli, bastoni, distintivi ed altri simboli di riconoscimento. Talvolta, i pellegrini giunti a destinazione ricorrevano al tatuaggio - in questo modo, anche se derubati da banditi, si poteva dimostrare il proprio status di pellegrino.

Le Prove del Pellegrinaggio

Per le stesse ragioni, capitava spesso che per non tornare a mani vuote i pellegrini si procurassero ‘prove’ del viaggio avvenuto: piccole reliquie, acqua santa proveniente dai luoghi visitati, o persino la polvere dei pavimenti dei luoghi sacri.

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